Ida Paro: blogger, style consultant, personal shopper
Da un brand piuttosto… conservatore come Clarks quasi non ci si aspetterebbe una “appetitosa” collezione come questa ispirata da Sweet Chick, catena brooklynese specializzata in pollo e waffle.
Un goloso incontro da cui nascono i morbidi Wallabee che Clarks texturizza con fantasie che sanno di waffle e burro aromatizzato al lampone.
Perfetti “sotto” le tavolate di Natale!
Zara scalda l’atmosfera delle feste lanciando worldwide O Night Divine, blasonato short film natalizio diretto da Luca Guadagnino, “musicato” da Alberto Iglesias e interpretato, fra gli altri, da John C.Reilly e Alex Wolff.
Le vicende di Babbo Natale-Reilly (che sembra il mio dirimpettaio polacco…) e compagni, vestite da Zara of course, s’incrociano a St.Moritz in un hotel di lusso, con tanti buoni propositi e un bacio finale davvero… hot!
E riecco in tempo per Natale il fortunato tandem Napapijri con l’olandese Patta, che propongono una golosa rivisitazione della giacca Epoch – evoluzione streetwear della giacca Skidoo – con pantaloni abbinati e stampa cachemire all-over.
Tutto online.
Gratta gratta, trovi un poco d’Italy nelle nomination dei Golden Globes che saranno assegnati il 9 gennaio.
A cominciare da E’ stata la mano di Dio – The hand of God di Paolo Sorrentino, già in odore di Oscar e qui candidato come miglior film straniero.
Lady Gaga è candidata come miglior attrice in un film drammatico per il ruolo di Patrizia Reggiani in House of Gucci.
Abbiamo il fattaccio di nera italiana, la maison fiorentina e Stefani Joanne Angelina Germanotta. Di origine siciliana.
Infine Luca, diretto da Enrico Casarosa, prodotto da Pixar e WaltDisney, è nominato come miglior film d’animazione.
Ambientato nella Liguria degli anni Sessanta, parla di simpatici mostri marini ispirandosi a leggende mediterranee e amarcord del regista.
Vogliamo vivere con gioia gli ultimi giorni di questo complicato 2021.
E allora: un angioletto nel presepe, uno sull’alberello, uno sulla maglietta et voilà: il paradiso è qui!
Una sforbiciata alle lunghezze, un tocco di nude, una cascata di paillettes: nero, oro, argento à gogo…
e che la festa abbia inizio!
Se avete anche voi un’amico/a che a mezzo secolo dal definitivo album Let it be ancora ricorda tutte le canzoni dei Beatles a memoria (come me…) mettete sotto al suo albero un pacchetto contenente un capo della collezione Get Back creata da Stella McCartney.
Che in effetti di Beatles se ne intende…
Linee unisex, le bellissime stampe psichedeliche di The Fool Collective, materiali eco-friendly compongono questo streetwear del cuore con cui far felici gli orfani dei Beatles i quali, si sa: non torneranno più BACK!
La pimpante Elettra Lamborghini lancia sul tavolo delle feste l’allegra Christmas Capsule Collection, maculata e casual:
per coccolare i piccoli fans di età compresa fra 1 mese e 16 anni.
Nonché l’esclusiva collezione Elettra Lamborghini x Carpisa con pochette personalizzate e tracolline a forma di trousse da portare al Veglionissimo oppure in viaggio.
Tutto online.
Moncler per 3 anni vestirà la prima squadra dell‘Inter, l’allenatore Simone Inzaghi e la dirigenza del Club negli impegni formali, con capi di abbigliamento e accessori esclusivi.
Per la tifoseria nerazzurra c’è la collezione Inter per Moncler che comprende sciarpa, cappuccio, maglia, gilet imbottito e piumino.
Ben piazzata sotto l’albero di Natale la nuova collezione 8 Moncler Palm Angels by Francesco Ragazzi, fondatore del brand Palm Angels, che quest’inverno scombussola gli standard estetici di Moncler iniettandovi un mood vintage fatto di stampe hawaiane e animalier, asimmetrie e volumi over.
Isn’t she lovely? verrebbe da dire, guardando l’adorabile Jennifer Lawrence che transita col pancione sullo stellato red carpet della première di Don’t Look Up.
Aureo peplo Dior, gioielli Tiffany & Co., makeup Chanel e… bellezza “della casa”! Non c’erano occhi che per lei!
Giunge al capolinea il 2021 che ha celebrato mezzo secolo di C.P.Company – pioniere dello streetwear italiano – con vere chicche fra cui un libro, il gemellaggio con Barbour, una collection per Lucio Dalla.
Ultimo omaggio ai 50 anni della creatura di Massimo Osti è l’esclusiva capsule Emporio Armani x C.P.Company, già nelle boutique milanesi dei due brand.
Il 13 dicembre lancio online e worldwide: in tempo per Natale.
Beatrice Venezi: i più la conoscono per la magnifica chioma bionda da testimonial Bioscalin e come stilosa presenza sanremese impreziosita da Armani Privé e da Bulgari.
Giovane e bella-bellissima come un’attrice, una modella, una blogger…
Ma “normalmente” Beatrice Venezi è una direttrice… oh pardon, direttore d’orchestra (come vuol essere appellata) che ha appena partorito Heroines.
Nuovo album nonché perfetta strenna natalizia pensata per un pubblico giovane.
Heroines narra storie di eroine e antieroine della musica “seria” in una nuova luce:
“per dire che le donne non sono fragili, bisognose di un sostegno per farcela. Soprattutto ai giovani, perché crescano nel rispetto della forza e autonomia del genere femminile”.
C’è chi a Natale ama fare regali piccini piccini… Non necessariamente economici, ma proprio di dimensioni ridotte.
Forse per timidezza, o forse per minimizzare il dono e non innescare nel destinatario un obbligo a contraccambiare.
Ai minimalisti della strenna propongo dei “regalini” davvero graziosi ed attualissimi: gli Airpod case da appendere alla borsa, alla cintura, al collo con una catenina.
Si prestano anche come doni aziendali, sono unisex e adatti ad ogni età.
Brian Adams: “…sono bloccato nella mia stanza a Milano (perché ha il Covid…), e ci tengo a presentarvi su www.pirelli.com alle 21 del 29 novembre, il Calendario Pirelli 2022 dedicato alla musica ‘On the Road’“.
Ma hanno fatto già il giro del mondo le foto del 48° The Cal che festeggia i 150 anni di Pirelli, e per il quale Brian Adams ha immortalato l’intimità di 10 star musicali virtualmente in tour fra Capri, Hollywood e Los Angeles.
Forse manca la morbosità artistica delle edizioni precedenti ma è comunque una piacevole galleria di VIP con Cher, Grimes, Jennifer Hudson, Normani, Rita Ora, Bohan Phoenix, Iggy Pop, Saweetie, St. Vincent e Kali Uchis.
Mi chiedo se qualcuno metterà sotto l’albero, oppure nella calza della Befana, un pacchetto turchese contenente The Empire Diamond:
un inverosimile diamante da 80 carati (colore D) che Tiffany & Co. ha recentemente esposto a Dubai incastonandolo nello strabiliante World’s Fair necklace.
Il World’s Fair necklace è un collier da 180 carati che, pur essendo la replica di un gioiello creato da Tiffay & Co. per l’Esposizione Universale del 1939, non è un pezzo da museo ma è in vendita (20, 30 milioni?).
Chi fosse interessato al “solo” Empire Diamond può però acquistarlo anche separatamente. Come solitario.
A chi mi chiede un nome per il Quirinale post-Mattarella dico: Giorgio Armani.
Perché da decenni onora il nome dell’Italia nel mondo grazie alle sue capacità manageriali che ne rafforzano l’indiscussa creatività stilistica.
Ebbene Sergio Mattarella il 26 novembre ha conferito proprio a Giorgio Armani (che il 4 luglio aveva già incontrato a Parigi durante l’Haute Couture) il titolo di Cavaliere di Gran Croce Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
Quindi una prima… ispezione al Quirinale, Re Giorgio, pur l’ha fatta!
(…la famosa giacca sbottonata: si sentiva già a casa!)
Volendo invece eleggere la prima Presidente della Repubblica donna scelgo, per gli stessi meriti poc’anzi elencati, Miuccia Prada.
E chi diventerà Presidente del Consiglio? Beh, per mantener il livello di Mario Draghi, chi se non: Chiara Ferragni!
Potevano vivere di rendita cullandosi al tintinnio dei loro altisonanti, britannici cognomi: Stella McCartney e Victoria Beckham.
