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Cher si è scusata per aver colpito la sensibilità del popolo del web aggiungendo gli emoji di una bomba e un’esplosione al post pubblicato su Twitter in cui esprimeva il suo cordoglio alle persone uccise nell’attentato di Instanbul.

Solo qualche giorno fa la sua mini-crociera nel Mediterraneo aveva fatto tappa a Portofino, dove Cher ha stupito tutti per la sua forma smagliante, nonostante i 70 anni appena compiuti.

A Portofino, Cher si è lasciata fotografare in completo relax a fare shopping con le amiche, a bere un aperitivo, a mangiare il gelato per strada, a pranzo all’Hotel Splendido e poi di ritorno in barca.

E sarà che invece di massacrarsi a fare jogging, Cher si mantiene così bella con una dieta a base di gelato (o magari è una carenza d’affetto), perché anche a Saint-Tropez è stata paparazzata con la fatidica coppetta piena di… panna? Mon Dieu!

Artista carismatica, Cher è riuscita a primeggiare con stile inconfondibile sia nella musica che nel cinema, conquistandosi una notorietà che dura da mezzo secolo.

E se facendo zapping inciampo in Stregata dalla luna (per cui Cher ha ricevuto l’Oscar) oppure in The Mask, mi fermo senza esitazione e me li riguardo con vero piacere.

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Né carne e né pesce come ogni adolescente che si rispetti, la quindicenne Willow Smith (figliadi Will Smith e Jada Pinkett Smith) è stata sapientemente “invecchiata” dal tocco magico delle foto b/n di Karl Lagerfeld, quanto basta per impersonare in maniera convincente l’estremo glamour di Chanel.

Qualche moina, un pizzico di rasta nei capelli sbarazzini e quel makeup così pesante, che sembra se lo sia fatta lei da sola giocando coi rossetti e le scarpe di mammà…

E’ la nuova campagna eyewear di Chanel.
Occhiali da vista, occhiali da sole: il risultato è eccellente.

E così sull’obeso curriculum di Willow Smith è stata appuntata, come per gioco, un’altra aristocratica mostrina: brand ambassador di Chanel.

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Parentesi veneziana per Kate Moss e il suo fidanzato Nikolai Von Bismarck.

All’arrivo per lei jeans skinny e boots neri con una morbida camicia puntellata di cuoricini rossi (dalla capsule collection disegnata da Kate Moss per Equipment) dedicati probabilmente al suo lui, declinato in versione low profile con camicia stropicciata azzurra e maniche malamente arrotolate.

Immancabile selfie affacciata al sontuoso balcone sul Canal Grande per Kate Moss, in completino intimo trasparente immediatamente “rettificato” da un body color amaranto e una gran risata quando si è accorta di essere paparazzata.

Pomeriggio in spiaggia, con due pezzi leopardato e un po’ di pancia che suscita solidarietà femminile per lei, e un bel bermunda blu con annesse manigliette dell’amore (un po’ presto a 29 anni…) per lui.

Riposino sul prato. Relax veneziano…

Meritato riposo visto che Rimmel le ha appena dedicato una capsule collection di sei Lasting Finish Lipsticks in limited edition, per festeggiare i 15 anni in cui Kate Moss ha prestato il suo volto al London Look.

Sul Continente invece Adidas ha scelto Kate Moss come testimonial per la nuova versione delle Gazelle – iconiche sneakers nate negli Anni Sessanta – scegliendo per la campagna pubblicitaria una foto scattata nel 1993 da Denzil McNeelance e rielaborata digitalmente d Doug Abraham.

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Vacanze italiane per Taylor Swift e Tom Hiddleston che portano la loro romantica love story in quei di Roma, dove i due colombi – inseparabili da un paio di settimane – sono atterrati ieri con il jet privato della cantante.

Mano nella mano (fra quattro body guard), Taylor e Tom hanno visitato il Colosseo: lei raggiante nel suo prendisole giallo canarino, come una ragazzina in gita col moroso.

E lui la bacia romanticamente fra le rovine come un novello Romeo più che come papabile Agente 007 con licenza di uccidere, completamente perso negli occhi celesti di Taylor.

Come dire: for your eyes only…

Cambio d’abito, ed ecco oggi Taylor e Tom in tenuta casual, ancora mano nella mano, in giro per le vie del centro: piazza Navona, via Condotti.
Una sosta al bar?

Sono due giovani belli, innamorati e felici come tanti. Incuranti dei paparazzi.

E poi in elicottero: forse un giro turistico sulla Città Eterna, forse una nuova destinazione (Napoli?)… i social ce lo diranno.

Aspettando nuovi sviluppi, le ragazze che vogliono sentirsi come Taylor in “vacanza romana“, possono inforcare delle Ray-Ban e vestirsi come lei acquistando online, sul sito dell’eco-brand californiano Reformation, l’abitino “Amery” in misto lino con la sua scollatura a cuore (ovviamente!), e ampie tasche anteriori.

Costa 178 dollari, ed è disponibile in giallo, rosso, bianco e blu.

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Marc Jacobs snocciola su Facebook aneddoti sulla imminente campagna Fall 2016 che parla di “integrità, coraggio, forza, curiosità e ispirazione” oltre ogni limite.

Qualità interpretate da un gruppo di celebrities e dipinte a tinte forti in una ambientazione dark immortalata dagli scatti di David Sims con il makeup di Diane Kendal.

Presentando Cara Delevigne dice “Ogni tanto mi capita la fortuna di incontrare una modella con una personalità così grande da oscurare anche il look più incisivo, l’effetto più drammatico”.

Di lei sottolinea la generosità e precisione sul lavoro oltre che l’inarrestabile vitalità.

Ha conosciuto Kendall Jenner durante il casting per la sfilata Fall 2014 e da allora è diventata una presenza costante nelle sue collezioni.

Durante la preparazione Fall 2016 c’erano perplessità sulla vestibilità degli stivali della collezione per il loro peso esagerato: lei li ha messi su come se fossero state scarpe da ginnastica e ha iniziato a camminare per lo studio “statuaria, sicura di sé ed entusiasta come se fosse la sua prima sfilata”.

Courtney Love conquista Marc Jacobs con la sua interpretazione nel film The People vs Larry Flynt.

Lo stylist si ispira alla sua musica nella “grunge collection” del 1992, due anni prima di conoscerla personalmente e di scoprire la passione della “Goddess of grunge” coi suoi abiti “molto” mini e i capelli arruffati, oltre che per il rock anche per la moda.

“Che ironia: ho conosciuto Marilyn Manson ad Halloween”: era il 1996 ed era appena uscito l’album Antichrist Superstar.

Marc Jacobs rimane colpito dalla personalità, dall’intelligenza e dalla poetica allucinata di Manson e nel 2011 usa “The Beautiful People” come colonna sonora, sparata a pieno volume, della collezione autunnale.

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Finalmente sposi Melissa Satta e Kevin Boateng dopo un fidanzamento di cinque anni cementato due anni fa dalla nascita di Maddox.

Il piccolo ha portato le fedi all’altare durante la cerimonia che si è svolta nella cornice dorata di Porto Cervo.

La sposina indossava un romantico vestito bianco a sirena di Atelier Emé.
Di Dsquared2 il frac di Kevin Boateng.

Fra gli invitati Dean e Dan Caten, Elena Santarelli con Bernardo Corradi, Maddalena Corvaglia, Giorgia Palmas e Juliana Moreira con Edoardo Stoppa.

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Riccardo Tisci ha presentato a Parigi una collezione SS2017 menswear di Givenchy grintosa e ricca di input, accompagnata da un assaggio di 13 modelli di haute couture Fall 2016 che imprevedibilmente hanno offuscato la sfilata-madre.

Quelle che Tisci ha definito beautiful angels – Bella Hadid, Kendall Jenner, Mariacarla Boscono, Joan Smalls, Natalia Vodianova, Irina Shayk per citare qualche nome – e che dovevano essere un delicato contorno, hanno infatti catalizzato l’attenzione generale.

Vuoi per il glamour dei vestiti e di chi li indossava, vuoi per l’incisivo make up creato dalla grande Pat McGrath, vuoi per il chiacchiericcio intorno al portentoso rientro in passerella di Natalia Vodianova a un paio di settimane dalla nascita del suo quinto figlio, avuto dal compagno Antoine Arnault, e che per Givenchy ha esibito una forma invidiabile.

