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Dopo tre mesi di astinenza dalle mie passeggiate in riva al mare a causa della segregazione da coronavirus, sono tornata in spiaggia aspettandomi di trovare la metà degli stabilimenti balneari chiusi se non sottodimensionati.

Questo a causa delle recenti polemiche sollevate dagli addetti alla balneazione in merito alle rigide regole di distanziamento e di igienizzazione prescritte dal decreto governativo per la riapertura post-Covid19.

Ma niente di tutto questo.

Tutti i lidi vicini a casa mia sono aperti, rimessi a nuovo.

Sfoggiano un terzo di ombrelloni e di lettini, nuovi di zecca, in più rispetto all’anno scorso, rosicchiando gli spazi “vitali” di questa spiaggia squallidina, noiosa e poco ambita, frequentata prevalentemente da anziani.

Ricostruito il campetto di beach volley cancellato dall’inverno. Pronti in trincea ristoranti e bar dai tavolini distanziati come al solito. Ultimi ritocchi a pagliarelle e steccati da parte di bagnini abbronzati e pimpanti: gli stessi dell’anno scorso.

Quindi?

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Per andare in moto ci vuol la testa sulle spalle e ai piedi?

Un bel paio di DAINESE Energyca Air Shoes!

Le scarpe da moto Energyca Air sono leggere e ventilate, perfette per l’estate, e forniscono la protezione DAINESE anche sui semplici tragitti urbani.

Per lui e per lei. Anche online.

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In questo assurdo 2020 gli occhiali da sole, pur restando accessori indiscutibilmente trendy, sono ancor più utili perché ci proteggono sia dai raggi UV che dalle perfide droplet da coronavirus.

E per neutralizzare l’orrido look da mascherina, ecco i modelli glam dal piglio aggressive della new collection di Rihanna per il suo brand FENTY:

for every high, low and incognito mood of summer.

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Apprezzavo già da ieri Insettoamaro per le borse artigianali, lo spirito libero e la sua cultura slow fashion tutta italiana.

Oggi mi conquista con il dosatore portatile dalla custodia in pelle (conciata al vegetale), che mette a… portata di mano il prezioso gel disinfettante.

Un articolo che fino a gennaio 2020 sarebbe apparso demenziale, ma che ai tempi del Covid-19 risulta provvidenziale per igienizzare mani e oggetti senza rovistare in borsa.

Boccetta di vetro, custodia con gancio in due combinazioni di colore. Fatto a mano by Insettoamaro. Anche online.

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Quand’ero piccola si chiamavano scarpe da ginnastica o semplicemente scarpette:

erano tutte uguali, puzzavano e si usavano solo in palestra oppure a scuola nell’ora di educazione fisica.

Oggi s’indossano anche in ufficio e sono un Big Bang di fantasia, emozioni, stile:

possono raccontare la storia di un brand, le tendenze del momento o semplicemente l’umore di chi le indossa.

Signature, trendy, cool… ne abbiamo a iosa e ci rendono tutti uguali non perché ci appiattiscono, come le scarpette dei tempi andati, ma perché ci mettono tutti d’accordo:

slim e curvy, belli e brutti, VIP e… NIP.

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Dal 18 maggio i negozi sopravvissuti al lockdown rialzano le saracinesche e i figlioli potranno condurre per mano le mamme a fare shopping laddove le ordinanze parlamentari-governative-regionali-comunali-rionali e condominiali glielo consentiranno.

Of course!

Le boutique per bambini sono infatti aperte già da un po’ e i piccoletti non hanno perso l’esercizio.

Per cui assisteremo ad un mini-me alla rovescia con mammine barcollanti, appena risvegliatesi dalla quarantena, vestite con piglio trendy dai loro pargoli in perfetto stile MAXI-ME.

Dribblando fra stendini igienizzati e “fuori tutto“, nuvolette di vapore e guanti in latex per un’estate da coronavirus inedita e preoccupante da vivere all’aperto ma non troppo, vicini ma non troppo, al mare…

bimbi e cani con “guinzaglio e museruola”!

