modiamofashion

Chissà che voto avrebbe dato – in fatto di stile – Bridget Jones nel suo celebrato diario, alle foto pubblicate sul Daily Mail che immortalano il suo ex-fatalone Daniel Cleaver/Hugh Grant, alle prese con le gelide acque di Marbella!

Una rincorsetta allegra e il buon Hugh che pregusta già il piacere di una benefica nuotata nel mare blu. Ma ecco il traumatico impatto con l’acqua fredda.

Urlo di Munch, un inutile tentativo di sembrare disinvolti e vai col tuffo da incubo.

Per chi ricorda Hugh Grant come Will di Notting Hill o come il perfido Daniel, vederlo in versione Claudio Lippi, con braghe bianche e abbronzatura da muratore, fa un certo effetto.

Per cui, tornando allo stile: gli diamo un magnanimo 2+!

scegli un altro post!

Adele all’Arena di Verona con il suo concerto vintage senza coreografie, effetti speciali e sovrastrutture.

Adele con quel vestito uguale in tutte le tappe della tournée:
nero, tempestato di paillettes.
Creato da Christopher Bailey di Burberry pensando a Nilla Pizzi.

Adele che inizia il concerto senza un minuto di ritardo e conquista subito il pubblico – giunto da mezza Europa – che impazzisce per lei, per la bella voce, le canzoni cantabili, la schiettezza con cui scherza e scatta selfie con i fans che si sgolano cullando gli accendini accesi, come ai vecchi concerti di Baglioni.

Adele che all’Arena di Verona è un gran successo.

Adele che, per stupirci, evidentemente non ha bisogno di effetti speciali!

scegli un altro post!

Toglie il fiato l’ambientazione della Cruise Collection 2017 di Louis Vuitton che ha utilizzato come passerella la fantascientifica struttura architettonica del Museo di Arte Contemporanea (MAC) di Niteroi, a Rio de Janerio, progettata da Oscar Neymeyer e incorniciata da un opulento scenario naturale.

La natura, l’architettura contemporanea, il mare, il Brasile con i suoi mille contrasti: c’è tutto questo nei modelli disegnati da Nicolas Ghesquière con linee androgine ma colori decisi, sovrapposizioni di volumi e lunghezze ma lasciando trasparire il corpo.

Le citazioni: una rivisitazione del Parangolé di Helio Oiticica e il Boombox che dalle favelas trasmigra nelle boutique diventando una borsa.

E di borse tratta la capsule collection dedicata alla Cruise Collection 2017 e già in vendita online: sono le iconiche Twist Bag, Petit Malle e City Steamer, rivisitate con colori carioca e immagini di Aldemir Matins.

Tante celebrities nel front row fra cui Catherine Deneuve, Zendaya, Alessandra Ambrosio, Chiara Ferragni e, il più acclamato dalle ragazzine, Jaden Smith.

scegli un altro post!

Stanno ipnotizzando Instagram gli scatti che immortalano le due sorelline Rodriguez che indossano i costumi da bagno della loro linea, Me-Fui, appena riassortiti e acquistabili come sempre online.

Un solo modello intero, adatto anche per la piscina, e tre tipologie di bikini con il pezzo di sopra dalle coppe imbottite estraibili nelle varianti a triangolo, a fascia con spacchetto che permette una migliore abbronzatura, o a reggiseno.

Gli slip hanno una fascia regolabile singola, doppia o tripla a seconda della vestibilità che si desidera.

Le fantasie di quest’anno sono animalier e floreali perfette sull’abbronzatura, ma in assortimento online ci sono alcuni modelli della precedente collezione con disegni indio davvero trendy.

scegli un altro post!

Da GUCCI in via Montenapoleone (a Milano) è disponibile l’esclusivo servizio DIY (Do It Yourself) che permette l’estrema personalizzazione della Dionysus Bag, sia media che grande.

Il servizio verrà presto esteso ad altri flagship e includerà anche capi di abbigliamento e scarpe.

Ma per il momento solo a Milano è possibile divertirsi a creare la propria, personalissima Dionysus Bag sfruttando ad esempio gli originali ricami del GUCCI Garden, oppure aggiungendo le proprie iniziali e tempestandole di Swarovski, cambiando la tracolla, i dettagli in metallo, oppure il colore delle righe, delle rifiniture in pelle, della fodera.

E’ un esperimento innovativo e sicuramente appagante per le clienti che potranno abbinare la loro personalissima borsa con un abbigliamento in denim perfettamente a tema.

Oppure con delle meravigliose scarpe che riprendono la grinta e la fantasia della loro nuova creazione.

scegli un altro post!

Vado un attimo a comprare la Monogram Blogger Crossbody che Yves Saint Laurent ha inserito nella collezione Pre Fall 2016 apposta per le fashion blogger, ma… TORNO SUBITO! (visto che piede da blogger?)

