Oggi nessuno si meraviglia se un bebè esibisce una tutina o delle scarpine griffate. Le mamme li vestono come fossero Barbie e Ken e se i pupi sapessero parlare avrebbero di sicuro un iPhone.
Ai miei tempi i bambini dovevano accontentarsi di semplici “abitini” e i primi approcci con le grandi maison si verificavano in avanzata età adolescenziale, questo perlomeno in provincia.


Si seguivano le mode, naturalmente, ma i “vestiti firmati” (allora si chiamavano così) erano prerogativa delle figlie di papà.
Io non lo ero, ed è più che normale quindi che ricordi ancora con emozione il primo stilista della mia vita: Yves Saint Laurent.
Galeotto fu IL PROFUMO: OPIUM.


Ero alla ricerca di un profumo personale in cui io potessi riconoscermi, stanca di cambiare boccette che non lasciavano il segno.
Andai così nella fornitissima profumeria che apparteneva alla mamma della mia migliore amica e lei, che mi conosceva bene, mi raccomandò caldamente quest’essenza esotica e avvolgente.
Fu un colpo di fulmine sfociato non in una fugace passioncella ma in vero amore, visto che OPIUM è ancora oggi il MIO PROFUMO, nonostante l’insidioso assedio di favolose fragranze create successivamente sia da YSL che dalle altre maison.


OPIUM
nasce dal cuore e dalla mente di Yves Saint Laurent nel 1972.
L’idea è quella di ricreare le suggestioni della Cina imperiale e dei samurai in un profumo che diventa realtà solo nel 1977 grazie alle alchimie del profumiere spagnolo Alberto Morillas (Acqua di Giò, Flower by Kenzo).
La confezione – leggermente diversa da quella odierna – è disegnata da Pierre Dinand e il successo di questa inconfondibile fragranza languida e speziata è immediato e sostenuto nel tempo da campagne pubblicitarie di sicuro impatto basate sul glamour di testimonial come Linda Evangelista, Kate Moss, Emily Blunt e Sophie Dahl, il cui nudo integrale manda in tilt la Gran Bretagna, che lo censura.

Sono trascorsi quarant’anni, OPIUM ha conosciuto alti e bassi nelle preferenze femminili; è stato affiancato – ma non superato – da altri profumi (Belle d’Opium, Black Opium, Opium pour homme…).
Nel 2008 è rimasto orfano del suo papà: Yves Saint Laurent ci ha lasciato ma la sua magia continua a vivere sulle passerelle, nei film, nei ricordi.

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