Se invitate Sam Cox, The Doodle Man, a casa vostra fate sparire pennarelli, gessetti e bombolette di vernice spray o dovrete chiamare un imbianchino!


Perché Sam Cox è uno “scarabocchiatore” compulsivo e nel tempo che noialtri impieghiamo a disegnare stelline mentre telefoniamo, The Doodle Man riempie di geroglifici la facciata e il pavimento di un intero edificio, o la sedia su cui è seduto, o i pantaloni che indossa, o l’auto che guida o qualunque altro oggetto gli capiti a tiro.

Sam Cox si dedica ai doodle da sempre. Se da piccolo si limitava a scarabocchiare personaggi dei cartoon in età adulta si è appassionato ai geroglifici, all’hip hop, all’arte di Hieronymus Bosch, Martin Handford e… Leonardo da Vinci – a quanto pare anche lui dedito agli scarabocchi – di cui ha rivisitato la Gioconda.

Sul sito web di The Doodle Man si possono guardare video demenziali sulla sua vita fantastica a Doodleland, raccontata anche in un cd dello scorso anno con 14 canzoni.


Oppure si possono acquistare giubbetti, borse, T-shirt, sedie e poster con i suoi inconfondibili grafici.

A differenza di altri artisti di Doodle Art il cui mondo è racchiuso in un foglio di carta, Sam Cox deborda “contaminando” con i suoi inconfondibili scarabocchi anche il mondo esterno.

Le sue performance sono state sponsorizzate anche da Pepsi, Adidas, MTV, BBC.


Qualche giorno fa a Oxford non è passato inosservata la rivisitazione di Sam Cox del tabellone pubblicitario di Tezenis, con Rita Ora sepolta da un’infinità di doodle!


E The Doodle Man ha detto la sua anche sul confronto del giorno fra Donald Trump e Hillary Clinton, in corsa per finire fra i grandi Presidenti USA sul monte Rushmore anche loro, naturalmente, scarabocchiati a dovere!

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