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Il blog che parla di stile e di fashion con una sfumatura di gossip

Ida Paro: blogger, style consultant, personal shopper

La moda “dolce” di Luisa Spagnoli

style Posted on 31 Dic, 2015 19:22


Luisa Spagnoli
, forse non tutti lo sanno, è la “mamma” dei Baci Perugina, il cioccolatino degli innamorati che, con la Nutella, è il prodotto dolciario più famoso e più apprezzato d’Italia.

E’ quindi una “dolce” storia quella dell’imprenditrice umbra che risale all’inizio del secolo scorso e si sviluppa parallelamente alla storia dell’industrializzazione italiana.


Luisa e il marito, Annibale Spagnoli, hanno una confetteria che nel 1907, con l’apporto di Francesco Buitoni, diventa una azienda con 15 dipendenti nel centro storico della città: la Perugina.

Alla fine della Prima Guerra Mondiale l’azienda conta già più di 100 dipendenti.
Nel 1922 nasce il Bacio Perugina da un’idea di Luisa Spagnoli che, per risparmiare la cioccolata, la allunga con la granella di nocciole avanzata dalla produzione ricavandone il famoso cioccolatino con la nocciola intera conficcata al centro.

Molto attenta anche al lato organizzativo e assistenziale della Perugina, Luisa Spagnoli apre nello stabilimento di Fontivegge un asilo nido e degli spacci in cui fare la spesa, per aiutare le dipendenti.
Contemporaneamente si lancia in una nuova impresa: l’allevamento dei conigli d’angora, all’epoca sconosciuti in Italia, da cui ottenere tramite la pettinatura (i conigli non venivano quindi tosati, un sistema che verrà brevettato) la lana da filare.


Nasce l’Angora Spagnoli per la creazione di capi di maglieria di alta moda.
Nel 1935 Luisa Spagnoli muore e non ha modo di assistere all’espansione della nuova azienda che sotto la guida del figlio, Mario, nel 1947 diventa la Città dell’angora: intorno allo stabilimento nasce infatti una intera comunità con case a schiera, asili e una organizzazione assistenziale e ricreativa, tutto destinato agli operai.


Nel 1963 viene aperta al pubblico la Città della Domenica (che si sarebbe dovuta chiamare Spagnolia), il primo esempio di parco-giochi italiano costruito da Mario Spagnoli nel corso degli Anni Cinquanta, su una collina appartenente alla famiglia.
Nel 1967 l’Azienda diventa una S.p.A. e si espande con una rete commerciale presente in tutto il mondo.


E siamo ai giorni nostri: due mesi fa sono iniziate le riprese di una fiction dedicata alla “dolce” storia di Luisa Spagnoli e della sua maison.
La protagonista è Luisa Ranieri e la fiction andrà in onda su Raiuno nei giorni 1 e 2 febbraio.

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Party sneakers?

Xmas Posted on 30 Dic, 2015 23:36

Valentina, 18 anni, mi scrive per domandarmi se per il suo party look di
San Silvestro può indossare delle sneakers invece del sandalo/scarpa taccododici.


Io personalmente le consiglierei il tacco, considerato che ne esistono versioni facili da indossare, adatte alle non-equilibriste, sotto forma di stivaletti, magari in pizzo o con inserti preziosi.

Le sneakers in un contesto, presumo, elegante vanno abbinate con una certa ironia, giocando sul contrasto fra la scarpa e un abito (nero) corto o lungo, davvero glamour.

Oppure con dei pantacollant (neri) abbinati a un top o una camicia di raso, magari rosso, o di lamé, o arricchita di paillettes.


Altrettanto importante è la figura: alta o bassa che sia, deve essere longilinea, con gambe slanciate.
Niente polpacci da calciatore o culotte de cheval!


Anche l’età, secondo me, non dovrebbe essere troppo… avanzata!
Massimo 20 anni?


Amica mia, guardati allo specchio e scegli con onestà.
Perché abbinando male le tue sneakers rischi di fare la figura di una paperina circondata da sfavillanti… trampolieri!


Ma come, avevi già deciso di sì, prima ancora di scrivermi?
E allora ecco alcune proposte per tutti i tipi di gusto,
magari con un piccolo finanziamento da parte di papà…
E buon 2016!


Nelle foto:

1) Versace: Palazzo vari colori con elastico per miglior vestibilità
2) Versace: Palazzo pelle metallizzata e cristalli
3) Versace: Barocco high tops con stampa in stile barocco
4) Louis Vuitton: slip-on con borchie e diversi tipi di pelle
5) Louis Vuitton: Frontrow in pelle metallizata (anche argento e nero)
6) Alexander McQueen: pelle metallizzata, suola oversize
7) Salvatore Ferragamo: sneakers in vernice tessuto e paillettes
8) Dolce&Gabbana: high top nappa, stampa animalier e gioielli
9) Hermès: Kick slip-on scamosciato, foglie pelle nera, suola bianca
10) Hermès: Lennox high top pelle con borchie a piramide

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Curvy holiday look

Xmas Posted on 29 Dic, 2015 20:55

Avete pensato già al colore che volete indossare, avete acquistato scarpe e accessori da urlo, vi siete fatte prestare il bolerino nero di eco-pelliccia dall’amica del cuore, ma niente vestito?
Care amiche curvy e indecise, ho qui per voi il vestito giusto per la notte di San Silvestro. Scegliete pure!


Se amate il colore, due proposte di Elena Mirò: in blu, davvero trendy, l’abito in pizzo leggermente stretch con scollo a barchetta, maniche lunghe e fodera in raso blu ma di nuance più chiara.
Linea dritta e scivolata per il modello rosso in crèpe con collo ad anello doppio di tessuto e maniche raglan.


Se preferire il nero – che si abbina e si riutilizza con facilità – qui sopra un modello di linea sobria ma impreziosito da un ricamo di perline in vita e a fondo manica, e un modello con drappeggio asimmetrico alleggerito dalla parte superiore e da una manica in tulle. Di Marina Rinaldi.


Ancora con Marina Rinaldi, torniamo al blu che è di gran tendenza per Capodanno (anche per gli uomini), ed ecco un abitino aderente in crèpe con inserti di pizzo leggermente lucido.
Per le amanti dell’oro, che può essere richiamato anche dagli accessori, questo abito aderente che sblusa con un tessuto in voile lurex. La romantica cintura in gros grain è removibile.


Se volete osare il lungo, da alleggerire indossando dei sandali gioiello, queste due proposte davvero glamour, sempre di Marina Rinaldi: a sinistra abito nero in frisottina lucido con bustino in velluto jacquard blu.
A destra un abito lungo nero con bustino in lurex dall’ampia scollatura a V.

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Barbanera vecchio stile

news Posted on 29 Dic, 2015 15:25

Il mio primo mezzo secolo di vita è stato scandito dal calendario Barbanera.

Già alle elementari penzolava accanto al Crocifisso, proprio lì, dietro la temuta cattedra.
Poi si è trasferito sulla parete delle superiori fra la Croce, la lavagna e qualche graffito scritto con la biro. A casa delle mie compagne era un must.
Mio cognato non si azzardava a piantare una zucchina nel suo orto cittadino se Barbanera non gli propiziava la luna.


A volte l’ho messo come regalo nei cesti natalizi, fra il panettone e lo spumante, perché sapevo che, almeno quello, non sarebbe stato riciclato.

Oggi scopro che dietro al vecchio calendario e agli oroscopi (infallibili!) curati dall’Editoriale Campi di Foligno, c’è la poderosa raccolta degli almanacchi Barbanera: una cosa “seria”.

Infatti è la più completa al mondo nel suo genere, composta da 356 esemplari datati 1762-1962, motivo per cui è stata dichiarata in questi giorni patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, come simbolo di un genere letterario in cui si rispecchia la cultura popolare, vale a dire il DNA di una nazione.

Gli almanacchi di Barbanera sono così entrati a far parte del Memory of the World Register, una biblioteca universale che raccoglie l’alfabeto fenicio, la Nona di Beethoven, i film dei fratelli Lumière, l’archivio Pasteur e tanti altri tesori da preservare.

Una consacrazione che restituisce un po’ di autorevolezza al vecchio calendario ormai messo in ombra dal sito web che snocciola astri, tisane e fasi lunari con velocità, completezza e modernità.
Ma senza più magia.

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Capri, Hollyood… e glamour

news Posted on 28 Dic, 2015 20:40

E’ in corso, fino al 2 gennaio, la XX edizione di Capri Hollywood International Film Festival.

In programma un omaggio a Brigitte Bardot, che nel 1963 girò nell’isola
Le mépris“, di JeanLouc Godard.
Un ricordo di Luca De Filippo con la proiezione del film “Sabato, domenica
e lunedì
”, diretto da Lina Werthmuller, presidente onorario del Festival.