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Doveva essere questo il giorno dei vincitori della Mille Miglia 2020, ma una spallata da coronavirus ha gettato la Corsa su strada più bella del mondo – come la definiva Enzo Ferrari – nelle braccia dell’autunno, fra il 22 e il 25 ottobre.

Una nuova cornice, quindi, per la 38a rievocazione della corsa storica disputata fra il 1927 e il 1957, che non intacca lo charme dell’evento che quest’anno mixa 400 auto da sogno con ingredienti ben rodati della Mille Miglia: VIP, pittoreschi borghi italiani e soprattutto passione.

Perché organizzatori e piloti “indossano” la Mille Miglia come attitudine di vita, un mood dinamico e ricercato in cui agonismo e tecnologia filtrati dall’italian style abbracciano moda, arte, storia e design con piglio glam, internazionale e vintage.

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Ezio Bosso ci ha lasciato. Ci ubriacava di vita, di musica, di bellezza, di cultura, di sorrisi indelebili…

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C’è un piccolo esercito che da maggio ad ottobre si consacra alle adorate Birkenstock h24.

Parte in sordina con camoscio pastello e cittadino. Poi lo scatto estivo in tinte forti e lamè. Per godersi comfort e libertà.

Una libertà che implica piedi puliti e curati.

Agli aficionados Birkenstock propone anche online cosmetici naturali per esorcizzare talloni screpolati e artigli cisposi, spesso esibiti con nonchalance da chi storpia il suo stile da informale a trasandato.

Chi demonizza le Birkenstock trovandole poco glam, gradirà la collection stilizzata da Proenza Schouler, che rende davvero cool i classici Arizona e Milano con colori aggressive specchiati e finiture impunturate.

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25 anni fa la morte di Mia Martini. Mimì Bertè aveva 47 anni, le cuffie di un mangianastri sulle orecchie, la mano tesa verso il telefono per chiamare Loredana.

Loredana tanto amata. Che ha la sua stessa voce, la stessa purezza viscerale e graffiante. E che non rispose.

Dalla morte di mia sorella non mi sono mai ripresa. Non è vero che il tempo cancella: è sempre ieri. Mimì prima di morire mi ha telefonato e io non ho risposto. Poco prima aveva anche insistito per regalarmi un cellulare ‘Così ti trovo’, diceva, ma io non l’ho voluto.

Mi sono punita per questi errori: avrei potuto salvarle la vita. Ho smesso di amare tutto, anche me stessa, e non ho più ricominciato.

Ancora oggi intorno a Mimì Bertè aleggia un colpevole imbarazzo. La sua morte? Un errore fatale, forse un suicidio. La sua vita? Piena di luci ed ombre che non sempre si alternano, non sempre si escludono:

…le rare volte che ci siamo visti lei non era mai serena. Abbiamo vissuto sempre in due mondi ben distinti ma legati comunque da una comune sensazione di emarginazione, di solitudine. Probabilmente per Mia ogni torto subìto era una ferita vera. (Franco Califano).

La notizia della morte di Mia Martini mi raggiunse a “Domenica in”, dove presentavo Angeli in prestito, dedicata a mia madre.

Non potevo fare a meno di pensare a Mimì mentre cantavo “Io ti ho vissuta come un’abitudine, leggera come neve, ma abitudine… Risento tra le note il gusto popolare della tua voce: ma gli angeli li abbiamo solo in prestito. Il vento, prima o poi, se li riporta via”. (Franco Simone)

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Se nemmeno un buon caffè rimette in carreggiata una giornata uggiosa, basta un po’ di cromoterapia et voilà: la vie en rose!

Occhiali rosa per guardare nuvole rosa, vestiti in rosa, intimamente rosa, profumati di rosa. Labbra e mani rosa nude.

Nel tentativo di imitare l’inimitabile: un’esplosione di petali, di bellezza, di boccioli. Freschezza e fragranze rosa, che stordiscono e deliziano.

Sfumature bianche si ubriacano di fucsia, vibrando con le alucce invisibili di un’ape: che solletico, madama la Rosa! Sempre più Rosa.

