Il 28 agosto iniziano le Paralimpiadi e l’equipe francese erediterà lo smoking che ha sfilato in apertura delle appena archiviate Olimpiadi di Parigi 2024, griffato Berluti:

maison appartenente dal 1993 alla lussuosa scuderia del colosso della moda LVMH, sponsor dei Giochi.

Berluti è in effetti un marchio “francese” ma sfrutta il genio italiano e produce in Italia (come del resto Schiaparelli).

Fondato nel 1895 da Alessandro Berluti: emigrato Oltralpe ma nato a Senigallia (1865), che s’inventa calzolaio a Parigi dove presenta – all’Esposizione Universale del 1900 – la sua oxford realizzata in un unico pezzo, senza cuciture visibili. Un successo.

Quella scarpa è tuttora un must: si chiama Alessandro. È nei listini di Berluti nonostante la maison abbia rimosso quel nome dal suo DNA. Oggi nessuno più si ricorda di Alessandro Berluti: né a Senigallia, né in Francia, né su Wikipedia.

Firenze celebra Ferragamo, Parigi adora Louis Vuitton. Berluti? È solo un logo.

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