Tanta musica con, fra gli altri, Giovanni Allevi, Noa, Edoardo Bennato e, ospite “di casa”, Peppino Di Capri.
Tanti attori italiani fra cui Riccardo Scamarcio, Francesco Pannofino, Franco Nero, Alessandro Siani (che ritira il Telegatto per il film
Si accettano miracoli”) e Paola Cortellesi.

Immancabili registi stranieri, fra cui Bille August, Cary Fukunaga e
Shekar Khapur.
Tanti premi, mostre, convegni e golose anteprime di film come “Joy”,
Steve Jobs”, “Il piccolo principe”, “MacBeth”, “Carol”, “Love&Mercy
(da vedere gratis, parola altrimenti sconosciuta a Capri!).


Madrina della manifestazione Valentina Reggio.
Presidente onorario la grande Lina Wertmuller.


Il punto di forza del programma è però lei: Capri.
L’isola meravigliosa che non ti stanchi mai di scoprire tanto è piena
di vita e di glamour.


Se a Capodanno non volete andare a Capri per vedere un film, andateci
per bere un bel caffè nella Piazzetta e lasciarvi sedurre dalle bellezze dell’isola incantata.
Non ve ne pentirete.

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Party look per tutta la famiglia

Xmas Posted on 27 Dic, 2015 18:43


Agli eterni indecisi che non sanno proprio cosa indossare per festeggiare la notte di San Silvestro ecco una carrellata – pensata per tutta la famiglia – di holiday party looks, come spiega la coppia griffata Dolce&Gabbana.
Per loro un outfit davvero bon ton: lui in smoking, lei in pizzo con gli stessi colori del “cavaliere”. Classico ed elegante.


Oro e argento firmato Oscar de la Renta per questa proposta davvero glamour e sicuramente indimenticabile. Un outfit per le donne decise che amano mettersi in mostra!


Rosso di sera buon anno si spera? Per le più superstiziose il rosso è un must e sta bene a bionde e brune: la woman in red di GUESS avrà fortuna garantita per tutto il 2016!


Estremamente giovanile questa rivisitazione del più classico dei party look da parte di Tommy Hilfinger per i nostri boys.


Benetton ha pensato a questo outfit elegante e informale allo stesso tempo adatto ai più giovani. Per uscire con gli amici oppure con mammà e papà.


Ancora più giovani questi baby indossatori. Per loro GUESS ha messo a punto dei party look ironici ed eleganti, adatti anche ai bambini più scatenati.


Perchè sarebbe meglio lasciare il pupo a casa, la notte di San Silvestro…
ma se anche nonnetta passa da Dolce&Gabbana e poi se ne va al Veglione, non rimane altro portarselo con sè!


A casa resta il cane, sperando che a mezzanotte non ci siano troppi botti.
Per lui pappa extra e una giacca rossa holiday look in lana, con eleganti bottoni dorati. Firmata Ralph Lauren.

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Stile in musica

Xmas Posted on 26 Dic, 2015 21:14

Stile, musica e Festività natalizie vanno a braccetto:
lo dimostra la iconica Mina che alla Vigilia ha postato su YouTube un augurio in musica e immagine (una sola: il suo volto incorniciato da un tuppo a forma di abete) che ha mandato in visibilio i suoi sempre innumerevoli ed adoranti estimatori.
Non è Bianco Natale, che la Tigre di Cremona ha più volte interpretato, ma una cover di Last Christmas dei Wham, languidamente jazz.
Che stile! Grazie, Mina.


Grazie anche ad Andrea Bocelli, il cantante italiano più famoso al mondo, che invece di crogiolarsi in cima ad un dorato piedistallo scende fra i senzatetto di New York, imbraccia la chitarra di un musicista di strada a Times Square, intona Mamma e Che sarà strimpellando e divertendosi, per la gioia dei benedetti dal Signore che hanno avuto la grazia di passare in quel momento (ma io dov’ero?) e di immortalarlo con i loro Xphones.


La notizia ha fatto naturalmente il giro del mondo in pochi secondi: il buon Andrea ha guadagnato 500 dollari con la sua estemporanea esibizione che con autentico spirito natalizio ha girato, aggiungendovi un’offerta personale, al suo “ospite” e agli homeless della Grande Mela.
Davvero un bell’esempio di stile.


Grazie anche ai Negramaro che cantano Jingle Bells alla radio, facendo gli auguri ai loro fans con stile e simpatia e, soprattutto, risparmiandoci il deprimente video natalizio prodotto qualche anno fa.
Meglio vedere Giuliano Sangiorgi & C. dal vivo! E loro ci saranno, lì sul palco del Circo Massimo, nella Mezzanotte più importante dell’anno.
Appuntamento a Roma: 31 dicembre. Per un Capodanno di musica, stile e divertimento.

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Regalati un concerto!

Xmas Posted on 25 Dic, 2015 17:41

Se avete voglia di farvi un regalino – magari per condividerlo con i figli – senza sforzarvi, digitate sul web la magica parola TicketOne: vi apparirà tutto ciò che è spettacolo, a partire da oggi fino alla fine del 2016!
E fra stile e musica, modiamo vi suggerisce qualche chicca, adatta a tutte le età.


Mario Biondi, anima jazz italiana che veste Carlo Pignatelli,
è in concerto a Firenze, Roma e Bari il 28/29 e 30 dicembre.

Dopo la pausa come stylist di Swatch, per cui ha disegnato l’orologio JovaTime in serie limitata, Jovanotti prosegue il suo Lorenzo nei Palazzi dello Sport 2015/2016 al Palalottomatica (27/28/30 dicembre), quindi il 2 gennaio ad Acireale.
Saluterà la Befana al Palamaggiò di Caserta (5/6 gennaio), quindi andrà a Milano (8/9 gennaio), Bolzano (11 gennaio) per concludere a Firenze, con il concerto di casa (18/19 gennaio).


Ma ci sono anche i concerti estivi in prevendita.
Dopo la sua consacrazione nel presepe di San Gregorio Armeno ed essersi tatuato un Michael Jackson sul braccio, Stash e il suo celebrato ciuffo porteranno The Kolors all’Alcatraz di Milano (16 maggio) e all’Atlantico di Roma il 23 maggio.

Dopo 13 anni di assenza, torna in Europa Mariah Carey che firma profumi e sicuramente non veste Donatella Versace, dopo che l’abito griffato dalla stilista italiana è “crepato” in diretta televisiva sotto la pressione delle esuberanti forme della Carey, un paio di anni fa.
La cantante statunitense sarà al Mediolanum Forum il 16 aprile.


Giugno è il mese di Laura Pausini, (il 4 al San Siro di Milano e
l’11 all’Olimpico di Roma), di cui è nota la passione per Giorgio Armani,
e di Vasco Rossi, anche lui all’Olimpico di Roma (22/23 e 26/27 giugno) con il LiveKom’016.
Non sappiamo se vestirà di nuovo i giubbotti di Davide Dinardo, ma dal 1996 per 14 volte i concerti di Vasco sono andati sold out nello stadio romano.
Non gli resta che continuare la serie!


Reduce dalla fatiche di XFactor, Skin torna a cantare con gli Skunk Anansie: previsti in tempi brevi la pubblicazione di Anarchytecture (15 gennaio), e un bel sold out all’Alcatraz di Milano (17 febbraio).
Per ascoltarla occorre quindi aspettare le tre date di luglio (14/15/17).
Sempre grintosa e trendy, abbiamo visto Skin indossare una preview della collezione primavera-estate di Manuel Facchini.


Rihanna è sempre più immersa nel pianeta della moda.
Firma il suo profumo RiRi, è stata stylist e testimonial per Armani, è la prima testimonial di colore di Christian Dior, firma una collezione di scarpe come direttore creativo di Puma e di calze per Stance.
Trova anche il tempo di cantare e il suo ANTI World Tour parte il 26 febbraio da San Diego.
Sarà in Italia per una sola data, al San Siro di Milano, il 13 luglio.

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Le unghie delle feste

Xmas Posted on 24 Dic, 2015 15:42

Un party look vincente è creato non tanto dall’abbigliamento, per il quale
basta indossare un semplice tubino nero, quanto dagli accessori
(borsette, scarpe taccododici, cinture, gioielli veri o falsi…),
dal trucco e parrucco (di solito piuttosto elaborati) e, naturalmente,
dalle unghie.


In tema di festività, la nail art si sbizzarrisce come non mai
con proposte che vanno dal demenziale al superchic: la scelta è infinita, il buon gusto è d’obbligo anche se un po’ di ironia non guasta…

Per chi non ha la fantasia né la capacità di creare autentici chez-d’oeuvre
sulle proprie unghie, arrivano in soccorso i kit di unghie finte.
Sono economici e il risultato è rapido e perfetto grazie alle istruzioni d’uso a prova di neofita!


Per chi invece vuole approfondire l’argomento o confrontarsi con la globalità dei patiti della nail art, niente di meglio dei social.
Io ho scoperto un intero mondo a riguardo su @fotosdeunas, ma in effetti sul web la scelta è infinita.

