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La nuova collezione AW17 di Dolce & Gabbana vista a Milano propone un mix and match degli stilemi più cari alla maison – dall’estrema sartorialità alla lingerie, a patch, gioielli e accessori sfacciati e dissacranti – applicati ai Millenials che ormai monopolizzano le loro passerelle.

Sfilano così, adorabilmente trendy e acerbi, figli di star hollywoodiane e blogger dalla caratura a sei zeri (riferita ai loro follower).

Per dirne solo qualcuno: Presley Gerber, Levi Dylan, le tre sorelle Scarlet, Sophia e Sistine Stallone, Cameron Dallas e perfino Tinie Tempah, appena sceso dalla sua di passerella, in quei di Londra, dove ha firmato la sua personale collezione WWW.

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Versace multiculturale alla Milano Moda Uomo ma senza cadere nel folclore.

I riferimenti alle diverse etnie che convivono nel mondo ideale della collezione AW17/18 presentata dalla Medusa non turbano infatti l’estrema sartorialità di abiti e capispalla valorizzati da una grande attenzione agli accessori.

Estrema linearità anche per gli outfit più sportivi. E tranne qualche concessione al vinaccia, al tartan e al jacquard sono prevalentemente “classici” i colori in passerella: grigio, cammello, principe di galles e nero.

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L’atmosfera decadente dell’Hangar Bicocca con l’istallazione Sette Palazzi Celesti di Anselm Kiefer, non lasciava presupporre la luminosità e l’anticonformismo della collezione AW17-18 che segna il ritorno di Alessandro Sartori da Ermenegildo Zegna, in occasione di Milano Moda Uomo.

“Crafted modernity”, è stata definita, per il connubio fra la leggendaria sartorialità che contraddistingue il brand e le esclusive tecnicnologie che producono materiali unici come la pelle tessuta, base per prodotti innovativi ma nello stesso tempo trendy e adatti a tutte le generazioni.

E il binomio tecnologia/sartorialità unito alla naturalezza dei colori e delle forme ha accentuato il confort di questa collezione con polo e dolcevita indossati al posto delle camicie, soffici lane e tessuto matelassé.

Ermenegildo Zegna stupisce per il suo inedito “cedimento” al demonizzato see now buy now rivisitato in versione… sartoriale.

Nelle boutique di tutto il mondo è infatti possibile già ordinare 15 modelli visti in passerella – previa prova e misura naturalmente – per vederseli consegnare in 6 settimane.

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