Hanno preferito complicarsi la vita cucendosi addosso due fashion brand che rispecchiano il loro stile di immarcescibili, e quasi coetanee, mamme-manager.
Per lo sport e il tempo libero beccatevi così le new entry degli ormai consolidati tandem Adidas by StellaMcCartney e Reebok x VB: sempre più trendy, tecnici ed eco-friendly.
Che vanno dalla felpa alla scarpetta: accessori inclusi. Anche online.
Ed ecco finalmente online, e in una manciata di boutique worldwide, l’esclusiva collezione Dior e Sacai:
primo caso di ibridazione per la maison francese generato dal connubio creativo di Kim Jones e Chitose Abe.
La collezione si presenta prolissa e stilosa, pur se minimalista nelle linee.
Ed offre ai nostri LUI ben 57 item a comporre un aristocratico streetwear, fra abbigliamento nei colori bianco-nero-blu-crema, golosi accessori e vistosi gioielli.
Il Covid si riaccende in Europa ma c’è tanta voglia di settimana bianca, di sci. Ed ecco la capsule collection Balmain x Rossignol dall’ipnotica stampa Labyrinth che Olivier Rousteing ha tratto dagli archivi della maison.
Anche Tommy Hilfiger imprime i pattern della casa nell’activewear di Tommy x Rossignol.
Mentre Stella McCartney Kids fa sciare il pupo con capi pratici, traspiranti, ad asciugatura rapida realizzati con eco-poliestere senza l’utilizzo di sostanze chimiche nocive.
E riciclabili all’85%.
Dall’universo del lusso Gucci e Balenciaga lanciano in tandem sulla tavola delle feste The Hacker Project:
l’ibridazione da parte dei rispettivi creativi, Alessandro Michele e Demna Gvasalia, dei temi iconici di entrambe le maison.
Un’unione aristocratica e stilosa che scalda il cuore in questo periodo in cui il Covid crea solo divisioni.
In vendita online sugli store ufficiali Gucci e Balenciaga oltre che in una manciata di esclusivi pop-up store sparsi per il mondo.
Hanno un fascino evergreen le calzature in lana merinos con quelle tinte naturali, le linee comfort e la promessa di un calduccio reso più accattivante dall’imminente Natale.
Per cui si candidano a finire sotto l’albero i classici di EMU Australia, le new entry della collezione Ugg x Telfar e i gommini… ricciolosi, appena sfornati da Tod’s.
Harry Styles firma Pleasing, la sua prima collezione beauty da oggi in pre-ordine ed in vendita dal 25 novembre anche online.
Con spedizioni dagli USA all’Italia.
Pleasing ha confezioni minimaliste, ecofriendly e ingredienti vegani rivolti ad un target genderless e senza età.
Come racconta su Dazed un guccizzato Harry Styles.
Arriva giusto in tempo per mettere sotto l’albero 4 smalti e 2 sieri: perlato per il volto ed effetto ghiaccio per il contorno occhi/labbra.
Basta un click e: “Harry Christmas a tutti!“
La sposa della settimana? Chi se non Paris Hilton che a Bel Air, Los Angeles, è convolata a giuste nozze con il suo Carter Reum:
Oscar de la Renta griffa il principesco vestito. Ermenegildo Zegna per lui.
Paris Hilton sceglie il bianco anche per i cambi look: la sirena by Pamella Roland, il bucolico bustier di Galia Lahav e ancora Oscar de la Renta per il minidress.
Wedding planner: Mindy Weiss.
C’è un tocco, più o meno diretto, di Gucci sui look of the week.
La maison fiorentina ha infatti vestito i Maneskin a Budapest dove hanno ricevuto il premio come miglior rock band del 2021 agli MTV Ema.
Lady Gaga ha preferito indossare Valentino di giorno e Versace la sera, ma transitava a Milano per la première di House of Gucci.
Gioielli: Tiffany & Co.
La divina Bella Hadid ha postato su Instagram delle foto al naturale in cui appare infelice e “bruttina”, in balia – stando a quanto scrive a corredo di uno speech di Willow Smith – di un mal di vivere che le infligge ansia e depressione.
Contro cui lotta quotidianamente ed in silenzio da anni.
“Mi ci è voluto tempo per capirlo ma ho avuto abbastanza momenti-no per capire che se lavori duramente su te stesso analizzando i tuoi traumi, i fattori scatenanti, le gioie e la routine, impari a gestire il dolore.
Grazie per avermi visto ed ascoltato. Vi voglio bene”.
La splendida top model aveva già accennato alle sue traversie psicologiche quando ha rilevato dalla sua fondatrice, Jen Batchelor, il 50% dell’azienda Kin Euphorics che produce bevande analcoliche naturalmente tonificanti a base di gaba:
un amminoacido potenziatore dell’umore e del rilassamento.
Bella aveva scoperto Kin Euphorics in “gioventù”.
Lo beveva in alternativa all’alcool di cui aveva iniziato ad abusare per lenire lo stress provocato da ritmi lavorativi frenetici e perché – tornando all’argomento – nascondeva la sua insospettabile depressione.
Acquista sempre più personalità lo stivaletto, fino a qualche tempo fa un diplomatico ibrido fra lo stivale “vero” e il décolleté.
Che non dava e non toglieva nulla all’outfit a cui veniva abbinato.
Oggi gli stivalosi hanno grinta per tutte le età e la spuntano anche sugli iconici vecchi anfibi.
Graffiano e gridano per aggiudicarsi i tuoi piedi e rendere super-trendy anche il look più datato.
Torna il tandem Dsquared2 – Poldo Dog Couture con la nuova collezione di abbigliamento e accessori per tutti gli amici animali:
l’ultimo grido in fatto di streetstyle per vestire i padroncini proprio come i loro pet.
La collezione è disponibile anche online con un pensiero speciale per cani sfortunati.
A loro D2 x Poldo dedica la specialissima felpa giallo flou, i cui proventi verranno devoluti all’associazione Poldo Rescue.
Si candida a protagonista delle imminenti festività natalizie la capsule collection “Odissea” disegnata dalla cantautrice Levante per il brand Nove25.
Anche online, tutta da indossare, da regalare…
L’Odissea by Levante cita lo stile classico con quattro anelli e un paio di orecchini d’argento 925 bagnato in oro giallo.
E canta: Amore, dici, “Sento le sirene“/Ma non è più come pensi/Sono Ulisse all’albero maestro…
Eccole qua: lucine e pastorelli che ci ammaliano da scaffali e bancarelle sgomitando fra i cesti regalo, le palline, i panettoni e ogni bendiddio.
Eppure il rimontante Covid ci prospetta un ennesimo lockdown a igienizzare le festività natalizie, con la messa papale che risuona sotto ar Cupolone deserto. I trenini a San Silvestro? Solo per Fantozzi!
Agli oltranzisti delle Buone Feste sinonimo di tavolate e assembramenti. A quei milioni di nostalgici che non hanno digerito lo scorso Natale senza strenne, tombola e mutande rosse, passato in casa a chattare, a videochiamare congiunti e disgiunti.
Col countdown alla TV, le lenticchie di traverso. Sognando cin cin, Merry Christmas e felicità.
A costoro che meditano – in caso di un nuovo lockdown – di scendere in piazza per rivendicare cenone e libertà, suggerisco un piano B.
Amici, fatevi furbi! Per festeggiare in grande stile senza multe, copiate GLI ALTRI! Anticipate al 6 dicembre il Natale, a Santa Claus! E grazie a San Nicola (di Bari) ecco tavolate, assembramenti e shopping a volontà!
Capodanno? Festeggiatelo a febbraio con i cinesi (OK: ci hanno regalato il Covid…). Posticipate l’arrivo del 2022 e godetevi il cenone, i fuochi d’artificio, il vestito rosso dagli occhi a mandorla.
E finalmente Buone Feste a tutti, bypassando il lockdown! Il 25 e il 31 dicembre: tutti a letto col greenpass!
Cento modelli della Love Parade per cent’anni di Gucci sfilano nella notte brumosa dell’Hollywood Boulevard di Los Angeles:
“Una parata di esseri incantati e profondamente liberi che attraversa una terra dove non c’è passato, né futuro: solo il miracolo dell’immaginifico“. Cioè di Alessandro Michele.
L’estro della casa cita i miti di Hollywood. Sfilano Jared Leto, (il Paolo Gucci dell’imminente House of Gucci) e Macaulay Culkin.