Infinita come la storia della nail art che non è un frivolo prodotto dei tempi moderni, ma è una pratica che affonda le sue radici negli albori della nostra civiltà, con profonde implicazioni sociali e religiose.


La manicure intesa in senso moderno arriva solo nel secolo scorso:
sono gli Anni Venti, impazza la half moon manicure, REVLON produce i primi smalti colorati.
Il rosso è il colore dominante per unghie da vera vamp.


Da allora ogni decennio ha la sua moda, le sue forme, il suo colore.
La immortale french manicure si impone a partire dagli Anni Settanta,
ma ancora oggi ha i suoi estimatori, con le dovute varianti.
E in effetti si può dire che, attualmente, qualunque tipo di unghia è trendy se riflette l’umore o la personalità di chi la indossa, più che il suo outfit.

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Don Matteo e Monicà

news Posted on 23 Dic, 2015 16:07

La troupe di Don Matteo 10 ieri ha fatto tappa a Città di Castello per girare, davanti al Duomo, uno di quegli spot di buona volontà che vengono inseriti nel telefilm per promuovere le città umbre, e che generano feroci battaglie campanilistiche fra le città stesse.


In piazza Gabriotti c’era Nino Frassica, non c’era Terence Hill, non c’era Belen, ma per un attimo è sembrato di veder passare LEI, la Tifernate
(gli abitanti si chiamano così) per eccellenza: Monica Bellucci.
E come da copione Nino Frassica/Cecchini l’ha inseguita per chiederle un autografo… ma c’est tout!


In realtà era una sosia (si fa per dire): la exmissmondobeach Rim Talib.

Tutto questo ci fa capire che se non fosse per Dolce e Gabbana,
che ogni tanto afferrano Monica Bellucci (quella vera, grazie al cielo) per la lunga chioma e la trascinano en Italie, la bella diva tornerebbe a casa sua solo in controfigura o per girare un film di 007.


Perché il cinema francese e quello americano se la contendono a suon di miliardi. Mentre l’Italia si accontenta della “sosia” e di qualche red carpet.


E così un bel giorno Monica, come ha fatto già Carlà, piazzerà due begli accenti, sulla A e sulla I.
Alle figliole non dirà più “gìmo”, ma solamente “allons!”.
E diventerà per sempre MonicA’ BelluccI’.
Non più “famosa attrice italiana“. Ma: Madame Belluccì, la plus belle star… du cinemà fransé!

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“M” for… McCartney!

Xmas Posted on 22 Dic, 2015 20:25

Natale è alle porte e modiamo vuole mettere sotto l’albero due doni firmati sorelle McCartney.
Il primo regalo è destinato ai bambini: si tratta di simpatiche felpe e T-shirt della nuova collezione Primavera/Estate 2016 create da Stella McCartney.

La linea si chiama Meat Free Monday ed è caratterizzata da due cavalli che si baciano (la fotografia è di Mary McCartney): un simpatico invito per chi guarda a condurre una vita sana che salvaguardi il nostro pianeta.
Si possono acquistare online e una percentuale dei profitti sarà destinata alla campagna Meat Free Mondays, che invita le persone a non mangiare carne almeno il lunedì.


Secondo recenti studi infatti l’allevamento di bestiame è al terzo posto fra le cause di grave danno ambientale, incluso l’effetto serra, e se una famiglia media dimezzasse il suo consumo di carne ridurrebbe le emissioni di CO2 più che dimezzando l’uso dell’auto.

Da Mary McCartney un regalino per le mamme che sono nel panico quando devono affrontare i menu delle feste: dopo il libro Food pubblicato nel 2013, Mary McCartney ha infatti messo su un bel blog di cucina, prevalentemente vegetariana.
Il nome del blog è P for Peckish, le ricette sono economiche e facili da preparare e si trovano anche su Twitter.
Ah, dimenticavo: il blog è in inglese! In caso di necessità farsi aiutare dai figli per la traduzione!

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CANGIARI: la moda della rinascita

life Posted on 22 Dic, 2015 18:05

Come outfit per le feste vorrei proporre un modello di CANGIARI visto nella sfilata che, qualche giorno fa, ha proposto il meglio della produzione del brand calabrese al Nazionale Spazio Eventi di Roma.


E’ un pretesto per parlare della serata, organizzata in collaborazione con Action Aid, che ha visto la partecipazione di Marina Spadafora, vincitrice del premio ONU Women together Award 2015, e anche per parlare del brand calabrese la cui peculiarità, forse unica in Italia, è quella di dedicarsi ad una moda ecoetica-artigianale attraverso la riscoperta delle radici greche e bizantine che sono alla base delle tradizioni calabresi.


CANGIARI
(in calabrese sta per “cambiare”) esercita un controllo diretto su tutta la filiera di produzione dei suoi capi, completamente made in Italy.
Le stoffe sono tessute a mano secondo antiche tradizioni e tinte con colorazioni biologiche.

Il brand appartiene al Gruppo Cooperativo GOEL.
Il nome ha radici bibliche, vuol dire “il liberatore”, e sintetizza la mission di questa coop che dal 2008 promuove l’Alleanza con la Locride e la Calabria, sottoscritta da oltre 3.000 persone e 740 Enti, con cui si vuole contrastare il fenomeno camorristico attraverso progetti di sviluppo in diversi settori.


In un momento storico di grande incertezza e difficoltà sono esempi come ActionAid e CANGIARI a dare speranza – ha detto Marina Spadafora nel corso della serata romana – ed è questo il momento di agire per ciò in cui crediamo e per cui dobbiamo portare alta la fiaccola della giustizia e della speranza“.

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Pimkie Fashion Bar

news Posted on 21 Dic, 2015 23:57

Dopo Anversa e Parigi, il format di Pimkie Mini Fashion Bar approda anche a Milano presso il boutique hotel Palazzo Segreti.
L’idea si ispira ai tradizionali mini bar delle normali camere d’albergo, solo che propone vestiti al posto di merendine e succhi di frutta.

Nelle stanze dei boutique hotel selezionati da Pimkie nelle principali capitali europee, le clienti troveranno una struttura integrata nell’armadio, oppure self standing, dove è proposta una selezione di abiti e accessori adatti a diversi tipi di outfit.
La cliente potrà provare i capi con comodo e se deciderà di acquistarli li pagherà al momento del check out, esattamente come si fa per il mini bar.
Se la taglia non è quella giusta ci penserà il fashion concierge a fornire i capi della misura desiderata.

Gli impenitenti ladruncoli dei mini bar potranno così darsi a un nuovo tipo di saccheggio, sicuramente più glamour.

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Moda e anoressia

news Posted on 21 Dic, 2015 21:44


Si è riparlato in questi giorni della correlazione fra anoressia e mondo della moda, visto che in Francia è stata approvata una legge anti-anoressia che impone alle agenzie di moda di richiedere a chi viene assunto (uomo o donna) un certificato medico che ne attesti il perfetto stato di salute e impone la dicitura ritoccate, se queste lo sono, alle foto pubblicate sui giornali e raffiguranti soggetti molto magri, onde evitare casi di emulazione da parte di persone a rischio.


Prima della Francia, Israele ha approvato una legge analoga (sarebbe interessante conoscerne gli esiti).
In Italia ci si rimette alla buona volontà degli stilisti e non sembra che la notizia abbia provocato particolare emozione visto che la stampa, nel riportarla, si è limitata a cambiare data ad articoli analoghi già pubblicati ad aprile.

Nell’ambiente della moda italiana il problema anoressia viene rimosso, per cui rimane epocale la presa di posizione di Oliviero Toscani che, nel lontano 2007, per la campagna pubblicitaria di Nolita, ritrasse il corpo emaciato di Isabelle Caro, La ragazza che non voleva crescere, come si definiva nel titolo della sua autobiografia, morta tre anni dopo. Aveva 28 anni appena.


Forse è la definizione disturbo alimentare che fa sembrare l’anoressia innocente come la voglia di Nutella: un vezzo femminile tipico di modelle o principesse in vena di capricci.
In realtà è una vera malattia (che colpisce anche gli uomini) ancora sconosciuta e che ha una elevata percentuale di cronicizzazione e di mortalità.
Gli anoressici tirano a campare per decenni come larve in attesa di una eventuale guarigione.


Ma non esiste una vera terapia come non c’è una causa precisa, anche se sembra esistere un legame fra l’anoressia e il malato desiderio di piacere a “qualcuno” anche a costo di uccidersi.
In una intervista Valeria Levitina, già miss Chicago e ridotta a pesare 29 kg, si preoccupa solo di domandare: “Vi piaccio?”.

Tornando al legame fra moda e anoressia, è ovvio che la prima non è causa della seconda.


Ma è vero che le agenzie pretendono dalle indossatrici che facciano la fame per rientrare in parametri assurdi ma accettati dagli stilisti e, alla fine, anche dai consumatori.
Ce lo confermano le modelle stesse che, qualche volta (raramente) si ribellano, come ha fatto due mesi fa Charli Howard (23 anni, taglia 38) mandando a quel paese, da Facebook, l’agenzia di turno.

