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La maison Vivienne Westwood oggi è “gestita” da Andreas Kronthaler, marito – o per essere più precisi vedovo – della grande stilista scomparsa nel 2022.

Che ha presentato alla Barcelona Bridal Week i 35 look della collezione 2026.

Evidente l’heritage di Vivienne Westwood fra tradizione, anticonformismo e fasti barocchi incarnati dall’abito indossato da Simonetta Gianfelici al fianco dello stesso Andreas Kronthaler, improbabile sposo.

Il look riprende in bianco quello indossato da Madame de Pompadour in uno dei ritratti di Francois Voucher ed esprime la ben nota maestria della Maison in fatto di corsetti e drappeggi.

“Vivienne would have loved It…”.

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Tanta moda “in mostra” con l’arrivo della bella stagione. Dopo aver toccato Milano e Parigi, l’itinerante “Dal cuore alle mani: Dolce & Gabbana” fa tappa al Palazzo Esposizioni di Roma: dal 14 maggio al 13 agosto.

Un’occasione imperdibile di lasciarsi stupire dalle creazioni più rappresentative, in fatto di alta sartoria e alta gioielleria, dei due guru del made in Italy.

Dal 17 maggio al 2 novembre Villa Pisani a Venezia omaggia l’icona Roberto Capucci.

In mostra a “La forza del colore” abiti, foto e disegni che raccontano la vita creativa di Capucci dal primo atelier romano alla sfilata nella Sala Bianca di Palazzo Pitti nel 1952 fino ai giorni nostri.

Veneziano di adozione Rick Owens travolge il Palais Galliera, museo della moda di Parigi, con la retrospettiva Temple of love: dal 28 giugno al 4 gennaio.

Ci sono la Los Angeles del 1992 e Parigi, dal 2003 e arte, moda e architettura nella storia di questo vulcanico stilista che crea in simbiosi con la moglie-musa Michèle Lamy.

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Riprendiamo il discorso sulle regine del Festival di Coachella appena concluso perché a sei anni dalla precedente esibizione Lady Gaga torna con una headliner performance che spacca e le guadagna lo scettro.

Strappato, tanto per cambiare, a Beyoncé.

Grazie a una grandiosa costruzione che incornicia due ore di musica e di spettacolo incalzanti e di grande effetto, con hit di ieri e di oggi, cambi di scena e di costume:

una comèdie in cinque atti che oscilla fra oscurità gotiche e illuminazioni angeliche.

Stage design e coreografie di Parris Goebel che ha già curato i video di Abracadabra e di Disease, oltre un interminabile rosario di stilisti a creare i costumi.

Per i nomi dei quali vi rimando ad un dettagliato report di La maison Gaga, da leggere cliccando sulle ultime foto.

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Stamattina alle 7.35 ci ha lasciato Papa Francesco, stroncato da un’emorragia cerebrale.

Dimesso dall’ospedale il 23 marzo scorso, benché prostrato dalla lunga malattia e dalle cure invasive da allora aveva sempre cercato il contatto con la gente.

L’ultima sua apparizione ieri, Pasqua: con un filo di voce ha impartito la benedizione Urbi et Orbi, poi un giro tra la folla in papa mobile.

Era il suo addio, ora lo sappiamo, che gli è costato l’ultimo sforzo sovrumano.

Ci sono tanti momenti storici della vita di questo 266mo Papa che ha condiviso con un altro papa, Benedetto XVI, il governo di una Chiesa sempre meno influente nei destini di un mondo impazzito che corre verso la terza guerra mondiale.

Ma ricorderemo Papa Bergoglio perché era un uomo buono che sperava in una “pace possibile” e nella giustizia per tutti.

La sua voce non è stata ascoltata. Preghiamo perché almeno lui trovi la pace.

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Il primo weekend incorona le nuove regine di Coachella 2025: Lisa e Lady Gaga, che detronizzano Beyoncé.

