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Sulle note di Let’s Get Loud Jennifer Lopez ha presentato, sostenendola calorosamente, Hillary Clinton ai 7500 fans accorsi sabato al Bayfront Park di Miami per il suo concerto.

J.Lo ha cantato e ballato i suoi maggiori successi indossando degli outfit creati per l’occasione da Fausto Puglisi su cuissaders neri impunturati e impreziositi da ricami e swarovski, calze a rete, i capelli raccolti in una lunga coda.

Fausto Puglisi ha disegnato per la cantante una giacca kimono in seta nera con un ricamo sulle spalle indossata su un body in lycra nero dalla ricca allacciatura a valorizzare il celebrato derrière di Jennifer Lopez, che ha superato indenne le sue 47 primavere.

Bianca e rossa la vaporosa minitunica in stile Roma antica con una unica manica lunga e gonnellino a stelle e strisce ricamate e luccicanti come il microfono (e l’asta) intarsiati di cristalli.

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Ufficializzate le nomination per i Fashion Awards 2016 che verranno assegnati dal British Fashion Council e da Swarowski nel corso di un gala di beneficenza che avrà luogo il 5 dicembre alla Royal Albert Hall di Londra, davanti ad una platea di 4mila invitati.

I prescelti sono stati scelti analizzando l’attività di 1500 brand in 40 nazioni.

L’Italia è rappresentata dagli stylist Alessandro Michele (Gucci), Riccardo Tisci (Givenchy), Donatella Versace e dai Ceo Marco Bizzarri (Gucci) e Stefano Sassi (Valentino).

Ecco la lista dei nominati:

British Emerging Talent
Alessandra Rich
Charles Jeffrey
Faustine Steinmetz
Molly Goddard
Self-Portrait

British Menswear Designer
Craig Green
Grace Wales Bonner per Wales Bonner
Jonathan Anderson per J.W.Anderson
Tom Ford
Vivienne Westwood

British Womenswear Designer
Christopher Kane
Jonathan Anderson per J.W. Anderson
Roksanda Ilincic per Roksanda
Sarah Burton OBE per Alexander McQueen
Simone Rocha

British Brand
Alexander McQueen
Burberry
Christopher Kane
Erdem
Stella McCartney

International Business Leader
Adrian Joffe per Comme des Garçons e Dover Street Market
Christopher Bailey MBE per Burberry
Guram Gvasalia per Vetements
Marco Bizzarri per Gucci
Stefano Sassi per Valentino

International Urban Luxury Brand
Adidas
Gosha Rubchinskiy
Off-White
Palace
Vetements

International Model
Adwoa Aboah
Bella Hadid
Gigi Hadid
Kendall Jenner
Lineisy Montero

International Accessories Designer
Alessandro Michele per Gucci
Anya Hindmarch MBE per Anya Hindmarch
Johnny Coca per Mulberry
Jonathan Anderson per Loewe
Stuart Vevers per Coach

International Ready-to-Wear Designer
Alessandro Michele per Gucci
Demna Gvasalia per Balenciaga
Donatella Versace
Jonathan Anderson per Loewe
Riccardo Tisci per Givenchy

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Da novembre negli store Benetton arriva il maglione TV3100 che celebra il ritorno del brand (si chiama Reshoring) in quei di Castrette, alle porte di Treviso, dove nel 1965 è iniziata la sua attività.

Il maglione è proposto in sei colori, misto lana merinos/cachemere, senza cuciture ed è leggerissimo grazie alle tecnologie innovative con cui è stato tessuto e che hanno permesso la massimizzazione dei profitti per Benetton riducendo gli sprechi di materia prima e di ore lavorative.

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Glamour Italia organizza fino al 22 ottobre il Glamour Beauty Show, aperto al pubblico presso il Superstudio in via Tortona 27 a Milano.

Partner dell’evento sono BioNike, Chanel, Dior, Lancôme, Mac, Phyto, Shiseido, Zadig & Voltaire, che nella Trend Gallery presenteranno le ultime tendenze in fatto di beauty.

Nello spazio DayLight il pubblico potrà accedere al set dove verranno realizzati 16 shooting fotografici che verranno pubblicati sul prossimo numero di Glamour.

Nello spazio Auditorium si parlerà di bellezza a 360° con l’intervento di venti ospiti fra cui Carol Alt, Bebe Vio, Lella Costa, Alessandro Preziosi che verranno proposti in diretta su Facebook.

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Cameron Dallas sbarca all’aeroporto di Capodichino a Napoli diretto verso Capri dove sarà protagonista di uno shooting fotografico che, si legge su Il Mattino, porta la firma di Franco Pagetti per la campagna primavera-estate di Dolce&Gabbana impersonata dai #DGMillenials.

Pedinato in tempo reale dai selfie postati su Instagram, Twitter e compagnia bella, Cameron è apparso alle fortunate fans che si assiepavano in aeroporto indossando felpa, calzettoni bianchi, ciabatte e un’aria discretamente sciroccata…

Preso d’assalto dalle ammiratrici, e perfino da un geco a caccia di selfie, sul web è stato possibile seguire il suo percorso da Capodichino a Mergellina.

Poi la traversata del Golfo di Napoli in motoscafo: i capelli al vento, il mare azzurro…

E infine Capri: inconfondibili le sue stradine, il panorama dalla piazzetta, il taxi decapottabile.

A Cameron Dallas dovrebbero seguire altri Millenials che verranno immortalati in quei di Capri sotto la benedizione di Dolce&Gabbana.

Le fans sono avvisate…

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Shawn Mendes torna a Milano entro il 31 dicembre (data e location da stabilire) per un incontro con i 100 fortunati vincitori del concorso organizzato per MondadoriStore.

Ai primi 20 estratti va anche un biglietto del valore di 60 euro per il concerto di Shawn al Mediolanum Forum del 6 maggio.

Si accede al concorso solo acquistando il cd Illuminate oppure Illuminate deluxe, ed esclusivamente nei Mondadori Store aderenti all’iniziativa, o su mondadoristore.it.

E’ molto importante, in vista di una possibile vittoria, conservare accuratamente lo scontrino originale e il codice che gli verrà assegnato e che va registrato su contestuniversalmusic.it/illuminate entro il 27 ottobre.

Più scontrini equivalgono a più codici per partecipare, ma ad una unica possibilità di conquistare l’invito per l’evento, che non è cedibile.

Il 28 ottobre verranno sorteggiati i nomi di 100 vincitori che entro 24 ore dalla notifica devono confermare la loro idoneità a partecipare all’evento, altrimenti verranno bypassati da un altro estratto, scelto fra 30 riserve.

Il regolamento dettagliato si trova su contestuniversalmusic.it.

I requisiti per partecipare al concorso hanno smorzato l’entusiasmo che serpeggiava fra i (le…) supporter di Shawn Mendes da quando la notizia dell’evento ha iniziato a serpeggiare sui social.

Protesta chi ha già il cd e che, se vuole tentare la sorte, deve comprarne un altro proprio da MondadoriStore.

E se la prende anche chi vorrebbe Shawn Mendes anche in altre città italiane.

“Non esiste solo Milano!”, cinguettano le fans anche se Shawn ha dichiarato a Vogue Uomo: “Adoro Milano… è una città in cui mi prende una grande euforia… lì sento un’energia speciale“.

Ma è un dettaglio che diventa importante se si considera la giovane età dei (delle) supporter (vi ricordate ad aprile #ShawnOccupyDuomo?) che non sempre possono affrontare un viaggio senza dover coinvolgere mamma e papà.

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Quando su Twitter ho visto #BobDylan di tendenza ho pensato che fosse morto, e mi era sembrato strano non aver sentito la notizia al telegiornale.

Poi, spulciando fra i cinguettii, ho scoperto che fortunatamente si trattava “solo” del Nobel per la Letteratura 2016 appena assegnato a Bob Dylan, fra qualche borbottio e tanto stupore.

Io ho visto Bob Dylan dal vivo al Palaeur di Roma il 19 giugno del 1984 (avevo vinto il biglietto…).

Era da poco uscito l’album Infidels e in quella tournée italiana organizzata da David Zard (Arena di Verona, Roma, Milano) l’aspro, essenziale ma da un bel pezzo mitico menestrello americano, coabitava con la debordante anima latina di Carlos Santana.

E così dopo due ore di ritmica incessante, Santana ha ceduto il palco ad un Bob Dylan rockettaro con la sua band (alla chitarra Mick Taylor degli Stones) e graffiante bluesman nei suoi assolo con armonica e chitarra.

Forse ha esordito con Jockerman. Di questo non sono sicura ma ricordo bene il magnetismo dello sguardo e di quella sua vocalità così tagliente e priva di fronzoli.

Mi prese in contropiede: mi aspettavo un’esibizione gigionesca in cui il celebre menestrello – che era già famoso quando io ero appena nata – citava se stesso e compiaceva sornione la platea, illuminata dalle fiammelle ondeggianti degli accendini.

Invece Bob Dylan ci ha dispensato una bella dose di emozioni con quel suo fare da domatore dispotico che ti ipnotizza e poi ti butta via, sedotto e abbandonato.

Nessuno, neanche lui, avrebbe all’epoca previsto questo Nobel assegnatoli semplicemente perché Dylan ha distillato e immortalato nelle sue canzoni mezzo secolo di vita e di rivoluzioni culturali del mondo occidentale.

Questo riconoscimento gli avrà fatto sicuramente piacere.

O forse non gliene importa più di tanto… e nonostante il Nobel, l’Oscar, il Grammy e via dicendo Bob Dylan continuerà imperterrito a dispensare emozioni con quel fare caustico rimasto inalterato negli anni.

E si godrà i patimenti dei giornalisti e dei critici musicali che lo hanno dato per finito almeno una ventina di volte e che, per scrivere di lui e del suo Nobel, dovranno sudare sette camicie perché nemmeno Wikipedia è riuscita a condensare tanta leggenda in quattro righe e due postille.

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#FASHIONBLOG

Fedez/Ferragni, la coppia del momento: ci sono nubi in vista?

La love story fra le due celebrities sembrerebbe navigare a gonfie vele sulle onde di Instagram e Facebook, incurante della scia di commenti contrastanti postati dai follower.

Ma proprio dal web arrivano degli scricchiolii: piccoli indizi di una crisi incipiente che vuol minare l’armonia fra i due piccioncini mediatici?

Perché sul profilo Instagram di Chiara Ferragni è apparsa all’improvviso – senza papillon di Louis Vuitton – Matilda, il vero amore della blogger più famosa del mondo.

Matilda che mostra i denti, punta le zampette e si mette fra Ferragni e Fedez!

Il messaggio è più che chiaro, anzi chiara… sì, cara Chiara, ma quale Fedez: sono io il tuo unico bau-amore!!

Dall’altro versante di Instagram, anche Fedez ha dei problemi a nascondere il suo partner fisso…

E come la mettiamo con gli haters che non perdonano alla supertrendy Chiara di avere una nefasta influenza su Fedez, che è sempre più frivolo?

E come la mettiamo con Fedez, che regala a Barbie/Ferragni la sua maglietta con la scritta Nirvana sotto la foto degli Hanson meritandole un wtf? (che cavolo?) da Courtney Love, moglie dell’ex leader dei Nirvana Kurt Cobain nonché grunge icon e stylist per Nasty Gal?

Chiara si mangia le mani solo a pensarci!

E allora, Fedez/Ferragni: la coppia scoppia?

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Un’accattivante versione dello zaino Backbone in pelle – conciata al vegetale – color caffè con rifiniture in pelle marrone e la classica chiusura rollup: è la novità per quest’inverno di Insettoamaro e della sua Slow Fashion.

Disponibile solo su ordinazione sul sito ufficiale o su Etsy, occorrono 10 giorni di lavorazione per ottenere un Backbone secondo la filosofia dei fondatori di Insettoamaro – Dino e Paola Capuano – per cui un prodotto bello e duraturo è frutto di una lavorazione effettuata alla “giusta” velocità per utilizzare la miglior tecnica possibile.

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Metti che una sera scherzi con il divino Roberto Bolle sul tuo imminente cinquantesimo compleanno e lui ti chiede: “che regalo vorresti ricevere?”.

Che cosa rispondi se non: “ballare!”. E Roberto Bolle il giorno dopo ti telefona e ti invita a ballare nel suo special “La mia danza libera”, che andrà in onda sabato in prima serata su RAIUno…

Accade se sei Jovanotti, che con la sua solita, disarmante spontaneità si cimenta “senza vergogna” in un autentico passo a due con Roberto Bolle.

Per metterlo a punto ci sono voluti appena due giorni di prove e uno per registrare, il tutto anticipato su Facebook da JovaTV, che da domenica trasmetterà in versione integrale lo straordinario incontro fra il poeta e il ballerino.

E per godersi il risultato di “Jova vs Bolle” l’appuntamento è sabato: da non perdere.

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I Coldplay includono Milano nel loro #AHFODtour2017: saranno a San Siro il 3 luglio.

Il 4 ottobre i possessori di American Express potranno acquistare in prevendita (a diponibilità limitata) i biglietti del concerto su Ticketone, dove dalle ore 10 del 7 ottobre inizierà la prevendita generale.

Prevendita speciale il 6 ottobre dalle 10 su Live Nation.

A Head Full of Dram riporta i Coldplay nel nostro Paese dopo 5 anni: un evento imperdibile.

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Alber Elbaz è stato insignito della Legion d’Honneur.

Ha ricevuto l’onorificenza dalle mani del ministro alla Cultura francese, Audrey Azoulay, che nel suo discorso ha ripercorso la carriera del celebre creativo, per 14 anni da Lanvin.

Fra i presenti alla cerimonia: Demi Moore, Kristin ScottThomas, Anna Wintour, Pierpaolo Piccioli e Johnny Coca.

Elbaz, che non ha ancora svelato nulla sui suoi prossimi progetti come stilista, ha omaggiato gli ospiti con una anteprima del profumo Superstitious da lui creato per Fédéric Malle.

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Christopher Kane celebra i suoi 10 anni con la capsule collection “10” che propone una serie di felpe unisex su cui sono impresse le stampe che lo stylist e il suo team hanno ritenuto essere quelle più rappresentative della storia del brand.

E ci sono Frankenstein dalla collezione 2014, la galassia del 2011, il fungo atomico della collezione Resort 2010, lo scimpanzé del 2009 e così via.

Tutte le felpe sono acquistabili anche online sul sito ufficiale di Christopher Kane.

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Luisa Spagnoli rende più appetibile lo shopping online coordinando il servizio di e-commerce con le sue boutique.

Da oggi è così possibile scegliere e ordinare online un outfit e decidere di farselo recapitare a casa oppure di ritirarlo – per chi ne ha la possibilità naturalmente – presso la più vicina boutique monomarca Luisa Spagnoli, in questo secondo caso senza costo aggiuntivo ma entro 7 giorni dall’ordine.

C’è così il vantaggio di poter usufruire presso le boutique del servizio di sartoria per eventuali modifiche.

Sempre presso le boutique è possibile effettuare resi o cambiare un capo acquistato online misurandolo così addosso prima di portarlo a casa e contando sui consigli di personale qualificato.

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Le curve di Belen creano (ulteriore) scompiglio nel traffico di via Marina a Napoli mandando fuori strada un’auto che si è incendiata, a conferma del temperamento focoso dei partenopei surriscaldato dalle gigantografie della celebre farfallina esibita per Jadea.