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Cosa mi metto?

Xmas Posted on 20 Dic, 2015 16:42


E’ l’ultima domenica prima di Natale.
Il tempo stringe per decidere l’outfit delle serate di festa.
A chi è ancora in alto mare modiamo propone qualche mise che potrebbe illuminare la via da seguire alle super-indecise (foto sopra: Pierre Cardin).


Ecco delle proposte di Rachel Zoe per essere davvero glamour, anche in pantaloni.
Non proprio famosissima in Italia, la Zoe in America è conosciuta come la stilista delle star (Demi Moore, Britney Spears, Miley Cyrus…), e come la stilista del reality, (The Rachel Zoe Project, visto anche in Italia).


Rachel Zoe appartiene alla nuova generazione di stylist che coadiuvano la creatività con un sapiente utilizzo dei media.
Chi non è soddisfatto da queste proposte può cercare idee nel libro La moda dalla A alla Zoe.
Se nemmeno questo è sufficiente, può imitare questi due outfit indossati dalla diretta interessata!


Ma torniamo a Pierre Cardin, all’anagrafe Piero Cardin, trevisano ma francese di adozione, di cui non parlo perchè non basterebbe un’enciclopedia.


Restiamo in nel settore dell’abbigliamento, uno dei tanti griffati dal leggendario stylist, per proporre degli outfit davvero eleganti ma classici, adatti anche a donne che non abbiano per forza il fisico da top model.
E Buon Natale a tutti!

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Albero di Natale record

Xmas Posted on 19 Dic, 2015 23:24

Ad ogni Natale in tutto il mondo c’è una gara a chi tira su l’albero più sensazionale.
C’è quello sull’acqua, quelli presidenziali, quello papale, quelli sfavillanti dei centri commerciali, quello coi pupazzetti di Disney, quelli degli stilisti, quello fatto di lattine, di ruote di bici, di ghiaccio, di sabbia, di zucchero…

Ma in tutto questo marasma modiamo vuole ricordare che il vero albero dei record si trova in Italia, a Gubbio.
E’ l’albero più grande del mondo, acceso quest’anno per la 35ma volta e dal 1991 nel Guinnes dei primati.

Queste le sue misure: alto 650 m, la sua sagoma è disegnata lungo il monte Igino da 300 punti luminosi verdi e riempita da 400 luci multicolori.
Sulla cima splende lo stellone di 1.000 mq, disegnato da 250 punti luminosi.
Il tutto collegato da 7.500 m di cavi.

Lo scorso anno è stato acceso da Papa Francesco. Quest’anno testimonial dell’albero di Natale più grande del mondo è Medici senza Frontiere.
Rimarrà acceso fino all’Epifania: cosa aspettate? Correte a vederlo!

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Massimo, Il Postino della poesia

life Posted on 19 Dic, 2015 13:15

Ieri alle 22.00 ero a letto e facevo zapping svogliatamente quando il pulsante del telecomando si è bloccato su un primo piano di Massimo Troisi e non ne ha più voluto sapere di andar via di lì.


Qualche minuto dopo ho scoperto che si trattava de Il Postino, ultimo film dell’artista partenopeo, notoriamente scomparso dodici ore dopo l’ultimo ciak.

Un film pluripremiato del 1994 che, ammetto, non avevo mai visto forse per quella strana forma di cretinaggine che ci fa credere che il cinema a stellestrisce sia l’unico degno di tale nome (nella versione USA, Troisi era doppiato da Robert De Niro).

Non sono riuscita a staccare gli occhi dalla Tv fino alla fine del film.
Speravo che non ci fossero pubblicità a interromperlo, visto che si tratta di una pellicola “datata” (ma non è stato così).

Mi infastidiva il minimo rumore che potesse sovrastare quel filo di voce, perché tale era, con cui Troisi pronunciava le battute che erano già ben leggibili sul suo volto segnato.


Se fosse stato un film muto, Il Postino non avrebbe perso nulla della intensità con cui si snoda la storia del Poeta, Pablo Neruda, e di Mario Ruoppolo.

Una storia, basata su un romanzo scritto da Antonio Skàrmeta, che guida la lieve, delicata, impalpabile poesia di questa pellicola che è davvero un capolavoro.

Alla fine resta impressa nella retina l’immagine del volto di Troisi e dei suoi occhi: gli occhi di un vecchio Chaplin in bianco e nero, di un delicato Marcel Marceau, di un Eduardo maturo ma senza malizia.

Gli occhi di chi ha scoperto già cosa c’è oltre – oltre al mistero della vita – e che non si poseranno mai più su nulla di terreno.

Un Philippe Noiret da Oscar (secondo il mio modesto parere lo era anche Troisi) e una Cucinotta che, nonostante la fisicità mediterranea, è brava a non scadere in una facile teatralità meridionalesca, rafforzano l’impegno della produzione di non turbare l’aura magica che Troisi genera nel film.


Il Postino
lo si guarda trattenendo il fiato “per non disturbare”.

Io ho impiegato venti anni prima di vederlo: mi dispiace.
Penso alle repliche che mi sono persa, alle occasioni di riassaporarlo e di scoprire sfumature nuove.

Massimo aveva l’anima sul volto”. (Philippe Noiret)
Vedendolo nel Postino ho pianto… il suo corpo smagrito fluttuava sopra lo schermo, magicamente”. (Roberto Benigni)
Il Postino è il più bel film che abbia mai visto. Avrei voluto girare un film con Troisi”. (Sean Connery)
Il Postino è la mia favola”. (Maria Grazia Cucinotta)

Come pellicola, Il Postino è universalmente ritenuto un capolavoro, ha ricevuto diversi premi e la “consacrazione” nel 1996 con cinque nomination (per Massimo Troisi la nomination postuma) e un controverso Oscar per la colonna sonora (sic!) a Luis Bacalov.


Massimo Troisi ha rinunciato al trapianto per portare a termine le riprese de Il Postino.
Per lui il cuore era la sede delle emozioni: “Io voglio fare questo film con il mio cuore“, spiegava. E ci è riuscito.


(foto: sulla tomba di Troisi, Antonio Skàrmeta, autore del romanzo Il Postino)
.

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San Silvestro da divo

Xmas Posted on 18 Dic, 2015 20:41

Al Veglione di San Silvestro le donne saranno tutte Jessica Rabbit, almeno nelle intenzioni. Trucco, parrucco ed eccesso: parole d’obbligo.
Si oserà il supercorto, il superscollato perfino il supertaccododici dopo un anno di sneakers: qualunque sofferenza è ammessa pur di sfoggiare l’outfit superglamour studiato nei minimi dettagli per giorni e giorni.


E gli uomini? Come si presenteranno all’appuntamento con la mezzanotte più importante dell’anno i nostri Di Caprio ed Harrison Ford (nelle foto vestiti Armani)?
Porgeranno il braccio alle loro Lei, luccicanti come bonbons, sfoggiando jeans e pulloverino (come vorrebbero loro)? O uno smoking hollywoodiano (come pretenderebbe Lei)?


Premettendo che modiamo ritiene la prima delle due ipotesi davvero terrible (tanto vale la tuta da ginnastica!), se l’occasione prevede di abbigliarsi alla 007 niente di meglio di questo smoking aderente di Burberry, molto giovanile.

Volendo essere eleganti, ma con un briciolo di fantasia in più, si chiamano in soccorso DOLCE&GABBANA con alcune proposte davvero trendy viste in passerella per l’inverno 2016.

Se poi l’uomo è riottoso e, non è che addà puzzà, ma non rinuncia nemmeno per Capodanno al suo stile anticonformista,
basta chiedere a papà Karl Lagerfeld che tirerà fuori dal suo cappello magico queste due proposte casual chic.

Così l’informale Lui riuscirà in un colpo solo ad apparire elegante e a non contrariare la dolce metà.
Ottimo modo di concludere bene un anno iniziando, ancora meglio, quello nuovo!

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Capodanno da cani!

Xmas Posted on 16 Dic, 2015 22:59

Autorevoli ricerche scientifiche hanno dimostrato che i nostri amici animali quando dormono, sognano.


Fra i tanti bau sogni – fatti di lunghe passeggiate al parco con i padroncini, di crocchette smisurate che piovono dal cielo, di scatolette col coperchio studiato per essere svitato dai cani – sicuramente i cari quattrozampe mettono un San Silvestro senza botti, davanti alla Tv, sul divano preferito di “papà” (…che tanto sta al Veglione).


E’ il Bau-Capodanno a misura di cane, in occasione del quale anche il più caro amico dell’uomo veste in rosso, come la padroncina.

Per lui modiamo ha selezionato degli outfit da “cane felice a San Silvestro” firmati Ralph Lauren.
A partire da sopra: l’elegante giacca in misto lana (125€) con collo guru rifinito in velluto e bottoni oro applicati alle tasche.
Quindi il pulloverino in cachemire (200€), motivo a trecce, con dolcevita a coste bordato di bottoncini, davvero morbido e confortevole a giudicare dall’espressione soddisfatta del… bau model.