Nel front row Gwyneth Paltrow, Lizzo, Dakota Johnson, Diane Keaton, Billie Eilish, Serena Williams, Salma Hayek, James Corden, Sienna Miller e Miley Cyrus che selfeggia con i Maneskin, anima dell’after party al Roxy Theatre.
La Kelvingrove Art Gallery and Museum di Glasgow ospita per una manciata di giorni la mostra Future of Fashion, che aggiunge agli input ecologici del COP26 il sogno di una moda etica e vegana caparbiamente inseguito, promosso e – per quanto la riguarda – realizzato da Stella McCartney.
Nella cornice delle Sustainable Markets Initiatives (SMI) del Principe Carlo.
Una cascata di funghi – che forniscono un’innovativa pelle vegana – introduce i visitatori, più o meno VIP, al cammino pioneristico e trentennale di Stella McCartney, oggi in buona eco-compagnia nell’industria del fashion ma per anni alla solitaria e caparbia ricerca di alternative alla pelliccia, alla pelle, ai tessuti sintetici.
Nel rispetto dell’ambiente e dei diritti dei lavoratori.
“The future of fashion and our planet is vegan. I hope that by representing our industry and revealing my current material innovations at COP26, I can inspire action among private sector and government leaders by driving more nature-positive investments and incentives.
To not collaborate now would be an injustice to future generations and to those already suffering the worst of climate change’s effects.”
Più la stagione fredda ci allontana dall’estate, più si riduce la superficie di pelle esposta. Alla fine restano solo mani e volto a sfidare i rigori invernali e gli sguardi altrui, sottoposti all’identico stress ma con disparità di preparazione.
Non c’è paragone infatti fra l’armamentario di creme e belletti che anche le persone più naif accumulano per curare e per truccare il viso, e quel solitario tubetto di crema-mani che avvizzisce malinconicamente in bagno.
Le mani richiedono le stesse attenzioni del viso: invecchiano e soffrono allo stesso modo. La pelle e le unghie vanno protette, nutrite e curate. Ai fini del look un anello conta quanto gli orecchini. Uno smalto, neutro o colorato, è quel tocco in più.
Mani e unghie parlano di noi quanto occhi e labbra. Svelano l’età, lo stato di salute, parlano del nostro lavoro e della nostra autostima. Curarle fin da bambini è un’abitudine – per uomini e donne – che darà buoni frutti in età matura.
Il docufilm ‘Salvatore – Il Calzolaio dei Sogni’ del regista Luca Guadagnino oggi viene proiettato in anteprima all’Odeon di Firenze.
Ma sarà in tutte le sale dall’11 al 13 ottobre per onorare Salvatore Ferragamo, genio del made in Italy che, dalla miseria di un paesetto dell’avellinese, all’inizio del secolo scorso è andato a cercar fortuna negli States. Trovandola.
Si può dire che Salvatore Ferragamo, fino alla sua morte nel 1960, ha vestito i piedi delle più luminose star di Hollywood e di Cinecittà.
Imitato e adorato: ancora oggi l’impeccabile bellezza delle sue calzature – spesso innovative e rigorosamente brevettate – incarna quell’eccellenza e genialità artigianali che hanno fatto innamorare il mondo intero delle scarpe italiane. Dallo stile inconfondibile.
Alla Paris Fashion Week è successo anche che teatralità e cambiamenti climatici accomunassero due maison così diverse fra loro che più diverse non si può:
Andreas Kronthaler x Vivienne Westwood e Louis Vuitton.
Il marito dell’iconica Vivienne Westwood ha proposto anche per la prossima primavera la solarità, la spettacolarità e la provocazione che contraddistinguono la maison.
Da sempre in lotta per difendere l’ambiente e per demonizzare gli sprechi del consumismo.
La sfilata SS22 di Louis Vuitton, by Nicolas Ghesquière, preferisce una teatralità cupa e introspettiva che veste il lusso con stilemi settecenteschi.
Glissando (quasi) con nonchalance sull'”invasione di campo” di un’eco-attivista di Extinction Rebellion.
A parte il disappunto creato nei fashion addicted dalle collane-capestro viste da Givenchy, questo siparietto ecologista è stato in effetti l’unico scandale dell’appena conclusa PFW.
Che è tornata a vivere, quasi a regime pre-Covid.
PFW: swimwear, crop top, cut out… sono termini un po’ cacofonici ma a Parigi hanno caratterizzato le collezioni SS22 di molte maison, più o meno iconiche.
Che sognano un’estate spensierata e senza Covid…
Dagli echi vintage di Chanel allo spavaldo Balmain, dal romanticismo di Giambattista Valli all’universo sportivo ed ecofriendly di Stella McCartney.
Fino all’autocelebrativo mood barocco di Schiaparelli.
Se vi piacciono le sovrapposizioni estreme ed i volumi fluttuanti, indefiniti, debordanti in fatto di abbigliamento, alla Paris Fashion Week c’è pane per i vostri denti:
ecco la grintosa collezione SS22 di Raf Simons e la sognante sfilata di Uma Wang, con il suo Platonic Love.
Lo scenario mozzafiato, l’omaggio a Paloma Picasso, il bravo stilista Anthony Vaccarello, un front row per soli VIP: ingredienti perfetti della collezione SS22 di Yves Saint Laurent, così chic. Così… francese.
E ringraziamo la Maison per aver rinunciato all’utilizzo di pellicce “vere” a partire dalla collezione FW22.
In fatto di agenti segreti e reali inglesi, eravamo rimasti a James Bond/Daniel Craig che scortava la regina Elisabetta alla cerimonia di apertura delle olimpiadi londinesi del 2012.
Ma i pretendenti al trono britannico erano tutti presenti ieri sera alla Royal Albert Hall per la première di No Time to Die:
per Daniel Craig l’addio a James Bond.
C’erano il principe Carlo con Camilla, il principe William con Kate…
Kate che ha fatto girare la testa ai presenti, al web, al mondo intero: una dea dal peplo d’oro firmato Jenny Packham.
Acclamata come la più bella delle… Bond Girls!
Abbagliante come il sole: Kate con Daniel, Kate con Billie Eilish, Kate da sola, Kate con William, Kate e Camilla e poi Kate, Kate, Kate e ancora Kate.
Del film e del povero Daniel Craig con lo smoking color lampone, a confronto, si è parlato ben poco…
Paris Fashion Week. Dior presenta la collezione SS22 nella cornice surreale offerta dalla scenografia: un gioco dell’oca ispirato al Gioco del nonsense di Anna Paparatti.
Che ci coinvolge in un viaggio nel tempo, indietro fino ai favolosi Sixties.
Per Dior erano quelli gli anni d’oro del direttore creativo Marc Bohan, dello Slim Look. Le minigonne raccontavano al mondo un nuovo concetto di libertà per le donne.
Maria Grazia Chiuri le cita, le rivisita, le attualizza abbinandole all’immancabile sportwear con cui vestirà la prossima estate.
The swap: Kim Jones, creativo di Fendi (e di tanti altri…) e Donatella Versace si scambiano i ruoli per disegnare Fendace, un’inedita collezione (nei negozi da maggio ’22) che chiude col botto la rinata Milano Fashion Week.
Sulle affusolate gambe di Kate Moss e figlia, Amber Valletta, Naomi Campbell, Vittoria Ceretti, Gigi Hadid, Emily Ratajkowski, MariaCarla Boscono.
Nel front row Demi Moore, Liz Hurley, Cole Sprouse, Niall Horan, Dua Lipa e i Ferragnez a gustarsi la versione fendiana di Versace e quella donatelliana di Fendi che sfilano separatamente, in successione.
Su entrambe incombe sontuoso lo spirito di Gianni Versace, il suo fascino imperituro che fa ancora battere il cuore.
Fendace è lussuosa e sexy. Linee sinuose e minimal, scarpe e borse di assoluta golosità, gioielli da urlo. Il confronto è in agguato: chi vince fra le due vis creative?
In effetti Kim Jones ha gioco facile facendo man bassa di iconici input dagli archivi storici della Medusa. Un’occasione da sfruttare alla grande: e così è stato.
Tante parrucche bionde sul fronte della Versace che fa miracoli coi due simboli di casa Fendi: due spigolose effe su fondo caffelatte e pellicce “vere” che, fortunatamente, lei snobba volentieri a favore del sintetico.
Riuscendo magari ad instillare nella Maison romana il dubbio che si può crear moda senza quei pelosetti morti ammazzati.
C’è tempo fino al febbraio 2022 per visitare la mostra The way we are nell’Armani/Silos, a Milano, che racconta i primi 40 anni di Emporio Armani.