Fino ad ora sembra che i napoletani non abbiano protestato per i conturbanti manifesti disseminati sulla congestionata arteria nell’ambito di Monumentando: un’iniziativa per la quale, in cambio di pubblicità, le aziende restaurano monumenti cittadini.

Non così i milanesi, che per ben due volte, nel 2012 e nel 2014, hanno lanciato anatemi contro le “peccaminose” gigantografie di Belen per Jadea perché avrebbero turbato traffico e anime pie in quei di Corso Buenos Aires.

E in effetti nella pudica Milano i manifesti sono stati rimossi, accogliendo l’indignato reclamo del comitato di quartiere angustiato da quella “ragazza molto provocante e discinta che compie il gesto di volersi calare le mutandine”.

Accadrà lo stesso a Napoli?

Non si sa, ma sembrano notizie d’altri tempi.

Ve lo ricordate l’episodio Le tentazioni del dottor Antonio firmato da Federico Fellini in Boccaccio 70?

C’era la giunonica Anita Ekberg che giganteggiava su un manifesto, mandando fuori di testa il moralista dottor Antonio Mazzuolo/Peppino De Filippo mentre un jingle ripeteva ossessivamente “Bevete più latte!”.

Belen come Anitona… però non è un film!

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Lo sguardo languido di LilyRose Depp ci introduce nel mondo di Chanel N°5 L’Eau, reinterpretazione firmata dal profumiere Olivier Polge del granitico caposaldo olfattivo della maison, voluto qui in versione fresco-agrumata per strizzare l’occhio ai millenials.

Nel 2009 era stato Jacques Polge, papà di Olivier, a rivisitare con Eau Première il classico Chanel N°5, dando una svolta delicatamente floreale allo straordinario bouquet di 80 elementi, fra fiori di Grasse e aldeidi, armonizzato da Ernest Beaux su precisa indicazione di Coco Chanel nel 1921.

Il mito mondiale di Chanel N°5 ha attraversato indenne quasi un secolo di svolte epocali.

Immortalato anche da Andy Warhol, Chanel N°5 si è nutrito negli anni del magnetismo delle sue straordinarie testimonial: Marilyn Monroe, Ali McGraw, Catherine Deneuve, Carole Bouquet, Nicole Kidman e la stessa Coco Chanel nel 1937… insomma la giovane Depp non ha vita facile!

Il nuovo Chanel N°5 L’Eau è il leitmotiv della boutique Fragrance & Beauty di Chanel inaugurata a Venezia in contemporanea con l’allestimento dell’esposizione “Culture Chanel: la donna che legge”, aperta fino all’8 gennaio alla Galleria d’arte moderna Cà Pesaro.

La mostra è un viaggio nell’intimo di Coco attraverso 350 fra libri, abiti, gioielli e oggetti privati che le erano cari e che oggi parlano di lei.

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Chiara Ferragni si è rifatta… il blog!

Il mitico The Blonde Salad si è arricchito infatti di una nuova veste grafica che incornicia gli outfit impersonati da questa globetrotter della moda su Instagram e Facebook, mettendoli a portata di mouse con l’introduzione dell’e-commerce.

Gli emuli mediatici di Chiara Ferragni possono così acquistare il look preferito direttamente su TBS: basta scegliere un outfit, cliccare sulla foto per acquistare seduta stante i capi prescelti e diventare trendy e griffati come la loro beniamina.

TBS guadagna così in dinamicità ma senza distogliere lo sguardo dal diario di Chiara Ferragni sempre in giro per il mondo: dai red carpet alle fashion week, in vacanza o mentre sgranocchia i suoi esclusivi macarons Ladurée a braccetto con Barbie.

Perché Mattel ha creato una Chiara Barbie in omaggio all’incontrastata regina di Instagram che – a 7 anni dall’inizio della sua avventura – sorride a 6,6 milioni di follower (e 728 persone seguite…) surfando sorniona fra copertine e gossip.

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Amy Schumer in vacanza a Parigi con il fidanzato Ben Hanish, si prende una intossicazione alimentare e su Instagram posta foto dal suo letto d’ospedale, provando a riderci su.

Pallida ed evidentemente provata, Amy detta con un filo di voce un improbabile testamento: “My name is Amy, I’m 35: I love grabbing life by horns and experiencing everything…”.

A Parigi da qualche giorno con il suo boyfriend, Amy Schumer aveva deliziato i suoi follower postando su Instagram le classiche foto da turista felice e innamorata.

Non si aspettava di certo una intossicazione alimentare nella patria dell’alta cucina!

Adesso la simpatica Amy volta pagina, e si consola con un brodino di pollo (dopo il festival del vomito…) ringraziando Parigi di tutto, tranne che della sua disavventura alimentare!

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A notte fonda l’estenuante maratona di Miss Italia incorona infine la sua reginetta 2016: è la fiorentina Rachele Risaliti, 21 anni.

E così quest’anno Miss Italia è bionda, ha gli occhi verdi, un sorriso luminoso e il fisico tonico e slanciato di chi ha fatto 11 anni di ginnastica artistica a livello agonistico.

Niente pose da femme fatale: Rachele è la ragazza della porta accanto, fidanzatissima con Federico, appassionata di moda (studia per diventare fashion trend forecaster), timida ma con la testa sulle spalle (o modella o manager…), per adesso diversa dalle soubrettine al silicone che monopolizzano il web.

“E’ un sogno che diventa realtà”: esala Rachele ai microfoni, stanca ma felice. Un altro sorriso, la foto finale, qualche lacrima di rito…

La corona sulla sua testa sembra quella in cartoncino che noi ritagliavamo per giocare con le bambole. Per Rachele Risaliti significa Miss Italia 2016: un titolo che apre le porte di un mondo nuovo.

Alla Neomiss la bravura di farlo rimanere bello come un sogno.

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Tom Ford si aggiudica il Leone d’Argento Gran Premio della Giuria per il suo secondo film da regista, Nocturnal Animals, con Amy Adams e Jake Gyllenhaal.

Ancor meglio di quanto accadde con il suo film di esordio – A single man con Colin Firth – che al Festival di Venezia nel 2009 conquistò “appena” la Coppa Volpi, primo di una lunga serie di riconoscimenti fra cui il BAFTA le nomination all’Oscar e al Goldel Globe.

Tom Ford ha ringraziato in italiano la giuria del Festival di Venezia per il “nuovo sogno che si avvera” in Italia, in effetti la sua seconda patria.

Tom Ford è rientrato a Venezia per ritirare il suo premio da New York dove ha aperto la Fashion Week con la sua collezione uomo/donna AW2016/17 presentata al Four Seasons Restaurant.

La passerella sistemata fra i tavoli rotondi apparecchiati per commensali VIP come Rita Ora, Tom Hanks, Julianne Moore, Uma Thurman, Naomi Campbell, Zayn Malik.

Lunghezze midi e linee morbide che richiamano gli anni settanta per i modelli già in vendita online e nelle boutique seguendo il new deal del see now buy now, una nuova sfida per Tom Ford stylist.

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Combatti il solleone con l’Eau de Raisin di Caudalie, che consiste in acqua d’uva bio estratta durante la vendemmia che, nebulizzata sul viso, dà una sensazione di straordinario benessere grazie alla sua azione idratante e lenitiva.

E’ un prodotto perfettamente naturale, senza conservanti e profumi, non testato sugli animali.

Per un effetto shock tenere la bomboletta in frigo quindi vaporizzare sul viso lasciando asciugare all’aria, senza tamponare.

Perfetta sia in spiaggia che a spasso in città, online costa solo €6,70: da usare a volontà!

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Decisamente in rosa le nomination per l’MTV VIDEO MUSIC AWARDS che avrà luogo al Madison Square Garden di New York il 28 agosto.

Ben 11 le nomination di Beyoncé tallonata da Adele con 8.

Da segnalare le 4 nomination postume a David Bowie per Lazarus e Blackstar.


Ecco l’elenco completo dei nominati:

BEST VIDEO

Adele – Hello
Beyoncé – Formation
Drake – Hotline Bling
Justin Bieber – Sorry
Kanye West – Famous

BEST FEMALE VIDEO

Adele – Hello
Beyoncé – Hold Up
Sia – Cheap Thrills
Ariana Grande – Into You
Rihanna ft. Drake – Work (short version)

BEST MALE VIDEO

Drake – Hotline Bling
Bryson Tiller – Don’t
Calvin Harris ft. Rihanna – This Is What You Came For
Kanye West – Famous
The Weeknd – Can’t Feel My Face

BEST COLLABORATION

Beyoncé ft. Kendrick Lamar – Freedom
Fifth Harmony ft. Ty Dolla $ign – Work From Home
Ariana Grande ft. Lil Wayne – Let Me Love You
Calvin Harris ft. Rihanna – This Is What You Came For
Rihanna ft. Drake – Work (short version)

BEST HIP HOP VIDEO

Drake – Hotline Bling
Desiigner – Panda
Bryson Tiller – Don’t
Chance The Rapper ft. Saba – Angels
2 Chainz – Watch Out

BEST POP VIDEO

Adele – Hello
Beyoncé – Formation
Justin Bieber – Sorry
Alessia Cara – Wild Things
Ariana Grande – Into You

BEST ROCK VIDEO

All Time Low – Missing You
Coldplay – Adventure Of A Lifetime
Fall Out Boy ft. Demi Lovato – Irresistible
Twenty One Pilots – Heathens
Panic! At The Disco – Victorious

BEST ELECTRONIC VIDEO

Calvin Harris & Disciples – How Deep Is Your Love
99 Souls ft. Destiny’s Child & Brandy – The Girl Is Mine
Mike Posner – I Took A Pill In Ibiza
Afrojack – SummerThing!
The Chainsmokers ft. Daya – Don’t Let Me Down

MIGLIOR LUNGOMETRAGGIO

Florence + The Machine – The Odyssey
Beyoncé – Lemonade
Justin Bieber – PURPOSE: The Movement
Chris Brown – Royalty
Troye Sivan – Blue Neighbourhood Trilogy

BEST NEW ARTIST

Bryson Tiller
Desiigner
Zara Larsson
Lukas Graham
DNCE

MIGLIORE DIREZIONE ARTISTICA

Beyoncé – Hold Up
Fergie – M.I.L.F. $
Drake – Hotline Bling
David Bowie – Blackstar
Adele – Hello

MIGLIORE COREOGRAFIA

Beyoncé – Formation
Missy Elliott ft. Pharrell – WTF (Where They From)
Beyoncé – Sorry
FKA Twigs – M3LL155X
Florence + The Machine – Delilah

MIGLIORE REGIA

Beyoncé – Formation
Coldplay – Up&Up
Adele – Hello
David Bowie – Lazarus
Tame Impala – The Less I Know The Better

MIGLIOR FOTOGRAFIA

Beyoncé – Formation
Adele – Hello
David Bowie – Lazarus
Alesso – I Wanna Know
Ariana Grande – Into You

MIGLIOR MONTAGGIO

Beyoncé – Formation
Adele – Hello
Fergie – M.I.L.F. $
David Bowie – Lazarus
Ariana Grande – Into You

MIGLIORI EFFETTI SPECIALI

Coldplay – Up&Up
FKA Twigs – M3LL155X
Adele – Send My Love (To Your New Lover)
The Weeknd – Can’t Feel My Face
Zayn – PILLOWTALK

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Gli occhi da gatta e la fossetta sul mento sono quelli inconfondibili di Gigi Hadid, vestita da marinaretta per il lancio di The Girl: la nuova fragranza di Tommy Hilfiger che anticipa la capsule collection firmata dalla supertop più amata del mondo sotto l’egida del brand americano.

The Girl è un profumo fresco e giovanile, un “Invito ad essere se stessi apprezzando ogni istante con gioia”, spiega Gigi Hadid – brand ambassador di Tommy Hilfiger – che pregusta l’emozione del suo esordio come stilista.

La capsule collection creata da Gigi Hadid rispecchia il suo stile, comprende abbigliamento street style e una linea completa di accessori, il tutto improntato sul tipico american cool che contraddistingue Tommy Hilfiger.

Oltre che negli shop, la capsule collection sarà acquistabile online su tommy.com dal 1 settembre.

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A partire dalla prossima collezione autunno-inverno le borse Obag saranno FUR FREE.

Lo comunica la casa madre Full Spot, placando così le aspre critiche suscitate negli anni scorsi dalle loro multicolori borse in gomma bordate di pellicce vere di volpe, murmaski, mongolia, visone, lapin la cui natura cruel contrastava con lo stile accattivante di un prodotto di per sé vincente.

Lo scorso anno si era giunti a una sorta di mediazione – o un forse di esperimento – affiancando alle bordature di pelliccia autentica quelle in ecopelliccia.

Un trend che evidentemente è stato premiato dalla clientela e ha portato alla odierna svolta Fur Free di Obag.

“O bag vuole essere promotrice di una moda oltre che innovativa anche sostenibile ed etica. Per questo ritiene importante integrare le proprie politiche di responsabilità sociale adottando strategie commerciali rispettose degli animali”, spiega Full Spot in un comunicato in cui annuncia l’adesione al Fur Free Retailer Program della Fur Free Alliance.

“Al fine di assicurare il rispetto degli impegni assunti, l’azienda si impegna a richiedere ai propri fornitori adeguate certificazioni che assicurino l’assenza dei materiali di origine animale – prosegue il comunicato del brand padovano – ma non essendo possibile ritirare dal mercato gli articoli delle collezioni precedenti all’autunno-inverno 2016/2017 e contenenti vera pelliccia, gli stessi saranno ancora in commercio sino a esaurimento”.

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Al mare, camminare nell’acqua fa bene soprattutto disponendo di una spiaggia sabbiosa (con i sassi diventa impresa da fachiro…).

Ce lo conferma anche Belen Rodriguez postando ogni tanto su Instagram video in cui si tonifica deambulando in acque cristalline alle Maldive o a Mauritius. Località notoriamente sabbiose.

E’ quindi possibile ottenere un lato B marmoreo come quello di Belen camminando immersi fino all’altezza dei glutei.

Per riattivare la microcircolazione periferica alle gambe è sufficiente che l’acqua arrivi alle ginocchia.

Occorre costanza perché si tratta di camminare nell’acqua almeno 40 minuti al giorno per ottenere risultati apprezzabili.

Tanto vale farlo in compagnia considerato che è un esercizio adatto a uomini e donne di tutte le età che così aiuta a socializzare e a mantenersi aggiornati in fatto di gossip.

I sali minerali e gli oligoelementi disciolti nell’acqua del mare, uniti all’idromassaggio naturale e ai benefici del sole preso con cautela, aiutano il sistema cardiocircolatorio, contrastano l’odiata cellulite e rigenerano i tessuti cutanei rendendoli più sani e resistenti a patologie come la psoriasi e l’acne.

Naturalmente per godere di tutti questi benefici occorre camminare in acqua con le proprie gambe.

Farsi portare in spalla non vale…

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Lady Gaga e Taylor Kinney si “prendono una pausa“, e mettono in standby per motivi di lavoro una love story iniziata sotto i migliori auspici 5 anni fa.

E’ quanto rivela un post di oggi sul profilo Instagram della cantante.

“Taylor and I have always believed we are soulmates. Just like all couples we have ups and downs, and we have been taking a break.
We are both ambitious artists, hoping to work through long-distance and complicated schedules to continue the simple love we have always shared. Please root us on.
We’re just like everybody else and we really love each other”.