Leggermente imbottito questo gilet trapuntato (115€) ideale per andare a “spassino” nel parco nella umida e fredda notte di San Silvestro.
Collo guru con ricamo e comode tasche posteriori completano questo must canino.


Pensato per la stagione più mite o per zone dove anche a Capodanno non fa troppo freddo, la classica polo in piqué (75€) di Ralph Lauren reinventata per il nostro amico a quattro zampe con il Pony ricamato in azzurro.

E con questi abitini così glamour fatti per tenere al caldo gli amici cani,
chissà che questo Bau Capodanno di sogno non diventi realtà!

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Le candele che… non tornano!

Xmas Posted on 16 Dic, 2015 18:09

Secondo una recente statistica, la candela profumata sarà anche nel 2015 il regalo più riciclato per Natale.


Nessuno sa che fine faccia durante il resto dell’anno quest’oggetto di dubbia utilità e nemmeno tanto bello da vedere.
Sta di fatto che appena arrivano le Feste spunta sotto l’alberello come un bucaneve, magari dopo svariati passamano che rischiano di ricondurlo al punto di partenza, dal suo primo mittente.
Per scongiurare il rischio delle candele boomerang, modiamo vi segnala le top model della cera da regalare senza timore, visto che nessuno potrà resistere alla tentazione di accenderle togliendole così di circolazione.


Diptyque
è quasi sinonimo di candela profumata, per cui l’onore di aprire la modiamo carrellata va alla Tubéreuse Large Candle Indoor & Outdoor Edition: 1,5 Kg di cera dal profumo “enigmatico e sensuale”, contenuta in un vasetto di fattura artigianale e contrassegnato dall’inconfondibile marchio della casa profumiera francese. Il tutto per 210€.

Ribes rosso e bacche di ginepro aromatizzano la candela natalizia “grande” di Ralph Lauren. Costo: 395€ per 2 Kg di cera vegetale con 4 stoppini, contenuta in un bicchiere rosso poggiato su una base cesellata e placcata in argento.

Immagina la sensazione di quiete della campagna inglese, le lunghe passeggiate e i pomeriggi di ozio attorno a un fuoco scoppiettante…”, esordisce Burberry nel presentare l’ammiraglia delle sue candele, la Fire Embers profumata al patchouli, betulla e legno di guaiaco.
Bastano 365€ per avere questi 2 kg di cera con 5 stoppini, vasetto di ceramica scuro e scatola satinata che vogliono richiamare alla mente l’iconico Trench coat della Casa madre.

Ironica come il suo artefice, la candela Karl Lagerfeld, prodotta a tiratura limitata per 300€ circa (anche qui 2 Kg di peso), è andata esaurita sul web in poche settimane: evidentemente la raffinata ed orientaleggiante profumazione creata da John-Paul Welton ha colto nel segno!

Concludiamo con una candela made in Italy appartenente alla fantasmagorica collezione Carretto Siciliano di DOLCE&GABBANA.
Il prezzo è 95€ per questo “cero” contenuto in un bicchiere di vetro con stampa foulard, ripresa anche dalla scatola esterna, e coperchio in metallo dorato.
L’attenzione si sposta qui dal dettaglio “frivolo” del profumo, al mistero che la fiamma evoca nella tradizione religiosa popolare.
Una doppia lettura che ritroviamo spesso nelle creazioni dei due stylist.

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Vesti il pupo per le Feste!

Xmas Posted on 14 Dic, 2015 19:27


Le festività natalizie, oltre al traffico e alle spese, incrementano lo stress da surmenage: c’è da pensare ai regali, al Cenone, al Veglione, e la Messa di mezzanotte, e scegli l’outfit giusto, e fai gli auguri, invita gli ospiti, e il cane ha paura dei botti…

Ma se si va per feste il pupo, il bimbo, il figlioletto insomma: dove si piazza?
Con nonna che fa l’indiana (perché magari va al Veglione col toyboy), cosa scegliere:
1) baby sitter o
2) festeggiare con prole a seguito? (Col risultato che si va solo a cena dai parenti…)

Per la soluzione 1 modiamo non può far molto.
Per la 2 può proporre degli outfit per bambini.
Cominciando dal piccolo lord in apertura che è un’idea assolutamente irresistibile di Dolce&Gabbana.
Gli abitini appesi nel riquadro sono disegnati da Stella McCartney, e basta un’occhiata per ritrovarci il suo “cuore di mamma”.
Queste due birbe sono vestite da Desigual: perfetto per bambini in moto perpetuo. I più diffusi.


La principessina qui sopra veste un modello di MONNALISA, che per le bambine più grandicelle propone outfit completi fin nei minimi dettagli, con scarpine glitterate e preziose pochette, che le trasformano in miniature di mammà…


Per concludere modiamo suggerisce ai genitori di portarsi al Veglione i loro pupi, ma con baby sitter, possibilmente tedesca, a seguito.
Giusto per evitare che, durante il brindisi, questi taglino la corda!
(foto sotto: MONNALISA)

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Maolindas’ Desigual!

Xmas Posted on 14 Dic, 2015 17:37


Shopping a Milano con la nebbia, la calca, le vetrine sfavillanti a festa e Maolindas che scatta foto: più Natale di così non si può!
Ecco la vetrina di “Christmas” Desigual: proprio carina… entriamo.
C’è sempre qualche look trendy per le feste da scoprire! smiley


Difficile scegliere fra gli abitini: tutti carini.
Ma questi ankle boots da soli fanno Natale!


Oops! Che bracciale glamour! Maolindas lo vuole regalare a Stella.
In effetti è davvero perfetto per lei: farà i salti di gioia quando lo troverà sotto l’albero!


Ecco un altro bellissimo regalo da mettere sotto l’albero di Maolindas:
questa borsa davvero trendy è perfetta per ravvivare e ringiovanire l’outfit della sua amica Venus,
che è proprio fissata con il total black!


Ok, missione-regali compiuta. E adesso?
Caldarroste o cioccolata calda con panna?
Scelta n.2 per Maolindas che, tanto per cambiare, scatta foto!
(continua…)

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Mrs.Thatcher all’asta…

Xmas Posted on 14 Dic, 2015 12:53

A Natale sotto l’albero modiamo mette stavolta una vera chicca:
i beni della Iron Lady, Margareth Thatcher, all’asta da Christie’s domani.


Per chi si trovasse qualche spicciolo in più per casa è un’occasione ghiotta da non perdere, anche perché non occorre precipitarsi a Londra per impossessarsi di un souvenir del più longevo e autorevole Prime Minister di tutti i tempi.
Dei 350 articoli in catalogo, 200 sono infatti acquistabili online.


Fra questi l’abito da sposa lungo, in velluto blu, e la valigetta rossa dove sembra che l’implacabile Iron Lady racchiudesse gli scheletri nascosti dei politici di mezzo mondo.

Ma Christie’s non proporrà solo abiti e borsette: di grande attrattiva soprattutto i gioielli di Mrs.Thatcher.
Fra i tanti: la ottocentesca spilla di diamanti Giorgio III
e il meraviglioso collier Art Deco in diamanti e smeraldi di Chaumet,
datato 1930, con una base d’asta di 120mila sterline.
Davvero da non perdere!


Se poi non si è interessati ad accumulare beni altrui, ma si è in possesso dei famosi spiccioli di cui sopra, modiamo consiglia caldamente di comprare tutto il lotto per regalarlo alla Regina e farglielo mettere in un bel museo, visto che la Iron Lady, da quelle parti, bene o male ha fatto la Storia!


A quanto pare infatti il Victoria&Albert Museum non ne ha voluto sapere di acquisire la prestigiosa collezione di cimeli in quanto “non conformi alla linea museale”.
O tempora, o mores!

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UNICEF: Natale per i bimbi

Xmas Posted on 13 Dic, 2015 16:22

I biglietti di Natale dell’UNICEF sono ormai una tradizione quasi come l’albero e il presepe. Sembra che esistano da sempre: credo infatti che non ci sia una sola famiglia dove almeno una volta non siano comparsi.


E magari in qualche cassetto dimenticato ce n’è ancora qualcuno vintage, un po’ ingiallito.
Sono comunque stati fin dalla loro apparizione un modo discreto (perché non particolarmente costoso) e piacevole (con grafiche sempre sobrie ed eleganti) di fare beneficenza con il minimo sforzo, comprando un gift.

Navigando sul web si fa ancora meno fatica ad aiutare l’UNICEF con regali socialmente utili, per tutte le tasche, fra cui naturalmente i biglietti di Natale, in tanti tipi anche formato e-card (le aziende possono anche inserirvi logo e testi personalizzati).