Per vedere le collezioni SS22 di Emporio Armani e di Giorgio Armani, clicca le foto.
Versace, Etro, Dolce&Gabbana hanno vestito i tormentoni musicali dell’estate: facile riconoscere il loro stile spulciando fra le hit dei cantanti italiani.
Che li amano proprio come gli stranieri (Jennifer Lopez e suoi boys indossavano D&G al Global Citizen Live Concert).
Le tre maison son tornate in passerella alla Milano Fashion Week per presentare le collezioni primavera-estate 2022.
Dua Lipa ha sfilato per Versace, e Bella Thorne con Benjamin Mascolo erano ospiti di Etro.
MilanoFashionWeek: Benetton lancia all’ombra della Madonnina la capsule collection United Colors of Ghali realizzata con il rapper di origine tunisina per un mood multiculturale e genderless.
In vendita anche online dal 30 settembre (con un secondo lancio a novembre).
United Colors of Ghali conta una cinquantina di capi e accessori adatti a tutte le età e taglie, per uno streetwear “trasversale come la musica. La collezione, hijhab compreso, è disegnata da me e dal mio team. C’è creatività, dialogo, musica e integrazione“.
A ottobre Ghali porterà il suo progetto in tour per l’Italia.
E’ stata la regina del Met Gala che non riusciva proprio a staccarle gli occhi di dosso:
Gigi Hadid, splendida Jessica Rabbit dalla chioma occasionalmente fulva, fasciata da una candida sirena firmata Prada.
Facciamo allora quattro passi con Gigi Hadid fra le passerelle dell’appena spenta New York fashion week, dove hanno sfilato le più belle collezioni primavera-estate 2022.
Dal prêt-à-porter sexy di Michael Kors ai cartoons sbarazzini di Moschino, innamorato di un universo color pastello.
Linee etniche di Altuzarra per uno stile dinamico che fa l’occhiolino alla tradizione.
E tanto lamé, prezioso e di ogni colore che Tom Ford, Brandon Maxwell, Proenza Shouler innestano nella prossima estate per darle un intrigante mood vintage.
Si spengono le luci sui 73mi Emmy Awards celebrati in presenza, con una parata di VIP sul red carpet regolamentare fra cui citiamo Billy Porter (in Ashi Studio) e Carl Clemons Hopkins (in Christian Siriano).
La serie TV The Crown ha fatto incetta di premi. Tutti i vincitori li leggi cliccando QUI.
Nel corso della serata sono stati ricordati attori e operatori del settore deceduti nel corso del 2021.
Fra questi Olympia Dukakis, che ci ha lasciato a maggio e che ricordo volentieri anch’io perché nel 1988 ha vinto l’Oscar e il Golden Globe (entrambi con Cher) per un film che adoro: Stregata dalla Luna.
L’Oscar le fu consegnato da un Michael Douglas appena premiato come migliore attore (fra le nomination: Marcello Mastroianni per Oci Ciornie).
Il che mi offre l’occasione di tornare agli Emmys di ieri dove Douglas è transitato con la fiammante Catherine Zeta-Jones (in Cristina Ottaviano).
Ultima stagione di Valentino Rossi in motogp:
sul casco speciale di Misano spunta un fiocco rosa (la prima… gara della sua figlia in arrivo) spennellato da Aldo Drudi e il popolo giallo che lo saluta dagli spalti si rassegna a un Doctor che dribblerà solo nella nursery di casa, fra pannolini, borotalco e biberon.
Magari griffati VR46:
e il brand di Valentino Rossi, dopo aver riempito per decenni il suo catalogo di caschi, moto e automobiline adatte ai “maschietti”, dovrà aggiornarsi in pochi mesi per rifornire la piccola principessa di Barbie yellow, gioielli, profumini e bici rosa.
Niente matrimonio in vista, ma Vale da bravo papà porterà la sua bimba (di cui non ha ancora deciso il nome) a giocare allo Yellow Park che ha messo su a Tavullia.
“E’ una femminuccia: non potrò metterla sulla moto…“, ha detto, quasi deluso, alla stampa. Ma chissà che non sia proprio la baby-Rossi a far tornare il Dottore in motocicletta. A cinquant’anni: perché no…
La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha personalmente invitato Bebe Vio alla riunione plenaria del Parlamento Europeo che l’ha onorata con una standing ovation:
“Se sembra impossibile, allora si può fare. Ce lo insegna Bebe Vio che è l’emblema della rinascita contro ogni aspettativa. Di un successo raggiunto con il talento, la tenacia e la positività”.
Ursula von der Leyen ha visto nello straordinario temperamento di Bebe Vio (che ad aprile era in pericolo di vita e ad agosto ha vinto un oro e un argento alle paralimpiadi) lo spirito dei fondatori dell’Unione Europea.
“E’ l’immagine della sua generazione: è una leader e una sostenitrice di ciò in cui crede. Un esempio a cui ispirarsi…“.
“E’ stato un onore poterci confrontare con la presidente della Commissione Europea su temi importanti come la disabilità e l’inclusione sociale“, ha scritto da parte sua “Beatrice” Vio sui social.
E a riflettori spenti la fenomenale Bebe (24 anni, ricordiamolo) recupera il suo spirito e commenta: “E’ stato bellissimo ma… imbarazzante: volevo sotterrarmi!”
Qualche giorno fa, mentre ciondolavo fra le bancarelle del mercato, sento un pupo che dice: “Papà, ma IO in che classe vado?”.
Il genitore trasecola: “Cooome sarebbe a dire?”. E aggiunge più timidamente: “Scusa, ma che classe facevi l’anno scorso?”.
Lì per lì ho riso: sembrava una barzelletta di Pierino. Poi ho capito che due anni di scuola da Covid hanno segnato il nostro Pierino, che torna in classe sinceramente confuso: la DAD era lezione vera, o era una chat con gli amici e la maestra?
Quanto al papà: è indifendibile…
Nelle ultime tre settimane son transitate a Venezia, come non mai, stelle e stelline di ogni arte e mestiere.
Le più celebri e brillanti di ieri e di oggi: cascate in laguna per presenziare l’apoteosi glam, in fatto di alta sartoria, by Dolce & Gabbana e/o il tappeto rosso del Festival del Cinema.
Fra tanta abbondanza, vince lo speciale Leoncino d’Oro alla bellezza Jennifer Lopez: superba nel front row di Dolce & Gabbana.
Abbagliante sul red carpet del Festival del Cinema nonostante la scollatura (volgare?) del suo Georges Hobeika, prudentemente “incollata” al marmoreo décolleté.
ILo transitava al braccio di Ben Affleck, giunto a Venezia78 per The last duel assieme a Ridley Scott e Matt Damon.
E che piccioncini i #bennifer riunitisi dopo una pausa durata 18 anni: due corpi e un’anima, in sincrono come Ginger e Fred. Il web li insegue, li adora, li acclama…
Ma il Leoncino d’Oro per la coppia più bella va al cagnolino Benny che flirta sul red carpet con l’eterea Kate Hudson (di rosso Valentino vestita) sotto lo sguardo divertito della padroncina, la regista Ana Lily Amirpour.
Lo scodinzolante Benny e Kate Hudson battono i #bennifer perchè… il vero amore vince sempre!
“Finalmente ho conosciuto il grande regista coreano Bong Joon-ho. È stato così simpatico che si è messo in ginocchio e ha accennato In ginocchio da te. Mi sono emozionato“.
Siamo agli sgoccioli del Festival del Cinema di Venezia della cui giuria è presidente Bong Joon-ho, che il 1 settembre in conference RI-chiedeva di incontrare Gianni Morandi: “I hope to see him: where is he now?“.
Un desiderio nato nel lontano 2019, quando Bong Joon-ho vinceva il Leone d’Oro per Parasite (dove si ascolta In ginocchio da te) e lanciava invano il suo appello per incontrare Gianni Morandi. Che era in Sardegna.
Ma che oggi è approdato a Venezia con sua moglie per vedere il film Ennio. Ed ecco che l’incontro Italia-Corea si quaglia, il sogno diventa realtà: in ginocchio… sul web!
Dua Lipa è la musa Versace della nuova collezione autunno-inverno (vista alla fashion week addosso alle “cognate” Bella e Gigi Hadid) che stravolge un caposaldo della maison, la Greca, con un restyling ipnotico e vertiginoso nell’universo digitalizzato da Mert Alas & Marcus Piggot.