Tutte le donne alle prese con la prova costume hanno iniziato infatti a domandarsi quale potesse mai essere il segreto del suo immediato recupero fisico visto che, come la stessa Vodianova ha confessato su Facebook, non fa neanche più yoga!

“Nessun segreto”, spiega la supertop. Tutta questione di DNA.

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In un tripudio di rose Monnalisa ha presentato a Palazzo Corsini, nell’ambito di Pitti Bimbo a Firenze, la sua collezione per bambine SS2017.

In passerella le creazioni di Barbara Bertocci che spaziano dal casual, con fantasie a righe e pois e una grande scelta di accessori, agli abitini da cerimonia per bimbe chic: raffinate miniature di modelli degni dell’haute couture, che sono il punto di forza della griffe aretina.

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Dal taccododici agli stivaloni di gomma inzaccherati del fango del Worthy Farm di Pilton, dove è in svolgimento il mastodontico Festival di Glastonbury, sotto una pioggia che non ha fermato i suoi duecentomila fans.

Tante celebrities sul palco e fra il pubblico intente a dribblare fra le pozzanghere.

Incluse le supertop Poppy e Cara Delevigne, Lily Donaldson, Suki Waterhouse.

A loro agio senza tacchi anche altre due sorelle della moda: Kate e Lottie Moss.

Ancora moda, ancora fango, ancora stivaloni e look davvero casual per Alexa Chung, Stella McCartney e Dakota Johnsonn.

E mentre Rita Ora cerca di non scivolare nella melma, gli stivaletti di Adele, sotto i suoi leggins neri, sono rimasti miracolosamente illesi…

Per chi ha un’oretta di tempo da perdere ecco il nutrito programma del Festival di Glastonbury 2016. Oltre ad Adele e decine di altri artisti comprende anche i Coldplay, i Muse, Ellie Goulding, Cindy Lauper, Art Garfunkel, Grimes.

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Prossimamente in arrivo due rossetti che diranno la loro nel sovraffollato pianeta del make up.

Per chi ama i colori estremi da luglio arriva Loubilaque, lipgloss d’esordio per Christian Louboutin che in una graziosa boccetta-gioiello a forma di sirena (io credevo che fosse una pigna…) sormontata da una coroncina con relative borchie della casa, presenta 8 diverse tonalità per un gloss da “high coverage, high shine, high drama color”.

L’effetto è quello di una lacca, più che di un classico lipgloss, per ricoprire e far splendere in un solo passaggio grazie alla elevata concentrazione dei pigmenti, labbra giovani e carnose.

Loubilaque può essere anche indossato al collo, in modo da tenerlo sempre a portata di mano.

Sul fronte del mat dal 3 ottobre arriva Lip Magnet di Giorgio Armani Beauty, presentato qualche giorno fa in pompa magna in un esclusivo party al Grand Palais a Parigi.

Sembra che Lip Magnet possa miracolosamente riconciliare con il rossetto mat chi come me non lo tollera che per pochi secondi:

è frutto infatti di un particolare procedimento che lo renderebbe leggerissimo sulle labbra pur garantendo una copertura del colore perfetta, luminosa e durevole.

Ben 18 i colori disponibili per Lip Magnet: 6 classici della maison e 12 inediti.

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Gli hanno chiesto se era a Parigi per la moda o per gli Europei di Calcio e David Beckham, dal front row della sfilata di Louis Vuitton collezione SS2017 uomo, ha risposto con fair play: “Per la moda…”, of course!

Con lui dalla Gran Bretagna pre-Brexit è arrivata anche Kate Moss, con il nuovo fidanzato, il suo vivace completino stile pigiama e un makeup davvero molto naturale.

Entrambi hanno fatto il tifo per il compatriota Kim Jones, che ha creato per Louis Vuitton quella che è stata unanimamente giudicata la migliore collezione uomo in questi suoi 5 anni nella prestigiosa maison.

Il fil rouge della sfilata – ovviamente visto che parliamo di Louis Vuitton – è il viaggio.

Ma un viaggio nello spazio e nel tempo, con elementi africani e punk richiamati dalle stampe di animali disegnati da Jake e Dinos Chapman anche sulle borse e gli spilloni piazzati negligentemente qua e là.

Il tutto mediato dal glamour di casa.

Davvero interessante la pelle tessuta a creare borse e capispalla morbidi e colorati.

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Salvatore Ferragamo presenta la collezione MINI dedicata ai bambini dai 3 agli 8 anni all’Hotel Portrait di Firenze, in concomitanza con Pitti Immagine Bimbo.

E’ una linea discreta e modern chic con borsette e scarpe per bambine e bambini che riprendono in versione mini me i modelli per adulti della maison, come le ballerine col fiocchetto Varina o i mocassini Driver.

La collezione MINI è disponibile anche online.

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Le collezioni Laura Biagiotti Dolls e Laura Biagiotti Baby sono presenti a Pitti Immagine Bimbo dal 23 al 25 giugno.

Ci sono T-shirt, shorts, leggings a righe abbinati ai miniabiti stampati a tinte vivaci.

Tute a stelle e strisce, e tanti gatti che rappresentano le mascotte della collezione e si vestono come le loro padroncine.

Gli occhiali da sole sono rotondi con lenti degradé, aste rigate e piccoli dettagli Swarovski che illuminano la montatura.

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Chiuri e Piccioli si ispirano per la collezione uomo SS2017 di Valentino presentata a Parigi Moda Uomo ad una mostra in corso presso il Met Brever dedicata alle opere d’arte rimaste incompiute, per volere o meno dei loro artefici.

“Unfinished”: questo il termine usato dai due stylist per presentare i modelli.

La palette va dal nero al verde militare, al camouflage che ormai è un tratto caratteristico di Valentino, presente anche nella collezione resort 2017 ispirata al retaggio culturale cubano e presentata in un altro museo newyorkese, la Factory di Andy Warhol.

Nonostante i riferimenti colti, sono frequenti i richiami alle uniformi militari nei colori, negli stemmi e nelle linee.

Le silhouette sono slanciate da pantaloni a gamba stretta. Originale il colpo d’occhio delle tute in denim che sembrano a due pezzi.

Non manca la citazione di un elemento storico della maison: il giaguaro creato da Valentino nel 1967 e riportato in rilievo da Chiuri e Piccioli su giacche, borse e accessori.

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Il meteo dice che non pioverà più:
possiamo quindi porre mano (e piedi) alle nostre biciclette come fa Shakira che pedala e canta La Bicicleta assieme a Carlos Vives.

E sarà questo forse il segreto che rende la bionda star così solare:
è risaputo infatti che andare in bicicletta abbassa lo stress (soprattutto se ti risparmia di dover parcheggiare l’auto…) e funziona quindi come piacevole antidepressivo.

Anche il fisico di Shakira, tonico e perfetto nonostante le gravidanze, è sicuramente grato alle due ruote:
la bicicletta aiuta infatti a controllare il peso.

Un’ora di pedalate può far consumare fino a 500 calorie, anche se è meglio non esagerare (soprattutto se si è abituati a una vita sedentaria) e portare sempre con sé dell’acqua o un frutto da addentare al primo calo degli zuccheri.

Andare in bicicletta dà una mano alla nostra salute perché allena cuore e polmoni e tonifica, oltre ai muscoli delle gambe e delle braccia, anche la zona lombare, addominale e i pettorali.

Per evitare contratture e dolorini dopo una pedalata, occorre avere coscienza dei propri limiti, comprare una bici della misura adatta al proprio fisico e possibilmente col cambio per non sforzare troppo le gambe (io l’ho comprata full suspended per evitare traumi alla mia schiena malandata…) e regolando la giusta altezza del sellino (che deve essere comodo) e del manubrio.

Non dimentichiamoci il campanello, le luci per la nostra sicurezza, il rispetto del codice della strada e delle più elementari regole di buona educazione.

Su una bici puoi andare ovunque, canta Shakira:
è un mezzo di svago e di trasporto economico, salutare, divertente perché aiuta anche a socializzare (puoi fermarti a parlare con tutti gli amici che vuoi. In auto sarebbe un problema!), ecologico e adatto a tutte le età.

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#fashionblog

Dulcis in fundo, la collezione Armani SS2017 sfila in solitaria nel giorno di chiusura di Milano Moda Uomo.

E giusto per tirare le somme “zio” Giorgio borbotta con la stampa, poi spalanca le braccia con un sorriso a Ricky Martin e Kevin Spacey che assistono dal front row ad una sfilata garbata e “calata nella vita di tutti i giorni”, come nelle corde di Armani.

