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Dolce e Gabbana non si lasciano intimidire dal coronavirus e presentano la collezione FW2021 #DGfattoamano ad un nutrito ed impavido front row milanese, che non indossa mascherine.

La collezione esalta l’artigianato e la manualità coccolata da un opulento knitwear:

davvero pregiata la lavorazione a maglia che può creare pull, abiti, borse, spose e cappotti.

Gambe nude, sportswear appena citato, qualche sortita d’obbligo nel guardaroba maschile riprodotto con eccelsa sartorialità dall’aroma vintage.

Il black quasi total è costantemente illuminato dai punti luce di cristalli e paillettes che rendono irresistibili bustier e minidress, in attesa di red carpet.

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Milano Fashion Week aveva esordito con China we are with you, per solidarizzare e coinvolgere tramite web la Cina, che aveva fatto mancare un migliaio di addetti ai lavori per l’emergenza asiatica coronavirus.

Ma la cronaca parla oggi di una Milano assediata dal coronavirus, l’emergenza è italiana e gli stilisti fanno dietro-front strapazzando la domenica della MFW:

Moncler e Michael Kors annullano i loro eventi, Laura Biagiotti sfila a porte chiuse trasmettendo solo live-streaming.

Giorgio Armani rinuncia alla platea di buyer, invitati e press:

la sua collezione postata in differita sui social mentre Dolce&Gabbana – freschi di donazione all’Humanitas University per la ricerca sul coronavirus – vanno in passerella oggi pomeriggio.

Carlo Capasa, presidente della Camera della Moda, mantiene il suo aplomb e argina il disastro dichiarando:

…Non ci risultano annullamenti di sfilate al momento. Per quanto riguarda la Camera della Moda, continueremo a seguire le istruzioni delle autorità preposte.

Mentre l’emergenza italiana del coronavirus travolge con un effetto-domino anche la MIDO, fiera dell’occhialeria in programma a partire dal 29 febbraio a Milano e cancellata (fino a data da definire).

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