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Mamma che spiega ai bimbi perché non c’è scuola, non ci sono amichetti, non ci sono carezze e abbracci: i nonni? Partiti, e forse non torneranno.

Mamma che si sta chiusi in casa e che fuori bisogna indossare quella strana mascherina per non essere riconosciuti dall’Orco Covid.

Mamma che rassicura, che sorride e accarezza col cuore a pezzi, che nasconde quel nodo alla gola e incoraggia un papà senza speranza.

Mamma che fa prodigi con quei soldi sempre più scarsi, che cura, che rinuncia: anche al lavoro pur di accudire i figli. Ma non si arrende mai.

L’agiografia da coronavirus beatifica medici e infermieri che, in fondo, son pagati per quel che fanno. Mamma sta in trincea gratis.

La sua misconosciuta lotta contro la pandemia è appena cominciata, sarà dura. Sarà lunga, quotidiana. In tutto il mondo. Senza un grazie.

#fashionblog

(dipinti di Alena Kalchanka)

Ariana Grande e Justin Bieber cantano Stuck With U: un brano che ci anticipa l’estate.

Accattivante e generoso visto che i proventi saranno devoluti a First Responders Children’s Foundation, che garantisce borse di studio ai figli di operatori sanitari e delle forze dell’ordine vittime del COVID-19.

Il video di Stuck With U sbircia nella privatissima vita da quarantena di Ariana Grande, Justin Bieber e dei relativi family & friends.

Quasi tutti VIP, naturalmente, fra cui Kylie e Kendall Jenner, Demi Lovato, Michael Bublé e consorte, Scooter Braun, Dalton Gomez (neo-moroso di Ariana Grande) e l’elfica Hailey Baldwin.

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Fra le vittime illustri del Covid-19 c’è il californiano Coachella Valley Music and Arts Festival previsto a Indio nei weekend 10-12 e 17-19 aprile e rinviato per virus nei fine-settimana 9-11 e 16-18 ottobre 2020 (si spera!).

L’evento era sold out da mesi (i rimborsi entro il 1 giugno). E probabilmente la versione autunnale di Coachella confermerà l’originario programma e gli headliner: Travis Scott e Frank Ocean.

Aspettando Coachella 2020 vale la pena di gustare su YouTube il documentario 20 Years in the Desert, che racconta la storia di questo Festival così amato dai giovani, e non solo per la musica.

Coachella fa infatti rima con fashion: è un appuntamento davvero trendy che convoglia a Indio frotte di celebrities internazionali con i loro migliori look, che spaziano dal boho chic alle suggestioni etniche.

E volendo replicare a casa nostra lo stile spensieratamente hippie di Coachella, basta sfogliare le pagine del web sognando la California ma senza lockdown!

#fashionblog

Ormai schiavi delle mascherine, coccoliamo gli occhi che sono l’unica parte del volto visibile con una crema specifica, testata oftalmologicamente, che levighi e definisca i tratti cancellando i segni dell’età e della stanchezza.

Da abbinare, nella routine quotidiana, ad uno struccante di qualità che lasci la delicata zona del contorno occhi morbida e fresca, senza tracce di make up.

Perchè lo specchio dell’anima merita la massima cura.

#fashionblog

La pandemia travolge le fashion week estive: saltano l’haute couture e la moda-uomo londinese, newyorkese e parigina mentre quella milanese viene accorpata alla Fashion Week di settembre, quando slitta anche Pitti Immagine.

Sì ma in che forma? Quest’autunno Milano, Londra, Parigi e New York dovranno ancora fare i conti con il coronavirus o sarà possibile tornare ad una normalità fatta di assembramenti, voli aerei e serate di gala?

Al vaglio degli organizzatori digital showrooms, live streaming e tools che permettano di raggiungere virtualmente i buyer di tutto il mondo scavalcando nuove insidie da coronavirus.

Mentre gli stilisti mettono una pietra su un 2020 da dimenticare, e lavorano per il 2021.

#fashionblog