Capispalla destrutturati e attillati per fisici aitanti; colori discreti intercalati da un rosso opportunamente appassito; piccole fantasie su fondo neutro; pantaloni resi confortevoli e sportivi dalle pince e da una linea morbida che dice uffà! ai “pantaloni a sigarettina”.

Un must gli occhiali da indossare anche sui cappellini o nel taschino e le grandi borse: abbastanza capienti da contenere una intera giornata di “vita reale”.

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La collezione SS2017 uomo presentata da GUCCI a Milano conferma il debole di Alessandro Michele per la cultura anglosassone e rivela che nel suo petto batte il cuore di Marco Polo.

E’ infatti il suo mondo fantastico e solare a popolare la passerella milanese, con qualche interferenza alla Jane Austen e una sfumatura di Tom Ford, a cui GUCCI ha dedicato due sale del museo di Firenze.

Questa collezione conferma il trend di GUCCI sempre più orientato a vestire l’individualità e l’estro personale, offrendo al consumatore finale una infinità di sfaccettature stilistiche e di stimoli adatti a interpretare con efficacia la realtà globale.

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Colori intensi, linee fluide, contemporaneità nell’ispirazione e nella scelta di materiali tecnici per una sartorialità di grande pregio ma allo stesso tempo moderna.

E’ la collezione SS2017 presentata da Versace a Milano Moda Uomo.

Ma aldilà della novità dei modelli, un tuffo al cuore lo provoca la colonna sonora dell’evento:
materiale in parte inedito che Prince ha inviato a Donatella Versace pochi mesi prima della sua scomparsa.

“Prince mi ha mandato la colonna sonora per la sfilata 5 mesi fa – spiega Donatella Versace – eravamo amici da più di 20 anni. La prima musica che scrisse per noi fu la colonna sonora per una sfilata di alta moda di Gianni nel 1995”.

In quella collezione parigina di haute couture Atelier Versace FW1995 sfilavano fra le altre Naomi Campbell, Claudia Schiffer, Valeria Mazza, Kate Moss, Carla Bruni.

La musica era interamente composta e cantata da Prince.

A Milano in passerella – per omaggiare il “vecchio amico” che ha assistito a diverse sfilate della maison (anche a MFW nel 2006) e suonato al party di Versace per H&M a New York – anche alcuni modelli femminili ispirati all’inconfondibile stile di Prince.

guarda Prince party live Versace

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Un’estate intensa per Emporio Armani impegnato su più fronti:
ultimo in ordine di tempo la collezione SS2017 presentata a Milano Moda Uomo.

In passerella il consueto stile confortevole e discreto, giocato su toni neutri con qualche concessione al rosso e a una emblematica impronta digitale stampata sulle maglie, sinonimo di individualità.

“Mai come oggi c’è bisogno di essere riconosciuti per il proprio stile – ha spiegato Giorgio Armani a margine della sfilata – e per me è importante la non stravaganza. Mi interessa togliere il superfluo”.

“Sento l’esigenza di portare il mio stile verso il lato più sportivo della moda…”, ha anche aggiunto.

Che lo sport sia linfa vitale per Emporio Armani è cosa nota.

Ricordiamo ad esempio che (dopo le Olimpiadi di Londra) è Official Outfitter del Team Italia alla imminenti Olimpiadi e Paraolimpiadi di Rio de Janeiro.

E non dimentichiamo che l’Olimpia EA7 Milano di basket, di proprietà Armani dal 2008, ha appena festeggiato il suo 27° scudetto dopo aver conquistato, a febbraio, la Coppa Italia!

Ma tornando allo “sport indossato”, appena ieri Emporio Armani ha presentato in collaborazione con Antonia, la capsule collection Remix acquistabile anche online.

Un guardaroba che celebra lo stile metropolitano con linee essenziali, tessuti tecnici, accessori trendy e il marchio bene in vista.

Ciliegia sulla torta la Remix Bike, bicicletta in acciaio anodizzato, un progetto sviluppato con il Politecnico di Milano.

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Mariuccia PRADA spiega la collezione SS2017 uomo/donna presentata a Milano.

Una collezione “ottimista“, focalizzata sul mondo di oggi, sul “global nomadism” e dedicata a uomini e donne dinamici che viaggiano “alla scoperta di scambi culturali, di esperienze“.

Il target è formato da giovani che “vogliono condividere il loro sapere con popoli, razze diverse“.

“Ho pensato a loro come a viaggiatori in cerca di condivisioni“, sottolinea Mariuccia Prada.

In passerella vestiti pratici, informali, scarpe comode e grandi zaini:
“C’è in effetti un senso di preparazione all’emergenza, un’urgenza di portare con sé tutto il necessario“.

Dopo la sfilata una cena alla Fondazione Prada:
ospiti 300 VIP per festeggiare la presentazione delle due nuove essenze della griffe, La Femme Prada e L’Homme Prada.

Fra gli invitati Jessica Chastain, Milla Jovovich, Valeria Golino, Raf Simons, Diego Della Valle, Kasia Smutniak, Daria Bignardi, Willem Dafoe, Franca Sozzani, Anna Dello Russo.

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Marco Mengoni nel front row di Missoni a Milano Moda Uomo (seduto vicino a Marcelo Burlon e Devendra Banhart): un argomento che da solo potrebbe far scorrere fiumi di parole (e musica).

Ma concentriamoci sulla collezione uomo SS2017 che affonda le sue radici nei ricordi di un viaggio di Angela Missoni in Guatemala, all’età di 15 anni.

I sontuosi e iconici pattern che rendono inconfondibili i capi della maison, attingono così colori e geometrie dai panorami centroamericani e dall’artigianato indio, creando un legame narrativo fra la cultura Maya e il Guatemala di oggi, che è molto legato alle sue tradizioni.

Le maglie e le fusciacche hanno contrasti vivi ed avvolgenti:
i colori dei filati catturano i raggi del sole, le onde del mare, i misteri della foresta e le ali variopinte del sacro uccello Quetzal, simbolo del Guatemala e della libertà.

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Vivienne Westwood sceglie Milano Moda Uomo per manifestare la sua solidarietà a Julian Assange.

In un video proiettato prima della sua sfilata su una parete, e diffuso sui social in diretta streaming, la stylist racconta che è amica di Julian Assange, lo va a trovare una volta al mese all’ambasciata dell’Ecuador dove il giornalista è rinchiuso e chiede solidarietà per la sua causa.

Sfilano quindi i modelli della collezione SS2017:
volumi fluidi, la consueta abilità di Vivienne Westwood nel drappeggiare tessuti a abiti in modo da liberare il corpo alla ricerca del genderless.

Sulla parete una gigantografia di Julian Assange e del suo gattino, Embassy Cat (@embassycat).

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Dolce e Gabbana lasciano il set napoletano, dove dal 7 al 10 luglio celebreranno con party e sfilate il 30° anniversario della griffe, per volare a Milano e presentare al Metropol una collezione uomo SS17 dedicata alla musica e agli #influencer: vlogger e figlidi poco più che adolescenti, schierati nel front row e in passerella.

Fuori le loro fans a bloccare il traffico.

Dentro c’erano Cameron Dallas, Brandon ThomasLee, Levi Dylan, Luka Sabbat, Peter Brant, Will Peltz, Austin Butler, Gabriel Kane DayLewis, Huang Jing Yu, Han Dong Jun, Lucas Jagger, Kenya KinskyJones, Tinei Tempah.

Accesi i riflettori su una riedizione siciliana del Cotton Club, i newyorkesi Hot Sardines attaccano col jazz e compaiono Presley Walker Gerber (figliodi Cindy Crawford) e Rafferty Law (figliodi Jude Law) che aprono la sfilata di cento modelli palesemente dedicati alla musica.

Passano pantaloni corti al polpaccio e indossati con oxford impunturate e sneakers, senza calzini.

L’abituale sartorialità della griffe scolpisce il corpo con capispalla impeccabili.

Lamé e paillettes creano sfarzosi tuxedo, da far perdere la testa a qualunque musicista o “bravo presentatore”.

Strumenti musicali e pentagrammi maculano cuffie, pochette, caftani, camicie, giubbe e bomber.

Tributo al jungle style con stampe animalier.

E brindisi finale sotto una pioggia di lustrini, con Dolce e Gabbana che stappano spumante e applaudono sornioni ai giovani #influencer, mentre la musica cambia, nell’after party, dallo swingante Cotton Club alla baraonda della discoteca.

