John Lydon/Rotten compie 60 anni e, a guardarlo, sembra uno dei Righeira e non l’ex frontman dei Sex Pistols: quella meteora musicale che, se non ha inventato il punk, ne ha fissato i parametri mandando in mille pezzi la musica che li aveva preceduti e il mondo conservatore britannico.
Anno 1976: a Kings Road c’è il SEX, negozio fetish di Malcom McLaren e della sua compagna Vivienne Westwood.
Intorno a loro ruota un magma musicale corrosivo e contestatore a cui McLaren dà un’etichetta e la Westwood un vestito, sotto forma di Tshirt lacerate e provocatorie, tenute assieme da spilloni e svastiche.
Nasce il fenomeno punk e i Sex Pistols diventano sinonimo di oscenità, violenza e droga che l’establishment inglese reprime con altrettanta violenza.
Le copie di God save the Queen vengono addirittura distrutte (se ne avete una in casa: vale un gruzzoletto!).
Censurati, i Sex Pistols non possono più esibirsi in Gran Bretagna.
E crescono le tensioni interne alla band che deflagra nel 1978, quando Johnny Rotten pianta baracca e burattini nel bel mezzo di un concerto in USA ridiventando Lydon.
Sid Vicious muore per overdose un anno dopo, il 2 febbraio.
Sono trascorsi 40 anni: il fuoco è ormai spento.
Vivienne Westwood è una stylist di fama internazionale, raccoglie onorificenze dalla Queen Elizabeth tanto contestata, è nota per le sue campagne ecologiste e animaliste. “ Penso che per essere sovversivi ci vuole di più che vestirsi da straccioni psicopatici e sputare. Mi sono evoluta”, spiega.
John Lydon, ex Rotten, spegne le candeline e commenta: “Tutto quello che dicevamo allora adesso è linguaggio comune. Non posso nemmeno più farmi un’acconciatura strana: è diventata una cosa normalissima!”.
Gli si perdona perfino lo spot girato nel 2008 per il burro Country Life!
La Gran Bretagna organizza addirittura un intero anno di celebrazioni con il titolo, inconcepibile nel 1976, di PUNK LONDON 40 Years of SubVersive Culture, stilizzato da Neville Brody.
“Cultura Sovversiva”: un riconoscimento postumo.