![](\"https:\/\/blog.modiamo.eu\/wp-content\/uploads\/imported-media\/images\/1454170020.jpg\"\/)
<\/p>\n
“Il punto di partenza è Mariano Fortuny<\/b><\/i>”, spiegano gli artefici, Chiuri <\/b>e Piccioli<\/b>.
“Da lui abbiamo appreso l’arte del tempo che passa, la bellezza delle cose che invecchiano. In un periodo in cui l’ossessione per la giovinezza dilaga – <\/b>aggiungono – ci è piaciuto al contrario riflettere sulla patina che si deposita sulle cose e sugli oggetti che ci accompagnano per una vita<\/b><\/i>”.<\/p>\n
![](\"https:\/\/blog.modiamo.eu\/wp-content\/uploads\/imported-media\/images\/1454172253.jpg\"\/)
<\/p>\n
Una parte della sfilata è dedicata a languidi pepli total white,<\/i> valorizzati dai diademi di Harumi Llossowska<\/b> e dai gioielli posti su vesti e piedi, disegnati da Alessandro Gaggio.<\/b>
“L’altro tema che ci era caro è la libertà femminile che Fortuny donò a donne eccezionali ed eccezionalmente libere come Isadora Duncan”<\/b>, sottolineano ancora i due stylist<\/b><\/i>.<\/p>\n
![](\"https:\/\/blog.modiamo.eu\/wp-content\/uploads\/imported-media\/images\/1454170085.jpg\"\/)
<\/p>\n
“Erano vere pioniere e spezzarono tabù e regole tanto sul palcoscenico quanto nella vita privata.
Si vestivano con libertà, ripescando negli archetipi degli abiti della Grecia classica e allo stesso tempo assecondando la loro crescente emancipazione dai corsetti tradizionali<\/b>“.<\/p>\n
![](\"https:\/\/blog.modiamo.eu\/wp-content\/uploads\/imported-media\/images\/1454170579.png\"\/)
Anche nella collezione di Valentino<\/b> non mancano elementi tipici delle culture orientali, come è successo in maniera più o meno evidente in tutte queste sfilate parigine. <\/p>\n
Oltre all’omaggio a Fortuny<\/b> è un segno dei tempi che fa ben comprendere l’impegno che le grandi maison<\/i><\/b> stanno mettendo per conquistare i mercati asiatici e africani. <\/p>\n
![\"smiley\"\/](\"https:\/\/blog.modiamo.eu\/wp-content\/themes\/onecom-ilotheme\/assets\/images\/smileys\/smiley_blush.gif\")