“Io e Taylor abbiamo sempre creduto di essere anime gemelle. Come tutte le coppie abbiamo alti e bassi, e ci prendiamo una pausa.
Siamo entrambi artisti ambiziosi, speriamo di superare la distanza e gli impegni che ci separano per ritrovare l’amore sincero che abbiamo sempre condiviso.
Per favore sosteneteci! Siamo proprio come tutti gli altri e davvero ci amiamo”.

Più delle espressioni diplomatiche che Lady Gaga ha postato stamattina, parla la malinconica foto in b/n che le accompagna e in cui lui e lei, fotografati di spalle in jeans e scarpette, camminano stretti in un abbraccio amichevole, come compagni di college.

Torna così el suo astuccio il diamante a forma di cuore che Taylor Kinney ha regalato a Lady Gaga questo San Valentino, prospettando un imminente matrimonio da favola.

Matrimonio bruscamente svanito lasciando a bocca asciutta stilisti, wedding planner e il parentado di Santa Lucia del Mela, dove mezzo mondo credeva che Lady Gaga avrebbe pronunciato il fatidico sì, in onore del bisnonno siciliano.

Sembra così arrivata alla frutta una storia d’amore che ha scaldato il cuore di milioni di follower che però non perdono la speranza e riempiono il web di accorati messaggi di incoraggiamento e di conforto.

E forse hanno ragione loro: non è un addio, ma una pausa di meditazione profonda ispirata dal recente incontro fra Lady Gaga e il Dalai Lama all’US Conference of Mayors.

Incontro seguito da una intervista di Lady Gaga al Dalai Lama grazie alla quale – scusatemi se è poco – la Cina ha cancellato l’esistenza di Lady Gaga e della sua musica nei confini territoriali e virtuali dell’ex Celeste Impero, considerando la cantante come una sovversiva.

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Beyoncé stasera, 18 luglio, allo Stadio San Siro, unica tappa italiana del Formation World Tour.

Ma Milano è già in fibrillazione da ieri quando la star e il marito Jay-Z hanno fatto shopping in via Montenapoleone e dintorni, marcati stretti dal tam-tam dei social.

E Beyoncé è stata raggiunta finalmente dai fans, che ha salutato sorridendo, all’uscita dallo showroom di Roberto Cavalli, maison prediletta dalla cantante che nel film Lemonade indossava un abito giallo disegnato da Peter Dundas per la collezione FW2016-17.

Aiutati ancora una volta dal web, ieri sera gli instancabili fans hanno potuto localizzare Beyoncé e Jay-Z a cena, al ristorante La Risacca Blu di Milano…

…mentre le ballerine del Tour si trovavano al Byblos Club.

Gita a sorpresa sul Lago di Como questa mattina per Beyoncé e Jay-Z da soli, in spider rossa.

E adesso: appuntamento a San Siro. Tanti volti noti presenti fra cui Emma Marrone, Eros Ramazzotti, Ezio Miccio e i gemelli Dean e Dan Caten di Dsquared2, che hanno creato per Beyoncé e le sue ballerine questo look.

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Ufficializzate da Anthony Anderson e Lauren Graham in livestreaming le nomination al 68° Primetime Emmy Awards.

Conferme e sorprese per i candidati all’Oscar della televisione – che verrà assegnato dall’Academy of Television Arts & Sciences il 18 settembre – e che sono stati scelti tra quanto andato in onda in prima serata (escluso lo sport) negli States dal 1 giugno 2015 e il 31 maggio 2016.

In attesa del nome dei vincitori e dell’immancabile red carpet, ecco l’elenco dei nominati:

Miglior serie drammatica
The Americans
Better Call Saul
Downton Abbey
Game of Thrones
Homeland
House of Cards
Mr. Robot

Miglior attrice protagonista in una serie drammatica
Claire Danes, Homeland
Viola Davis, How to Get Away with Murder
Taraji P. Henson, Empire
Tatiana Maslany, Orphan Black
Keri Russell, The Americans
Robin Wright, House of Cards

Miglior attore protagonista in una serie drammatica
Kyle Chandler, Bloodline
Rami Malek, Mr. Robot
Bob Odenkirk, Better Call Saul
Matthew Rhys, The Americans
Liev Schreiber, Ray Donovan
Kevin Spacey, House of Cards

Miglior serie non drammatica
Blackish
Master of None
Modern Family
Silicon Valley
Transparent
Unbreakable Kimmy Schmidt
Veep

Miglior attrice protagonista in una serie non drammatica
Ellie Kemper, Unbreakable Kimmy Schmidt
Julia Louis-Dreyfus, Veep
Laurie Metcalf, Getting On
Traces Ellis Ross, Black-ish
Amy Schumer, Inside Amy Schumer
Lily Tomlin, Grace and Frankie

Miglior attore protagonista in una serie non drammatica
Anthony Anderson, Black-ish
Aziz Ansari, Master of None
Will Forte, The Last Man on Earth
William H. Macy, Shameless
Thomas Middleditch, Silicon Valley
Jeffrey Tambor, Transparent

Miglior miniserie
American Crime
Fargo
The Night Manager
The People v. O.J. Simpson American Crime Story
Roots

Miglior attore protagonista in una miniserie
Bryan Cranston, All The Way
Benedict Cumberbatch, Sherlock: The Abominable Bride
Idris Elba, Luther
Cuba Gooding Jr., The People v. O.J. Simpson
Tom Hiddleston, The Night Manager
Courtney B. Vance, The People v. O.J. Simpson

Miglior attrice protagonista in una miniserie
Kirsten Dunst, Fargo
Felicity Huffman, American Crime
Audra McDonald, Lady Day at Emerson’s Bar & Grille
Sarah Paulson, The People vs. O.J. Simpson
Lili Taylor, American Crime
Kerry Washington, Confirmation

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#thisisBrit è la campagna che descrive le sei fragranze Brit di Burberry, per lui e per lei, con foto scattate da Brooklyn Beckham e spot in cui il 17enne figlio di David e Victoria impugna la sua Canon e fila sullo skateboard zigzagando fra giovani fotomodelli, “rigorosamente British e sicuri di sè”.

Brooklyn ha debuttato come fotografo appena qualche mese fa.

Era il 30 gennaio e il suo primo shooting (per Brit di Burberry) è stato diffuso in diretta web su tutte le piattaforme digitali possibili, mettendo in luce il talento del giovane Beckham che “possiede un occhio fotografico estremamente valido”, secondo il suo mentore Christopher Bailey.

In effetti sbirciando sui profili social di Brooklyn Beckham ci si imbatte in numerosi scatti in b/n, immagino farina del suo sacco, di buon livello.

C’è anche una foto scattata dal grande Steven Meisel, che evidentemente ammira. Perfino i selfie sono tecnicamente accurati… per cui il ragazzo promette bene.

E così i clienti che acquisteranno in profumeria Brit, potranno portarsi a casa uno dei 36 poster in edizione limitata che riproducono le foto della nuova campagna pubblicitaria, in alcune delle quali lo stesso Beckham è immortalato mentre inquadra i suoi modelli in posa sullo sfondo londinese.

Farsi ritrarre mentre scatta foto è un vezzo di Karl Lagerfeld.

Auguriamo a Brooklyn Beckham la stessa luminosa carriera.

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Roberto Bolle: un gala nella divina Spoleto, prima tappa della tranche estiva di Roberto Bolle & Friends 2016 che lo porterà a Genova, all’Arena di Verona, e poi La Versiliana, le Terme di Caracalla e in Spagna.

Roberto Bolle & Friends è un evento che unisce étoiles internazionali in location suggestive nato per “rendere la danza unica ed assoluta protagonista. E permettere anche ai neofiti di assistere ad un balletto senza annoiarsi, vista la varietà e qualità delle proposte”, spiega Roberto Bolle, nel duplice ruolo di interprete e di direttore artistico.

A Spoleto il nostro grande ballerino divide la scena con Maria Eichwald, Alessandro Staiano e Viktorina Kapitonova.

Gli altri ospiti internazionali: Elena Vostrotina e Christian Bauch, Sarah Lane e Osiel Gouneo, Anna Tsygankova e Matthew Golding.

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BULGARI e Save The Children rafforzano la loro partnership, iniziata nel 2009, con la nuova campagna #raiseyourhand ideata e raccontata dalle foto e dal video di Fabrizio Ferri.

Testimonial di #raiseyourhand sono:

Lottie Moss, Chloe Norgaard, Helena Christensen, Johannes Huebl, Olivia Palermo, Josephine Skriver, Nolan Gerard Funk, Tommy Dunn, Meg Ryan, Naomi Watts , Soo Joo Park, Tali Lennox, Nastia Liukin, Jamie Bochert, Eugenia Silva, Dorian Grinspan, Juliette Binoche, Toni Garrn, Luke Evans, Jon Kortajarena, Matthew Bell, Carina Lau, HSH Princess Lilly zu Sayn Wittgenstein Berleburg, Chiara Ferragni, Kris Wu, Shu Qi e Lily Aldridge.

Tutti posano mostrando il nuovo braccialetto creato ad hoc da BULGARI – che si è aggiunto all’anello e alla collana con ciondolo realizzati negli scorsi anni – in argento e ceramica nera e ispirato alla linea B.zero1.

BULGARI lo venderà nelle sue boutique di tutto il mondo, devolvendo a Save The Children una parte del ricavato.

Fino ad oggi, grazie a questa collezione davvero speciale di BULGARI, sono stati raccolti 45 milioni di euro che hanno contribuito ad assistere ed istruire oltre 700mila bambini e giovani in difficoltà.

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Fendi ha festeggiato i suoi 90 anni dall’apertura della prima boutique romana di via del Plebiscito con una eccezionale sfilata “nella” fontana di Trevi – di cui ha finanziato il restauro terminato nel 2015 nell’ambito del suo progetto Fendi for fountains – e con una cena VIP sulla terrazza del Pincio.

In passerella Kendall Jenner e Bella Hadid, ormai di casa a Roma come raccontano i social.

Fra gli ospiti il ministro Dario Franceschini, Ornella Muti, Luca Cordero di Montezemolo, Giorgio Moroder che ha fornito la colonna sonora dell’evento, Kate Hudson, Bella Thorne, Chiara Ferragni.

Anfitrione della serata Karl Lagerfeld, reduce da Parigi dove appena due giorni fa ha curato la sfilata di Haute Couture di Chanel.

Karl Lagerfeld ha aggiunto una nuova esperienza nel suo nutrito curriculum:
si è infatti cimentato per la prima volta in una camminata sull’acqua, percorrendo intrepidamente la passerella trasparente approntata per la sfilata con Silvia Venturini Fendi e lanciando la tradizionale monetina nella fontana.

A margine dell’evento, davvero suggestivo e trasmesso in diretta streaming, qualche protesta dei turisti – visto che il sito è offlimits fino a lunedì – e una manifestazione contro l’uso delle pellicce di PetaUK.

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Tod’s e il Colosseo: 25 milioni di euro e tre anni di lavori di restauro, iniziati nel settembre 2013, per restituire qualcosa dell’antico splendore al monumento italiano più amato al mondo.

“È importante per l’Italia, un bel segnale”, ha commentato Diego Della Valle, presidente di Tod’s, alla cerimonia di “riconsegna” del monumento alla Città Eterna.

“Mi sento molto orgoglioso di essere italiano. E un modo per dire a tanti amici e colleghi che fanno già tanto: dobbiamo occuparci ancora un po’ di più del nostro Paese”.

“Il mio mondo, quello dell’impresa – ha proseguito Diego Della Valle davanti alle autorità intervenute e alle maestranze che hanno lavorato al restauro – è generoso e oggi più di prima deve mettersi a disposizione del Paese per l’orgoglio di essere italiani“.

“Finiamo di restaurare Pompei, Caserta, interveniamo sui templi siciliani, creiamo una rete legata al turismo”.

“Diamo la possibilità – ha concluso Della Valle – a chi ha un monumento vicino a casa di vederlo rinascere con il contributo delle aziende del territorio“.

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Né carne e né pesce come ogni adolescente che si rispetti, la quindicenne Willow Smith (figliadi Will Smith e Jada Pinkett Smith) è stata sapientemente “invecchiata” dal tocco magico delle foto b/n di Karl Lagerfeld, quanto basta per impersonare in maniera convincente l’estremo glamour di Chanel.

Qualche moina, un pizzico di rasta nei capelli sbarazzini e quel makeup così pesante, che sembra se lo sia fatta lei da sola giocando coi rossetti e le scarpe di mammà…

E’ la nuova campagna eyewear di Chanel.
Occhiali da vista, occhiali da sole: il risultato è eccellente.

E così sull’obeso curriculum di Willow Smith è stata appuntata, come per gioco, un’altra aristocratica mostrina: brand ambassador di Chanel.

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Finalmente sposi Melissa Satta e Kevin Boateng dopo un fidanzamento di cinque anni cementato due anni fa dalla nascita di Maddox.

Il piccolo ha portato le fedi all’altare durante la cerimonia che si è svolta nella cornice dorata di Porto Cervo.

La sposina indossava un romantico vestito bianco a sirena di Atelier Emé.
Di Dsquared2 il frac di Kevin Boateng.

Fra gli invitati Dean e Dan Caten, Elena Santarelli con Bernardo Corradi, Maddalena Corvaglia, Giorgia Palmas e Juliana Moreira con Edoardo Stoppa.

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Torna per il terzo anno in via De Amicis 2 a Milano The Wall of Dolls, una istallazione artistica ideata da Jo Squillo e allestita in contemporanea con la Settimana della moda uomo, in segno di protesta contro il femminicidio.

Su una rete sono legate decine di bambole create da artisti, stilisti e designer per interpretare l’orrore della violenza che ogni anno uccide tante donne.

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E’ scomparsa all’età di 98 anni Margaret Vinci Heldt, che nel 1960 ideò il beehive, l’acconciatura cotonata che fu un’icona degli anni Sessanta, in tutto il mondo.

Recentemente l’hanno riproposta la povera Amy Winehouse, Beyoncé, Adele, e anche i Simpson hanno reso omaggio al beehive, con l’altissimo “tuppo”di Marge.

Margaret era figlia di Frank e Francesca Vinci, due emigrati siciliani.

Negli anni Cinquanta il suo salone era già famoso a Chicago tanto che una rivista, la Modern Beauty Shop Magazine, le chiese di ideare una acconciatura nuova.

Ispirata da un suo cappellino di velluto nero e dalla neonata lacca Elnett di L’Oreal, cotonò e ricotonò finchè non venne fuori il beehive hairdo.

Che in breve divenne un simbolo dei Sixties.

Margaret Vinci Heldt ha spiegato con semplicità il motivo di tanto successo:
“Le donne in un attimo si sentivano più alte, più eleganti e glamour”.

A casa nostra lo abbiamo visto, nell’epoca d’oro, in testa a dive nostrane come Mina, Sofia Loren e Moira Orfei.

Oggi ci provano ancora Nina Zilli e Platinette…

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Palazzo Pitti ospita Visions of fashion: un’esposizione curata da Eric Pfrunder e Gerhard Steidl di 200 foto “create”, è il caso di dirlo, da Karl Lagerfeld che vanno dal 1987, anno a cui risale il suo primo servizio di moda per Chanel, ad oggi.