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Torna per il terzo anno in via De Amicis 2 a Milano The Wall of Dolls, una istallazione artistica ideata da Jo Squillo e allestita in contemporanea con la Settimana della moda uomo, in segno di protesta contro il femminicidio.

Su una rete sono legate decine di bambole create da artisti, stilisti e designer per interpretare l’orrore della violenza che ogni anno uccide tante donne.

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Con un semplice clic del mouse (e relativo prelievo dalla carta di credito…) il web può trasformare in realtà un sogno da red carpet anche a coloro che non vivono nelle capitali della moda e non sono delle celebrities.

E di sogno si parla con queste scarpe della collezione estiva di Ralph&Russo che rendono principesco anche il tubino più dimesso.

Perfette per un abbigliamento da cerimonia (anche bridal) o per una serata indimenticabile, acquistabili online sul sito ufficiale della sontuosa griffe che il 4 luglio porta a Parigi la sua sfilata di haute couture.

Le Eden sono scarpe in raso di diversi colori decorate con un delicato tralcio di vite metallico che si inerpica lungo il taccododici a spillo senza appesantire la forma perfetta di questo décolleté made in Italy.

Più aggressive le Baroque, con l’elaborato tacco ispirato dai fasti di Luigi XIV.
A seconda del colore della scarpa, il tacco può essere oro giallo, rosa o light oppure argento o gun metal.

Rosa di sera è un décolleté arricchito da una rosa in metallo applicata in cima al tacco, e dal colore armonizzato con quello della scarpa. Davvero particolare.

Da abbinare: l’Alina clutch in vari tipi di pelle e colore, con la sua elegante piuma di metallo che funge da raffinato manico gioiello e può essere color oro oppure argento.

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Come Ibrahimovic, Raf Simons non svela la sua prossima “squadra” e come novità porta alla Stazione Leopolda, per Pitti Uomo 90, solamente la sua collezione SS17, Florence Calling, ricca di input con i quali lo stilista fa il punto della situazione: sua, della moda in generale e delle cose che ama.

“Ho pensato a questa collezione come ad una mostra, con un approccio di tipo museale. Volevo che ogni modello impersonasse un’opera d’arte”, ha spiegato in una intervista a Vogue.

Opera d’arte firmata in questo caso da Robert Mapplethorpe: accettando la proposta della Fondazione che cura l’eredità del tormentato fotografo, Raf Simons gli ha reso omaggio riportando su maglie e abiti alcune sue fotografie.

La sfilata si è svolta in maniera “informale”, senza passerella:
i modelli attraversavano la massa degli invitati a suon di musica elettronica, in una ambientazione da club underground con vecchi manichini sparsi qua e là, anche all’esterno della Leopolda, con addosso vecchi modelli di Raf Simons.

La collezione ha esibito linee pulite, colori scuri o neutri, qualche oversize e fantasia a righe.

E il gossip interpreta questa incipiente severità non come un momento di riflessione da parte di Raf Simons ma come prova generale del suo debutto da Calvin Klein…

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Parliamo di novità in fatto di borse: Trussardi ha presentato a Firenze4ever – la poliedrica manifestazione ideata da Luisaviaroma a margine di Pitti Uomo 90 – la sua nuova LovyBag.

E’ una borsa che può essere portata a mano e a tracolla, dalla caratteristica forma a trapezio e l’inconfondibile levriero della casa in una inedita forma tonda che funge da originale fibbia.

Tre tipologie di pelle, traforata martellata e stampata a rilievo e tanti colori.

Il prezzo non è eccessivo considerata la griffe: un invito per chi vuole assaggiare lo stile elegante ma discreto di Trussardi.

E’ possibile acquistare la LovyBag anche online, sul sito ufficiale e, naturalmente, da Luisaviaroma.

Nell’universo creativo di GUCCI è arrivato lo Zaino Marmont, che è possibile pre-ordinare online sul sito ufficiale.

Molto giovanile in pelle nera con dettagli western sulla pattina frontale ed etichetta a cuore in pelle vicino alle inconfondibili G.

Tracolla a catena regolabile, dimensioni contenute e la forma davvero particolare.

Si inserisce con grinta nella collezione Marmont con le carte in regola per diventare un must della prossima stagione.

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Fausto Puglisi sceglie Pitti Uomo 90 per esordire nel menswear presentando alla Stazione Leopolda una collezione SS2017 graffiante e apparentemente contraddittoria in cui bermuda sbrindellati, borchie e sandali da gladiatore convivono con bomber di pelle e di seta, stampe floreali e citazioni della Roma e della Grecia antica.

Lo stesso mood anima anche la collezione resort 2017 presentata in contemporanea.

La chiave di lettura la dà lo stesso Puglisi:
“…capita che i ragazzi indossino le camicie delle fidanzate con la massima virilità, senza problemi.
Così come una ragazza indossa il maglione del padre con estrema femminilità. La mascolinità e la sensibilità prescindono dall’outfit”.

La scenografia da macho resa più tosta dalla grinta degli indossatori (fra loro 13 figuranti del Calcio Storico Fiorentino e sei detenuti, top model per un’ora) incornicia così 20 look dal forte impatto per interpretare “un uomo eroico e senza paura”.

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Patrizia Pepe porta a Pitti Uomo 90 il suo Eclethnic Tour: un immaginario viaggio nel mondo di un uomo dinamico, che ama vestirsi in maniera pratica ma non per questo meno elegante, miscelando sapientemente stampe etniche, denim vintage e modern glamour.

E’ la collezione SS 2017 illustrata alla Fortezza da Basso dalle fotografie di Adam Katz Sinding, e commentata dal dj set di Ringo.

Presente Marco Bocci, che si riconferma testimonial ideale di Patrizia Pepe.

Fra gli ospiti: Sergio Muniz e Mariano Di Vaio.

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Andrea Iannone parte ultimo al MotoGP di Assen per aver steso con poca grazia il campione del mondo Jorge Lorenzo nella gara di casa sua, a Valencia.

Il pilota aveva aperto il mondiale “gambizzando” in modo analogo il povero Andrea Dovizioso, suo compagno in Ducati: da qui il crudele verdetto della Direzione di gara in vista del prossimo MotoGP.

A consolare Andrea Iannone sembra essere caduta dal cielo Belen Rodriguez, che lui non faceva mistero di apprezzare e che ha conosciuto in quanto amico (disinteressato?) di Jeremias, fratello di Belen.

Gli specialisti del gossip li hanno scoperti assieme più di una volta, a Milano e a Sestri Levante, come confermano le foto postate su Instagram.

Erano in compagnia di amici comuni, in un’atmosfera allegra e rilassata ma le insinuazioni su una imminente love story fra Belen e Iannone non si sono fatte attendere…

Una rondine non fa primavera, per cui non è detto che un paio di foto facciano un grande amore…

Ma se l’euforia di un flirt con la single più desiderata d’Italia, può placare l’esuberanza motociclistica di Andrea Iannone… benvenuta Belen!

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#fashionblog

E’ scomparsa all’età di 98 anni Margaret Vinci Heldt, che nel 1960 ideò il beehive, l’acconciatura cotonata che fu un’icona degli anni Sessanta, in tutto il mondo.

Recentemente l’hanno riproposta la povera Amy Winehouse, Beyoncé, Adele, e anche i Simpson hanno reso omaggio al beehive, con l’altissimo “tuppo”di Marge.

Margaret era figlia di Frank e Francesca Vinci, due emigrati siciliani.

Negli anni Cinquanta il suo salone era già famoso a Chicago tanto che una rivista, la Modern Beauty Shop Magazine, le chiese di ideare una acconciatura nuova.

Ispirata da un suo cappellino di velluto nero e dalla neonata lacca Elnett di L’Oreal, cotonò e ricotonò finchè non venne fuori il beehive hairdo.

Che in breve divenne un simbolo dei Sixties.

Margaret Vinci Heldt ha spiegato con semplicità il motivo di tanto successo:
“Le donne in un attimo si sentivano più alte, più eleganti e glamour”.

A casa nostra lo abbiamo visto, nell’epoca d’oro, in testa a dive nostrane come Mina, Sofia Loren e Moira Orfei.

Oggi ci provano ancora Nina Zilli e Platinette…

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Cartier porta a Pitti Uomo 90 l’orologio Drive, presentato al SIHH di Ginevra a gennaio e ormai pronto per il debutto in società nel corso di una serie di eventi ad alto tasso di mondanità organizzati a palazzo Gondi, nel cuore di Firenze.