Make-up by Lisa Eldrige, hair by Paul Hanlon e Dua Lipa incede con sicurezza fra grafiche tridimensionali, linee aggressive e sexy, abiti e accessori dalla palette audace e innovativa che se la ride dei grigiori invernali e trasmette quel cocktail di forza e narcisismo distintivo di casa Versace. Anche online.
L’estate sta finendo come il fortunato connubio Chiara Ferragni-Nespresso, che per una manciata di mesi ha tinto di un occhiuto rosa macchinette, accessori e miscele griffate.
Ed ecco che l’autunno bussa alle porte del mondo intero con uno schiumoso coffee fuoriuscito da una macchinetta De Longhi a casa di Brad Pitt, fascinoso testimonial del brand.
Nuovo caffè griffato e nuovo spot da Oscar del regista di LaLaLand, Damien Chazelle. Con Brad Pitt in diretta da Los Angeles che c’insegna com’è figo iniziare la giornata con un caffè “Perfetto. From Bean to Cup“.
It’s davvero easy: basta fiondarsi in moto di prima mattina a comprare i preziosi beans alla torrefazione, poi fare benzina coi guanti bianchi, un giretto poi: back home accendi la De Longhi e il tuo bel coffee è servito!
Festival del Cinema di Venezia: Leone d’Oro alla carriera a Roberto Benigni che lo dedica a Nicoletta Braschi con un pensiero poetico degno dei Baci Perugina:
“Io conosco solo un modo per misurare il tempo, con o senza di te. Ce lo dividiamo questo Leone, io mi prendo la coda e a te lascio le ali. Se qualcosa di buono ho fatto è grazie alla tua luce“.
Il Presidente della Repubblica lo scruta sornione dalla platea :
“Grazie presidente Mattarella di dimostrare il suo amore per il cinema. Lei sa l’amore che io porto per lei: io me lo vorrei baciare e abbracciare che gli voglio un gran bene. La soddisfazione di essere un suo contemporaneo… Deve rimanere. Deve rimanere qualche anno in più…“.
E grazie a Laura Mattarella, a Franceschini, alle “autorità, che mi piace tanto fare i saluti militari“. E grazie al popolo italiano:”…senza gli italiani non mi avrebbero mai dato questo Leone: io mi sento più italiano che italiano non si può”.
Ma cos’è, l’anteprima di “Benigni al Quirinale“? Benigni for President: prossimamente su questo schermo!
Oggi su Twitter si fa notare l’hashtag #giornatamondialedelletette… il dubbio che sia una goliardata viene dall’abbondanza di mozzarelle postate.
Da brava giornalista verifico e: grazie al cielo la #giornatamondialedelletette non esiste!
Era nell’aria, ma ora è proprio così: Cristiano Ronaldo se ne torna al ManchesterUnited e lascia la Juventus con uno spirito assolutamente zen.
Da divorzio consenziente: “you’ll always be in my heart… Grazzie Juventus, grazzie a tutti“!
Ancora pochi dettagli, ma il borsone è già pronto per il viaggio: camicie denim e boots, per fronteggiare i capricci meteo. Mutande pulite, una goccia di profumo.
Tutto CR7, of course!
Back to school con Reebok:
ecco le sneakers Peppa Pig per i più piccini e la nuova collezione creata in collaborazione con Cardi B, in perfetto urban style dedicato a New York, e in vendita dal 27 agosto anche online.
The Love Collection: 17 abiti da sposa creati da Giambattista Valli che li ha voluti “lontani dall’idea istituzionale del wedding dress. Meno formali: le giovani clienti vengono da me per qualcosa più simile a un abito di tendenza“.
Si tratta della prima collezione bridal di Giambattista Valli che dal 9 settembre inizierà il suo giro del mondo presentata in esclusivi trunk show.
L’Inter dello scudetto inaugura col piede giusto il campionato di calcio 21-22 vincendo 4-0 sul Genoa, a San Siro, con il pubblico.
E riscuotendo grandi consensi per la nuova maglietta by Nike, coll. Stadium dri-FIT, nerazzurra pitonata: mai così glam.
Quelle squame rendono scaramantico omaggio al Biscione simbolo dell’Inter, che sulla seconda maglia è rappresentato in tutto il suo… splendore su fondo bianco.
Capi rigorosamente eco-friendly e acquistabili anche online.
Madonna non ha vinto medaglie olimpiche ma meriterebbe un’onorificenza perché ogni foto postata dalla material (ex)girl delle sue vacanze italiane, anzi pugliesi, per quanto sgangherata fa dieci volte il giro del pianeta, del gossip, del web.
Fa venire a tutto il mondo voglia d’Italia. Di pizza e orecchiette. Di barocco e taranta. Di luminarie, ulivi e trulli. Madonna ama l’Italia, lo dimostra e la promuove: funziona più di un ministero di turismo e cultura, più di Franceschini. Più della Pubblicità Progresso.
Perché lei festeggia il compleanno a Borgo Egnazia dove è arrivata in jet privato con il suo clan: una quarantina fra figli, amici, assistenti, toy boy e body guards. E si diverte. E’ felice. A modo suo, un po’ sopra le righe, con quello straccetto di Versace e la mascherina swarovski sulle rughe.
Madonna dirotta il trenino storico per andare a Lecce a giocare alla turista. Impeccabile. Poi di sera cenone vegano, tarantella e Bella Ciao. Si ride in famiglia ammiccando a web e dintorni. Ed è un altro giro del mondo a cavalcioni del figlio e del boy-friend. Per poi Volare in auto, a tutto gas!
Madonna che passa. Che va. Che ride e che balla: tutti la vedono. Tutti la postano. Perfino Cristiano Malgioglio twitta a RTL per segnalare in tempo reale l’avvistamento della “collega” in quei di Brindisi. Ma regalatele un trullo! Una vita in vacanza…
Madonna: goodbye… ma resta! Felice: così diversa dalle VIP che portano il broncio a spasso nella piazzetta di Capri giusto il tempo di una foto “rubata”. Poi ci inquinano il mare col mega-yacht noleggiato, senza spendere neanche un euro per l’acqua minerale.
Back to school: a quaderni, penne e zainetti ci pensano i Ferragnez che per il nuovo anno scolastico hanno griffato (separatamente) due linee di prodotti ad hoc.
Fedez eco-friendly per il popolarissimo marchio Seven e Chiara Ferragni genderless per Pigna e per se stessa, visto che è possibile preordinare l'”occhiuta” collezione con tanto di dedica della bionda influencer anche sul suo store online. Se non si vuol aspettare il 23 agosto per fiondarsi in cartolibreria.
E la sicurezza? Tanti ragazzi vanno a scuola in moto e scooter quando il meteo lo permette. Anche per loro c’è la smart jacket di Dainese che cala nella vita di tutti i giorni l’esclusiva tecnologia airbag D-Air della motogGP.
Si tratta di un pratico airbag–gilet che non ha connessioni con la moto, ventilato, ripiegabile, facile da indossare sopra o sotto qualunque look e che, per dividere la spesa, può esser usato anche da fratelli, sorelle, papà e mammà (avendo la stessa taglia).
Diletta Leotta linciata dai social (e da Alba Parietti) perché ieri ha spento le candeline del suo 30° compleanno fasciata da un mini-dress (by Claudio DiMari) reso più sfavillante dalla luce di donne-lampadario.
Fornite in realtà dall’agenzia Luca Melilli al suo White and shine party.
Le fanciulle sarebbero state trattate da oggetti – secondo il web incarognito (Alba Parietti: sfregio alle donne!) – proprio da colei che sperimenta tutti i giorni sulla propria pregevole pelle cosa significa esser bersagliati da quintalate di porcherie su web e dintorni in quanto: oggetto-donna-bella.
Da esperta comunicatrice, Diletta Leotta avrà intuito l’effetto di quegli abat-jour in gonnella sull’ipocrisia di social e gossip, che hanno vomitato il peggio su quella manciata di candeline a bordo piscina.
E se la sua è stata una provocazione: brava e viva la fiesta!
In vendita online e negli shop worldwide dal 19 agosto, la collezione IVYPARK Rodeo partorita da Beyoncé per Adidas arriva just in time per vestire il nuovo anno scolastico e il rientro dalle vacanze con 58 capi e 5 sneakers per uomo-donna-bambino.
Taglie dalla XXXS alla 4XL sia skinny che over con tanto denim e una campagna pubblicitaria sexy e grintosa in cui Beyoncé passa con nonchalance dal ruolo di bollente cow girl a quello di tenera mammina con in braccio i figli Sir e Romy di 4 anni, testimonial della linea kids.