Lisa onora il suo nome (Lalisa: colei che viene lodata) monopolizzando i social con la sua esibizione “senza le Blackpink“.

Ogni suo ammiccamento, fra il candido e il malizioso, scatena chilate di likes e il suo hashtag #LISACHELLA in 18 ore batte l’iconica #BEYCHELLA: con 2,5 milioni contro 2,2.

Sotto al palco la lodano Rosé e Jisoo.

Lisa cambia appena quattro look ma fanno il giro del web.

Spopolano la tutina da dinosauro e la “farfalla luminescente” creati da Asher Levine con AI e 3D invece di ago e filo: i modelli provati da remoto sul virtual avatar. E brava Lalisa!

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La Milano Design Week oggi apre i battenti e ospita, fra l’altro, l’anteprima mondiale della collezione Roche Bobois & Pedro Almodóvar, che applica l’acceso linguaggio cromatico, protagonista dei film diretti dal regista spagnolo, a divani iconici del catalogo Roche Bobois come il Lounge Sofa (in 50 copie autografate) e il Bubble Sofa (in 4 nuovi colori).

Oltre che a elementi d’arredo della Rondo Collection.

“Penso che siano mobili da vivere che ispirano positività. I colori che ho scelto trasmettono gioia di vivere e ottimismo“, commenta Pedro Almodóvar a margine della collezione.

Che sarà in vendita da settembre e propone anche immagini da pellicole memorabili come Tacchi a spillo (1991), Volver (2006), Donne sull’orlo di una crisi di nervi (1988), La stanza accanto (2024).

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Per un’autentica Pasqua da VIP i maestri cioccolatieri si trasformano in couturier in questo caso griffati Armani e Louis Vuitton.

Armani Dolci by Guido Gobino oltre alla colomba classica propone l’uovo di cioccolato: al latte con finocchietto e fondente con lampone (90€).

Da Milano a Parigi: lo chef Maxime Frédéric stupisce con la Egg Bag che riproduce nei minimi dettagli – usando diverse varietà di cioccolato – la borsa creata da Nicolas Ghesquière per la collezione donna SS19 di Louis Vuitton.

Prezzo: 225 €. Anche online.

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Dopo la sfilata VIP dell’estate scorsa, sulla terrazza con vista-Faraglioni di Villa Malaparte a Capri, Jacquemus continua a celebrare i suoi 15 anni con una re-edition che spilucca nell’archivio del marchio di Simon Porte.

Sono dieci total look dallo stile rétro, ma non banale. Da acquistare online oppure, trovandosi a passare da quelle parti, da Sacks Fifth Avenue a New York oppure alla Galleria Lafayette di Parigi.

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Fino al 6 aprile la borsa Gucci Bamboo 1947 è “protagonista” di una mostra alla Sanke Villa di Shanghai: GB Decoding an icon.

Corredata dalle opere di Sybil Montet, LOREM, Christian Kondic, Chen Yanran.

La pregiata lavorazione selleria e l’iconico manico in bambù (come i bastoni da passeggio di Guccio Gucci?) esclusivo della casa e modellato su fiamma viva.

È un’icona che ha quasi ottant’anni, ma piace sempre di più a VIP e dintorni.

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La fortunata collezione MoonSwatch – nata dal gemellaggio tutto elvetico con l’icona Omega – omaggia la luna di aprile con una Mission to the Pink Moonphase:

una limited ed. fortissimamente rosa, a 315 euro di listino se acquistata da oggi nei negozi esclusivi svelati giorno per giorno sui social da una baby Cinquecento. Cerca il tuo!

Ma già i prezzi su web e dintorni sono lievitati per questa golosità che, come i suoi “compagni” della collezione OmegaxSwatch, presenta cassa, corona e pulsanti in Bioceramic e cinturino Velcro.

Il punto di forza? Le bellissime lune pink e la luce rosa (of course) che al buio illumina indici e lancette, dotate di SuperLumiNova.

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