Drive rappresenta un desiderio di novità per l’aristocratica maison francese, sotto diversi aspetti.

Da un lato c’è l’orologio in sé, che ha la cassa in acciaio oppure in oro rosa 18 carati (prezzo dai 6mila ai 90mila euro) di forma coussin, nuova per Cartier che vi ha impresso il suo stile riconoscibile dai numeri romani e dallo zaffiro applicato sulla corona.

Il quadrante guilloché e il design richiama alcuni elementi automobilistici.

Il modello Alta orologeria ha tourbillon volante 9452 MC certificato con Poinçon de Genève.

Dall’altro lato c’è la promozione di questo affascinante oggetto destinato a diventare iconico come i suoi “fratelli”.

Cartier è impegnata da diverse settimane con una campagna che ha abbracciato tutti i social.

E’ possibile inoltre acquistare il Drive non solo nei negozi autorizzati, ma anche sul sito ufficiale online.

E se aggiungiamo la partecipazione, anche questa inedita per la maison, ad una manifestazione “modaiola” come Pitti Uomo, con eventi diffusi a livello planetario da Snapchat…

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Palazzo Pitti ospita Visions of fashion: un’esposizione curata da Eric Pfrunder e Gerhard Steidl di 200 foto “create”, è il caso di dirlo, da Karl Lagerfeld che vanno dal 1987, anno a cui risale il suo primo servizio di moda per Chanel, ad oggi.

La mostra fiorentina, inaugurata nell’ambito di Pitti Uomo90, chiuderà i battenti il 23 ottobre ed è un’occasione imperdibile per ripercorrere l’attività di fotografo (che convive con quella di stilista, regista e pittore) di Karl Lagerfeld che ha illustrato straordinarie collezioni di abiti e accessori, un calendario Pirelli e le pagine patinate dei più importanti magazine del mondo.

Le sale di Palazzo Pitti offrono una sontuosa cornice agli scatti del Kaiser della moda con una originale istallazione nella Sala Bianca – luogo che ha lanciato l’alta moda italiana alla conquista del mondo – con immagini stampate su carta leggera che fluttuano nell’aria.

Esposte anche le immagini dedicate alla mitologia classica delle serie Le Voyage d’Ulysse e Daphnis et Chloe.

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Europei di Calcio 2016: un braccialetto per dire Forza Azzurri è praticamente d’obbligo.

Bandelli Line propone un braccialetto diplomaticamente dedicato a tutte le squadre, con le loro bandiere e la scritta Euro 2016.

Pensando alla nostra Nazionale, si può scegliere fra un braccialetto con la scritta Forza Azzurri, uno azzurro e due diversi modelli tricolori.

I bracciali sono made in Italy, sono in acciaio e non contengono sostanze nocive come nichel, cadmio e piombo.

E’ possibile staccare la clip di chiusura per regolarne la lunghezza, come spiega un tutorial sul sito di Bandelli Line, dove è possibile acquistarle i braccialetti online.

Cruciani C non poteva mancare l’appuntamento europeo con i suoi braccialetti in macramè (resistenti all’acqua, quindi potete tuffarvi al mare dopo la partita…) da uomo e da donna, i cui quadrifogli colorati sono dedicati a tutte le squadre dell’Europeo 2016.

Sperando che portino fortuna solo all’Italia, scegliamo il braccialetto tricolore: creato nel 2011 per celebrare l’anniversario dell’Unità d’Italia, oggi festeggia l’unità dei tifosi che, faziosamente ma con allegria, si godono la partita tra amici.

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Figurine che passione!
Parlo di quelle dei calciatori: da bambina ci giocavo e scambiavo i doppioni con “i maschi”.

Oggi tengono testa alle pleistescion e piacciono a grandi e piccini, che in questi giorni sono impegnati ad incollarle nell’album Panini dedicato al Campionato di Calcio Europeo 2016.

L’album ha 96 pagine ed è formato da 680 figurine, 50 delle quali sono stampate su uno speciale materiale metallico.

Le uscite speciali comprendono un poster e figurine extra.

Rispetto alle precedenti 9 ed. dedicate agli Europei, l’attuale album ha:

-Sezione a doppia pagina per ciascuno dei 6 gironi;
-La pagina di ogni squadra ha 20 figurine a mezzo busto dei singoli giocatori;
-Immagini dei tifosi e dei principali traguardi conseguiti da ogni Nazione;
-Sezioni con la formazione titolare delle 24 squadre;
-Al top player di ogni squadra è dedicato uno sticker a figura intera;
-Figurine speciali con il logo del torneo, il trofeo e il pallone.

Collezionare figurine è antistress ed è anche un ottimo sistema per socializzare.

Secondo le statistiche infatti per completare l’album, considerando la probabilità di incappare in doppioni, occorre acquistare 747 pacchetti per un costo di quasi 500 euro!

L’unico modo di risparmiare: avere tanti amici con cui scambiare le figurine!

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#fashionblog

I siciliani spiaggiati a Mondello faranno spallucce, ma qui sul Continente non fa caldo, nonostante sia giugno inoltrato.

I capricci del meteo e le escursioni termiche (fresco la mattina, torrido a mezzogiorno e ri-fresco la sera…) fanno restare al palo sandali e abiti scollati a favore di scarpe con suola di gomma, spolverini e maniche lunghe.

Un clima inglese che fa venir voglia di non pensare agli imminenti saldi estivi ma di passare direttamente allo shopping autunnale.

Ed ecco allora un’anteprima della collezione autunno inverno per uomo di Napapijri, disponibile online e da cui prelevare delle idee per vestire con capi amabilmente vintage, che strizzano l’occhio al denim, queste incerte giornate che non riescono a mandare in vacanza nemmeno il piumino…

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Vagando sul web mi sono imbattuta in Diana Dietrich (parente della diva?) e nei suoi gioielli su misura realizzati con la sua personale reinterpretazione della filigrana.
Davvero originali!

Sono pezzi unici, realizzati a mano senza saldature, intrecciando un filo d’argento 925 oppure argento bagnato in oro 18 carati, e introducendovi a mano a mano perline o Swarovski.

I gioielli ritraggono le sue passioni (il circo, gli animali, la musica) e le passioni di chi glieli ordina (online da Facebook e dal suo sito o direttamente da Diana Dietrich Gioielli ad Albano Laziale) inviandole una foto del proprio cagnolino o del micio da ritrarre.

“Con il passare del tempo ho capito che realizzare sogni è la parte più bella del mio lavoro”, scrive su Twitter…

Diana Dietrich è un esempio di come il web, invece di appiattirla, può sviluppare e promuovere la creatività individuale offrendo a persone interessanti e intraprendenti come lei una vetrina sul mondo, che non ha prezzo.

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Jeremy Scott porta nella sua Los Angeles la Collezione Resort 2017 di Moschino, che sfila al Live’s Event Deck Space nell’ambito di Made LA: una due giorni di moda, musica, arte e quant’altro.

“E’ la prima volta che mi permetto il lusso di andare a dormire nel mio letto dopo una sfilata!”, scherza lo stylist.

In uno scenario psichedelico di palloncini e fiori alla strawberry fields forever, Moschino ricrea il colore e la follia degli Anni Settanta con i suoi modelli – uomini e donne – pronti ad imbarcarsi su uno Yellow Submarine.

Apre la sfilata Miranda Kerr, ex moglie di Orlando Bloom e nel front row la sua nuova fidanzata Katy Perry, a braccetto con Caitlyn Jenner, non fa una grinza.

Anna Cleveland interpreta un sari con l’immagine della dea Kali.

In passerella debutto di Presley Gerber davanti agli occhi amorevoli della sorella Kaia e di mamma Cindy Crawford.

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Kevin James Loibl spara a Christina Grimmie mentre lei firma autografi alla fine di un suo concerto, al Plaza Live Stars di Orlando.

Immobilizzato da Marcus, fratello della giovane vittima, Loibl si suicida.

Kevin Loibl, 27 anni, aveva guidato per due ore da St.Petersburg, dove viveva con i genitori, per arrivare ad Orlando. Era solo.

La polizia trova addosso al suo cadavere due pistole, un coltello da caccia e vari caricatori: senza il coraggio di Marcus Grimmie, il folle avrebbe potuto fare una strage.

Christina aveva accolto il suo assassino sorridendo, allargando le braccia per salutarlo amichevolmente.

