La supertop Anna Cleveland, vestita da sipario, si tira dietro le quinte del teatrino che incornicia la collezione FW17 di Moschino alla Milano Fashion Week, sintetizzando l’essenza di una sfilata – la Cardboard Couture – di imballaggi, oggetti riciclati e slogan alla rinfusa, che trasformano la passerella in una spiaggia dopo lo tsunami.


Kendall Jenner, Gigi e Bella Hadid
indossano multiball e tende da doccia, le teste sormontate da ingombranti hairdo anni Sessanta o da qualunque altro oggetto. Grovigli di ratti e tappeti da bagno sono il loro strascico. Rotoli di carta igienica e calzettoni fanno da borsa. I tappi del lavandino dondolano appesi alle orecchie.


Si ironizza sulle donne che mettono addosso qualunque oggetto pur di essere trendy, si inneggia all’immondizia riciclata e i recenti rigurgiti polici di Jeremy Scott fanno nascere il sospetto di una venatura polemica nascosta dietro a questo trash da VIP, indirizzata a moda e dintorni.


Ma è solo un attimo. La capsule collection #Rataporter – dove “rat” sta proprio per “topo” – riporta leggerezza e ottimismo alla sfilata, e non appare caustica nemmeno la T-shirt indossata da Jeremy Scott su cui campeggia: Couture is an attitude/ Not a price point.


La predilezione per gli igienici? Forse un omaggio a #tempoxmoschino, e cioè un packaging limited edition di fazzolettini di carta prodotto da Tempo, con scatole decorate dai motivi cari a Moschino: il teddy bear, le nuvolette, i fiorellini…


Una special collection celebrata anche con un party esclusivo al Plastic di Milano.

smileyscegli un altro post

smiley #fashionblog