La mostra fiorentina, inaugurata nell’ambito di Pitti Uomo90, chiuderà i battenti il 23 ottobre ed è un’occasione imperdibile per ripercorrere l’attività di fotografo (che convive con quella di stilista, regista e pittore) di Karl Lagerfeld che ha illustrato straordinarie collezioni di abiti e accessori, un calendario Pirelli e le pagine patinate dei più importanti magazine del mondo.

Le sale di Palazzo Pitti offrono una sontuosa cornice agli scatti del Kaiser della moda con una originale istallazione nella Sala Bianca – luogo che ha lanciato l’alta moda italiana alla conquista del mondo – con immagini stampate su carta leggera che fluttuano nell’aria.

Esposte anche le immagini dedicate alla mitologia classica delle serie Le Voyage d’Ulysse e Daphnis et Chloe.

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Kevin James Loibl spara a Christina Grimmie mentre lei firma autografi alla fine di un suo concerto, al Plaza Live Stars di Orlando.

Immobilizzato da Marcus, fratello della giovane vittima, Loibl si suicida.

Kevin Loibl, 27 anni, aveva guidato per due ore da St.Petersburg, dove viveva con i genitori, per arrivare ad Orlando. Era solo.

La polizia trova addosso al suo cadavere due pistole, un coltello da caccia e vari caricatori: senza il coraggio di Marcus Grimmie, il folle avrebbe potuto fare una strage.

Christina aveva accolto il suo assassino sorridendo, allargando le braccia per salutarlo amichevolmente.

Colpita alla testa, morirà qualche ora dopo all’ospedale.

Nonostante il panico, illesi tutti i giovani presenti.

Ma l’assurda tragedia che ha stroncato la vita e la promettente carriera della ventiduenne star di YouTube, ha scosso i social che hanno riversato sul web annichilimento e rabbia, in tutte le lingue del mondo.

“I’m sad, shocked and confused. We love you so much, Grimmie…”, posta Adam Levine.

Il leader dei Maroon5 e marito di Behati Prinsloo, era il coach scelto da Christina per la sua partecipazione a The Voice USA, nel 2014, dove si era classificata terza.

“My heart hurts hearing this news… so terrible”, scrive Nick Jonas.

Demi Lovato: “Praying so hard for Christina Grimmie”.

“To day we lost an angel, sister and beloved friend”, postano i Before you exit, il gruppo che aveva cantato al Plaza Live Stars dopo Christina Grimmie.

Christina era graziosa come tutte le ragazze della sua età:
una voce promettente e un cuore limpido che traboccava amore per la vita, per la musica, per gli animali (anche PETA ha postato un messaggio di cordoglio), per gli amici e le piccole cose di tutti i giorni.

lo si capisce guardando i suoi account sui social, dove c’è il selfie allo specchio, la foto abbracciata al suo adorato cane, quella in cui ride con gli amici, quella con Grimmie che canta, che fa le smorfie…

C’è un video in cui invita tutti (anche il suo assassino?) ad andarla ad ascoltare a quello che sarà il suo ultimo concerto.

Sul suo account Facebook una frase: la speranza è l’unica cosa più forte della paura.
E un’altra ancora: le strade difficili spesso conducono in bei posti.

Un folle idiota all’alba di oggi le ha tolto ogni speranza di scoprire il bello della vita.

l’ultimo concerto di Christina…

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Dopo Saint-Tropez e Parigi, 25 ritratti di Milo Manara dedicati a Brigitte Bardot sono in mostra a Bruxelles presso la Huberty&Breyne Gallery.

Et Milo créa Bardot: questo il titolo della collezione nata su iniziativa della Millon Auction House che il 12 giugno la metterà in vendita (a Parigi e Bruxelles) con una base d’asta di 15mila euro .

Era dal 1970 che la diva francese non autorizzava un artista a ritrarla:
da quando Alain Aslan realizzò con le sue sembianze il celebre busto di Marianne.

“Per la mia generazione BB è stato un mito che ha rivoluzionato il modello femminile in auge proponendo una donna libera, selvaggia, fiera…”, spiega Milo Manara che ha messo davvero il cuore in questa serie di dipinti – tecnica mista acquerello e inchiostro di china, su carta Fabriano – che ripropongono una Brigitte Bardot al massimo del suo splendore, spesso inserita in contesti naturali con gli amati animali dei cui diritti è paladina dal 1973.

La modella “virtuale” (la Bardot e Manara hanno avuto in effetti solo contatti telefonici) si è dichiarata entusiasta del risultato (c’est chaud, emouvant) tanto da autografare i ritratti con un fiore, un segno di affetto.

“Je suis très fière de ce qu’il a fait. C’est magnifique, c’est très beau: il m’a sublimée…”, ha dichiarato alla stampa, lei di solito così riservata.

Non è stata impresa facile per Milo Manara realizzare dei ritratti che sono una novità per lui: “Ed è difficile disegnare il volto di Brigitte Bardot.
La sua espressione ha un misto di ironia, mistero, seduzione e provocazione… e con l’acquerello non puoi correggerti. Se sbagli devi ricominciare tutto daccapo!”.

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Dopo Burberry e Hermès, Apple trova un altro partner nel variegato mondo della moda:
Alexander Wang cura infatti per il neonato Apple Music’s Fashion, tre playlist destinate a tutti gli abbonati alla piattaforma Apple.

Cresciuto a pane e hip hop, celebre per i suoi scatenati after party, Alexander Wang ha creato in Chill una selezione con musicisti come Rihanna, Future, JayZ, perfetti “When i get home from work”, per quando hai bisogno di ricaricarti.

Hype comprende brani di Diplo, M.I.A., Crookers e altri pezzi adoperati dalla griffe nelle sfilate.

In Vibe ci sono i musicisti che Wang preferisce. Fra questi A$AP, Drake, MeekMill.

Un’oretta di musica per ciascuna playlist che verrà aggiornata di Alexander Wang nel corso dell’anno, a seconda dell’umore e delle stagioni.
Buon ascolto!

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Uno stilista italiano premiato ai CFDA Awards, gli Oscar della moda:
Alessandro Michele, designer di GUCCI, è stato infatti consacrato dall’iconica direttrice di Vogue America, Anna Wintour, miglior stilista internazionale 2016.

Alla presenza del gotha della moda made in Usa e delle più patinate top model di ieri e di oggi, è stata premiata anche Beyoncé come Icona Fashion.

La cantante ha ringraziato per la statuina e ha fatto un commovente discorso in cui ha ripercorso la storia di sua nonna sarta e sua mamma stilista che l’hanno allevata a pane e moda.

Mamma Tina le cuciva anche i costumi di scena quando era appena esordiente (ma Beyoncé indossava uno sfavillante tuxedo con ampio cappello di Givenchy).

In una serata dedicata al glamour inevitabile lo Special Tribute Award a David Bowie: sul palco gli abiti che hanno reso famoso Ziggy Stardust accompagnati dalla voce di Michael C.Hall, il ricordo degli stylist presenti e in video lui, il Duca Bianco.

Ecco tutti i premiati, ieri sera, alla New York’s Hammerstein Ballroom:

Fashion Icon Award: Beyoncé
Designer per donna dell’anno: Marc Jacobs
Designer per uomo dell’anno: Thom Browne
Designer accessori dell’anno: Mansur/Gavriel
International Award: GUCCI: Alessandro Michele
Swarovski Award for Womenswear: Brandon Maxwell
Swarovski Award for Menswear: Orley
Swarovski Award for Accessory Design: Paul Andrew
Geoffrey Beene Lifetime Achievement Award: Norma Kamali
The Founder’s Award in Honor of Eleanor Lambert: Donna Karan
The Board of Directors’ Special Tribute Award: David Bowie
The Media Award in Honor of Eugenia Sheppard: Imran Amed

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Quante Elisabetta Canalis c’è sopra la Terra?

Io penso almeno tre: una rifatta (perché grassa, con le smagliature per la recente gravidanza bla, bla, bla…), una troppomagra e una perfetta…

Lo testimonia il controverso gossip di questi giorni.

Ultimo in ordine di tempo, Alberto Dandolo di Dagospia ha preso una maliziosa cantonata insinuando su Facebook che Eli si “fotoscioppa” su Instagram come rivelato – secondo lui – da uno scatto b/n in cui l’ex–velina si scola una birra davanti a un muro stranamente a zigzag, che tradirebbe il fotoritocco.

Si è dovuto rimangiare tutto in tempo reale perché la sua ex-vicinadicasa gli ha inviato gli originali a colori del servizio fotografico che conferma di essere semplicemente… brutto, senza bisogno di artifici.

Ma Dandolo pensava che la Canalis si era ritoccata allo scopo di dimagrirsi o ingrassarsi?

Questo non lo sapremo mai.

Ma il dubbio si fa atroce se si torna indietro di un paio di giorni, quando la showgirl partecipa ad un evento organizzato dal Consolato Italiano di Los Angeles al Petersen Automotive Museum, il 2 giugno.

Per l’occasione Elisabetta Canalis indossa un sinuoso abito bianco di Vivienne Westwood e scarpe argento.
Commento generale: troppo magra!

Andando indietro di un altro paio di giorni: Eli va al mare a Cabo San Lucas in Messico con marito, amiche e SkylerEva a seguito.

I commenti alle foto da lei postate sui social, in costumino rosa con cactus?
Forma smagliante: “La Canalis è tornata perfetta!“.

E i post in cui Eli fa kickboxing?
Beh, si sa che lei tira calci e pugni perchè “ci tiene alla forma fisica“!

In effetti la nostra showgirl passa alla velocità della luce da fotoscioppista ritoccata, a troppomagra, a perfetta…

“Ma ditemi un po’, grulloni in cappa magna, quante Canalis c’è sopra la Terra?”, sbufferebbe a questo punto il poeta Francesco Dell’Ongaro (elevando il livello del post…).

Tre, come dicevo. Anzi quattro.
A noi piace la quarta, testimonial di PETA e garbatamente animalista.

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Il mondo intero si domanda perché Donatella Versace abbia scelto Gigi Hadid (e Karlie Kloss) come testimonial della campagna autunno 2016, imperniata sulle mamme in carriera.

“Perché non sembra una mamma…“, sembra abbia spiegato con una certa logica la grintosa stylist mentre Gigi veniva immortalata da Bruce Weber nelle strade di Chicago, a passeggio con tanto di ipotetico marito e riccioluta prole…

E pensare che Gigi ha il cuore infranto, visto che nella realtà ha appena lasciato Zayn (o Zayn ha appena lasciato Gigi), facendo scorrere fiumi di inchiostro e di lacrime, e gettando il web nella disperazione più profonda.

La meno disperata sembra proprio lei che ieri ha fatto la madrina al MaybellineNY Beauty Bash che si è tenuto al Lime Hotel di Los Angeles per la presentazione della nuova collezione di make up.
Ospiti: Erin Parsons e dj set di Simihaze.

Gigi Hadid si è presentata sul red carpet del Beauty Bash in forma davvero smagliante, indossando un miniabito blu notte (di Versace?).

I capelli “gommati” e tirati all’indietro e ai piedi dei vertiginosi décolleté di Christian Louboutin.

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Motivi e la Fondazione Musei Torino insieme per mostra Marilyn Monroe la donna oltre il mito, a Palazzo Madama dal 1 giugno al 19 settembre 2016.

Esposti oggetti personali dell’attrice appartenenti alla collezione privata di Ted Stampfer, che li ha acquistati all’asta da Christie’s e Julien’s, nel 1999.

E poi fotografie di scena e anche le Four Marilyns, il quadro iconico che Andy Warhol creò in suo onore.

Motivi ha creato per l’occasione una capsule collection dedicata a Marilyn, che oggi avrebbe compiuto 90 anni, con abiti plissè e microtop in satin e pizzo completati e resi più incisivi dal chiodo nero.

Allestirà inoltre a tema le sue vetrine nelle principali città italiane.

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Parlando di saldi non si può dimenticare l’infinita scelta di costumi di Victoria’s Secret che sono proposti con il 30% di sconto online, sul sito ufficiale dell’iconico brand americano.

In effetti i saldi per tutto il beachwear sono iniziati presto quest’anno per Victoria’s Secret, a causa del programma di ridimensionamento dell’azienda che, oltre agli ambiti cataloghi cartacei, eliminerà entro il 2016 le linee di accessori, scarpe, abbigliamento e, appunto, il beachwear.

Verranno preservati lingerie, sportswear Pink e beauty: quindi almeno il Victoria’s Secret Fashion Show è salvo!

Ha sorpreso la chiusura del settore beachwear vista la produzione, qualche mese fa, del Victoria’s Secret Swim Show per la CBS che raccontava la nascita del catalogo estate 2016.

E così è finita davvero un’epoca ma non cambia il mood ottimistico degli Angeli:

guarda il video in cui Josephine Skriver, Stella Maxwel, Jasmine Tookes, Elsa Hosk e Vita Sidorkina cantano in lip sync Can’t Stop The Feeling di Justin Timberlake: la loro canzone dell’estate!

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Il 27 maggio tutti in jeans per sostenere la seconda ed. del Denim Day Italy (#DenimDay), raccontato dal video Apri gli occhi in cui Belen, Beppe Fiorello, Elena Santarelli, Carlo Cracco e altre celebrities indossano una benda sugli occhi che si tolgono a mano a mano che snocciolano i dati inerenti la violenza sessuale sulle donne in Italia e invitando tutti a non ignorare il problema.

Il Denim Day è una iniziativa che, stranamente, parte da Los Angeles dove nel 1998 nacque l’organizzazione Peace Over Violence per protestare contro una sentenza della Corte di Cassazione italiana, che annullò clamorosamente una condanna di stupro a carico di un 45enne istruttore di scuola guida sostenendo che la sua vittima era sicuramente consenziente, visto che indossava dei jeans attillati che, a parere dei giudici, era impossibile sfilare senza la sua collaborazione.

Negli Stati Uniti il Denim Day si svolge da allora ogni anno ad aprile, che è un mese rosa interamente dedicato ad iniziative contro la violenza sulle donne.

Guess Foundation Europe lo ha portato in Italia in collaborazione con The Circle Italia Onlus, producendo questo video per lanciare una campagna di sensibilizzazione nazionale, e di charity a favore di D.i.Re Donne in rete contro la violenza a cui verrà devoluto l’intero ricavato dalla vendita di una borsa e un portachiavi a tema acquistabili negli store e online, e il 10% dalla vendita di tutti i jeans Guess da uomo e da donna, fino al 29 maggio.

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Dopo un’overdose da dieci giorni di red carpet che ci ha riempito gli occhi di attrici e modelle, divine e famose, abbigliate con abiti divini e griffati, la giuria del 69mo Festival del Cinema di Cannes ci riporta bruscamente con i piedi per terra assegnando la Palma d’Oro a I, Daniel Blake di Ken Loach.

Il film denuncia la decadenza del welfare system inglese, incapace di fronteggiare l’ondata di nuovi poveri – coloro che perdono un lavoro per non trovarne più un altro sprofondando così nella miseria e nella disperazione – causata dal suo “dangerous project of austerity“, come lo ha definito lo stesso regista: “E’ una realtà che si può riscontrare in tutta Europa dove milioni di persone affrontano la stessa situazione che racconto in “I, Daniel Blake””.

“Dobbiamo portare un messaggio di speranza, dobbiamo dire che un altro mondo è possibile” ha sottolineato Ken Loach osservando che era “very strange”, davvero strano, ricevere la Palma d’Oro in un contesto così glamour e così lontano dal suo film.