Colpita alla testa, morirà qualche ora dopo all’ospedale.

Nonostante il panico, illesi tutti i giovani presenti.

Ma l’assurda tragedia che ha stroncato la vita e la promettente carriera della ventiduenne star di YouTube, ha scosso i social che hanno riversato sul web annichilimento e rabbia, in tutte le lingue del mondo.

“I’m sad, shocked and confused. We love you so much, Grimmie…”, posta Adam Levine.

Il leader dei Maroon5 e marito di Behati Prinsloo, era il coach scelto da Christina per la sua partecipazione a The Voice USA, nel 2014, dove si era classificata terza.

“My heart hurts hearing this news… so terrible”, scrive Nick Jonas.

Demi Lovato: “Praying so hard for Christina Grimmie”.

“To day we lost an angel, sister and beloved friend”, postano i Before you exit, il gruppo che aveva cantato al Plaza Live Stars dopo Christina Grimmie.

Christina era graziosa come tutte le ragazze della sua età:
una voce promettente e un cuore limpido che traboccava amore per la vita, per la musica, per gli animali (anche PETA ha postato un messaggio di cordoglio), per gli amici e le piccole cose di tutti i giorni.

lo si capisce guardando i suoi account sui social, dove c’è il selfie allo specchio, la foto abbracciata al suo adorato cane, quella in cui ride con gli amici, quella con Grimmie che canta, che fa le smorfie…

C’è un video in cui invita tutti (anche il suo assassino?) ad andarla ad ascoltare a quello che sarà il suo ultimo concerto.

Sul suo account Facebook una frase: la speranza è l’unica cosa più forte della paura.
E un’altra ancora: le strade difficili spesso conducono in bei posti.

Un folle idiota all’alba di oggi le ha tolto ogni speranza di scoprire il bello della vita.

l’ultimo concerto di Christina…

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Barbour ha presentato un’anteprima della collezione estiva 2017 nell’ambito della London Collections Men.

“Un’occasione di incontro fra buyer, stampa e aziende inglesi importante per un’azienda tradizionale come Barbour”, spiega Gary Janes, design manager del marchio che veste i momenti di relax della famiglia reale.

Non per niente parteciperà sabato ai festeggiamenti per il compleanno della Regina Elisabetta e al brunch con Sua Maestà…

I modelli presentati rispecchiano le linee e i colori tradizionali di Barbour, che ricordano il suo legame con la meravigliosa campagna inglese.

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Dopo Saint-Tropez e Parigi, 25 ritratti di Milo Manara dedicati a Brigitte Bardot sono in mostra a Bruxelles presso la Huberty&Breyne Gallery.

Et Milo créa Bardot: questo il titolo della collezione nata su iniziativa della Millon Auction House che il 12 giugno la metterà in vendita (a Parigi e Bruxelles) con una base d’asta di 15mila euro .

Era dal 1970 che la diva francese non autorizzava un artista a ritrarla:
da quando Alain Aslan realizzò con le sue sembianze il celebre busto di Marianne.

“Per la mia generazione BB è stato un mito che ha rivoluzionato il modello femminile in auge proponendo una donna libera, selvaggia, fiera…”, spiega Milo Manara che ha messo davvero il cuore in questa serie di dipinti – tecnica mista acquerello e inchiostro di china, su carta Fabriano – che ripropongono una Brigitte Bardot al massimo del suo splendore, spesso inserita in contesti naturali con gli amati animali dei cui diritti è paladina dal 1973.

La modella “virtuale” (la Bardot e Manara hanno avuto in effetti solo contatti telefonici) si è dichiarata entusiasta del risultato (c’est chaud, emouvant) tanto da autografare i ritratti con un fiore, un segno di affetto.

“Je suis très fière de ce qu’il a fait. C’est magnifique, c’est très beau: il m’a sublimée…”, ha dichiarato alla stampa, lei di solito così riservata.

Non è stata impresa facile per Milo Manara realizzare dei ritratti che sono una novità per lui: “Ed è difficile disegnare il volto di Brigitte Bardot.
La sua espressione ha un misto di ironia, mistero, seduzione e provocazione… e con l’acquerello non puoi correggerti. Se sbagli devi ricominciare tutto daccapo!”.

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Mi sono diplomata in un liceo linguistico privato dove c’era l’obbligo di indossare un’antiquata divisa che replicava la prima uniforme Alitalia disegnata dalle sorelle Fontana, nel 1950.

Cappotto e tailleur blu, camicia celeste, guanti bianchi, gilet di lana blu come gli altri accessori: scarpe college, borsa, bustina, cravatta.

Avevamo anche due spille a forma di aquila, una grande e una piccola, appuntate sulla giacca e sulla bustina. La stessa aquila che campeggiava sui bottoni dorati.

La maggior parte delle mie compagne sognava di fare la hostess, trovava pratica l’ipotesi di vestirsi allo stesso modo ogni mattina e si pavoneggiava davanti ai ragazzi più grandi all’uscita di scuola quando, ovviamente, calamitava gli sguardi.

Io odiavo quella divisa: ho fatto il nodo alla cravatta il primo giorno del primo anno e con quello stesso nodo l’ho buttata nel cassonetto sotto casa dopo la maturità con tutto il resto dell’equipaggiamento.

Ma oggi capisco che sono stata fortunata perché se la mia divisa avesse imitato quella firmata da Ettore Bilotta e adottata a partire da oggi dalla nuova Alitalia, avrei cambiato scuola.

Non per l’abbinamento di tonalità di rosso che confonderebbero un toro, né per la bustina floscia come un soufflé.

Ma i guanti verdi che sembrano dei Vileda di gomma e le calze… alzi la mano chi sapeva dell’esistenza delle calze verdi!

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Non so se Dolce e Gabbana abbiano partorito nelle ultime ore una collection dedicata agli Europei, ma di calcio i nostri due stylist devono pur capire qualcosa visto che hanno vestito (fuori dal campo, ovviamente) la Nazionale dal 2006 al 2014, il Milan per una decina d’anni e per tre anni il Chelsea.

Sullo store online abbiamo trovato qualcosa che può andar bene per la tifosa Dolce e Gabbana.

Cominciamo dal makeup?

Per attenerci a dei colori patriottici possiamo tentare uno smokey eyes azzurro, che richiama i colori della Nazionale.

Di sera è permesso glitterare…

Le labbra devono necessariamente essere scarlatte.

Non importa se l’abbinamento non è dei migliori. Che sia rossetto o lucidalabbra: porta fortuna!

Tentare una nailart, anche alla prima esperienza, con gli smalti di Dolce e Gabbana è impresa facile.

Soprattutto perché non è detto che tutte e dieci le unghie debbano essere tricolori.

Si può optare anche per dei dettagli in modo da evitare le righe tremolanti fra verde, bianco e rosso (che è la successione corretta dei colori, mi raccomando!).

Perché ognuno ha i suoi gusti, ma la precisione è d’obbligo.

Passando all’abbigliamento, che deve essere pratico, vanno benissimo i pantaloni jacquard di cotone bianco lunghi fino alla caviglia, da abbinare al botanico top in seta.

Ai piedi: pizzo rosso per le sneakers o le comode espadrillas!

Anche gli accessori devono essere tricolori: rossa è la ricca cover per iPhone6 di pelle con tracolla gioiello staccabile.

Biancoverdi gli orecchini a clip con Swarovski.

Se aggiungiamo al tutto tanta allegria e una bella pizza tricolore il gioco è fatto.

E forza Italia!

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Sono rimasti a bocca asciutta i supporter che ieri erano incollati su Facebook per assistere alla diretta da Parigi di Zlatan Ibrahimovic sperando di conoscere la sua prossima squadra.

Si sono dovuti sorbire invece il big launch della sua neonata collezione di abbigliamento sportivo A-Z, e una interminabile intervista in inglese.

Già disponibile online, A-Z comprende una serie di tute, magliette e underwear per uomo e ragazzo in tessuto tecnico traspirante e confortevole ma senza tanti fronzoli.

Il lookbook è disseminato di sentenze che sintetizzano l’Ibra-pensiero: l’atleta di valore non è dato dalla maglietta che indossa o dalla palestra vip che frequenta ma dal suo impegno.

Ci si può allenare anche in canottiera o in mutande (dove conta quello che c’è dentro…): praticamente il vero sportivo adda puzzà…

E a rafforzare le sue lapidarie considerazioni porta se stesso come esempio di chi si è imposto ai vertici del calcio mondiale lavorando con tanta determinazione.