Ci sono oggetti per decorare il natale (candele, palline per l’albero, carta regalo, bigliettini), per far contenti i bambini (peluche, giochi, mug) e gli adulti (portachiavi, shopper, caricabatterie, calendario, orologio etc.).

Chi non ama il Natale consumistico può sostenere direttamente le campagne dell’UNICEF. Cambiando infatti sito, si incontrano i Regali per la vita: kit sanitari e igienici, farmaci, cibo etc. da acquistare per i bimbi in difficoltà, in tutto il mondo.


Oppure c’è il regalo perfetto per le donne che hanno ancora il letto ricoperto di vecchie bambole e peluche: la simpatica Pigotta.

Quindi a Natale (e non solo) modiamo ti raccomanda di fare un salto all’UNICEF shop: troverai in pochi minuti il regalo perfetto in tutta comodità, senza affrontare ingorghi, parcheggintrovabili, codeallacassa, freddo, confusione e… Buon Natale a tutti!

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Limoncello… sfogliato!

casa Posted on 13 Dic, 2015 11:13

Mary, notoriamente amante della cucina easy&fast, mi ha insegnato a fare questo dolce economico ma piacevolmente profumato che si prepara in pochi minuti, visto che in effetti si tratta di assemblare degli ingredienti già pronti.
Non credo che abbia un nome.
Potrebbe essere uno strudel alla ricotta… boh!
Visto il suo aroma lo chiameremo “Limoncello sfogliato”.


Gli ingredienti per 6 porzioni sono:
1 confezione di pasta sfoglia (già pronta)
1 confezione di ricotta (250gr.)
1 cucchiaio di zucchero
1 limone di cui si utilizza TUTTA la buccia esterna (quella gialla) grattata
1 cucchiaio di uvetta

per la guarnizione un po’ di latte e di zucchero


L’assemblaggio è rapidissimo:

in una ciotola mescolare velocemente con un cucchiaio (senza farla diventare una pappina, il minimo indispensabile affinché diventi cremosa) la ricotta con lo zucchero, la buccia del limone e l’uvetta.
Mettere la crema ottenuta nella pasta sfoglia.
Richiudere i lembi.
Bucherellare, spennellare la superficie di latte e spolverarla di zucchero (quello normale o quello di canna: no zucchero a velo…).
Infornare a 180° per 30/40 minuti.

Et voilà!! Il “Limoncello sfogliato” è lì, fumante e caramellato!


Naturalmente, trattandosi di un patchwork di ingredienti belli e pronti, migliore è la qualità della pasta sfoglia, del limone e della ricotta e più buono sarà il dolce.
La differenza la fanno pochi centesimi: provare per credere!

Ah, dimenticavo: è buono da mangiare sia tiepido che freddo. Bye!

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La cover sotto l’albero

Xmas Posted on 12 Dic, 2015 22:30


A Natale fra tanti regali più o meno utili, perché non pensare all’oggetto che più ci è vicino e senza il quale ormai davvero non sapremmo vivere?
Parliamo del telefonino, naturalmente.


E allora modiamo ha pensato bene di mettere sotto l’albero una bella cover nuova fiammante da regalare, regalarsi o farsi regalare…
L’unico dettaglio da ricordare è che volendo fare una panoramica sulle cover griffate, si è costretti a parlare non tanto di “telefonino” quanto di iphone 6.


E cominciamo dall’ironico Karl Lagerfeld che non nasconde la sua passione per la fotografia nemmeno al telefono (35 euro).
Di Dolce&Gabbana il modello in pelle nera con ricamo patch e paillettes (295 euro).


All’orsacchiotto della propria vita si può regalare il Manga Bear della capsule collection di Emporio Armani (45 euro).
Oppure, se Lui ha l’iphone 5 e NON gli si vuole regalare quello nuovo, niente di meglio del buon vecchio orsetto di Moschino (48 euro).


Superglamour da portare al veglione di Capodanno le due proposte di Stella McCartney (100 euro):
la cover color oro a forma di labbra e l’elegante e utile cover nera con anelli, per “indossare” l’amato telefonino sulle dita e portarselo in giro come una pochette per tutta la notte di San Silvestro, senza perdersi neppure uno squillo di… auguri!

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La favola di San Leucio

life Posted on 11 Dic, 2015 22:02


Oggi vi racconto la favola di una eccellenza italiana…

C’era una volta, alle porte di Caserta, la Real Colonia di San Leucio
nata per volere di re Ferdinando IV di Borbone come ospizio dei poveri.
Per occuparli il Re volle che vi si installassero delle seterie, su modello francese, a completare la già esistente manifattura della calza e dei veli.

Fu costruito così intorno alla palazzina di caccia reale un vasto complesso dove svolgere il ciclo completo della lavorazione:
dalla coltivazione dei gelsi alla cura del baco, alla filatura, tintura e tessitura della seta, alla distribuzione e commercializzazione dei manufatti.
Il tutto con tecnologie all’avanguardia.

Nel 1779 il Re promulgò il codice di leggi che regolava la vita della Reale Colonia,
più in forma d’istruzione di un Padre a’ suoi Figli, che come comandi di un Legislatore a’ suoi sudditi”.


San Leucio
divenne così celebre non solo per il pregio e la varietà dei tessuti, richiesti in tutta Europa, e per le innovazioni (come la coperta matrimoniale di damasco in un sol pezzo di Gennaro Viglione)
ma anche per il modello di vita sociale e lavorativa, precursore dei tempi moderni.

I lavoranti vivevano infatti in case che potevano lasciare in eredità e che erano confortevoli per i criteri dell’epoca, munite di un telaio privato, di acqua corrente, di servizi igienici e situate all’interno della colonia che comprendeva una parrocchia, un’infermeria, una scuola obbligatoria per i bambini (maschi e femmine) a partire dai 6 anni.


Al lavoro si era ammessi dopo i 15 anni, con orario ridotto di 11 ore rispetto agli standard europei di 14.
Esistevano incentivi economici per premiare gli operai meritevoli, un fondo per gli infortuni, una cassa per gli indigenti, l’assistenza sanitaria e la vaccinazione antivaiolosa.
Le questioni legali erano giudicate dall’Assise degli Anziani, elettiva.

Con l’avvento di Napoleone iniziò il lento declino delle seterie borboniche fino al fallimento, agli inizi del secolo scorso.
Alcuni privati le rilevarono, preservando così fino ad oggi la tradizione dei tessuti di San Leucio. Ma il complesso, ormai fatiscente, venne abbandonato.


Ed ecco il lieto fine:
San Leucio venne restaurato dopo il 1990 e nominato, per il suo straordinario valore artistico e culturale, patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
Oggi è possibile visitarvi il Museo della seta, gli appartamenti reali, i giardini all’italiana, la casa del tessitore.

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Dolce & Gabbana: come in un film

style Posted on 10 Dic, 2015 20:43


Come terapia antistress, quando mi sento crollare davanti al millesimo outfit totalblack che inutilmente sconsiglio, alla nebbia che nasconde il cielo azzurro, al traffico, alle bollette e ai miei gatti che vorrebbero la pappa ogni due ore, ho un metodo infallibile:
mi siedo al computer e per una mezz’oretta passo in rassegna un bel po’ di foto raffiguranti vestiti-scarpe-borse e accessori vari (collezioni donna) di Dolce & Gabbana.

Questi blasonati, terapeutici alchimisti del glamour italiano sono maestri nel fondere con genialità e fantasia il pratico rigore del Nord e le struggenti suggestioni del Sud.
L’antico e il moderno. Folk e barocco. Neoralismo, rock e futurismo.
Musica, cinema e arti figurative.


Dolce e Gabbana
hanno fatto l’Unità d’Italia e l’unità delle forme artistiche in un’altra dimensione.
Scompongono e scolpiscono la figura femminile ricreandola ancora più femminile: la donna si trasforma in una mamma, una regina, una madonna antica e preziosa – vestiti di broccato, occhi di smeraldo – da custodire sotto una campana di vetro.


Pensare ai due stylist e guardare il festino di Santa Rosalia a Palermo: la statua della santuzza rivestita d’oro, i preziosi ex voto a forma di rosa, di cuore e fiori, gemme e gioielli…

Il baldacchino della santuzza sfila sotto le luminarie, fra ali di folla festante e carretti siciliani… la donna sfila in passerella per il suo pubblico impassibile, per l’applauso finale.


Dolce e Gabbana: il viaggio nel tempo incomincia con loro.
Ieri oggi e domani, come al cinema. Come in un film.

smiley…ti potrebbe interessare anche: La favola di San Leucio



Intimamente rosso…

Xmas Posted on 09 Dic, 2015 20:06


Ricevere in regalo un bel capo di lingerie rossa da indossare a Capodanno
per auspicarsi fortuna e benessere nell’anno nuovo è un’usanza che si perde nella notte dei tempi e che, anche se non si è superstiziosi, fa sicuramente piacere.

Secondo alcuni questa tradizione risalirebbe agli antichi romani, i quali in effetti avevano una predilezione per questo colore che ispirava fortuna,
vitalità e successo.

