Ida Paro: blogger, style consultant, personal shopper
Credo che la Festa del papà appassioni più chi è alla ricerca di un regalo per il genitore che il diretto interessato.
Ai primi propongo il nuovo MoonSwatch 1965 che celebra i 60 anni dell’Omega Speedmaster, primo orologio ad andare sulla luna con la missione Apollo.
Oppure un accessorio in pelle come la cinghia senza fibbia nobuckle di Orciani (o un portacarte, utilissimo).
Ai papà invece faccio tanti auguri!
clicca le foto 🧐
Sfila a duemila metri, sulle piste dell’altiporto di Courchevel, la collezione FW25 Moncler Grenoble.
Sono 140 total look e una nuova tavola da surf (M.G x Whitespace) per raccontare la montagna come stile di vita: Altitude is an Attitude.
Il convenzionale abbigliamento sportivo, dentro e fuori dalle piste, si fa sartoriale: scopre di avere in sé un’attitudine urbana e stilosa.
Tanti VIP presenti all’evento sotto le stelle, con tanto di nevicata e orchestra sinfonica dal vivo.
Coccolati da un dorato weekend di lusso e sport:
Anne Hathaway, Jessica Chastain, Adrien Brody, Vincent Cassel, Michelle Hunziker, la coppia Brooklyn e Nicola Peltz (Beckham) e una ritrovata Chiara Ferragni.
☃️clicca le foto ☃️
Dopo le fashion week arriva il terremoto innescato dalla crisi globale che (a partire dal Covid) attanaglia i giganti della moda facendo saltar teste di CEO e creativi.
Da qui il clamoroso change di direzione stilistica in casa Versace dove Donatella lascia (dopo 27 anni) a favore di Dario Vitale (ex Miu Miu). La sorella di Gianni Versace diventa donna-immagine del suo brand di famiglia (chief brand ambassador): fuori dalla sala dei bottoni, in vista di una probabile acquisizione del marchio da parte di Prada.
Fra le eccellenze italiane in profondo rosso c’è GUCCI (-23% di fatturato nel 2024), che in seguito a una crisi di nervi ha recentemente defenestrato il direttore stilistico Sabato De Sarno a favore (oggi lo sappiamo) di un illustre sostituto: Demna Gwasalia, che abbiamo appena visto sfilare a Parigi sotto la bandiera di Balenciaga.
E a cui tocca riportare GUCCI ai fasti di Re Mida Alessandro Michele, che triplicò i bilanci della maison fiorentina trasformando in oro tutto ciò che sognava.
La collezione FW25 di Saint Laurent creata da Anthony Vaccarello chiude, davanti ad un nugolo di affezionate (fra cui Catherine Deneuve, Carla Bruni, Zoe Saldana), la fashion week parigina.
In evidenza la disposizione dei volumi per dare marzialità alla figura femminile.
Qualche ora prima Demna Gwasalia presenta la collezione FW25 di Balenciaga: un menù variegato di look per la giornata che gioca su stereotipi e gender.
Spuntano qua e là le collaborazioni con Alpinestars per gli elementi biker, e con Puma.
clicca le foto 🧐
Alla Paris Fashion Week sfila Louis Vuitton by Nicholas Ghesquière che veste – ovviamente direi – il viaggio e il prossimo autunno.
Quando uscirà anche l’attesa beauty line by Pat McGrath.
Chanel è sempre Chanel: non per colpa dell’ufficio stilistico della maison.
Sarà uguale a se stessa anche con l’insediamento del nuovo creativo Matthieu Blazy, c’è da scommetterci.
Loewe passa mano: niente sfilata ma una aristocratica presentazione della collezione FW25 dedicata a Josef e Anni Albers.
Che saluta l’uscente direttore creativo Jonathan Anderson (in partenza per Dior).
clicca le foto 🧐
Ci voleva il neo-stylist Alessandro Michele per veder sfilare una collezione della maison Valentino nei bagni di un autogrill. O di uno shopping centre…
O comunque di un luogo dove sarebbe improbabile incontrare il “vero” Valentino: così chic.
O tempora, o mores: ieri Valentino Garavani vestiva Jackie Onassis e Sophia Loren e Lady D.
Oggi, a Parigi, Alessandro Michele tira lo sciacquone in un gabinetto color rosso Valentino: “meta-teatro dell’intimo: un contro-luogo che neutralizza il dualismo fra intimo ed esterno“.
E cita a suo favore Ludwig Wittgenstein, Paul Valéry e Perniola, Madera, Hannah Arendt e Lynch (David?).
Mentre fra lavandini e WC sfilano cappotti e lingerie, nudi crudi, sneakers VANS e pellicciotti: la collezione FW25.
Nel front row i VIP sono Victoria dei Maneskin, Freen e Jared Leto e chi – per procurarsi un “Alessandro” da indossare sul red carpet – prima andava da Gucci.
Adesso va chez Valentino.
clicca le foto 💃
Oggi è l’otto marzo. La Festa della Donna.
Non potendo regalar mimose, eccovi qualche look in color giallo dalle collezioni FW2526 viste a Parigi.
Che non profumano ma perlomeno non fanno starnutire!