Parole d’oro, come la fascetta che sottolinea il logo: Zlatan, appunto (che significa d’oro).

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#fashionblog

Dopo Burberry e Hermès, Apple trova un altro partner nel variegato mondo della moda:
Alexander Wang cura infatti per il neonato Apple Music’s Fashion, tre playlist destinate a tutti gli abbonati alla piattaforma Apple.

Cresciuto a pane e hip hop, celebre per i suoi scatenati after party, Alexander Wang ha creato in Chill una selezione con musicisti come Rihanna, Future, JayZ, perfetti “When i get home from work”, per quando hai bisogno di ricaricarti.

Hype comprende brani di Diplo, M.I.A., Crookers e altri pezzi adoperati dalla griffe nelle sfilate.

In Vibe ci sono i musicisti che Wang preferisce. Fra questi A$AP, Drake, MeekMill.

Un’oretta di musica per ciascuna playlist che verrà aggiornata di Alexander Wang nel corso dell’anno, a seconda dell’umore e delle stagioni.
Buon ascolto!

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Europei 2016: aspettando il calcio di inizio l’Italia porta a casa degli “odiati” francesi una Nazionale elegante e aggressiva, che in campo veste Puma.

Il design della maglia degli Azzurri è classico con linee verticali in rilievo come nel tradizionale gessato.

Inserti in mesh lungo le spalle, polsini delle maniche ampi, dettagli in oro sulle maniche e inserto tricolore sugli orli.

La maglia dispone dell’innovativa tecnologia ACTV Thermo-R che mantiene una temperatura corporea ottimale, in più il taping interno rilascia un effetto di micro-massaggio in aree specifiche.

Il tessuto è elastico e aderente nella versione authentic riservata ai calciatori.
La replica venduta nei negozi ha una vestibilità classica.

L’abbinamento base è con maglia azzurra, pantaloncini bianchi e calzettoni azzurri.

Per esigenze di chiarezza sul campo l’arbitro potrà decidere di far giocare la Nazionale anche con i pantaloncini azzurri.

La seconda divisa ha la maglietta bianca, ripropone il delicato motivo gessato ma ha un colletto a polo azzurro, impunturato, e una benaugurante fascia tricolore su tutta la parte anteriore.

Fuori dal campo gli Azzurri vestono Ermanno Scervino (luxury partner della Nazionale fino al 2018).

La divisa ufficiale è formata da un completo blu scuro, in fresco lana stretch con giacca a tre bottoni e pantaloni senza pinces.

La camicia è in popeline stretch, in tinta con l’abito oppure bianca; la cravatta in ottoman di seta blu è decorata con un piccolo tricolore al centro.

Completano l’outfit una scarpa allacciata derby e una cintura, entrambe in pelle nera.

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#fashionblog

Uno stilista italiano premiato ai CFDA Awards, gli Oscar della moda:
Alessandro Michele, designer di GUCCI, è stato infatti consacrato dall’iconica direttrice di Vogue America, Anna Wintour, miglior stilista internazionale 2016.

Alla presenza del gotha della moda made in Usa e delle più patinate top model di ieri e di oggi, è stata premiata anche Beyoncé come Icona Fashion.

La cantante ha ringraziato per la statuina e ha fatto un commovente discorso in cui ha ripercorso la storia di sua nonna sarta e sua mamma stilista che l’hanno allevata a pane e moda.

Mamma Tina le cuciva anche i costumi di scena quando era appena esordiente (ma Beyoncé indossava uno sfavillante tuxedo con ampio cappello di Givenchy).

In una serata dedicata al glamour inevitabile lo Special Tribute Award a David Bowie: sul palco gli abiti che hanno reso famoso Ziggy Stardust accompagnati dalla voce di Michael C.Hall, il ricordo degli stylist presenti e in video lui, il Duca Bianco.

Ecco tutti i premiati, ieri sera, alla New York’s Hammerstein Ballroom:

Fashion Icon Award: Beyoncé
Designer per donna dell’anno: Marc Jacobs
Designer per uomo dell’anno: Thom Browne
Designer accessori dell’anno: Mansur/Gavriel
International Award: GUCCI: Alessandro Michele
Swarovski Award for Womenswear: Brandon Maxwell
Swarovski Award for Menswear: Orley
Swarovski Award for Accessory Design: Paul Andrew
Geoffrey Beene Lifetime Achievement Award: Norma Kamali
The Founder’s Award in Honor of Eleanor Lambert: Donna Karan
The Board of Directors’ Special Tribute Award: David Bowie
The Media Award in Honor of Eugenia Sheppard: Imran Amed

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Veste 100% Byblos Milano la tournée #PausiniStadi.

Altre due tappe in Italia (Roma 11/6 e Bari 18/6) per vedere gli abiti creati da Manuel Facchini per Laura Pausini, per i ballerini e per tutti i musicisti.

La collaborazione rinnova una love story fra la cantante e la griffe milanese iniziata nel lontano 1993, con la celebre giacca blu marine di Byblos con cui vinse il Festival di Sanremo.

Sul palco diversi abiti bustier, corti: verde in organza di seta con paillettes, o in pelle nera con corpino in tulle e ricamo di pietre bianche in plexi, o in neoprene argento con top di pizzo, indossato con il chiodo fucsia di pelle.

La Pausini non ha voluto pantaloni in concerto e sperimenta anche il lungo: un prezioso, candido abito da vestale e un suggestivo abito in tessuto luminoso dreamlux.

Manuel Facchini spiega di essersi ispirato, nel disegnare gli abiti della tournée, alla musica della cantante mixandola con gli stilemi di Byblos Milano.

Ne risulta una Laura Pausini grintosa e mediterranea come la conosciamo da sempre, ma con tanto glamour.

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Quante Elisabetta Canalis c’è sopra la Terra?

Io penso almeno tre: una rifatta (perché grassa, con le smagliature per la recente gravidanza bla, bla, bla…), una troppomagra e una perfetta…

Lo testimonia il controverso gossip di questi giorni.

Ultimo in ordine di tempo, Alberto Dandolo di Dagospia ha preso una maliziosa cantonata insinuando su Facebook che Eli si “fotoscioppa” su Instagram come rivelato – secondo lui – da uno scatto b/n in cui l’ex–velina si scola una birra davanti a un muro stranamente a zigzag, che tradirebbe il fotoritocco.

Si è dovuto rimangiare tutto in tempo reale perché la sua ex-vicinadicasa gli ha inviato gli originali a colori del servizio fotografico che conferma di essere semplicemente… brutto, senza bisogno di artifici.

Ma Dandolo pensava che la Canalis si era ritoccata allo scopo di dimagrirsi o ingrassarsi?

Questo non lo sapremo mai.

Ma il dubbio si fa atroce se si torna indietro di un paio di giorni, quando la showgirl partecipa ad un evento organizzato dal Consolato Italiano di Los Angeles al Petersen Automotive Museum, il 2 giugno.

Per l’occasione Elisabetta Canalis indossa un sinuoso abito bianco di Vivienne Westwood e scarpe argento.
Commento generale: troppo magra!

Andando indietro di un altro paio di giorni: Eli va al mare a Cabo San Lucas in Messico con marito, amiche e SkylerEva a seguito.

I commenti alle foto da lei postate sui social, in costumino rosa con cactus?
Forma smagliante: “La Canalis è tornata perfetta!“.

E i post in cui Eli fa kickboxing?
Beh, si sa che lei tira calci e pugni perchè “ci tiene alla forma fisica“!

In effetti la nostra showgirl passa alla velocità della luce da fotoscioppista ritoccata, a troppomagra, a perfetta…

“Ma ditemi un po’, grulloni in cappa magna, quante Canalis c’è sopra la Terra?”, sbufferebbe a questo punto il poeta Francesco Dell’Ongaro (elevando il livello del post…).

Tre, come dicevo. Anzi quattro.
A noi piace la quarta, testimonial di PETA e garbatamente animalista.

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Nuovo sito e tante offerte davvero interessanti per acquistare direttamente online da Jaked.

A portata di click e di portafoglio trovi costumi da competizione, anche a figura intera, in fibre tecnologiche e senza cuciture, per azzerare l’attrito con l’acqua.

Costumi e accessori davvero trendy da piscina per uomo, donna e bambino.