Le raffinate matrone romane non avevano però l’infinita scelta di modelli, tessuti e prezzi che abbiamo noi donne di oggi e che rendono i capi di lingerie un regalo divertente da fare, simpatico da ricevere e davvero alla portata di tutti.

Per augurare un felice 2016 sotto l’albero modiamo ha messo, partendo dall’alto:

1) Stella McCartney: balconcino sagomato ellie leapig 86 euro
” ” slip ellie leapig 45 euro
2) La Perla: neoprene desire body 1.800 euro
3) La Perla: maison reggicalze, 600 euro
” ” neoprene desire short 500 euro
4) GUESS: iconic babydoll 65 euro
5) H&M: (sotto) reggiseno in pizzo senza ferretto 15 euro

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Sergio Rossi… en Italie!

news Posted on 09 Dic, 2015 17:39


Investindustrial
, societa’ di investimento guidata da Andrea Bonomi,
ha acquisito dalla francese Kering il 100% del capitale di Sergio Rossi.

L’operazione include tutti gli asset industriali dell’importante brand calzaturiero, i diritti collegati al marchio e l’intera rete distributiva.


Sergio Rossi
conta su una rete internazionale di 90 negozi,
parte di proprieta’ parte in franchising.

Ho colto al volo questa notizia per avere il pretesto di mostrare
delle meravigliose scarpe.

Di Sergio Rossi, naturalmente. Bentornato… en Italie!

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Magico presepe

Xmas Posted on 08 Dic, 2015 21:58

A Natale sotto l’albero, oltre ai pacchetti con i regali, mettiamo il presepe, un’espressione di fede e cultura popolare che per la sua longevità è agli antipodi rispetto alla frivola caducità della moda.


Perché pochi mesi dura la passione per un nuovo outfit, anche tanto desiderato.

Ma dura tutta la vita il profondo amore per quei pastori un po’ sbiaditi, scelti con cura e posizionati con implacabile precisione su scenari rupestri, più o meno sofisticati, progettati già l’anno prima e perfezionati con certosina devozione.

Il presepe è il Natale degli adulti.

Ai bambini l’albero luccicante coi pacchetti variopinti, le calze piene di leccornie.
Ai grandi l’emozione di togliere da scatoloni impolverati e fogli di giornale sgualciti i magi (quelli piccoli da mettere sul fondo, e quelli grandi da mettere davanti alla grotta), le pecorelle, gli angioletti, il bambinello e i pastorelli che sembravano dimenticati nel sottoscala, e invece vivevano la loro vita sotterranea nel cuore dell’artefice: dell’adulto che ritrova la magia del suo Natale in quella grotta misteriosa, fiocamente illuminata.


Il presepe è stato inventato per amore dal Santo Poverello.

San Francesco, che secondo la leggenda è nato lui stesso in una stalla, voleva rivivere in quel lontano Natale a Greccio un momento della vita di Gesù: un momento di raccoglimento e meditazione del più umile e venerato dei santi.

Ricordo, tanti anni fa, il mio estenuante pellegrinaggio a San Gregorio Armeno, zigzagando fra le botteghe dei presepi artigianali e artistici, al seguito della mia amica Olga, euforica e incurante del freddo e della ressa.

Perché ogni anno una nuova figurina doveva entrare nel suo adorato presepe che ormai aveva invaso mezzo salotto.


E con che cautela suo padre tirava fuori da un cofanetto il prezioso bambinello di foggia antica (a dire la verità troppo grande…) adagiato su un cuscino di raso!

C’era tenerezza e devozione in quel presepe guardato e riguardato mille volte prima che tornasse nel suo scatolone. Era la magia della famiglia che si riuniva intorno a quella grotta e con loro c’era, loro lo sentivano, anche la mamma morta anni prima.

Il presepe esprime la nostra cultura. E’ sacro e profano. Miscela fede e credenze popolari in quella grotta ricoperta di muschio che non è fashion, non è trendy.
E’ magia pura.

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Krizia: la milanese della moda

news Posted on 08 Dic, 2015 15:42

Stroncata da un malore Krizia Mariuccia Mandelli – è morta per la seconda volta nella sua casa di Milano, domenica sera.

La prima volta era morta lo scorso anno, quando la sua DivisioneModa KRIZIA era stata acquistata dai cinesi della Shenzen Marisfrolg Fashion Co.: il vero addio ad una vita intera dedicata alla moda che le aveva portato fama internazionale e riconoscimenti importanti come l’Onorificenza di Commendatore della Repubblica nel 1986.


Crazy Krizia
, come la chiamavano gli americani per le forme e i materiali innovativi che caratterizzavano le sue creazioni, ha apposto la sua griffe a tutte le possibili applicazioni inerenti l’imprenditoria del glamour, incluso il K-Club Resort a Barbuda, meta del jet set internazionale e dei Reali inglesi: un angolo di sogno in una vita intensamente scandita dal lavoro.

Il suo caschetto immortalato da Andy Warhol ha attraversato e raccontato cinquant’anni di creatività e imprenditorialità ben resa dalla definizione Krizia Moving Shapes, titolo di una istallazione a lei dedicata dal Museo di Arte Contemporanea di Tokio nel 2001.

Per quel che mi riguarda sono cresciuta accompagnata da quel volto che sorrideva dalle passerelle, sui giornali e alla Tv (non c’era il web).


Il ricordo che avrò sempre di lei: una pantera che ruggisce da un pullover e il sorriso luminoso e mai ruffiano che smussava il suo fare così efficiente, da buona imprenditrice settentrionale, così italiana, così familiare.



Eco… Natale in pelliccia.

Xmas Posted on 07 Dic, 2015 19:34

A Milano, Sant’Ambrogio fa rima con la Prima del Teatro alla Scala e con il via ufficiale allo shopping natalizio.
Ma fin dal 1990 la première scaligera è stata anche sinonimo di appassionate manifestazioni da parte di associazioni animaliste.
All’epoca infatti era inconcepibile per una gran dama non impellicciarsi in occasioni mondane.
I tempi sono cambiati, di anno in anno se ne vedono sempre di meno…

Ma modiamo vuole pensare alle superstiti Jane che non rinunciano a ricoprirsi di pelo, e visto che le pellicce ecologiche sono un must dell’inverno 2015/2016 ha scelto per loro da mettere sotto l’albero di Natale tre proposte fur free davvero glamour di Stella McCartney:


Qui sopra: Ramona Fur Free Avorio (2.795€) e Dan Fur Free Nero (1.195€). Sotto: la borsa Small Tote in Alter pelliccia nera (895€).

Ma… è Natale anche per le figlie di Jane!
Per loro modiamo ha scelto di GUESS, in ecopelliccia: il supertrendy cappottino animalier (260€).


Di Karl Lagerfeld il bellissimo cappotto in ecopelliccia Adriana (525€), perfetto anche da indossare a Capodanno.

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Metti Jova sotto l’albero…

Xmas Posted on 06 Dic, 2015 13:56

Per Natale modiamo voleva mettere sotto l’albero un regalo che può essere fatto sia a se stessi che ad amici e parenti:
lo Swatch Art Special JOVA TIME, disegnato per la Casa svizzera dall’italianissimo Lorenzo Cherubini, ovvero Jovanotti.

L’orologio è stato prodotto in serie limitata (70 euro) e in serie numerata di 3333 esemplari in special packaging (105 euro).
E’ in perfetto stile Jova – spiega la Swatch un mosaico di colori primari, giallorossoblù, con logo Jova e lancette a forma di saette… Pieno di vita ed ultra pop, porterà nel cuore e nella mente di chi lo indossa tutta l’energia del cantautore italiano e l’emozione dei suoi concerti”.

Poi Jova ha fatto un blitz al quotidiano la Stampa producendo scompiglio e un inserto speciale di 24 pagine su musica e dintorni in edicola il 6 dicembre.
A questo si aggiunge Il cielo sopra gli stadi, il libro fresco di stampa in cui il giornalista Massimo Poggini racconta il trionfale Tour 2015.


Io salgo sul palco con la voglia di far stare bene chi viene a sentirmi, di farli divertire. Mi piace pensare – racconta Jovanotti a Poggini che andranno a casa contenti e magari anche un po’ stupiti. Ecco perché ogni volta voglio portare in giro un grande spettacolo innovativo e molto forte, qualcosa di mai visto prima, qualcosa di veramente rock’n’roll“.
E mettiamo anche questo sotto l’albero…

Poi scopri che Lorenzo 2015 CC è stato il cd italiano più venduto del 2015 e che è appena uscito Lorenzo 2015 CC live 2184, un cofanetto composto da 4 cd e 1 dvd che ripercorre il suo trionfale tour.
Anche questo da mettere sotto l’albero (20 euro).
E ti accorgi del fatto che Jova è il più amato da più di una generazione di fans.
Ed è anche supporter di Valentino Rossi

Bene, è deciso: a Natale, sotto l’albero, modiamo metterà direttamente Jovanotti!
Un regalo perfetto, da fare a se stessi, agli amici e ai parenti…

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365 giorni per Greenpeace

Xmas Posted on 04 Dic, 2015 23:13


A Natale sotto l’albero modiamo suggerisce un’idea regalo che costa poco, va bene per tutte le età, è utile e fa bene all’ambiente.
Si tratta del calendario 2016 di Greenpeace.