Si tratta di una minibag in pelle disponibile in diversi colori con tracolla fissa, logo in metallo e una simpatica nappa.

Dev’essere un pensierino da parte di Hedi Slimane prima di lasciare la lussuosa maison. E costa solo 750€!

Ad un prezzo così abbordabile (praticamente un regalo!), diventerà sicuramente un must della prossima stagione per tutte le fashion blogger!

E lo so che potevo ordinarla online… Ma non resisto: la voglio subito!

scegli un altro post!

Oggi parliamo di profumi per l’estate.

Fresca e delicatamente agrumata, Acqua di Gioia di Giorgio Armani è un’essenza iconica della maison particolarmente adatta alla bella stagione e dedicata alla purezza dell’acqua.

Oggi è affiancata da due new entry: Air di Gioia, una eau de parfum ispirata alla leggerezza del vento con la sua essenza fiorita che sfuma in seducenti note di patchouli; e Sun di Gioia che conclude la triologia dedicata agli elementi della natura con il suo carattere frizzante, piccante e sensuale addolcito dal latte di vaniglia.

Barbara Palvin è stata scelta come testimonial anche per le nuove fragranze dell’estate di Re Giorgio.

Grace by Grace Coddington per Comme des Garçons, è un’eau de toilette che ha fatto parlare di sé prima ancora di essere commercializzata in quanto simbolizza il taglio del cordone ombelicale che da tempi ormai immemorabili legavano questa leggenda vivente della moda a Vogue America e Anna Wintour.

Very British, come la sua creatrice, Grace ha un’inconfondibile profumo di rosa ingentilito dalle sapienti alchimie di Christian Astuguevielle e completato da una bottiglia progettata da Grace Coddington – con il tappo a forma di testa di gatto – e realizzata da Fabien Baron.

“I gatti hanno ispirato la bottiglia, non il profumo”, scherza sorniona la Coddington e ci si aspetta quasi che faccia le fusa come i suoi celebri gatti visto che si dice molto soddisfatta di questa nuova esperienza.

“Cats just make me really happy” (…i gatti mi rendono davvero felice), spiega ancora. L’avevamo intuito!

scegli un altro post!

Parlando di saldi non si può dimenticare l’infinita scelta di costumi di Victoria’s Secret che sono proposti con il 30% di sconto online, sul sito ufficiale dell’iconico brand americano.

In effetti i saldi per tutto il beachwear sono iniziati presto quest’anno per Victoria’s Secret, a causa del programma di ridimensionamento dell’azienda che, oltre agli ambiti cataloghi cartacei, eliminerà entro il 2016 le linee di accessori, scarpe, abbigliamento e, appunto, il beachwear.

Verranno preservati lingerie, sportswear Pink e beauty: quindi almeno il Victoria’s Secret Fashion Show è salvo!

Ha sorpreso la chiusura del settore beachwear vista la produzione, qualche mese fa, del Victoria’s Secret Swim Show per la CBS che raccontava la nascita del catalogo estate 2016.

E così è finita davvero un’epoca ma non cambia il mood ottimistico degli Angeli:

guarda il video in cui Josephine Skriver, Stella Maxwel, Jasmine Tookes, Elsa Hosk e Vita Sidorkina cantano in lip sync Can’t Stop The Feeling di Justin Timberlake: la loro canzone dell’estate!

scegli un altro post!

Glamour e self confident, la donna Dolce & Gabbana ha a sua disposizione per quest’estate un’imperdibile capsule collection di occhiali da sole che la faranno sentire al centro dell’universo.

Sono una convincente alternativa ai soliti aviator i tre modelli della Special Flower Collection dalla forma a farfalla e ricoperti da un bouquet di fiori gioiello e cristalli Swarovski applicati sulla montatura disponibile in tre colori: rosa, bianco e trasparente.

Indimenticabili i Putti Sunglasses in filigrana di ispirazione barocca, con fiori gioiello e strass sul frontale sormontato da due putti decorati a mano.

Agli antipodi gli Stripes Sunglasses che, lo dice il nome, esibiscono una montatura oversize a farfalla con effetto optical creato dalle strisce bianche e rosse.

Come rossi sono i luccicanti Stones Sunglasses dalla forma arrotondata Anni ’60 e tempestati di cristalli Swarovski colorati.

scegli un altro post!

L’estate Benetton 2016 arriva all’insegna dei colori e dell’allegria.

A cominciare dai costumi e coordinati da spiaggia in tricot, creati con filati tecnici Easy Care resistenti all’acqua di mare, al cloro e alla luce del sole.

I costumi presentano all’esterno una lavorazione jacquard, mentre l’interno è realizzato in tessuti elastici che si asciugano facilmente garantendo comfort e fit ottimali.