Fuori dall’acqua, si trova l’abbigliamento per il Triathlon e il fitness che propone felpe, piumini, magliette e leggins in materiali molto confortevoli sia per la palestra che per il tempo libero.

Fra i nuotatori che vestono Jaked ricordiamo l’incommensurabile Federica Pellegrini, Fred Bousquet, Fabio Scozzoli, Marco Orsi, Arjola Trimi.

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#fashionblog

Il mondo intero si domanda perché Donatella Versace abbia scelto Gigi Hadid (e Karlie Kloss) come testimonial della campagna autunno 2016, imperniata sulle mamme in carriera.

“Perché non sembra una mamma…“, sembra abbia spiegato con una certa logica la grintosa stylist mentre Gigi veniva immortalata da Bruce Weber nelle strade di Chicago, a passeggio con tanto di ipotetico marito e riccioluta prole…

E pensare che Gigi ha il cuore infranto, visto che nella realtà ha appena lasciato Zayn (o Zayn ha appena lasciato Gigi), facendo scorrere fiumi di inchiostro e di lacrime, e gettando il web nella disperazione più profonda.

La meno disperata sembra proprio lei che ieri ha fatto la madrina al MaybellineNY Beauty Bash che si è tenuto al Lime Hotel di Los Angeles per la presentazione della nuova collezione di make up.
Ospiti: Erin Parsons e dj set di Simihaze.

Gigi Hadid si è presentata sul red carpet del Beauty Bash in forma davvero smagliante, indossando un miniabito blu notte (di Versace?).

I capelli “gommati” e tirati all’indietro e ai piedi dei vertiginosi décolleté di Christian Louboutin.

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E’ apparsa all’improvviso, incorniciata dallo scenario mozzafiato che Rio de Janeiro ha fornito alla Cruise Collection 2017 di Louis Vuitton: la boom box bag, rossa con rifiniture che ricordano gli iconici bauli della maison e preziosi cassettini scrigno.

In tempo reale sui social arriva quasi in risposta la versione #dolceradiobag di Dolce&Gabbana, che sembra un autentico Ghetto Blaster da collezione!

Qualche tempo fa Moschino ha proposto il suo nostalgico boom box.

Perline e ricami per la radiolina formato borsa firmata Mary Frances, inconfondibile.

Anche Braccialini ha un pensiero per questo oggetto così vintage.

Mentre Chanel si ferma al mangiacassette…

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Dal nonnetto ai pupi, passando per papà, mammà e zia Pina:
in famiglia sono in tanti a tifare Valentino Rossi e a scatenare l’inferno nella foga di indossare Tshirt e cappellini VR46 per assistere alla MotoGp o giocare con #ValentinoRossiTheGame.

E così addio pace in famiglia:
perché lui, che ha la pancia, sforma la maglietta di lei; i gemellini piangono perché la tata gli scambia le tutine; lei mette in borsa l’iPhone di nonnetta; il nonno prende l’insolazione perché il suo cappellino è in testa a zia Pina…

Per ripristinare l’armonia del focolare domestico, VR46 propone finalmente una selezione dedicata a Valentino Rossi, personalizzabile:

ci sono infatti Tshirt e cappellini per lui, per lei e per i bimbi su cui è possibile far stampare il nome.

E’ possibile personalizzare anche la cover per iPhone e smarthphone, il mug per la prima colazione e il bavaglino dei pupi da sistemare al box con la PS4…

E vissero tutti tifosi e contenti…

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#FASHIONBLOG

Alessandro Michele adora l’Inghilterra e va a fare l’inglese a casa degli inglesi portando la Cruise Collection 2017 di GUCCI ai Cloisters di Westminster Abbey.
A Londra, of course!

Sotto le burbere volte gotiche, GUCCI fa sfilare un centinaio di modelli uomo/donna che elencano, travisano e mescolano elementi tipicamente british della moda di ieri e di oggi, proponendo una tale abbondanza di stimoli visivi che se si volessero commentare ad una ad una le uscite ci vorrebbe… un intero dizionario!

Alessandro Michele omaggia così a modo suo l’Union Jack, vessillo nazionale, e si appropria del tartan che dalle prevedibili skirts migra ai capispalla e all’abito lungo, da sera.

Fa andare in visibilio il popolo dei twittagatti con l’adorabile felino che occhieggia sornione dalle magliette.

E mi fa tornare (molto!) indietro nel tempo, quando al liceo noialtre rosicavamo perché Patrizia aveva LA BORSA di GUCCI (e noi no!).

In quei tempi spensierati e lontani, non mi sarei mai sognata di vedere un giorno troneggiare l’amata G su delle sneakers dorate con la suola arcobaleno!

O su delle scarpette turchesi indossate coi calzini lilla…

guarda la sfilata!

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Motivi e la Fondazione Musei Torino insieme per mostra Marilyn Monroe la donna oltre il mito, a Palazzo Madama dal 1 giugno al 19 settembre 2016.

Esposti oggetti personali dell’attrice appartenenti alla collezione privata di Ted Stampfer, che li ha acquistati all’asta da Christie’s e Julien’s, nel 1999.

E poi fotografie di scena e anche le Four Marilyns, il quadro iconico che Andy Warhol creò in suo onore.

Motivi ha creato per l’occasione una capsule collection dedicata a Marilyn, che oggi avrebbe compiuto 90 anni, con abiti plissè e microtop in satin e pizzo completati e resi più incisivi dal chiodo nero.

Allestirà inoltre a tema le sue vetrine nelle principali città italiane.

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Dior ha presentato la Cruise Collection 2017 al monumentale Blenheim Palace di Woodstock, facendo un salto indietro nel tempo in un amarcord del 1954, quando Christian Dior portò la sua Collezione H nel prestigioso castello alla presenza della principessa Margaret, sua grande estimatrice, e della crème della nobiltà inglese.

Nel 1958 – Christian Dior è appena scomparso – la maison torna a Blenheim con il suo nuovo direttore creativo, Yves Saint Laurent. Ancora un successo.

Settant’anni dopo, in mancanza di teste coronate, la regina della Cruise 2017 è stata Bella Hadid, resa quasi irriconoscibile dal make up davvero dark ideato per la sfilata da Peter Philips, e al suo debutto ufficiale come nuovo volto di Dior Makeup.

I modelli sono stati creati da Lucie Meier e Serge Ruffieux, solerti impiegati della maison: fumata nera quindi per quanto riguarda la successione a Raf Simons.
Il suo posto resta ancora vacante!

Chi si aspettava, in sintonia con l’ambientazione vintage, di veder sfilare una litania di guepière, gonne a corolla e vitini di vespa è rimasto senz’altro deluso: la collezione è dedicata a una donna moderna e metropolitana, con grande attenzione agli accessori, trendy e pratici allo stesso tempo.

Qualche citazione british nelle scene di caccia stampate sui velluti e nei colori, nei tessuti. Ma l’opulenza e la raffinatezza dei dettagli riporta al glamour francese.

E così Dior ama il suo passato ma guarda dritto verso il futuro.

guarda la sfilata

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Recentemente la supertop canadese Winnie Harlow ha collezionato una copertina su Wonderland magazine, un red carpet al #bebrilliant party organizzato da Swarovski a New York, un cameo nel film Lemonade di Beyoncé, è testimonial di Desigual, lo è stata di Diesel…

Ma è balzata agli onori del gossip per il photobomb – virale inutile dirlo – del principe Harry (che era in compagnia del fratello, principe William) in occasione dell’Audi Polo Challenge di beneficenza.

Winnie Harlow, a differenza delle colleghe che possono limitarsi ad essere bellissime, porta il peso di dover anche simbolizzare le persone che riescono ad affermarsi “nonostante” un problema fisico.

Il “problema” nel suo caso è la vitiligine che si porta addosso da quando, a quattro anni, è ancora Chantelle Brown Young, i compagni la chiamano “mucca” e la scansano.

Ormai adolescente, il disagio per la sua pelle caffellatte la porta quasi al suicidio:
Chantelle abbandona la scuola, ma il destino all’improvviso le sorride e la conduce all’America’s Next Top Model introducendola nel mondo della moda e trasformandola in Winnie Harlow.

La fama mondiale le permette oggi di sorvolare su qualche commento cretino che ancora spunta sui social e di accettarsi così come è: perfetta!

“Non sono un simbolo, mi basta essere un esempio”, dice a chi vuole trasformarla in una Giovanna d’Arco contro la grettezza dei luoghi comuni che lei combatte con un sorriso, qualche selfie e tanta forza.

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