Cliccando sulle foto potrete trovare informazioni e approfondimenti. Auguri!
Se poi non avete voglia di cliccare, avete visto dalle collezioni FW2526 della Paris Fashion Week:
Givenchy, Tom Ford, Balmain, Elie Saab, Giambattista Valli, Issey Myake, Andreas Kronthaler per Vivienne Westwood e Stella McCartney.
clicca le foto 🌾🌾
La Paris Fashion Week snocciola le sue collezioni FW2526 senza cedere al gossip.
Per cui quando in passerella c’è Maria Grazia Chiuri in partenza da Dior, la narrazione da parte degli addicted è esclusivamente esegetica.
Vengono narrate l’ispirazione – fra marsine, trine e corsetti – all’Orlando di Virginia Woolf.
E la direzione scenica di Robert Wilson e poi le citazioni dei “vecchi” stylist della maison: la camicia bianca di Ferré e J’adore Dior di John Galliano.
Ma in effetti questa è davvero l’ultima collezione parigina di Maria Grazia Chiuri per Dior.
Dopo 9 anni le valigie sono pronte e la nostra (nel senso di italiana) straordinaria stilista sta per tornare a casa: a Roma. Da Fendi?
clicca le foto 💃
Balmain e Rick Owens presentano a Parigi collezioni FW2526 dalle tematiche strutturali affini:
perché la loro struttura aziendale conserva intatto il comparto stilistico in mezzo ad un turbinar di direttori creativi che cambiano casacca.
E poi Olivier Rousteing per Balmain e Rick Owens per se stesso, mandano in passerella look impressivi e strutturalmente complessi.
La fisicità come fulcro di volumi fluidi che si frastagliano in sovrapposizione.
clicca le foto 🧐
Fiorucci attraversa spensieratamente le passerelle milanesi con la collezione FW2526 intitolata Beatitudo.
Creata da Francesca Murri, Beatitudo sprigiona un mood ottimista, a tratti genderless.
Due concetti perlomeno stravaganti nel clima reazionario imposto dell’emergente assetto politico mondiale.
Che sta inquinando anche il pianeta fashion.
Fiorucci semina spensieratezza con look lineari, pop e dettagli retrò: una poetica naif in sintonia con l’heritage aziendale.
Trovi le novità e i saldi nello shop e nell’outlet online.
clicca le foto 😇
È finalmente trascorsa la notte degli Oscar 2025, o per dirla con maggior esattezza la notte dei 97mi Academy Awards.
Per l’elenco di vincitori e vinti, vai al sito ufficiale cliccando QUI.
Sfogliando fra i look del red carpet: ecco Louis Vuitton (Emma Stone, Cynthia Erivo), Givenchy (Elle Fanning, Timothée Chalamet), Schiaparelli (Ariana Grande), Chanel (Lupita Nyong’o, Penelope Cruz).
Dior per Julianne Houg e Saint Laurent di Zoe Saldana.
Un po’ di american style con il Ralph Lauren di Selena Gomez e Christian Siriano (Woopy Goldberg).
Ecco le “gemelle diverse” di quest’anno: Yvonne Orji (Pamella Roland) e Halle Berry (Christian Siriano).
L’Italia non porta a casa statuette, ma in fatto di look premiamo il Valentino noir di Alba Rohrwacher, il Dolce& Gabbana Blue Velvet di Isabella Rossellini.
Una sirena Armani Privé per Demi Moore.
Dentro e fuori il Metropolitan a Milano si consuma la collezione FW25 di Dolce& Gabbana dedicata alle cool girls che sanno essere true to themselves.
Teenagers per cui Dolce& Gabbana sfilano brevemente all’esterno, al ritmo del DJ set di Victoria De Angelis. Per poi rientrare a emanare coolness al chiuso.
Sfoggiando per il giorno un mash up di denim, pellicciotti, pizzi vari, strass e lingerie da abbinare liberamente, secondo l’impulso del momento.
La notte si fa preziosa con 24 abiti-gioiello maliziosi e luccicanti e, ovviamente, cool. Per la gioia del front row illuminato da Achille Lauro, Naomi e Annalisa.
clicca le foto 🧐
Sfila in un deposito di tram la collezione FW25 di Versace:
sarà davvero l’ultima creata da Donatella all’ombra dell’adorata Medusa di famiglia?
Perché è impossibile ignorare le voci che danno la maison Versace in partenza: da Capri Holdings all’impero Prada.
Un “pollaio” troppo stretto per due “galli”: Miuccia e Donatella!
Nel front row Anna Wintour, Elodie, Marco Mengoni, Fedez. In passerella Romeo Beckham e Lila Moss.
I look citano l’indimenticabile Gianni Versace dei tardi Anni 90.
L’home décor, i balletti di Bejart, le linee sexy, le stampe feline.
Oro e argento e meduse e greche e il logo nuovo fiammante: una V sull’ultimo modello di borsa Virtus.
A luci spente resta l’eco delle frasi coniate da Donatella Versace per l’evento:
Fai ciò che sai fare meglio. Rimani fedele a te stesso. E lascia il segno.
Commenti recenti