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Cent’anni di Vogue celebrati al Vogue Festival 2016 a Londra in una due giorni costellata di eventi imperniati su moda e dintorni, linfa vitale dell’iconica e autorevole rivista.

Fra gli ospiti Kim Kardashian con la makeup artist Charlotte Tirbury, Alessandro Michele che ha parlato del new deal di Gucci con Alexandra Shulman, l’iconica Grace Coddington che ha svelato dettagli inediti della sua gloriosa carriera presso Vogue America.

Tutorial, tavole rotonde e corsi di perfezionamento, aperti al pubblico pagante, hanno visto protagonisti esponenti di diversi settori del mondo della moda fra cui Stefano Gabbana e Domenico Dolce, Alexa Chung, Guram Gvasalia, Christopher Kane, Peter Dundas, Mary Katrantzou, Derek Blasberg e Lauren Santo Domingo.

Creati in esclusiva per l’evento anche una serie di gadget con l’inconfondibile logo di Vogue.

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Dispiace sapere che Cosimo de Tommaso sta trattando con compratori americani per ceder loro il suo marchio, il knowhow e la sua azienda di scarpe di lusso indossate da attori, papi e sceicchi.

Orgoglio non solo del made in Italy, ma dell’imprenditorialità “pulita” e di successo di una regione difficile come la Calabria.

Un po’ di storia: discendente di un calzolaio fiorentino il cui figlio fu chiamato in Francia per occuparsi delle regali estremità di Napoleone Bonaparte, Cosimo de Tommaso nel 2000 decide di onorare le glorie familiari aprendo a Castrolibero – da pensionato in vena di sfide – un laboratorio calzaturiero artigianale con manodopera locale, che conquista ben presto i settori di nicchia e del lusso esportando le sue preziose calzature in tutto il mondo.

Sull’onda del successo nel 2008 apre uno stabilimento a Paola, con il risultato di finire nel mirino della ‘ndrangheta che una bella mattina gli fa trovare davanti allo showroom di Cosenza una tanica di benzina e un paio di proiettili.

De Tommaso – che è stato anche presidente di Confindustria a Cosenza – denuncia il tentativo di estorsione che guadagna alla sua famiglia il poco invidiabile privilegio di dover vivere sotto scorta.

Sono passati sei anni da allora, probabilmente la vita di Cosimo de Tommaso si è rasserenata e da imprenditore di grande successo vende la sua prestigiosa azienda perché – ha spiegato – i suoi figli non sono interessati ad ereditarla.

E i suoi pregiati mocassini fanno gola a investitori americani e cinesi, ma nemmeno un po’ a quelli italiani.
Peccato!

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Fino al 22 maggio è di scena il 69° Festival di Cannes:
come non parlare della passerella cinematografica più chic del mondo?

Io vorrei cominciare dal manifesto di quest’anno dedicato al film Le Mépris, tratto da un romanzo di Moravia e girato nel 1963 da Jean Luc Godard, protagonisti Michel Piccoli e una Brigitte Bardot nel pieno del suo splendore.

Per rappresentare il film, il Festival di Cannes ha scelto una gigantografia dal suggestivo viraggio oro dei gradoni di Villa Malaparte, la dimora caprese di Curzio Malaparte, considerata un capolavoro dell’architettura moderna con la sua ambientazione davvero unica in cui si svolge parte della celebrata pellicola.

In effetti fa un po’ strano vedere un primo piano di Capri, regina del Mediterraneo, troneggiare sulla Promenade de la Croisette di Cannes, regina del glamour!

Consideriamolo un omaggio all’Italia visto che, dal punto di vista dei film in concorso, il Bel Paese è praticamente assente!

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La 37ma edizione di OroArezzo – Mostra Internazionale dell’oreficeria, argenteria e gioielleria, esibisce numeri da record:
650 espositori, 18mila fra buyers e top retailers da tutto il mondo, cinque giorni di esposizione, concorsi a tema, convegni che ruotano intorno alle eccellenze dei distretti orafi di Vicenza, Valenza, Milano, Torre del Greco e, appunto, Arezzo con le sue 1.200 imprese.

Sono numeri che lanciano un guanto di sfida alla crisi che negli ultimi anni ha colpito non solo le aziende orafe italiane ma anche i Paesi importatori.

Il taglio del nastro che ha inaugurato la Fiera è stato emblematicamente riservato a Silvano Giommoni, il più anziano dipendente di UnoAErre, marchio iconico oltre che prima azienda orafa aretina (registrata infatti come 1Ar)che quest’anno compie 90 anni.

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Gli inglesi amano scommettere e fare classifiche.

Non sfugge all’usanza nemmeno la compagnia di volo nazionale, e così secondo la British Airways, Victoria Beckham è la viaggiatrice meglio vestita del mondo.

L’impeccabile stylist, spesso fotografata in aeroporto mentre fa la spola fra Londra, Los Angeles e New York, ha battuto “avversarie” blasonate come Amal Clooney e Kendall Jenner rispettivamente seconda e terza.

A completare la top ten stilata dalla British Airways ci sono Angelina Jolie, Gwen Stefani, Charlize Theron, Taylor Swift, Marion Cotillard, Lupita Nyong’O, Heidi Klum.

Sempre restando in famiglia, un’altra classifica che esprime il parere di un campione di duemila persone, incorona David Beckham l’inglese meglio vestito.

Gli anni che passano – e David Beckham ne ha appena compiuti 41 – non scalfiscono il fascino dell’ex calciatore, che relega al secondo posto dei meglio vestiti il principe William.

Seguono Daniel Craig, il Duca di Edimburgo, il pilota Lewis Hamilton al settimo posto e, dietro di lui, il principe Harry.

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Shawn Mendes in Italia, anzi a Milano, per alcune ospitate radiofoniche prima del suo concerto del 27 aprile al Fabrique (sold out, naturalmente) dove presenterà il suo album Handwritten Revisited.

Nel primo pomeriggio incontra 2000 ragazze adoranti (a gruppetti di 10) al Mondadori Megastore, quindi canta “Something big” e “Stitches” dal balcone, per la folla di fans assiepate in piazza Duomo e intanto Twitter si infiamma: l’hashtag #ShawnOccupyDuomo viaggia spedito verso i 20mila “cinguettii”.

Ma ci sono anche #ShawnMendes, #ShawnARTL, #ShawnADeejay…

Cosa twittano i suoi fans?
“BRIVIDI”; “Sto piangendo come una cretina”; “La sfiga di abitare al sud!”; “Grazie, grazie, ti amo”.

E poi: “Nessuno vende i biglietti per domani, vero?”, “Tutti a Milano a vedere Shawn e io a casa a fare matematica”; “Adorabileeee! Mi sentite urlare?”.

E Shawn saluta tutti dal suo account: “Milan that was unimaginable…. I love you so much. Thank You”.

guarda il video!

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Meet Africaba è un versatile e simpatico borsone multicolore disegnato da Christian Louboutin per La Maison Rose, un centro creato a Dakar dalla Company of Senegal and West Africa (CSAO), ente benefico creato nel 1995 da Valérie Schlumberger per aiutare le donne e i bambini senegalesi disagiati.

Fabbricata artigianalmente dalle donne della Maison Rose, la borsa ha grafiche, colori e materiali tipici dell’Africa occidentale.

Viene prodotta in edizione limitata e venduta a 990 euro nelle boutique di Christian Louboutin e online.

Il 10% dei proventi verrà devoluto alla Maison Rose, per aiutare e donne ad acquisire una professionalità nel rispetto della loro cultura.

“Aiutare le donne – ricorda Louboutin – è importante perché le aiuta a guadagnare autonomia”.

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Oggi parliamo di Capri e di Venezia prendendo spunto da Dolce e Gabbana.

Io adoro Capri: dico a tutti di visitarla.

Maggio è forse il mese più bello per godere della sua luminosa bellezza, per sentire il profumo dei fiori d’arancio nelle stradine assolate e tuffarsi nel suo mare che era miracolosamente cristallino anche in tempi in cui le acque del Golfo di Napoli erano davvero inquinate.

Non ci si stanca mai della sua magia, del suo misterioso fascino di cui sono evidentemente vittime anche i nostri stylist, che dopo Light Blue dedicano all’isola due profumi in limited edition: Love in Capri per Lei e Beauty of Capri per Lui.

Love in Capri è una fragranza floreale, ispirata alla dolcezza del caprifoglio; Beauty of Capri è una fragranza legnoso-aromatica che evoca i panorami maestosi dell’isola.

Per parlare di Venezia dobbiamo andare a New York dove si è svolto, all’hotel The Pierre, l’annuale ballo in maschera dell’associazione Save Venice, sponsorizzato da Dolce e Gabbana e ispirato quest’anno al tema Le vacanze italiane.

Celebrità, maschere e abiti floreali griffati D&G in questa serata di beneficenza per finanziare le iniziative a tutela del patrimonio artistico veneziano promosse da Save Venice.

Prossimo progetto: il restauro dell’altare della chiesa di San Sebastiano con opere di Paolo Veronese e della Madonna con Bambino del Maestro di Badia a Isola alla Galleria Cini di Venezia in sinergia con Friends of Florence, associazione con cui Save Venice è gemellata per ricordare, a cinquant’anni di distanza, le alluvioni del novembre 1966 che colpirono Firenze e Venezia danneggiando tante opere d’arte.

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Non vinceranno l’Oscar per la migliore interpretazione Johnny Depp e la moglie Amber Heard per il loro video di scuse al governo australiano che è diventato virale in poche ore, sottotitolato in tutte le lingue e commentato su tutti i social possibili, senza pietà.

Il popolo del web giudica goffo e poco convincente il pentimento rimpallato fra marito e moglie e immortalato da un’angolazione a dir poco imbarazzante: lui sfatto (sembra Pozzetto… cinguettano su Twitter) e lei contrita che spiega con un filo di voce di aver sbagliato a portare illegalmente in territorio australiano Pistol e Boo, i suoi due yorkshire, perché l’Australia è un paese unico che va tutelato.

Per quanto bocciato, il video e una multa da un migliaio di euro inflitta alla rea confessa Amber Heard sono stati sufficienti a concludere una querelle che ha appassionato animalisti e non.

Tutto è iniziato un anno fa quando l’attrice si è recata in jet privato nell’isola dei canguri per far visita al marito impegnato nell’ultimo capitolo de I Pirati dei Caraibi, senza dichiarare i suoi due yorkshire.

E’ stata ben presto scoperta e messa sotto accusa per importazione illegale di cani (accusa che è stata fatta cadere nel giudizio conclusivo) e false dichiarazioni sui documenti di immigrazione, rischiando fino a 10 anni di carcere e una ammenda di 100mila dollari australiani.

Un lieto fine, quindi, decretato dalla clemenza del giudice australiano e suggellato dalla gogna mediatica.

guarda il video!

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Fino al 30 aprile è possibile acquistare online, in esclusiva su luisaviaroma.com, gli anelli Castitatis Cingulum prodotti artigianalmente da Es’Givien.

I proventi verranno devoluti all’associazione fiorentina Nosotras Onlus per finanziare iniziative di inserimento sociale delle donne immigrate e promuovere campagne di informazione sulla violenza contro le donne e l’infibulazione.

Non è un caso che la forma degli anelli ricordi quella delle cinture di castità, simbolo di coercizione che in questo caso vuole esorcizzare torture e soprusi contro le donne veicolando un messaggio positivo riportato dall’incisione interna: E’ solo per amore.

Gli anelli sono unisex e vengono proposti in due versioni: argento 925, anche anticato o placcato d’oro.
Oppure in ottone placcato in argento oppure in oro, anche con finitura anticata.

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A Burbank, presso i Warner Bros Studios, sono stati assegnati gli Mtv Movie Awards 2016.

Fra le ospiti della serata, condotta da Dwayne Johnson e Kevin Hart, si sono fatte notare Charlize Theron – premiata come migliore performance femminile ed estremamente glamour nel suo abito di pizzo di Alexander McQueen – e le tre regine della passerella Gigi Hadid, in gessato sexy di Versace, Cara Delevigne e Kendall Jenner, entrambe griffate Balmain.

I sandali intrecciati della Jenner hanno calamitato l’attenzione: ci sono volute due persone e un bel po’ di tempo per sistemarli a dovere!

Ospiti musicali della serata Ariana Grande, in abito rosa confetto per ricordare Marilyn Monroe in Gli uomini preferiscono le bionde, e Halsey che ha cantato Castle, dal suo album Badlands.

A Will Smith, per l’occasione in compagnia del figlio Jaden, è andato il Generation Award.

Ecco gli altri Mtv Movie Awards 2016:

FILM DELL’ANNO Star Wars: Il Risveglio della Forza
FILM TRATTO DA UNA STORIA VERA Straight Outta Compton
DOCUMENTARIO Amy
MIGLIOR PERFORMANCE FEMMINILE Charlize Theron – Mad Max: Fury Road
MIGLIOR PERFORMANCE MASCHILE Chris Pratt – Jurassic World
MIGLIOR PERFORMANCE RIVELAZIONE Daisy Ridley – Star Wars
MIGLIOR PERFORMANCE COMICA Ryan Reynolds – Deadpool
MIGLIOR PERFORMANCE D’AZION Chris Pratt – Jurassic World
MIGLIOR EROE Jennifer Lawrence – Hunger Games Parte 2
MIGLIOR VILLAIN Adam Driver – Star Wars: Il Risveglio della Forza
MIGLIOR PERFORMANCE VIRTUALE Amy Poehler – Inside Out
MIGLIOR CAST Pitch Perfect 2
MIGLIOR BACIO Rebel Wilson & Adam DeVine – Pitch Perfect 2
MIGLIOR COMBATTIMENTO Deadpool vs. Ajax

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Disponibile su Amazon il nuovissimo coloring book Vogue Colors A to Z, disegnato da Alberto Orta.

Il libro, tutto da colorare, è ispirato a 26 celebri copertine della blasonata rivista pubblicate nel periodo che va dal 1912 al 1932 e firmate fra gli altri da Helen Dryden, George Wolfe Plank e André Marty.

Le illustrazioni propongono disegni in stile Art Deco che ripercorrono l’Era del Jazz e delle Flapper Girl dalla A alla Z, fra charleston, caschetti e collane di perle per un glamour a prova di stress.

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Dice il saggio: cavallo che vince non si cambia.

Ma nel mondo della moda le cose non vanno così se si tratta della scelta di un direttore creativo: è il caso di Hedi Slimane che è stato congedato senza tanti rimpianti da Yves Saint Laurent, nonostante nei quattro anni della sua “reggenza” la maison francese abbia visto lievitare i suoi profitti, verosimilmente grazie alle scelte dello stylist.

Slimane è stato sostituito in tempo reale da Anthony Vaccarello, giovane talentuoso nato a Bruxelles ma di evidenti origini italiane, che lascia casa Versace dove da un paio di anni curava con successo la linea Versus (ma secondo qualcuno anche Atelier).

La sua visione decisamente sexy della moda femminile viene ritenuta da Yves Saint Laurent più vicina all’”essenza della maison” rispetto a quella del rockettaro dark Hedi Slimane.

Anthony Vaccarello battezzerà la sua prima collezione griffata YSL alle sfilate parigine di ottobre, con la collezione SS2017.

A dimostrazione del fatto che: cavallo che vince si cambia lo stesso.

