Si può giocare sotto l’albero al karaoke o a indovinare il nome delle 22 misteriose celebrities che recitano L’Infinito nello spot che MammaRai manda in onda fino a Capodanno per onorare il bicentenario della composizione del capolavoro leopardiano.
Ed è inconfondibilmente Mina a sussurrare “E il naufragar m’è dolce in questo mare“, spalancando davanti ai nostri occhi la quiete dei colli recanatesi che hanno ispirato Leopardi e che hanno subito un lifting finanziato da TOD’S sotto l’egida del FAI.
Rileggiamo allora assieme L’Infinito, se non ne ricordiamo più gli immortali versi imparati a memoria per recitarli e commentarli (controvoglia ammettiamolo…), antologia alla mano, qualche anno fa sui banchi di scuola.
L’INFINITO Sempre caro mi fu quest’ermo colle, E questa siepe, che da tanta parte Dell’ultimo orizzonte il guardo esclude. Ma sedendo e mirando, interminati Spazi di là da quella, e sovrumani Silenzi, e profondissima quiete Io nel pensier mi fingo; ove per poco Il cor non si spaura. E come il vento Odo stormir tra queste piante, io quello Infinito silenzio a questa voce Vo comparando: e mi sovvien l’eterno, E le morte stagioni, e la presente E viva, e il suon di lei. Così tra questa Immensità s’annega il pensier mio: E il naufragar m’è dolce in questo mare. |
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