Vivienne Westwood Gold Label cambia denominazione in Andreas Kronthaler for Vivienne Westwood, promuovendo sul campo lo stilista austriaco da principe consorte dell’ingombrante titolare della maison a unico protagonista della Parigi fashion week.


Kronthaler ha presentato Sexercise: una collezione AW2016-17 che ai classici tipi della casa affianca sfumature mistiche orientali ispirate dall’incontro natalizio con una ex collaboratrice della coppia, Sharon Lishman, convertitasi al buddismo.


E così elaborati panneggi di tessuti vermiglio o tartan, riferiti ai monaci tibetani, si abbinano a pantaloni e stivali con high platform, trucchi psichedelici e tiare papali in lurex.

Ci sono marsine color pastello ricamate, molto tricot e maestose mantelle.
Oriente e Occidente si fondono in versione unisex: modelli e modelle in passerella sono truccati e vestiti allo stesso modo, con gli stessi tacchi alti, lo stesso look.


Ed ecco che tornano a galla i dictat ecosostenibili della padrona di casa: “L’unisex fa bene all’ambiente, perché se in casa uomini e donne condividono i vestiti, si comprano meno cose e diminuiscono gli sprechi…”.


Vivienne Westwood
ha motivato il cambio di nome della sua linea parigina affermando che nel tempo la figura di Kronthaler – suo marito e collaboratore da quasi trent’anni – è cresciuta per importanza e responsabilità: un giusto riconoscimento, insomma.

Ma c’era comunque lei a seguire la sfilata, seduta discretamente nel front row (presente anche il pilota di F1 Lewis Hamilton) come farebbe un ospite illustre, ma trepidante e attenta a ogni dettaglio come fa una padrona di casa.


Al punto che quando, nel corso della sfilata, a una modella è scivolato un lembo di maglia scoprendole un seno, Vivienne Westwood non ci ha pensato su, ed è entrata in scena per ripristinare l’abbottonatura e risolvere il wardrobe malfunction.

Con la spontaneità, la naturalezza di chi in passerella si sente come a casa sua.

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