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modiamofashion

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Ida Paro: blogger, style consultant, personal shopper

Albero di Natale record

Xmas Posted on 19 Dic, 2015 23:24

Ad ogni Natale in tutto il mondo c’è una gara a chi tira su l’albero più sensazionale.
C’è quello sull’acqua, quelli presidenziali, quello papale, quelli sfavillanti dei centri commerciali, quello coi pupazzetti di Disney, quelli degli stilisti, quello fatto di lattine, di ruote di bici, di ghiaccio, di sabbia, di zucchero…

Ma in tutto questo marasma modiamo vuole ricordare che il vero albero dei record si trova in Italia, a Gubbio.
E’ l’albero più grande del mondo, acceso quest’anno per la 35ma volta e dal 1991 nel Guinnes dei primati.

Queste le sue misure: alto 650 m, la sua sagoma è disegnata lungo il monte Igino da 300 punti luminosi verdi e riempita da 400 luci multicolori.
Sulla cima splende lo stellone di 1.000 mq, disegnato da 250 punti luminosi.
Il tutto collegato da 7.500 m di cavi.

Lo scorso anno è stato acceso da Papa Francesco. Quest’anno testimonial dell’albero di Natale più grande del mondo è Medici senza Frontiere.
Rimarrà acceso fino all’Epifania: cosa aspettate? Correte a vederlo!

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Massimo, Il Postino della poesia

life Posted on 19 Dic, 2015 13:15

Ieri alle 22.00 ero a letto e facevo zapping svogliatamente quando il pulsante del telecomando si è bloccato su un primo piano di Massimo Troisi e non ne ha più voluto sapere di andar via di lì.


Qualche minuto dopo ho scoperto che si trattava de Il Postino, ultimo film dell’artista partenopeo, notoriamente scomparso dodici ore dopo l’ultimo ciak.

Un film pluripremiato del 1994 che, ammetto, non avevo mai visto forse per quella strana forma di cretinaggine che ci fa credere che il cinema a stellestrisce sia l’unico degno di tale nome (nella versione USA, Troisi era doppiato da Robert De Niro).

Non sono riuscita a staccare gli occhi dalla Tv fino alla fine del film.
Speravo che non ci fossero pubblicità a interromperlo, visto che si tratta di una pellicola “datata” (ma non è stato così).

Mi infastidiva il minimo rumore che potesse sovrastare quel filo di voce, perché tale era, con cui Troisi pronunciava le battute che erano già ben leggibili sul suo volto segnato.


Se fosse stato un film muto, Il Postino non avrebbe perso nulla della intensità con cui si snoda la storia del Poeta, Pablo Neruda, e di Mario Ruoppolo.

Una storia, basata su un romanzo scritto da Antonio Skàrmeta, che guida la lieve, delicata, impalpabile poesia di questa pellicola che è davvero un capolavoro.

Alla fine resta impressa nella retina l’immagine del volto di Troisi e dei suoi occhi: gli occhi di un vecchio Chaplin in bianco e nero, di un delicato Marcel Marceau, di un Eduardo maturo ma senza malizia.

Gli occhi di chi ha scoperto già cosa c’è oltre – oltre al mistero della vita – e che non si poseranno mai più su nulla di terreno.

Un Philippe Noiret da Oscar (secondo il mio modesto parere lo era anche Troisi) e una Cucinotta che, nonostante la fisicità mediterranea, è brava a non scadere in una facile teatralità meridionalesca, rafforzano l’impegno della produzione di non turbare l’aura magica che Troisi genera nel film.


Il Postino
lo si guarda trattenendo il fiato “per non disturbare”.

Io ho impiegato venti anni prima di vederlo: mi dispiace.
Penso alle repliche che mi sono persa, alle occasioni di riassaporarlo e di scoprire sfumature nuove.

Massimo aveva l’anima sul volto”. (Philippe Noiret)
Vedendolo nel Postino ho pianto… il suo corpo smagrito fluttuava sopra lo schermo, magicamente”. (Roberto Benigni)
Il Postino è il più bel film che abbia mai visto. Avrei voluto girare un film con Troisi”. (Sean Connery)
Il Postino è la mia favola”. (Maria Grazia Cucinotta)

Come pellicola, Il Postino è universalmente ritenuto un capolavoro, ha ricevuto diversi premi e la “consacrazione” nel 1996 con cinque nomination (per Massimo Troisi la nomination postuma) e un controverso Oscar per la colonna sonora (sic!) a Luis Bacalov.


Massimo Troisi ha rinunciato al trapianto per portare a termine le riprese de Il Postino.
Per lui il cuore era la sede delle emozioni: “Io voglio fare questo film con il mio cuore“, spiegava. E ci è riuscito.


(foto: sulla tomba di Troisi, Antonio Skàrmeta, autore del romanzo Il Postino)
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