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Domenico Dolce è stato l’anfitrione del prestigioso Mid Winter Gala al Legion of Honor di San Francisco: serata di beneficenza presieduta da Vanessa Getty e Trevor Traine per finanziare il museo di belle arti.

Il sontuoso scenario creato da Dolce & Gabbana all’interno del Legion of Honor, con rose, drappeggi e candelieri a profusione, ha incorniciato la cena dal menù italiano, a base di caprese, pennette al pomodoro, spigola, tiramisù e dj set.

Fra i 350 blasonati ospiti c’erano volti noti del cinema, dell’arte e il gotha della tecnologia – a rappresentare la vicina Silicon Valley – fra cui Kevin Systrom (Instagram), Marissa Mayer (Yahoo), Jeremy Stoppelman (Yelp), Yuri Milner (DSTGlobal).

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Fa tenerezza scoprire che nel marasma generalizzato del Duemila, le “poppe” (per citare Ivan Graziani!) fanno ancora notizia.
Oggi in evidenza abbiamo quelle (anzi quella) di Charlize Theron, in tour per promuovere la sua ultima fatica: Il cacciatore e la regina di ghiaccio.

Nella tappa tedesca di ieri è stata vittima di un wardrobe malfunction: una tetta ha fatto capolino dal body di pizzo nero che la bella attrice indossava sotto il blazer.

La Theron non è sembrata particolarmente provata dal piccolo incidente che, per quanto involontario, ha fatto il giro d’Europa.

Stamattina a Milano – dove si è dichiarata femminista convinta – ha infatti sfoggiato con nonchalance minigonna e camicetta trasparente: errare umano ma perseverare… è birichino?

Ancora poppe, questa volta dal web, dove fa parlare il selfie postato da Emily Ratajkowski e Kim Kardashian, due ragazze che non hanno la pudicizia come difetto principale.

La foto le ritrae in bagno a busto nudo ma con le grazie oscurate da un bollino nero.
Dev’essere questo che ha fatto notizia: Emily e Kim non sono mai state così vestite!

Anche loro si “scoprono” femministe dichiarando coralmente, col ditino medio alzato:
“We are more than just our bodies, but doesn’t mean we have to be shamed of them or our sexuality”. Brave!

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Lady Gaga ha festeggiato sabato, al No Name Club di Los Angeles, il suo trentesimo compleanno (in effetti è nata il 28 marzo…) con un party illuminato da stelle come Taylor Swift, Kate Hudson, Nick Jonas, Chrissy Teigen e John Legend, Kylie Minogue, Kathy Bates, Mark Ronson, Lana Del Rey.

Ha raggiunto i suoi blasonati ospiti caracollando su classiche scarpe con zeppa, sorretta dal muscoloso braccio del suo fidanzato, Taylor Kinney, e indossando un miniabito in lamé oro con maniche a sbuffo di Yves Saint Laurent e capelli platinati Anni Venti.

Dopo gli auguri di rito, il gossip ha iniziato a macerarsi in un amletico dubbio: quella di sabato era una festa di compleanno o di… matrimonio?

Perché agli occhi più allenati non è sfuggito che Lady Gaga non sfoggiava il suo anello di fidanzamento a forma di cuore bensì, come anche Taylor Kinney, indossava sull’anulare sinistro un’allarmante veretta d’oro!

I due piccioncini non si saranno mica sposati all’insaputa di tutti?
Povero gossip, che dubbio atroce!

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Il Buona Pasqua più tenero di oggi è quello postato da Elena Santarelli con una foto in cui allatta teneramente la sua piccola Greta, nata ieri, come riferito puntualmente su Instagram dalla mediatica mammina.

E’ così finita con un fiocco rosa e con gran giubilo dei follower la sua gravidanza condivisa giornalmente con il pianeta-web oltre che con il primo figlio Giacomo e, anche, con il marito ed ex calciatore Bernardo Corradi.

Il nome Greta nel nord Europa equivale al nostro Margherita.
Deriva dal sanscrito perla, purezza.
In gaelico significa dono del cielo: il più bello che poteva ricevere Elena Santarelli per questa Pasqua!

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Giorgio Armani ha scelto di non mettere più il suo nome su delle pellicce vere a partire dalla prossima collezione autunno inverno.

«Sono lieto di annunciare il concreto impegno del Gruppo Armani alla totale abolizione dell’uso di pellicce animali nelle proprie collezioni.

Il progresso tecnologico raggiunto in questi anni ci permette di avere a disposizione valide alternative che rendono inutile il ricorso a pratiche crudeli nei confronti degli animali.
Proseguendo il processo virtuoso intrapreso da tempo, la mia azienda compie quindi oggi un passo importante a testimonianza della particolare attenzione verso le delicate problematiche relative alla salvaguardia e al rispetto dell’ambiente e del mondo animale».

Il prestigioso brand si allinea così con le posizioni di Fur Free Alliance, una coalizione di 40 organizzazioni animaliste impegnate in 28 Paesi per porre fine al commercio di pellicce (in Italia rappresentata dalla LAV).

La notizia ha fatto il giro del mondo e potrebbe innescare un effetto domino coinvolgendo altre maison che attualmente fanno uso di pellicce vere, anche perché costano meno della pellicce artificiali di alta qualità.

Ma per quanto autorevole, Giorgio Armani fur free riuscirà a far comprendere al consumatore che, per essere di lusso, un prodotto non deve per forza essere intriso di sangue, terrore e sostanze cancerogene?

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BLOG

GUESS intende delocalizzare a Lugano, in Svizzera, le funzioni sviluppo, prodotto e stile fino ad oggi svolte dalla sede fiorentina.

In discussione 90 posti di lavoro, circa metà degli attuali dipendenti che sono in assemblea permanente in attesa della riunione dell’unità di crisi prevista domani a palazzo Medici Riccardi, sede della Città metropolitana fiorentina.

“Abbiamo chiesto a Belen Rodriguez di solidarizzare aiutandoci a rendere pubblica la nostra situazione”, ha detto ai microfoni del programma Stanza Selvaggia Sara Pratesi, una delle lavoratrici a rischio licenziamento.
I dipendenti avrebbero infatti tentato nei giorni scorsi di contattare la showgirl, testimonial di GUESS, per chiederle di amplificare con la sua notorietà la loro richiesta di aiuto.

Belen, per ora, tace.

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I paesi anglosassoni oggi celebrano il Fragrance Day, una festa dedicata al profumo inteso in senso lato, come fattore evocativo che può far riaffiorare ricordi lontani e piacevoli sensazioni (l’odore del pane appena sfornato, il profumo di un fiore…).

Volendo restare in ambito cosmetico, è bene ricordare che se volete cambiare profumo dovete seguire alcune regole per evitare di comprare costose bottigliette che neanche aprirete!

Innanzitutto provate il profumo sulla vostra pelle e non sui cartoncini, sul vestito o, peggio ancora, sul polso dell’amica che vi ha accompagnato (perché cambia a seconda delle persone).

Non abbiate fretta: lasciate sfumare il profumo, affinché le note di testa, che sono le prime che vi solleticano il naso, si affievoliscano e lascino venir fuori il cuore della nuova essenza.

Prima di metter mano al portafogli: fatevi regalare un campioncino e provatelo a casa più volte.

Se non cambiate idea, comprate pure il nuovo profumo ricordando che il vostro naso ben presto si abituerà al suo odore diminuendone la vostra percezione ma non quella delle persone vicine: per cui non calcate la mano!

Un’ultima cosa: il profumo è davvero personale.
Se volete regalarlo fatelo solo se siete sicuri della marca che usa la persona interessata.
Non fate esperimenti: quello che piace a voi non è detto che sia gradito agli altri!

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Fino al 13 giugno è possibile visitare presso il National Art Center di Tokyo la mostra The work of Miyake Issey, che fa riferimento ad un arco di tempo che va dagli esordi parigini dello stilista giapponese, negli Anni Settanta, ad oggi.

Si tratta di un’occasione imperdibile per avere una visione unitaria dell’attività creativa di Issey Miyake, poeticamente in bilico fra progresso tecnologico e manualità artigiana; tutela e studio della natura e dell’arte per creare abiti che assecondino la plasticità e il movimento della figura umana.

All’inaugurazione della mostra era presente il Ministro della Cultura francese Jack Lang che ha conferito a Issey Miyake il titolo di Commendatore della Legione d’Onore per la sua influenza sulla moda francese.

Un riconoscimento preceduto nel 1993 dal titolo di Cavaliere della Legion d’Onore e nel 1991 dal titolo di Commandeur des Arts et des Lettres.

L’affetto della Francia per lo stylist giapponese è stato sottolineato dal discorso molto toccante del Ministro che ha detto, fra l’altro:
“Issey ha il culto della natura e dell’arte. La sua opera continua a sorprendere, emozionare, colpire. E’ allo stesso tempo scultura e movimento“.

Jack Lang ha ricordato anche dei momenti della sua vita condivisi con lo stylist: “I ricordi intensi che condivido con Issey mi hanno permesso di intravvedere sfaccettature segrete della sua personalità unica: la sua instancabile curiosità intellettuale, la sua apertura verso il mondo.

Ma di questi momenti felici il più intenso resta il viaggio fatto con lui a Hiroshima dove ho compreso che la forza della sua opera ha le radici nel dolore dell’indescrivibile tragedia“.

Il Ministro ha concluso il suo discorso con un messaggio di Hollande:

“Issey Miyake è una gemma rara di quel Giappone che noi amiamo tanto. Riferitegli i miei più calorosi saluti e la mia profonda ammirazione“.

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Poteva diventare un capitolo della sua biografia, ma è rimasta una postilla la partecipazione all’Isola dei famosi di Matteo Cambi – in “veste” di desnudo – che ieri ha abbandonato il programma (non potrà nemmeno assistere alle puntate dallo studio…) a una manciata di giorni dal suo arrivo in Honduras.

Cambi aveva motivato la sua partecipazione con l’intenzione di tirare fuori gli attributi (e sull’Isola l’hanno preso alla lettera…) e rifarsi una nuova vita dopo aver sgretolato la precedente grazie alla cocaina e a 4 anni di carcere legati al fallimento del suo brand, Guru.

Non è la prima volta che per l’ex imprenditore il concetto “rifarsi una vita” combacia con la partecipazione a un reality.

Nel 2009 era entrato con questi propositi nel cast de La Tribù – Missione India, con Paola Perego, ma il programma venne cancellato per problemi di produzione.

Anche Simona Ventura gli propose l’Isola dei Famosi (da mamma RAI) ma Flavio Briatore lo dissuase.

Quest’anno il reality punta sui guardoni per aumentare l’audience e i video con Matteo Cambi nudo come mamma l’ha fatto (e senza censura) spopolano sul web.

Le premesse erano quindi le migliori, il successo a portata di mano.

Cambi però si è arreso e torna a casa rischiando di restare uno qualunque.
Uno dei tanti che se vogliono rifarsi una vita si rimboccano le maniche e si mettono a lavorare. Lontano dai riflettori.

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Qualche notte fa, un vicino di Fedez – disturbato dalla caciara proveniente dall’appartamento del rapper che si divertiva con gli amici – è salito a protestare e i due sono venuti alle mani.

Le hanno date e le hanno prese entrambi tanto da finire in ospedali diversi, fortunatamente.
Risultato: una decina di giorni di prognosi per i due litiganti, niente di grave insomma.

La notizia naturalmente ha fatto il giro dei notiziari e Fedez ha postato sul web un video in cui cade dalle nuvole.

Il rapper, che a San Valentino scriveva frasi d’amore nei Baci Perugina, racconta nel video di aver saputo dalla nonna che i Tg nazionali riferivano della zuffa con toni drammatici.

Ha rassicurato i fans dicendo che stava bene, ha fatto la battuta dicendo che i Tg dovrebbero avere altre priorità, ha sbeffeggiato i rosiconi che avevano detto di lui peste e corna…

Sì ma: continuerà a fare bisboccia in piena notte?

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Fino al 30 maggio al museo de Young di San Francisco è possibile visitare Oscar de la Renta: The Retrospective, una mostra curata da André Leon Talley che attraverso 130 abiti, provenienti anche dalla collezione privata de la Renta, racconta l’attività del celebre couturier, scomparso nel 2014.

La mostra non segue un ordine cronologico ma è suddivisa in cinque sezioni tematiche: inizi, Spagna, Oriente, Russia e influenze botaniche ispirate ai suoi celebri giardini.

Esposti abiti da giorno e da sera visti sui red carpet, che hanno vestito 4 first lady e hanno sfilato nella Battle of Versailles (1973): sfida fra la moda americana e quella francese che mise a confronto le mentalità di Vecchio e Nuovo Mondo.

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Fumata bianca in casa LANVIN dove è stato finalmente designato il successore di Alber Elbaz, detronizzato lo scorso ottobre dopo 14 anni di onorato servizio.

Si tratta di Bouchra Jarrar, arriva da Lanvin in veste di creative director delle collezioni donna con precedenti da Gaultier, Balenciaga, Christian Lacroix e un marchio a suo nome dal 2010.

“I want to feel free“, ha dichiarato subito con decisione a Vogue, spiegando che prenderà in considerazione la storia dell’illustre maison ma sceglierà autonomamente la linea stilistica da seguire.

La sua prima collezione sfilerà a settembre: “That is a great choice for me“, conclude la Jarrar.

Dalle sue prime dichiarazioni si evince un progetto di massima: la donna Lanvin di Bouchra Jarrar sarà chic ma in maniera attuale e giovanile, con una grande attenzione agli accessori e una sfumatura di casual.

L’impegno con LANVIN sarà esclusivo: quindi la Jarrar abbandona il suo marchio e la linea di gioielli Mouboussin.

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Fiorello ha ricevuto per il suo Edicola Fiore il premio E’ Giornalismo, giunto quest’anno alla 20ma edizione e istituito da tre pilastri della stampa italiana:
Enzo Biagi, Giorgio Bocca e Indro Montanelli.

La giuria, formata da Giancarlo Aneri, Giulio Anselmi, Mario Calabresi, Paolo Mieli, Gianni Riotta e Gian Antonio Stella, ha motivato seriamente il premio serio assegnato allo sgangherato programma di informazione (e quant’altro) condotto dal grande Fiorello e dai suoi amici.

Motivazione riferita sui social dallo stesso Gianni Riotta:

“In un momento in cui vediamo tante edicole tradizionali chiudere, conseguenza della crisi della carta stampata, questo premio vuole essere un segnale di attenzione ad un comparto storico del mondo dell’editoria.
Ma vuole essere anche un modo per sottolineare che l’informazione è, sì, cambiata, si è evoluta tecnologicamente, e Fiorello nella sua Edicola prende in considerazione tutti i mezzi di comunicazione“.

La risposta non si è fatta attendere.

In diretta da Facebook: “Buongiorno amici! Quando la giuria del premio “È Giornalismo” mi ha comunicato che mi sarebbe stato assegnato il premio, ho subito detto: “Sapete che ci massacreranno vero?”.
La risposta è stata: “Molto probabilmente sì”.
Devo dire che invece gli insulti sono stati inferiori alle aspettative. Il “Rosiconismo” non ha trionfato stavolta.
Grazie a tutti quelli che hanno capito il senso di questo riconoscimento”.

