San Valentino
, patrono degli innamorati ma anche di Terni, è riuscito nel miracolo di riportare la pace nella sua città natale dopo la bagarre scoppiata fra i fedeli della Basilica che custodisce la tomba del Santo e il loro Vescovo.

Al centro delle polemiche l’intenzione di monsignor Giuseppe Piemontese di far traslare al Duomo per la celebrazione solenne della festività del 14 febbraio, la teca contenente i resti di San Valentino.

E’ stato uno scontro acceso durato due giorni durante i quali i fedeli hanno fatto da barriera umana per impedire che la teca fosse spostata.

Qualche strascico è rimasto ancora oggi nelle dure parole recitate durante l’omelia dal Vescovo che ha parlato di “sceneggiata, orchestrata ad arte da burrattinai rimasti all’ombra, di un gruppo di persone vocianti, resistenti ad ogni dialogo e prodighi di insulti e invettive”.
E’ evidente che la questione è lontana da una conclusione.
Di amore: neanche a parlarne.

Come segno di affetto per San Valentino da parte della sua città rimane il solo francobollo da € 0,95 a lui dedicato, nella serie tematica delle ricorrenze, e in circolazione da oggi in tutta Italia con un milione di esemplari.

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