Per la prima volta il calendario di Greenpeace è prodotto in Italia.
E’ stampato con inchiostri vegetali su carta 100% riciclata.
Protagonisti di ogni mese sono l’orso, la tigre, la megattera e altri animali con i loro habitat da salvaguardare, simbolo delle campagne di Greenpeace: dall’Artico all’Atlantide, all’Amazzonia, al Canale di Sicilia…

In occasione dei 45 anni di Greenpeace nel Mondo, e dei 30 anni in Italia, ogni mese sulle pagine del calendario viene raccontata in pillole la storia dell’Associazione.

Il calendario costa 15 euro.
E’ un regalo che aiuta a sostenere l’indipendenza di Greenpeace e le sue iniziative in difesa del nostro pianeta.

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LilyRose Depp, la “cocca” di Chanel

style Posted on 04 Dic, 2015 20:31

Dei Gemelli come papà Johnny e… gemella di mamma Paradis – di cui sembra un clone – la sedicenne LilyRose Depp, deliziosa come un confetto, brucia le tappe chez Chanel.
E a una manciata di mesi dalla sua prima apparizione al Paris-Salzburg fashion show di New York è stata scelta come testimonial della collezione Eyewear Autunno-Inverno 2015/2016 di Chanel da Karl Lagerfeld che ha detto di lei:
E’ adorabile e moderna. Rappresenta bene le ragazze della nuova generazione”.

Fino ad oggi LilyRose si era cimentata come song writer con mammà e come attrice con papà.
Fra le sue qualità, da rilevare il disinvolto utilizzo di Instagram e del gossip che ha nutrito con il suo finto filarino con Stella Maxwell e solidarizzando con il LGBTQA.

Parte quindi col vento in poppa la nuova ninfa dell’haute couture, anche se meglio di lei aveva fatto Vanessa Paradis che già a quindici anni era una star internazionale con la hit Joe le taxi, ed è molto amata in Francia anche come attrice al fianco dei più bei nomi del cinema d’oltralpe: Depardieu, Delon, Belmondo, Reno.
Vanessa Paradis è stata il volto di Chanel per Coco nel 1991 e per Rouge Coco nel 2009.


Johnny Depp
si dichiara un po’ preoccupato per il successo della figlia, che per il momento “si sta divertendo”, e si è commosso fino alle lacrime raccontando al Graham Norton Show di quando, all’età di sette anni, LilyRose rischiò di morire per un’infezione:

E’ stato il periodo più buio della mia vita. Sono sempre andato negli ospedali a visitare i bambini, ma questo evento mi ha fatto capire quanto è importante aiutarli. I bimbi sono forti e coraggiosi, e un sorriso, un abbraccio ai loro genitori angosciati dal dolore significa tutto per me”.

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Suri: bimba per gioco

style Posted on 03 Dic, 2015 17:08

Con la scusa del dentista ieri pomeriggio Mary, la mia vicina di casa, mi ha affidato per un paio d’ore la sua nipotina Deueij di sette anni: una Shakira miniaturizzata e insofferente, glitterata come Barbie.
Non ho molta dimestichezza con i bambini, soprattutto con i robottini web di oggi che hanno nomi copiati da un menu giapponese e hanno l’instabilità umorale della nitroglicerina.
Così ho impiegato più di mezz’ora per riappropriarmi del mio tablet, che per lei non aveva segreti.
Non sapendo cos’altro farmene del suo broncio da navigata Greta Garbo, ho riesumato da un cassetto dei pennarelli, omaggio di un pacco di merendine.
Glieli ho messi davanti (avevo ricevuto il divieto di farle guardare i cartoon) con un foglio da disegno.
Non me li ha tirati dietro, come temevo. Anzi, ha sorriso e ha detto:
Adesso ti disegno un outfit completo da indossare al matrimonio di zia Mary”.
Ecco il disegno.


Ed ecco, qui sotto, l’outfit disegnato con i suoi pennarelli griffati da Suri (non è il diminutivo di Surimi, come Sasha non è il dimutivo di Sashimi…) figlia di Tom Cruise, un paio di anni fa quando anche lei aveva sette anni

La piccola Suri nuotava nel lusso più sfrenato (però non era viziata, ci teneva a sottolineare mamma Holmes), firmava già la sua prima collezione di moda e non si era ancora convertita alla sua attuale quanto inaspettata vita da educanda che mamma Holmes strombazza come fosse un miracolo su tutti i magazine mondiali.

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Victoria per l’AIDS

life Posted on 02 Dic, 2015 21:43

Zero contagi, Zero discriminazioni, Zero morti per AIDS. Questa è la nostra missione!“.
Una dichiarazione di guerra all’AIDS da parte di Victoria Beckham, nominata lo scorso anno ambasciatrice per l’ONU e portavoce anche per il 2015 della campagna di UNAIDS per la quale Victoria ha creato una t shirt e un portachiavi dedicato al World Aids Day, acquistabile sul suo sito.
Il ricavato della vendita sarà interamente devoluto in beneficenza.


Per il suo impegno umanitario ormai ventennale, Victoria Beckham ha ricevuto nei giorni scorsi il Global Gift Award.
Come donna e come madre ho una responsabilità, ho una voce che la gente potrebbe ascoltare e mi impegno con la massima serietà, perché non ci dovrebbero essere più bambini che nascono con l’Hiv“.

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Un micio per Anna Wintour…

style Posted on 02 Dic, 2015 16:31

Ai British Fashion Awards 2015 abbiamo visto Anna Wintour consegnare l’Outstanding Achievement Award al Kaiser della moda: Karl Lagerfeld.
La direttrice di Vogue America è apparsa affabile, elegante, addirittura emozionata, e ha dedicato all’amico stylist (e artista, fotografo, regista, filantropo e altro ancora come ha sottolineato la Wintour) – con cui ha condiviso “many extraordinary moments” – un discorso affettuoso e lusinghiero.


Sembra che, a luci spente, abbia anche dichiarato: ”I often though that in my next life I’d like to come back as Choupette, Karl’s extremely beautiful and bourgeois cat who has two maids, a chef, a personal hairdresser and many diamond necklaces”.


Cioè: “Penso che nella prossima vita vorrei reincarnarmi in Choupette, la meravigliosa gatta di Karl, che ha due governanti, uno chef, un parrucchiere personale e molti collarini di diamanti”.

Ma come: Choupette, una tenera, smorfiosa gattina (con quasi 49mila follower solo su Twitter…) è riuscita a incrinare la corazza della Iron Lady della moda internazionale? Un po’ di fusa hanno fatto breccia nel suo cuore più di sontuosi regali e ipocrite lusinghe ?
Vedremo presto Anna Wintour retwittare foto di gattini?


Se è così, in occasione delle Milano Fashion Week 2016 suggerirei ai nostri Stylist di farle trovare, a bordo passerella, una cesta contenente un ronfante, irresistibile micetto che potrebbe intenerire Lady Wintour al punto da farla innamorare dell’Italia!

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The Cal 2016

news Posted on 01 Dic, 2015 16:14

Serata di gala a Londra per presentare il Calendario Pirelli che non smette di stupire, rinunciando infatti per il 2016 al nudo artistico in cambio dei ritratti di tredici donne affermatesi in tutto il mondo per il loro impegno politico, sociale e culturale.


I volti senza trucco segnati dalle rughe e incorniciati da un fondale minimalista uguale per tutte, sono stati immortalati in bianco e nero dalla fotografa Annie Leibovitz, che già nel 2000 aveva dato il suo contributo al calendario più famoso ed esclusivo del mondo.
Ho voluto essere molto diretta – spiega la Leibovitz e mostrare le protagoniste come sono, senza artifici”.


Le protagoniste sono la campionessa Serena Williams, le musiciste Yoko Ono e Patty Smith, Kathleen Kennedy (presidente di Lucas Film), l’imprenditrice Mellody Hobson, la regista Ava DuVernay, l’artista iraniana Shirin Neshat, la modella Natalia Vodianova, Yao Chen, la presidente del MoMa Agnes Gund con la nipote Sadie, la comica Amy Schumer, la blogger Tavi Gevinson e Fran Lebowitz, opinionista e scrittrice.

Delle passate edizioni di The Cal vogliamo ricordare quella del 2007 che ci ha riconfermato il glamour dell’allora settantenne ma sempre splendida Sofia Loren, immortalata in cinque pose da pinup firmate da Inez Van Lamsweerde e Vinoodh Matadlin (fotografi per Vogue, Calvin Klein, Christian Dior).

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