E mille grazie al… giornalaio Fiorello!

guarda Edicola Fiore con Marco Mengoni…
guarda Edicola Fiore Show con Jovanotti…

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Bella Hadid, Kendall Jenner e la sua momager Kriss Jenner a Roma, in giro fra i monumenti come fossero semplici turiste, qualche selfie con le fans che le riconoscono…
La notizia tracima da Instagram e rimbalza come una pallina del flipper su twitter e Snapchat…

Pochi minuti fa, abbandonati jeans e scarpette per un miniabito rosso fuoco, Kendall Jenner è stata postata in tempo reale da un nugolo di ammiratori (mio Dio come è bella sto piangendo… ha twittato una fan) davanti a palazzo Fendi.
Arriva mamma Kim, Bella non si è ancora vista…

Le tre beniamine delle fashion victim sono a Roma per il party inaugurale di Palazzo Fendi, recentemente ristrutturato, che ospita la più grande boutique del mondo, le Suite Private Fendi e il ristorante Zuma Roma, che occupa gli ultimi due piani del sontuoso edificio (più una terrazza con vista panoramica).

Fra i presenti, oltre a Silvia Venturini Fendi e Karl Lagerfeld naturalmente, anche la fashion icon Veronika Heilbrunner, la nostra Ornella Muti e Lindsey Wixon.

guarda il video…

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Amarcord pubblicitario per Lancome, che dopo una lunga separazione torna a scegliere la 63enne Isabella Rossellini come testimonial.

La lunga e produttiva love story fra la multinazionale e l’attrice è iniziata nel 1983 e terminata nel 1997: 14 anni durante i quali la figlia di Ingrid Bergman e di Roberto Rossellini ha incarnato l’ideale della donna Lancome.

“Oltre ai nostri valori – spiega Francoise Lehmann, CEO Lancome – che lei rappresenta meravigliosamente, Isabella incarna l’idea della bellezza come sinonimo di benessere“.

Scalando di mezzo secolo, un altro colosso, Chanel, annuncia che Willow Smith sarà l’ambassador del marchio per i prossimi mesi.
La 15enne, eclettica e già celebre figlia di Will Smith e Jada Pinkett Smith, è stata voluta fortemente da Karl Lagerfeld, che lei ha ringraziato educatamente postando una foto su Instagram:
“Grazie a Karl Lagerfeld e all’intero team Chanel per aver allargato la percezione della bellezza scegliendomi come nuova ambasciatrice Chanel. Sono davvero onorata”.

Nella terra di mezzo è posizionata la cantante canadese Claire Boucher, conosciuta come Grimes, che ha 28 anni e dà il volto a Pop, il nuovo profumo creato da Stella Mc Cartney.
E’ una fragranza dal cuore di tuberosa e sandalo rivolta a donne giovani e grintose con un occhio, come sempre fa la stylist inglese, all’ambiente con i suoi imballaggi eco.

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Sephora lancia una linea di trattamenti per capelli ispirata a Sara Breedlove (1867-1919), prima self made woman americana, che ha creato con la Madam C.J.Walker Manufacturing Company un impero economico agli inizi del secolo scorso infrangendo – lei povera donna di colore, figlia di schiavi che lavoravano nelle piantagioni di cotone della Louisiana – razzismo, miseria e pregiudizi.

Si tratta di 25 prodotti suddivisi in quattro linee – anticrespo, ristrutturante, protettivo e modellante – che modernizzano, adattandola a tutti i tipi di ricci con l’inserimento di oli naturali, i prodotti creati all’inizio del secolo scorso (si dice per se stessa quindi commercializzati) da Madam C.J. Walker per la cura dei capelli crespi delle donne afroamericane.

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Jerry Hall, la supertop texana che con la sua fluente chioma bionda è stata una icona glamour degli Anni Ottanta, ha sposato il miliardario Rupert Murdoch (giunto al quarto matrimonio), a Londra.

Per la cerimonia religiosa la sposina ha indossato un abito di georgette di seta blu ghiaccio firmato Vivienne Westwood e il suo sontuoso anello di fidanzamento da 20 carati.
Le figlie Georgia May e Elizabeth Jagger hanno fatto da damigelle.
Il ricevimento per un centinaio di ospiti ha avuto luogo alla Spencer House, appartenente al fratello di Lady Diana.

E’ il primo matrimonio per Jerry Hall che è stata dal 1977 al 1999 la compagna di Mick Jagger, leader dei Rolling Stones, e con cui ha avuto quattro figli.
In realtà i due si sarebbero sposati a Bali nel 1990, ma il matrimonio non è stato riconosciuto in Inghilterra.

Per lei Mick Jagger mandò a rotoli il suo matrimonio con l’iconica Bianca, suscitando molto clamore…

All’epoca Jerry Hall era fidanzata con Bryan Ferry, leader dei Roxy Music.

Un amore giovanile di cui rimane qualche foto (inclusa la bella copertina dell’Lp Siren), un video (Let’s stick together) e a cui Mick Jagger mise la parola fine dopo un ostinato assedio: “Non potevo permettere che lei diventasse la signora… Jerry Ferry!”, avrebbe detto.

Chiusa parentesi con l’infedele Jagger, Jerry Hall ha fatto la mamma, ha avuto qualche fidanzato che non ha attecchito e finalmente, a quasi sessant’anni, ha trovato l’uomo che l’ha portata all’altare… tanti auguri, Jerry Murdoch!

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Samsonite International ha rilevato la ex rivale americana TUMI Holdings, con un investimento di 1,8 miliardi di dollari.

“Si tratta di una trasformazione per Samsonite. Sarà significativo espandere la nostra presenza nel segmento premium. Un segmento molto interessante delle borse da viaggio, dei bagagli e degli accessori di mercato”, ha detto Ramesh Tainwala, amministratore delegato di Samsonite.

“TUMI sarà strategica per il nostro business e ci permetterà di diversificare ulteriormente i nostri portafogli di prodotti e di clienti in Asia, Europa, e Nord America”.

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Si chiama Heidi Agan e la sua vita è cambiata da quando lavora come sosia di Sua Altezza Reale Catherine Middleton.

Mamma anche lei di due bimbi, Heidi era impiegata in un fastfood, a 6 sterline all’ora.

Quando Kate si fidanzò con William, i clienti cominciarono insistentemente a sottolineare la somiglianza fra loro due, il che la lusingava ma nulla di più.

Poi Kate sposò il suo principe azzurro, e i clienti cominciano a chiedere a Heidi di farsi fotografare con lei: “Ho capito allora che potevo guadagnare qualcosa come sosia di Kate”, spiega l’ex-cameriera.

E ha visto giusto: oggi guadagna novemila sterline a settimana.
Come dire: una reale svolta!

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Belle col pancione, sfidano gambe gonfie e cellulite per dare alla luce le loro piccole miss…

E così fiocco rosa in casa Cattelan: l’ex modella Ludovica Sauer ha dato alla luce la sua piccola rendendo felice papà Alessandro e la sorellina Nina, nata nel 2012.
“Mentre Leonardo di Caprio alzava il suo primo Oscar nasceva Olivia“, ha annunciato Alessandro Cattelan nel suo programma su Radio Deejay.

Già dichiaratosi un autentico mammo dopo la nascita della prima figlia, Alessandro Cattelan adesso potrà perfezionare le sue qualità e diventare un… supermammo!

Un’altra bella, anzi bellissima visto che è stata Miss Italia, oltre che modella e attrice, Francesca Chillemi ha partorito qualche giorno fa la sua prima figlia, Rania, che esaudisce il suo più grande desiderio: quello della maternità.

E’ stato il suo compagno, Stefano Rosso, a postare la lieta novella su Instagram.
In tempo reale sono arrivati anche gli auguri del nonno, Renzo Rosso.
Il creatore del brand Diesel, appena diventato anche lui papà, ha inviato un messaggio di auguri alla coppia ringraziandoli di averlo reso un nonno felice!

Elena Santarelli condivide anche lei con il web scatti che raccontano la sua felice attesa ormai agli sgoccioli: dovrebbe infatti nascere fra pochi giorni la sua bambina.

Con lei non vedono l’ora di abbracciare la piccolina il fratellino Giacomo, di 6 anni, il papà Bernardo Corradi e l’intero popolo di Instagram che fa il tifo per la Santarelli che si lamenta scherzosamente per gli inconvenienti estetici della gravidanza: “Sono una cartina geografica!“.
Capito? Anche le bellissime hanno la cellulite! La differenza con le “comuni mortali” è che loro poi tornano in forma!

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Cantanti, bionde e famose: Rita Ora, Eve e Anastacia hanno attraversato come meteore la settimana della moda milanese.

Rita Ora, in abito di pizzo con applicazioni argentee creato da Francesco Scognamiglio, si è esibita al party organizzato in onore del fotografo Mario Testino da Vogue Italia nella meravigliosa cornice di Palazzo Serbelloni.

Le sorridenti padrone di casa Franca Sozzani e Anna Wintour hanno accolto i quattrocento ospiti fra cui Afef, Peter Dundas, Alberta Ferretti, Jeremy Scott, Bianca Balti, Annie Cleveland, Anna dello Russo.

Ancora una star internazionale a casa di Saverio Moschillo: la rapper Eve ha cantato infatti la sua hit Let me blow ya mind in apertura della sfilata di Richmond.
E’ tornata in passerella a conclusione dell’evento per salutare gli ospiti presenti.

Anastacia ha portato la sua energia e la sua simpatia nel front row della sfilata di Bluemarine dopo aver presentato la capsule collection da lei firmata in collaborazione con Anna Molinari per Bluemarine Eyewear.

Si tratta di tre modelli di occhiali da sole e due da vista in vari colori e ornati di strass che saranno sul mercato a partire dal mese di aprile, quando Anastacia farà tappa a Milano con il suo Ultimate Tour (4/4).
Altre date italiane del suo tour: Padova (3/4), Bolzano (6/4) e quest’estate a Lucca (20/7).

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Gli stilisti made in Italy fanno razzia di Oscar e monopolizzano il red carpet della blasonata manifestazione.

A cominciare da Leonardo DiCaprio e Alejandro Gonzalez Inarritu, miglior attore e miglior regista per The Revenant, vestiti rispettivamente da Armani e PRADA.

Per Leonardo DiCaprio si tratta del primo Oscar dopo cinque nomination.
Inarritu guadagna invece il secondo Oscar consecutivo in due anni.
Da dire che la premiata ditta DiCaprio/Inarritu quest’anno si era già portata a casa il Grammy Awards e i Bafta: insomma non c’è due senza tre!

Brie Larson in un vaporoso abito bluette firmato Gucci vince l’Oscar come miglior attrice per Room, sbaragliando avversarie del livello di Cate Blanchett, bellissima sul red carpet in Armani Privé turchese.

Il grande Ennio Morricone, in tuxedo Dolce e Gabbana, dopo il Grammy Awards e la stella assegnatagli sulla Walk of Fame nei giorni scorsi, vince l’Oscar per la migliore colonna sonora con il film The Hateful 8 di Quentin Tarantino.
Nel 2007 aveva già ricevuto un più che meritato Oscar alla carriera.

Un Oscar/modiamo per la disinvoltura lo diamo a Jacob Tremblay, impeccabilmente griffato Armani, che a nove anni domina già il red carpet come fosse un attore scafato!

Sul red carpet non solo attori ma anche stilisti: ecco Alessandro di Michele, direttore creativo di Gucci, in posa con Jared Leto (in Gucci dalla testa ai piedi, of course!).

A Patricia Arquette, elegantissima in abito blu di Marina Rinaldi, diamo uno speciale Oscar/modiamo curvy!

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Si è concluso con una nuova vittoria della LAV il secondo atto del processo contro Green Hill 2001, struttura del bresciano che allevava beagle destinati ai laboratori di tutta Europa per la vivisezione.

La Corte d’Appello ha confermato infatti tutte le condanne di primo grado nei confronti del veterinario, del co-gestore e del direttore della struttura.

Confermata anche la confisca dei 3000 beagle tratti in salvo che potranno così rimanere nelle loro nuove famiglie.

Quello dell’utilizzo di animali nella sperimentazione è un argomento che coinvolge, oltre alla ricerca farmaceutica e medica, anche l’industria della cosmesi e dei detergenti.

L’11 marzo 2013 l’UE ha vietato la produzione in Europa e l’importazione da mercati extraeuropei di cosmetici e di loro ingredienti testati su animali.
La LAV e altre organizzazioni continuano a lottare affinché tale divieto venga esteso anche ai detersivi per la casa.

Sulla Guida LAV e sul sito Cruelty Free International (quella del simbolo del Leaping Bunny) si può verificare il tipo di approccio sulla questione cruelty free dei vari marchi di cosmetici e detersivi per trovare eventualmente quali sono le aziende che seguono uno stile vegano, e cioè che non utilizzano alcun ingrediente di provenienza animale – perché comunque cruel – come miele, elastina, proteine della seta, lanolina, latte, glicerina animale e così via.

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Notiziario di casa-Hadid:

Prosegue a gonfie vele la love story fra la bella Gigi Hadid e l’ex One Direction, Zayn Malik, in barba a tutti i menagramo che auspicavano il contrario.

Nel frattempo la supertop trova il tempo di sfidare Tyler Posey alla Lip Sync battle di questa settimana e in tutina sexy nera canta con due Backstreet Boys (Nick Carter e A.J.) la loro hit Larger than life, cavandosela con disinvoltura.

Il “piccolo” di casa, Anwar di 16 anni – che a gennaio era apparso su Vogue Uomo dicendo che non sapeva bene cosa farsene di se stesso – ha firmato per la IMG models, stessa agenzia che ha scoperto le supertop del momento, Gigi e Bella Hadid.

Si appresta così a seguire il luminoso esempio delle due celebri sorelle nonché di mamma Yolanda Foster, anche lei modella negli Anni Ottanta.

“Anwar Get ready”, ha commentato il vice presidente di IMG, David Cunningham su una foto di Instagram.
Come dire: non c’è due senza tre… Hadid!

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PeTA UK ha portato alla London Fashion Week la sua protesta contro l’uso delle pellicce nel pianeta-moda schierando delle modelle semi-svestite con il volto coperto da una maschera antigas.

“Non c’è niente di elegante nell’indossare una pelliccia strappata di dosso a un animale – ha detto Elisa Allen – e trattata con sostanze chimiche, come la formaldeide, pericolose per le persone che le indossano“.

PeTA sta promuovendo inoltre la sua etichetta PeTA approved VEGAN che viene apposta ai capi prodotti da una serie di marchi internazionali che creano abbigliamento e accessori con metodi ecocompatibili e cruelty free adatti a uno stile vegano.

La lista completa di questi marchi è disponibile sul PeTA.org.

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Natalie Massenet, fondatrice di Net-a-Porter e dirigente del British Fashion Council, ha ricevuto a Buckingham Palace dal Principe di Galles la nomina di DBE per i servizi resi all’industria della moda e del retail.

Nel 2009 era stata già insignita del titolo di MBE dalla Regina Elisabetta per motivazioni analoghe.

La neo-dama ha ritirato dalle mani del Principe Carlo la sua prestigiosa medaglia indossando un tailleur rosso creato per l’occasione da Ralph&Russo.

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E’ morto Umberto Eco.

Perché parlarne fra una borsetta e un abitino di chiffon?

Perché mi sono laureata al DAMS di Bologna, tanti anni fa.
E siccome già all’epoca mi interessava tutto ciò che era giornalismo e mass media, avevo inserito nel mio piano di studi alcuni corsi del Dipartimento di Comunicazioni dove Umberto Eco aveva la Cattedra di Semiotica, e per il quale rappresentava un autentico faro, il riferimento assoluto.

