Stanno facendo il giro del mondo le ascelle pelose di Emily Ratajkowski a corredo un pistolotto femminista pubblicato dalla supermodel sull’ultimo Harper’s Bazaar (che quindi non si è dimenticato di photoshoppare lo scatto…).


L’Angelo di Victoria’s Secret, rivendicando la “libertà” di depilarsi o meno, denuncia e sfida su Harper’s Bazaar uno dei tanti stereotipi di femminilità:

“On any given day, I tend to like to shave, but sometimes letting my body hair grow out is what makes me feel sexy”.


Emily Ratajkowski
aveva già espresso le sue idee femministe in passato prendendo spunto dalle sue “rotondità”:

“It’s like an anti-woman thing, that people don’t want to work with me because my boobs are too big. What’s wrong with boobs? They’re a beautiful feminine thing that need to be celebrated. Like, who cares? They are great big, they are great small. Why should that be an issue?”.

Ma tornando alle ascelle, che sono l’argomento del giorno:

confesso che la prima immagine che mi evoca l’argomento è quella di Manuela Arcuri – nel film Viaggi di Nozze di Carlo Verdone – quando per suscitare scalpore si depila“N’ascella sì e n’ascella no”

Anche Madonna ha saputo far parlar di sé con il suo “…long hair, don’t care“.

Ironizzando su un clichè che può diventare un’arma crudele: ne sa qualcosa Carola Rackete crocifissa spesso e volentieri dal web per il suo look nature.


Per cui Emily Ratajkowski non è originale, ma la sua trovata ancora funziona.

Le ascelle pelose come trasgressione ma anche come segno dei tempi: la giovane Scicolone era “perdonata”, all’epoca si usava così. Oggi Sophia Loren inorridirebbe.

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