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L’atteso “nuovo” new deal di DIOR si concretizza alla Paris Fashion Week men, nella sfilata d’esordio del “nuovo” direttore creativo Jonathan Anderson.

Succeduto contemporaneamente a Kim Jones e a Maria Grazia Chiuri.

La sua collezione SS26 accontenta tutti, perché mescola oculatamente l’heritage aziendale a tips letterari e ad asimmetrie umorali che non turbano l’insieme:

stiloso e rassicurante.

Dopo Christian Dior, Jonathan Anderson è il primo direttore creativo onnipotente della Maison: nelle sue mani il destino delle collezioni uomo, donna e haute couture.

E allora: buona la prima. Ma lo aspettiamo alla prossima!

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Non ho voglia di raccontare il matrimonio veneziano del Paperone di Amazon Jeff Bezos con la nuova moglie Lauren Sanchez.

Troppi miliardi, troppi VIP, troppi cambi d’abito, troppe polemiche. Troppo, troppo: troppo.

L’abito della sposa merita però attenzione: è una creazione di Domenico Dolce (900 ore di lavoro e 180 bottoni…) ispirata a quello indossato da Sophia Loren (by Edith Head) nel film Un marito per Cinzia (Houseboat 1958 con Cary Grant).

Entrambi bellissimi.

Ma se è “normale” che Jeff Bezos affitti Venezia come fosse un monolocale di Airbnb, che Lauren Sanchez si paragoni a Sophia Loren è too much. Troppo troppo…

A parte le iniziali: cos’hanno in comune?

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Anna Wintour lascia il suo ruolo di editor-in-chief di American Vogue che ricopre dal 1988.

Resta Global Chief Content Officer di Condé Nast e Global Editorial Director di Vogue, ma ciò non toglie che per il mondo internazionale della moda è la fine di un’epoca.

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Dopo la trionfale tappa parigina del suo Cowboy Carter Tour, Beyoncé resta nella capitale francese per andare – mano nella mano con Jay-Z – alla sfilata di Louis Vuitton SS26 by Pharrell Williams.

Sfida il caldo indossando un denim jumpsuit griffato Louis Vuitton come le svariate borsette che si porta dietro. Diamanti Messika, marabù by LaQuan Smith e cintura Nocona Belt.

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Alla Paris Fashion Week men, Anthony Vaccarello disegna per Saint Laurent una collezione SS26 che incanta per sartorialità, silhouette e palette di colori e stupisce con QUELLE spalline anni 70 (staccabili: che sollievo!).

Dieci e lode a Pharrell Williams che fa sfilare una collezione SS26 uomo di Louis Vuitton equilibrata e interessante.

Non casca – come in passato – nella pacchianeria neanche quando cita elementi orientali. L’heritage è valorizzato e coccolato e fa splendere gli outfit e i golosissimi accessori.

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La premiata ditta Prada-Simons fa sfilare alla Fashion Week Men milanese una collezione uomo SS26 in cui il caratteristico, algido minimalismo della Maison viene “ingentilito” da tip di colore e grossi fiori.

Da mettere eventualmente nei cannoni.

Dolce & Gabbana SS26 propone pigiama á go go: righe e fantasia. Con giacca e col trench. Sartorialità urbana e nighwear stilosi, accessoriati e tutti da esibire.

E i forzati del remote work non nasconderanno più pigiama e ciabatte sotto al tavolo.

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Entra nel vivo il Roland-Garros anche quest’anno targato Lacoste che veste tennisti (molti) e ufficiali di gara.

Nella nuova collezione dedicata agli Open di Francia spicca la maglietta rosso fuoco del campionissimo prediletto dal Coccodrillo: Novak Djokovic.

E il rosso terracotta di maglietta, borsone e cappellino colorati nientemeno che con l’argilla del campo del Roland-Garros.

È un anno vivace questo per Lacoste, che abbiamo incontrato appena una manciata di giorni fa al Festival di Cannes con il suo debutto cinematografico: Chien 51.

Sui social vola la sua campagna pubblicitaria dell’estate: Play with icons.

Col Coccodrillo che si avvale degli scatti di Tyler Mitchell per giocare con le icone Adèle Exarchopoulos, Pierre Niney, Venus Williams, Wang Yibo. E, tanto per cambiare: Novak Djokovic!

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Il valzer degli allenatori che appassiona il calcio dell’estate impallidisce davanti ai recenti cambi di maglietta dei direttori creativi delle maison europee.

Ultimo in ordine di tempo: Dior saluta Maria Grazia Chiuri dopo 9 anni di collaborazione intensi, a tratti eccelsi.

E promuove Jonathan Anderson a direttore creativo universale: uomo, donna e haute couture.

Lei si congeda con una sognante collezione Cruise a Roma poi andrà da Fendi. Lui esordisce in casa Dior a fine giugno con la collezione uomo. E il valzer continua.

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