“I grew up going to the Houston rodeo every year“, quasi si giustifica la bella texana che con IVY PARK Rodeo rafforza il fortunato legame con Adidas e spezza nel contempo una lancia a favore dei tanti cow boy di colore e cow girls, snobbati dall’iconografia western.
Ci risiamo: Bad Boy, al secolo il fotografo filippino Mat Abat, torna a Positano (e dintorni) per un succinto shooting fotografico a base di “modelle da sogno + paesaggi da favola“.
E stavolta blocca il traffico della Costiera Amalfitana che già di suo in estate va in tilt.
Alfa Romeo d’epoca, belle figliole (s)vestite da conigliette (guanti e orecchie), un cartone con pizza sbocconcellata (chissà da chi vista la magrezza delle roditrici!).
Tanto per chiarire che stiamo “a Napoli” a chi non bastasse il pittoresco “fondale”.
Sono scatti… artistici che rimpinguano le Sexy Positano by Bad Boy annata 2019 e 2017, ancora cliccatissime sul web.
Che annoverano anche una patriottica (italianamente parlando) Meredith Mickelson, tornata pochi giorni fa a Capri per il gala Unicef di Luisaviaroma.
Toh, chi si rivede (e si risente…) in questi giorni: Iggy Pop.
Rievocato dai gironi infernali del rock durante l’anteprima di The Cal. Perché il fotografo Bryan Adams ha pensato bene di inserirlo nel Calendario Pirelli 2022 On the road, interamente dedicato alla musica.
Poi c’è Iggy Pop che duetta con Damiano in I wanna be your slave dei Maneskin (anche in vinile 45giri limited ed.).
L’evento preceduto da un video in cui Saruman chiede agli elfi se c’è una particular part del pezzo da cantare e gli elfi rispondono: scegli tu.
In effetti Iggy Pop fa il karaoke di I wanna be your slave come Damiano fa il karaoke di I wanna be you dog nella colonna sonora del disneyano Crudelia.
Il loro è un amore possibile, già rodato. Da cui potrebbero nascere tanti piccoli live…
Ho deciso di smettere alla fine della stagione. Mi dispiace un sacco, perché avrei voluto correre per altri 20-25 anni ma purtroppo non è possibile.
Però è stato molto, molto bello…
Il futuro?
Io mi sento un pilota – in moto o in macchina – e penso che lo resterò per tutta la vita.
(Valentino Rossi, 5 agosto 2021)
Il campione di tuffi inglese Tom Daley rimarrà fra i memorabilia di Tokio 2020 per i maglioncini lavorati all’uncinetto sugli spalti vuoti, più che per la sua vittoria dell’oro nei tuffi sincronizzati.
Medaglia per cui ha confezionato of course un variopinto astuccio crochet.
Tom Daley ha scoperto ferri e uncinetto durante i lockdown dell’anno scorso. Da antistress a hobby: il passo è stato breve. Ha così iniziato a sferruzzare per gli amici, i loro cani, i loro gatti.
E infine per beneficenza: i lavoretti fatti con filati ricevuti in regalo finiti all’asta sul web, di cui è un garbato habitué.
Tom Daley così british: campione sportivo, testimonial di Adidas e giovanotto generoso, da un decennio è anche un’icona LGBT che condivide in un diario su YouTube il suo ménage familiare con Dustin, sposato nel 2017, e il figlioletto Robbie di tre anni.
E’ un esempio di vita, soprattutto per gli atleti gay.
“I feel incredibly proud to say that I am a gay man and also an Olympic champion… I feel very empowered by that, because when I was younger I thought that I was ever going to be anything or achieve anything because of who I was.
To be an Olympic champion now just shows that you can achieve anything.“.
Proprio in pieno agosto, quando i social trasudano di bollenti influencer succintamente spiaggiate, Chiara Nasti si concede – ohibò! – una pausa da Instagram: e fa sul serio!
Perché son già passati 5, dico 5 giorni da quel post strutturalmente (e volutamente?) sgangherato, in cui la bella e super sensibile influencer napoletana confessa la sua voglia di riservatezza: alla ricerca di coòsa?
Di quel nuovo amore veronese, di uno sponsor, di vacanze, di botox? E’ voglia di mamma, di un bebè, di pasta, di acqua, di un pelosetto da coccolare…
Chiara sùvvìia: DìCCI come stai!
Katy Perry e Orlando Bloom approfittano dell’invito al gala di beneficenza pro Unicef organizzato a Capri da Luisaviaroma per concedersi la seconda vacanza italiana di quest’estate.
La prima a giugno: eravamo tutti con loro a Venezia sbirciando dal web quei baci e quegli abbracci a favore di selfie: nelle calle, in gondola, in motoscafo con Harry Styles.
Al caprese gala Unicef, Katy Perry incanta il red carpet in Pierre Cardin Couture vintage al braccio del suo Orlando, e canta Moon River accompagnata al piano da John Legend: abbagliante il suo Dolce&Gabbana gold.
Nel frattempo un divertito Orlando Bloom si improvvisa auchtioneer per battere all’asta una golosa rarità: la Cooper Formula Junior T-56 1961 con cui correva Steve McQueen.
E poi Katy e Orlando (e Daisy, e Flynn e il barboncino Nugget) si godono il mare di Capri, la buona cucina e… cos’è quella mano protettiva sul pancino di Katy: mica un altro bebé in arrivo?
Tokio 2020: s’illumina d’immenso l’Olimpiade italiana con le due medaglie d’oro conquistate in una manciata di minuti domenicali da Gianmarco Tamberi nel salto in alto (ex aequo con con il qatariota Mutaz Barshim) e da Marcell Jacobs nei 100 metri (in 9″80: meglio del Bolt di Rio 2016).
Ed è incontenibile la gioia di Gianmarco Gimbo Tamberi per questa vittoria insperata che lo “risarcisce” di quel maledetto infortunio alla caviglia che gli impedì l’Olimpiade di Rio 2016:
oggi quel gesso ha festeggiato a Tokio il meraviglioso oro di Tamberi.
“Mi sono gasato un sacco vedendo la vittoria di Gimbo e ho dato il mille per cento“: così il miracoloso Marcell Jacobs si aggiudica la regina delle gare olimpiche. Quei 100 metri da sempre sogno proibito dell’atletica italiana.
Un oro meritato che non è più chimera ma realtà: da oggi Marcell Jacobs è storia tricolore.
Brando strappa a Dudù il titolo di barboncino più famoso d’Italia. Invidiatissimo in Sardegna, fotografato in braccio alla sua padroncina: una splendida Diletta Leotta che fa ciao ciao su Radio105 alla Cala dei Sardi.
E che in effetti come compagno di vacanza ha scelto il cane invece di… Can!
Perché Can Yaman si trova centinaia di chilometri più in là, in quei di Gallipoli. Un Sando… Can senza Marianna all’arrembaggio dei lidi pugliesi fra spiaggia, birra e fans adoranti con cui selfeggia a tutto spiano. Ora bellissimo, ora sciroccato da far pena: Che Dio ci aiuti!
Ridotto uno straccio perché nessuno lo… Diletta!
L’estate italiana si strazia nel dubbio: Can e Diletta si sono lasciati? Can e Diletta sono mai stati fidanzati? Can e Diletta si volevano sposare? Ma: Diletta NON HA L’ANELLO. Can e Diletta torneranno assieme? E’ tutta una bufala? Diletta raggiungerà Can in Puglia?
Bau-bau: a Brando l’ardua risposta!
Mahmood sul red carpet dello stilosissimo e benefico amfAR gala di Cannes: un po’ timido e in disparte.
Come se non fosse stato appena premiato al French Riviera Film Festival come Best Music Video per il suo cortometraggio Back to us girato con i ragazzi del Levi’s Music Project…
Innamoratissimi e davvero glam Bella Thorne e Benjamin Mascolo sul red carpet dell amfAR gala di Cannes.
Abitino bianco MiuMiu illuminato da quel vistoso Ben di diamanti al collo per lei, prezioso total black griffato Versace per lui.
Tilda Swinton ha ritirato per conto dei suoi tre springer spaniel Dora, Rosie e Snowbear il Palm Dog 2021, premio che ogni anno consacra la migliore performance canina al Festival di Cannes.
Premiati per The Souvenir Part II di Joanna Hogg al fianco della loro padroncina, i tre cani succedono a Brandy, il pit bull di Quentin Tarantino, Palm Dog 2019 per la sua comparsa in C’era una volta a Hollywood.
Ma quant’è bella Sharon Stone, che sorride radiosa sul red carpet di The story of my wife al Festival di Cannes, avvolta dalla celestiale haute couture di Dolce&Gabbana!
