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Palma d’Oro al film-denuncia di Ken Loach

news Posted on 22 Mag, 2016 23:12


Dopo un’overdose da dieci giorni di red carpet che ci ha riempito gli occhi di attrici e modelle, divine e famose, abbigliate con abiti divini e griffati, la giuria del 69mo Festival del Cinema di Cannes ci riporta bruscamente con i piedi per terra assegnando la Palma d’Oro a I, Daniel Blake di Ken Loach.

Il film denuncia la decadenza del welfare system inglese, incapace di fronteggiare l’ondata di nuovi poveri – coloro che perdono un lavoro per non trovarne più un altro sprofondando così nella miseria e nella disperazione – causata dal suo “dangerous project of austerity“, come lo ha definito lo stesso regista: “E’ una realtà che si può riscontrare in tutta Europa dove milioni di persone affrontano la stessa situazione che racconto in “I, Daniel Blake””.

Dobbiamo portare un messaggio di speranza, dobbiamo dire che un altro mondo è possibile” ha sottolineato Ken Loach osservando che era “very strange”, davvero strano, ricevere la Palma d’Oro in un contesto così glamour e così lontano dal suo film.

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Mille Miglia: corsa con glamour

sport Posted on 22 Mag, 2016 17:32

Arrivo a Brescia per la Mille Miglia 2016: 450 equipaggi per questa sontuosa gara di regolarità per auto costruite prima del 1957 a cui viene attribuito un coefficiente, per equiparare i modelli antichi ai più recenti, che viene moltiplicato per il punteggio finale.


Hanno partecipato a questo che resta il più importante evento italiano dedicato alle auto d’epoca, anche 150 esemplari prodotti dopo il 1958, che hanno gareggiato per il Ferrari Tribute to Mille Miglia e il Mercedes Benz Mille Miglia Challenge.

Fra i Vip in gara Kasia Smutniak con la sua Lancia Ardea del ’39, Anna Kanakis con il marito Marco Merati Foscarini al volante di una Porsche 356, i piloti Ivan Capelli, Jacky Ickx con la sua Porsche 550 Spyder RS del ’56, Susie Wolff ed Ellen Lohr, il figlio di José Carreras, Albert, il co-presidente di Chopard, KarlFriedrich Scheufele.

Un museo, a Brescia, e il film uscito lo scorso anno Rosso Mille Miglia con Martina Stella e Fabio Troiano, testimoniano l’affetto per questa manifestazione che ormai si nutre non di agonismo ma di autentico glamour.

La Brescia-Roma-Brescia è nata nel 1927 e si è disputata regolarmente come gara di velocità fino al 1938, quando la Lancia Aprilia di Bruzzo-Mignanego sbandò attraversando i binari del tram in viale Berti Pichat a Bologna uccidendo 10 spettatori, fra cui 7 bambini.

Il Duce stabilì di conseguenza il divieto di disputare corse su strade pubbliche.


Finita la guerra, nel 1947 la Mille Miglia riprese per essere interrotta dieci anni dopo in seguito ad un altro, terrificante, incidente:

per lo scoppio di una ruota, la Ferrari guidata da Alfonso de PortagoEdmond Nelson uscì di strada uccidendo entrambi i piloti dopo un micidiale testacoda che falciò la vita di 9 spettatori, fra cui 5 bambini.


Enzo Ferrari
, che pure aveva definito la Mille Miglia come la corsa più bella del mondo, per quell’incidente fu processato con l’accusa di omicidio colposo e lesioni personali, ed assolto nel 1961.

Dopo di allora la corsa è stata riproposta sporadicamente per qualche anno come evento celebrativo.

E’ ripresa negli ultimi anni come gara di regolarità che celebra il fascino di queste splendide auto storiche, incorniciate dai più bei borghi e città d’arte italiani.

L’albo della Mille Miglia dell’epoca d’oro comprende i più grandi piloti del tempo.
Fra gli altri: Tazio Nuvolari, Alberto Ascari, Sterling Moss, Giuseppe Campari, Fangio, e la baronessa Maria Antonietta Avanzo.

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