Era il periodo della pubblicazione del romanzo Il pendolo di Foucault.
Un grande successo, proprio come il precedente, Il nome della Rosa.
E proprio come tutto ciò che faceva, diceva, pensava, fondava, criticava, toccava questo esponente così intelligente, profondo e vitale della cultura internazionale.

Per noi studenti della bolgia di Via Guerrazzi 20, Umberto Eco era un mito: da imitare, da dissacrare. In fondo in fondo un po’ ci apparteneva, nonostante fosse così famoso e così importante.

E penso che, in fondo in fondo, nonostante il prestigio, i riconoscimenti, le onorificenze, i premi ricevuti da un pianeta intero che si inchinava davanti alla sua eminenza culturale, Umberto Eco ricambiasse il nostro strambo affetto e traesse parte della sua linfa vitale proprio dalla caotica, sconclusionata immaturità della nostra irriverente “massa studentesca”.

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Una poiana, evidentemente trendy, ruba cappelli ai passanti nella bella città di Anghiari.

I singolari scippi si ripetono da qualche giorno e hanno fatto già una quindicina di vittime che in un paio di casi sono finite al pronto soccorso perché ferite e, probabilmente, spaventate.

Riccardo La Ferla, sindaco di Anghiari, chiamato in causa ha dichiarato all’Ansa di aver attivato gli uffici preposti per salvaguardare sia gli abitanti che il frivolo pennuto.
“Per il momento l’unica soluzione è quella di scovare il nido della poiana e di spostarlo lontano dal centro dell’abitato”, ha osservato La Ferla.
Nel qual caso potrebbe essere anche recuperata la refurtiva!

Anghiari si trova nella Valtiberina toscana, in provincia di Arezzo, e ha uno straordinario centro storico che conserva quasi intatta la sua struttura medievale.

Fa parte dei Borghi più belli d’Italia ed è stata immortalata da Leonardo da Vinci nel dipinto su La Battaglia di Anghiari, e da Leonardo Pieraccioni che l’ha scelta come set del film Una moglie bellissima, qualche anno fa.

Vale davvero la pena di visitarla. Naturalmente a capo scoperto!

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L’Italia non c’è dalla classifica 2016 delle 25 spiagge più belle del mondo stilata da TripAdvisor in base alle segnalazioni di cosiddetti viaggiatori veri i quali snobbano il Belpaese a favore di Grace Bay nei Caraibi, Brasile, Cuba, Seychelles e via dicendo, in una litania di spiagge in prevalenza tropicali con l’eccezione di Formentera, Grecia e Egitto.

Sardegna, Puglia, Sicilia e compagnia bella, niente hanno potuto contro quei rettangolini di paradiso che incorniciano i ghetti più miserabili del mondo e che i cosiddetti viaggiatori veri adorano perché possono comprarvi qualunque cosa, più o meno lecita, per quattro soldi e sentirsi dei Vip.

Bando all’amarezza! L’Italia è meravigliosa ma non sa valorizzarsi.
Io ne ho visitato una minima parte, però vorrei vederla tutta:
mare, lago, campagna, città d’arte o montagna che sia.

Tornando alle spiagge, se dovessi fare una classifica personale, sicuramente “inquinata” da elementi nostalgici e affettivi, metterei al primo posto a pari merito Erchie (sì proprio quella del ridicolo faro di tonno Rio Mare) semplicemente perché è bella, e Capri tutta intera, perché è una meraviglia.

A seguire Sirolo e la riviera del Conero.

Ma, tralasciando, per fare prima, i gioielli marini di Sardegna, Sicilia e Liguria, dalle opinioni di amici e parenti saltan fuori autentiche dichiarazioni d’amore a Maratea, all’Elba, al trio pugliese Tremiti-Gargano-Salento.

Ma che parliamo affare? TripAdvisor: tieniti pure le opinioni dei cosiddetti viaggiatori veri, che noi italiani veri ci teniamo le nostre spiagge!

(nelle foto italiane: Erchie/Costiera Amalfitana; Capri/Faraglioni; Sirolo/Conero; Elba/Biodola; Pesculose/Salento.)

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San Valentino, patrono degli innamorati ma anche di Terni, è riuscito nel miracolo di riportare la pace nella sua città natale dopo la bagarre scoppiata fra i fedeli della Basilica che custodisce la tomba del Santo e il loro Vescovo.

Al centro delle polemiche l’intenzione di monsignor Giuseppe Piemontese di far traslare al Duomo per la celebrazione solenne della festività del 14 febbraio, la teca contenente i resti di San Valentino.

E’ stato uno scontro acceso durato due giorni durante i quali i fedeli hanno fatto da barriera umana per impedire che la teca fosse spostata.

Qualche strascico è rimasto ancora oggi nelle dure parole recitate durante l’omelia dal Vescovo che ha parlato di “sceneggiata, orchestrata ad arte da burrattinai rimasti all’ombra, di un gruppo di persone vocianti, resistenti ad ogni dialogo e prodighi di insulti e invettive”.
E’ evidente che la questione è lontana da una conclusione.
Di amore: neanche a parlarne.

Come segno di affetto per San Valentino da parte della sua città rimane il solo francobollo da € 0,95 a lui dedicato, nella serie tematica delle ricorrenze, e in circolazione da oggi in tutta Italia con un milione di esemplari.

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Le luci si spengono sul Festival di Sanremo 2016.
Ecco gli highlights della serata finale.

Il momento culturalmente più elevato è stato l’esibizione dell’impareggiabile Roberto Bolle su musica dei Queen.
Con successiva disquisizione piuttosto dotta sull’importanza di non relegare la danza all’antichità, fatta dallo stesso Roberto Bolle in tuxedo nero, a dir poco glamour.

Nemmeno due minuti dopo lo stesso Roberto Bolle trascinato da Virginia Raffaele (“Bolle che balla che bello!”: la sua battuta è diventata virale sul web) ballava con lei “La notte vola“, della Cuccarini.
Il momento più esilarante della serata.

Le canzoni più belle cantate all’Ariston ieri sera: quelle di Renato Zero, protagonista di uno show di una quarantina di minuti.
A qualcuno non sarebbe dispiaciuto un duetto con Panariello, che si era esibito poco prima come ospite. Così non è stato.

L’evento più stupefacente: la vittoria degli Stadio.
Non se lo aspettavano nemmeno loro: la sorpresa era maggiore della gioia, glielo si leggeva in faccia.
Anche perché hanno vinto con una canzone, Un giorno mi dirai, che Conti stesso l’anno scorso aveva scartato.

Quello che si è mangiato le mani: lo stylist Francesco Paolo Salerno che ha poco elegantemente scaricato via web Deborah Iurato dopo l’ilarità suscitata dall’abito color melenzana, firmato ma non scelto da lui, che la giovane ha indossato nel corso della prima serata.
La Iurato è arrivata terza: sarebbe stata una bella pubblicità!

Il make up più elaborato: quello di Elio e le Storie Tese.
Peccato che dei musicisti di quel livello si sforzino più di stupire con il look che con la forza delle loro canzoni!

La persona più elegante: Carlo Conti, con i suoi tuxedo firmati Salvatore Ferragamo.
Ed è anche quello che mira a sbriciolare il record di tredici Festival presentati da ser Giuseppe Raimondo Vittorio Baudo da Militello detto Pippo: l’anno prossimo presenterà di nuovo lui!

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L’Umbria si può fregiare meritatamente del titolo di patria degli innamorati perché, oltre a produrre gli iconici Baci Perugina, ospita due simboli universali del vero amore.

Il primo è, naturalmente, San Valentino: vescovo e patrono di Terni, celebrato in tutto il mondo come protettore degli innamorati.

Si festeggia, lo sanno tutti, il 14 febbraio che è in effetti il giorno del suo martirio avvenuto nel 273 su ordine dell’imperatore Aureliano.

San Valentino era nato a Terni da una famiglia patrizia.
Fu convertito al cristianesimo e consacrato vescovo della città nel 197, a soli 21 anni.
Era venerato dal popolo per le sue guarigioni miracolose e sono avvolte nella leggenda le motivazioni che lo hanno portato a diventare, invece, il simbolo degli innamorati.

La più romantica è quella che racconta di quando fece rappacificare due innamorati che litigavano per strada donando loro una rosa e invitandoli a giurarsi amore eterno.
Ancora oggi a Terni, nel giorno di San Valentino, si svolge la Festa della Promessa: coppie da tutto il mondo si scambiano, davanti alle reliquie del Santo, il loro voto d’amore.

Qualche chilometro più in là a Perugia, custodito in una nicchia situata al di sopra dell’altare maggiore della Cattedrale di San Lorenzo, c’è dal 1473 l’anello nunziale con cui Giuseppe sposò la Vergine.

Secondo la tradizione, la Madonna lo avrebbe consegnato all’apostolo Giovanni prima di morire.
Dopo molte peripezie il sacro anello finì da Gerusalemme prima a Chiusi e infine a Perugia.

Non è d’oro, ma è in quarzo calcedonio.
E’ custodito, appeso ad una coroncina d’oro e gemme, in una doppia cassa di legno e ferro chiusa da 14 chiavi che sono in possesso di diverse personalità religiose e laiche.

Vengono unite per aprire la cassa in occasione dell’ostensione della sacra reliquia che avviene il 29 e 30 luglio, alla festa del Santo Anello, e il 12 settembre, per la festa del Nome di Maria nel corso di una cerimonia solenne conosciuta come La calata del Santo Anello.

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Di russo Leonardo DiCaprio aveva la nonna e ha uno stuolo di fans adoranti che in Yakutia, nella remota Siberia, si stanno autotassando, donando i loro monili in oro e argento, affinché vengano fusi per creare un Oscar Siberiano da donare al loro idolo.

«La Yakutia loda e ama il cinema di alta qualità – ha spiegato Tatiana Yegorova, promotrice del comitato Un Oscar per Leo – e considera DiCaprio un attore capace di ispirare e deliziare il suo pubblico. Al momento circa 100 persone hanno donato oggetti di valore alla causa, e anche se non è un vero e proprio Oscar vuole fungere da riconoscimento per la grande interpretazione in The Revenant.
Dato che il film è una forma d’arte di massa, crediamo che proprio la massa abbia il diritto di consegnare questo premio!».

In effetti se Leonardo DiCaprio non vincerà l’Oscar neanche con The Revenant, potrà scappare solo in Siberia per sfuggire ai fans americani!

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Madonna, o chi per lei, posta sui social (proprio tutti: Instagram, Twitter, Facebook e chissà dove altro ancora) una foto di qualche annetto fa dell’ignara Paola Barale commentando: non fumo ma mi piace accendere il fuoco.

E il web s’infiamma davvero, ma per gli sfottò.
Questo grazie a Rudy Zerbi che si accorge della svista e tastierizza a Madonna:
“Scusi Signora, volevo avvisarla che questa è Paola Barale. It’s Paola Barale”, conclude in inglese, casomai l’italiano della signora Ciccone si fosse arrugginito.

Paola Barale dal canto suo non si scompone e risponde postando su Instagram una foto di Evita Peron, interpretata da Madonna in un film del 1996, e scrivendo: “Ragazzi va tutto. Che sarà mai un po’ di confusione?”.

La svista di Madonna (che forse non ha messo gli occhiali per sembrare più giovane…) è diventata virale sul web.
Da Instagram il post è scomparso velocemente (non da Twitter e Facebook), ma il nome della Barale ha fatto in tempo a fare il giro del mondo.
Spietati i commenti del popolo del web, e le maggiori testate si sollazzano con questo “epic fail social di Madonna“.

Ma: se non si fosse trattato di una svista?
Madonna non dice mica di essere lei in quella foto!
Forse è una fan di Paola Barale, e il post incriminato non è una cantonata ma una rivelazione!

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La rivoluzione del pianeta moda, da tanti auspicata ma solo a parole, comincerà dall’Inghilterra?

Burberry lancia la sfida: da quest’anno ha razionalizzato e fuso le tre tradizionali linee della griffe (Brit, London e Prorsum), sotto il marchio Burberry.
E da settembre 2016 inizia la vera rivoluzione nell’organizzazione delle sfilate di moda che saranno 2 e non più 4 per anno, a febbraio e settembre, unendo moda maschile e femminile in un unico evento.

Gli outfit in passerella saranno immediatamente disponibili per la vendita (e non più dopo sei mesi) sia in store che online.
Le immagini delle sfilate saranno inoltre accessibili anche al grande pubblico, non solo quindi agli addetti ai lavori e ai clienti, tramite lo streaming e i social, come in parte già accade.

“Questo è un nuovo passo in un processo creativo che è in continua evoluzione“, spiega Christopher Bailey, CEO e direttore creativo di Burberry.

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Alessandro Sartori lascia Berluti, da cui si era insediato nel 2011, e diventa da giugno il direttore artistico di tutti i marchi e le linee di Ermenegildo Zegna, il più importante brand mondiale della moda di lusso maschile, con i suoi 500 punti vendita monomarca e il fatturato milionario.

E’ un ritorno alle origini visto che Sartori, che succede a Stefano Pilati, aveva già curato per la maison la linea giovanile ZZegna dal 2003 al 2011.
La prima collezione a portare la sua firma sarà la AW2017/2018 che verrà presentata alla prossima Milano Fashion Men, nel gennaio 2017.

“Sono entusiasta di accogliere nuovamente Alessandro Sartori fra noi”, ha commentato Gildo Zegna.

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L’indomito Valerio Staffelli è riuscito a consegnare il 20° tapiro d’oro a Belen Rodriguez dopo il tentativo fallito lunedì quando la soubrette si è barricata in auto e ha chiamato i carabinieri per sbarazzarsi dell’inviato di Striscia.

Il “riconoscimento” le è stato assegnato per i presunti dissapori, da lei smentiti, con il suo socio in affari Joe Bastianich riguardo la gestione del loro ristorante Ricci Milano.
Adesso Belen detiene il record della donna più “attapirata” della storia.

La consegna è avvenuta nel corso di una “cenetta romantica” durante la quale Belen ha giustificato la sua reazione di lunedì dicendo che, in fondo, su tante volte che lei aveva riso per la consegna del tapiro, questa era la prima in cui le… “giravano“.

Ha confermato anche che non intende ricucire lo strappo con il marito Stefano De Martino, nonostante in questo momento stiano lavorando assieme.
Ma i fans della coppia continuano a sperare…

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Caterina Balivo porta regolarmente le mutande.
“Lo ammetto: mai senza, le amo troppo“, ha dichiarato postando una foto su Instagram in risposta alla burla di Striscia la Notizia, che aveva insinuato il contrario con grande spasso dei social.
Virale sul web il video diffuso da Striscia in cui la simpatica conduttrice aversana è alle prese con un’appassionata autodifesa con caduta davvero… hot!

“Io lo tengo come todos… E con questo chiudiamo la pratica mutande“.

Che sollievo!
Perché era da almeno due mesi che non si leggeva su giornali e web una notizia così sconvolgente, così grondante di glamour!
Da quando cioè abbiamo saputo che Elle Macpherson non esce di casa senza il suo kit per le analisi delle urine (che devono essere alcaline, dal che dipende la sua statuaria bellezza secondo The Body pensiero…)!

Adesso aspettiamo che Striscia assegni alla Balivo un bel Tapiro d’oro.
Con le mutande!

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