Altrettanto bella Sharon Stone che piange per l’emozione quando, a margine del Festival di Cannes, la star americana è nominata Commandeur de l’Ordre des Arts et des Lettres.
Torna il sorriso all’amfAR gala di Cannes, dove Sharon Stone attraversa il red carpet al braccio del figlio Roan in un Dolce&Gabbana delicatamente lilla.
Ed è irresistibile auctioneer e madrina della serata: perfetta, con quel fisico da ventenne, nel suo sexy sleep dress noir di Alberta Ferretti.
Fotografatissimo a cena con Orlando Bloom.
E dulcis in fundo Sharon Stone sul tapis rouge della serata finale del Festival del Cinema:
preziosa sirena Dolce&Gabbana che splende di luce propria!
E il presidente della giuria, Spike Lee, pensa bene di lasciare la scena a Sharon Stone per farle annunciare e premiare la regista Julia Ducournau e il film TITANE:
i vincitori della Palma d’Oro di Cannes.
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Una bella cocomerata con il padrone di casa e la first lady Francesca Sofia Novello chiude il neonato video di L’Allegria – tormentone estivo di Gianni Morandi e Jovanotti – girato al Motor Ranch VR46 di Valentino Rossi fra le evoluzioni rombanti di Pecco Bagnaia, Marco Bezzecchi, Stefano Manzi.
Jovanotti è il fautore di questo blitz a Tavullia:
“L’Allegria‘ canta la speranza, la volontà, il desiderio di rimettersi in pista ripartendo dalle passioni. Quelle vistose e spettacolari del video cioè le moto, lo sport, il ballo, le belle compagnie, ma anche le passioni invisibili, personali, e ugualmente profonde“.
Come l’amicizia che lo lega al Dottore:
“Quando ho chiamato Vale per chiedergli di girare il video di L’Allegria al Motor Ranch mi ha detto: dimmi il giorno e mi faccio trovare. Gianni e Valentino non si erano mai incontrati prima ma sono figli della stessa Italia, quella bella che anche nei momenti più duri conosce la forza del sorriso. Quella che non molla mai“.
Nel video de L’Allegria non passa inosservata la mano bendata di Gianni Morandi per il brutto incidente occorsogli lo scorso marzo che fa pendant con i graffi sul volto (e tre costole incrinate) di Jovanotti, caduto poche ore prima dalla bici mentre pedalava verso il Trasimeno.
E allora: “…quello che ci vuole/quello che ci vuole/è un calcio e ripartire/Ripartire/Quant’è bella l’allegria/UH-UH!“.
Un anno di ritardo causa Covid: ma ecco il pullman di The French Dispatch che infine parcheggia sul red carpet del Festival di Cannes, guidato dal regista Wes Anderson.
Cast nutrito e stellare. In tanti anche a Cannes per quest’attesa prima fra cui Tilda Swinton, Owen Wilson, Benicio Del Toro, Bill Murray, Adrien Brody e soprattutto LUI: Timothée Chalamet.
Che elargisce alle fans adoranti smorfiette, francese fluente e abito lamé (Tom Ford) per la gioia dei social che si consolano così del forfait dell’attesissima Léa Seydoux, in quarantena a Parigi perché positiva al Covid.
I gioielli della Hortus Deliciarum High Jewellery Collection di GUCCI sono balzati involontariamente agli onori della cronaca del Festival di Cannes.
Non per il loro pregio ma perché ignoti ladri hanno svaligiato la camera d’albergo di Jodie Turner-Smith, testimonial del brand.
Come in un film di Hitchcock, i ladri hanno trafugato gli ori di famiglia della malcapitata Jodie Turner-Smith. Valore: svariate migliaia di euro.
Quisquilie in confronto al tesoretto di diamanti e berilli griffati GUCCI che l’attrice sfoggiava sul red carpet di After Yang, e su cui forse puntavano i rat d’hotel. Ingenuamente.
“I didn’t suppose i might be spending 2.5 hours within the police station on my ultimate day in Cannes, however right here we’re…”, ha postato mestamente Jodie Turner-Smith sui social.
Mentre la solerte gendarmerie la trasferisce per sicurezza (a cose fatte?) dal Marriot al Majestic Hotel. E la… Caccia al Ladro fa rabbrividire la Croisette.
A luci spente facciamo una carrellata sull’haute couture parigina che parla… italiano.
Cominciando da Fendi Couture FW21 by Kim Jones e la sua algida allure neoclassica scolpita nel marmo.
Armani Privé ha portato dal vivo a Parigi una collezione FW21 dove il giorno e la sera delineano silhouette impeccabili, dalla luminescenza madreperlacea. E lo stile inconfondibile.
Schiaparelli by Daniel Roseberry non si affranca dell’ingombrante heritage della grande Italienne.
E Giambattista Valli non rinuncia alla sua donna meringata, racchiusa in un perenne bozzolo di tulle.
Alle aristocratiche asimmetrie di Antonio Grimaldi il compito di rappresentare la classica sartorialità italiana in terra di haute couture.
Fra i colori del Festival di Cannes, il rosa è il più snobbato dalle donne ma non così dagli uomini a cominciare dal total pink esibito da Spike Lee (by Louis Vuitton).
Anche Mika ha scelto il rosa shocking per esibirsi al mega-party organizzato da Chopard mentre Josh O’Connor si è presentato sul red carpet in rosa confetto.
S’infittisce il… giallo sul tapis rouge del Festival di Cannes con il transito di Chiara Ferragni in un bucolico peplo lime, griffato Giambattista Valli.
Prima di lei avevano stupito il giallo intenso di Helen Mirren (Dolce&Gabbana), quello canarino di Meng Li (Yanina Couture, gioielli Bulgari).
E quello debordante di Farhana Bodi col suo spumoso Atelier Zuhra (gioielli Pasquale Bruni).
Appena una sfumatura yellow per il piumato Gucci con bustier di Jodie Turner Smith.
Non sono passate inosservate sul tapis rouge del Festival di Cannes le chiome leonine della “recidiva” Elena Lenina e di Andie MacDowell, orgogliosamente brizzolata.
Prime battute del Festival del Cinema di Cannes e il web si crogiola sul red carpet dove Bella Hadid lascia senza fiato con quel Jean Paul Gaultier d’annata (2002). Magnifique!
Pioggia di like anche per Etro, non importa se indossato da una statuaria Candice Swanepoel. Oppure, in versione più spirituale, da MJRodriguez.
Gli anni non passano per due splendide sirene, speculari nei loro monospalla abbaglianti di cristalli: Carla Bruni (in Celine e JimmyChoo) e Andie MacDowell (Versace).
Chanel porta l’haute couture al Palazzo Galliera, Musée de la Mode de la Ville de Paris, con una collezione autunno-inverno creata da Virginie Viard.
Un susseguirsi di tweed, nastrini, pizzi e rouches per ripercorrere gli inconfondibili stilemi di casa Chanel in un viaggio nel tempo chic e museale. Privo di emozioni.
Haute Couture FW21: Sfila Dior fra pareti ricamate (by Eva Jospin) che citano i palazzi romani, davanti ad un front row “vero” illuminato da Monica Bellucci, Jennifer Lawrence, Jessica Chastain e Cara Delevingne.
“L’haute couture non può essere anacronistica – spiega Maria Grazia Chiuri, che ha disegnato la collezione – ma deve nutrirsi di quotidianità arricchendosi da riflessioni morali, culturali, politiche e identitarie“.
E così Dior Couture by Maria Grazia Chiuri porta in passerella per il prossimo autunno il sogno esclusivo dell’abito di gala unito al sogno quotidiano di chi, una vita da sogno, la vive davvero.
Raffaella Carrà “esce di scena” con quella discrezione e quella classe che hanno contraddistinto tutta la sua vita artistica e privata.
Un male silenzioso se l’è portata via ma non può spegnere la sua luce che continuerà a brillare nel firmamento dello spettacolo italiano.
I ricordi delle nostre vite si intrecciano con tanti iconici, indimenticabili momenti di Raffa. Il suo caschetto, l’inconfondibile risata, le celebri gambe, l’ombelico, carramba, i fagioli e le paillettes.
Tuca tuca e Maga Maghella. Ironia e garbo. Sempre avanti, gran lavoratrice. Grande talento. Un’autentica rivoluzionaria che con la forza del sorriso ha svecchiato la televisione e il costume italiano.
MCS (già Marlboro Country Store) è il trait d’union fra l’epopea western e la moda made in Italy.
A Pitti Uomo 100 MCS festeggia i suoi 35 anni presentando la collezione SS22. E c’è anche Enrico Nigiotti, con la chitarra, il codino e tanta poesia.
Tre canzoni per i fortunati presenti:
Enrico Nigiotti sintetizza naturalmente nel suo look l’essenza dell’uomo MCS che esorcizza l’ordinarietà del casual con dettagli country and western dall’intramontabile fascino.
PITTI UOMO 100: lo sguardo di ghiaccio di Akash Kumar non mitiga l’afa fiorentina ma illumina di flash cerulei lo stand di NTN66 by Twentyone:
un nome interminabile per parlare della moda secondo Antonio Carnevale.
Con NTN66 il look maschile acquista leggerezza e dinamicità sia in un contesto urban che vacanziero dove apprezzare le geniali pochette che in un sol gesto si trasformano in giacche e magliette, comodamente ripiegabili nel packaging abbinato.
Perfette per finire in valigia: alla scoperta del mondo.
Paris Fashion Week men: Razionalmente multiculturale il mood della collezione SS22 menswear di Dior Homme creata da Kim Jones in tandem con la label Cactus Jack dell’acclamato rapper Travis Scott.
Si sfila “dal vero”, col pubblico (presente anche Olivier Rousteing) in una landa texana irta di spine di rose e di cactus.
Urban e sporty di lusso, i colori classici intervallati da fluo e rosa antico, ritmati dal monogram.
Le linee morbide, i dettagli raffinati che giocano con allacciature, broche, trench e borselli.
Dopo la pulitura e il consolidamento della facciata esterna del Colosseo, il restauro da 25mln di euro sborsati dal Gruppo Tod’s e Della Valle ne ha recuperato gli ipogei.
Un dedalo di cunicoli e stanze sottostanti la pavimentazione (oggi inesistente) dell’Anfiteatro Flavio.
Una passerella di 160 metri rende ora possibile la visita di quest’area che assomma 15mila mq.
Prossimi interventi sul Colosseo by Tod’s: il restauro delle gallerie del II ordine, dell’impiantistica e la costruzione di un centro servizi esterno di supporto ai turisti.
Paris fashion week men: Sportswear e sartorialità si sfidano nella collezione SS22 menswear disegnata da Virgil Abloh per Louis Vuitton con inedite Nike Air Force 1 ai piedi e colori vivaci che graffiano il mood lattiginoso ed inquietante del video Amen Break di Mahfuz Sultan.
Ancora un’atmosfera straniata, fuori dallo spazio e dal tempo, per Riccardo Tisci che scompone e ricompone in libertà i capisaldi di casa Burberry nella collezione SS22 menswear presentata in versione digital a Parigi.
In Lettonia un cartellone pubblicitario sfoggia una brutta copia dei Maneskin per promuovere la brutta copia della mozzarella: “Tik labi ka italija: Formagia mocarellas siers padara visu labaku!…. pat saldetu picu“.
E cioè: “La mozzarella Formagia buona come quella italiana rende tutto speciale!….Anche la pizza surgelata“.
Più bufala di così!
Giorgio Armani torna dal vivo, col pubblico, in passerella con la collezione SS22 menswear presentata a Milano Moda Uomo.
Stile inconfondibile: “Ho voluto rinfrescare l’idea dell’abito. – spiega Re Giorgio – Di sera è sufficiente una camicia coordinata ai pantaloni della stessa stoffa. Di giorno una giacca tagliata magari come un giubbotto di denim ma di lana gessata leggerissima. E poi, improvvisi, tocchi di colore…”.
Milano Moda Uomo – Dolce&Gabbana, dopo quasi due anni di astinenza da Covid, ci regalano un ritorno alla normalità mandando la collezione SS22 su una passerella VERA, con il front row gremito e tanti bei macho che sfilano dal vivo, in un tripudio di luci che si inseguono dalle luminarie della scenografia ai mega-swarovski che tempestano gli abiti sgargianti, pieni di vita e di ottimismo.
Fedeli ai cliché della casa.
95 look: tanto lavoro, tanto amore, tanta voglia di rinascita mentre dall’altra parte del mondo, a Hong Kong, a tre anni dalla catastrofe cinese che travolse Dolce&Gabbana, la cantante Karen Mok è stata messa alla gogna per aver indossato in un video un abito del “controversial Italian luxury brand Dolce & Gabbana“.
Video rimosso da tutte le piattaforme. E la Mok chiede umilmente perdono incolpando dell'”incidente” il suo malcapitato stylist… no comment.
Milano Moda Uomo – Etro (sì, proprio il marchio dei Maneskin…) fa marciare sui binari dell’ex Scalo Farini la collezione menswear SS22:
un caleidoscopio di colori e leggerezza, suggestioni esotiche e psichedeliche sulla musica di Franco Battiato.
Fuori dal tunnel per andare incontro al mare marciano i modelli della collezione SS22 di Prada creata in tandem da Miuccia Prada e da Raf Simons.
Abiti lineari ed essenziali in un percorso verso la natura, la libertà.
Milano Moda Uomo: FENDI racconta in digital la sua collezione SS22 fluida e positiva, per un uomo che mostra le gambe, la pancia e indossa orecchini e borsello sotto il cielo di Roma.
Ambientazione bucolica per la collezione SS22 digital di TOD’s per un uomo solare, sofisticato ed informale, che vive il suo safari italiano fra le bellezze naturali ed architettoniche della Cantina Petra di Suvereto.
Milano Moda Uomo: Ermenegildo Zegna presenta in digital la collezione SS22 creata da Alessandro Sartori che distilla il tailoring classico della casa infondendovi gli umori del mondo moderno.
Il risultato è essenziale, genderless e anche sorprendente.
Una sartorialità urban dalle linee fluide e dai colori naturali, che parlano di cielo e di terra. Easy to wear senza banalità, indiscutibilmente trendy.
Anche quest’anno Harry Styles manda in fibrillazione l’estate italiana e nonostante la mascherina viene scoperto e pedinato a Venezia dall’occhio implacabile dei social.
Il testimonial prediletto di Gucci gira in laguna gli ultimi ciak del film My Policeman, con David Dawson.
E sul web è tutto uno sbrodolarsi di: hermoso, lindissimo, estiloso… Beautiful… estoy a tus pies… Harry ti aaamo!
Harry trova anche il tempo di un giro in gondola con Katy Perry, Orlando Bloom e la loro figlioletta Daisy Dove, in vacanza a Venezia.
Poi parte in direction dell’Argentario: per un bollente, paparazzato tuffo tutto muscoli e tatuaggi a Porto Ercole.
Estate 2021: Belen e Cecilia Rodriguez sono le sinuose testimonial di Me-Fui, il loro esotico marchio di beachwear (dentro e fuori dall’acqua).
Che ogni LEI può acquistare comodamente online.
Mentre LUI può acquistare, anche online, i costumi Yamamay suggeriti da un fisicato Fedez.
Che sono trendy ed eco friendly in quanto realizzati con fibre di poliammide e poliestere riciclati.
Michele Merlo, Mike Bird, 28 anni non c’è più: una morte che lascia parenti, compagni, colleghi e fans allibiti per la crudele rapidità con cui la malattia ha stroncato il benamino di Amici 16.
Una leucemia fulminante che i medici si sono abbassati a diagnosticare solo quando il ragazzo era ormai agonizzante ed è toccato dire ai suoi genitori di andare a salutarlo. Di dire addio a quel figliuolo che si spegneva ed era così “bello e forte, come sempre“.
Questa sera guardate tutti il cielo, troverete una STELLA, la più luminosa è Michele. Vi abbracciamo tutti, vi voleva un gran bene. Noi vi vogliamo un bene immenso. GRAZIE: è il messaggio del papà su Facebook.
Sul profilo Instagram di Michele fa venire i brividi l’ultimo post: la foto cupa di un tramonto e quella frase che sembra una premonizione: Vorrei un tramonto ma mi esplode la gola e la testa dal male. Rimedi?
Perché mercoledì Michele Merlo si era recato al pronto soccorso di Vergato per dei sintomi frettolosamente attribuiti ad una forma virale. Rispedito a casa: “Sono incazzato, mi hanno detto che intaso il pronto soccorso per due placche in gola“, dirà alla fidanzata.
Poi Michele chiama il suo medico che nemmeno lo visita. Giovedì finisce in terapia intensiva all’Ospedale Maggiore di Bologna per un’emorragia cerebrale. Morirà domenica.
(Michele Merlo su TikTok).
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