La palette dei colori è caleidoscopica, dalle tinte decise, sia per i coordinati a tinta unita che a fantasia floreale o a righe multicolor.

Colori shocking anche per i simpatici copricostume, il beachwear per lui e gli accessori: teli mare, ciabatte, borsoni e cappelli di paglia.

E così largo alla fantasia per mixare reggiseni a triangolo o a fascia con slip e minishort in fucsia, verde, arancio, azzurro, lurex o a motivi floreali, etnici e con simpatiche rouches.

Chi ha voglia di condividere con gli altri la propria allegria può partecipare a The Color Run Tropical 2016, sponsorizzata da Benetton:

una corsa itinerante in 10 città italiane che si svolge lungo 5 km, non competitiva e aperta a tutti.

Alla partenza i runner vengono dotati di un race kit comprendente una maglietta rigorosamente bianca, una bustina di polvere colorata, una collana di fiori, 2 tatuaggi e una bandana.

Lungo il percorso bagni di colore, come nella festa indiana dell’Holi Color, tanta musica, stand e varie iniziative per rendere l’esperienza davvero indimenticabile.

Le prossime tappe: Reggio Emilia 28 maggio, Firenze 4 giugno, Genova 12 giugno, Venezia 18 giugno, Lignano Sabbiadoro 23 luglio, Rimini 6 agosto, Milano 3 settembre.

scegli un altro post!

Rischia seriamente di diventare una superstar Giovannino Cappuccino, al secolo Giovanni Costantino da Acireale, che dai social su cui ci delizia con la sua latte-art oggi pomeriggio è tracimato a Detto Fatto su RaiDue.

Siciliano garbato e di poche parole, a casa della pimpante Caterina Balivo ci ha spiegato con molto aplomb quanto è facile (per lui che lo sa fare) disegnare sulla perfida schiuma lattiginosa pupazzetti e piccoli capolavori, riuscendo a far credere per pochi secondi che ANCHE NOI ne saremmo capaci con la massima disinvoltura.

Giovannino Cappuccino è il volto buono dei social: una persona creativa, gentile ed intelligente, che ci apre quotidianamente una finestra sul suo mondo, sui suoi pensieri senza aggredirci né urlare.

Parlando con i suoi disegni di cose frivole e cose serie. Cose da grandi e cose da bambini. Di musica, di politica, di cultura.

Forse come faceva quando lavorava al bar, preparando i suoi specialissimi cappuccini per i clienti corrugati, già ansiosi per gli impegni del nuovo giorno e che con lui aprivano la parentesi di un sorriso.

E come fa oggi che insegna latte-art ai giovani, fa interviste alla radio, alla Tv… e va bene!
Ma: chiusa la parentesi Balivo, domattina aspettiamo PUNTUALE il nuovo cappuccino da retwittare!

scegli un altro post!

Il 27 maggio tutti in jeans per sostenere la seconda ed. del Denim Day Italy (#DenimDay), raccontato dal video Apri gli occhi in cui Belen, Beppe Fiorello, Elena Santarelli, Carlo Cracco e altre celebrities indossano una benda sugli occhi che si tolgono a mano a mano che snocciolano i dati inerenti la violenza sessuale sulle donne in Italia e invitando tutti a non ignorare il problema.

Il Denim Day è una iniziativa che, stranamente, parte da Los Angeles dove nel 1998 nacque l’organizzazione Peace Over Violence per protestare contro una sentenza della Corte di Cassazione italiana, che annullò clamorosamente una condanna di stupro a carico di un 45enne istruttore di scuola guida sostenendo che la sua vittima era sicuramente consenziente, visto che indossava dei jeans attillati che, a parere dei giudici, era impossibile sfilare senza la sua collaborazione.

Negli Stati Uniti il Denim Day si svolge da allora ogni anno ad aprile, che è un mese rosa interamente dedicato ad iniziative contro la violenza sulle donne.

Guess Foundation Europe lo ha portato in Italia in collaborazione con The Circle Italia Onlus, producendo questo video per lanciare una campagna di sensibilizzazione nazionale, e di charity a favore di D.i.Re Donne in rete contro la violenza a cui verrà devoluto l’intero ricavato dalla vendita di una borsa e un portachiavi a tema acquistabili negli store e online, e il 10% dalla vendita di tutti i jeans Guess da uomo e da donna, fino al 29 maggio.

scegli un altro post!

Come re Mida, Oliver Rousteing passa da Nike e trasforma quello che tocca in oro: lo conferma la collezione Football Nouveau disegnata per Nike Lab dal creativo di Balmain, in vendita negli shop e online dal 2 giugno.

“Amo lo sport e gioco a pallone da quando avevo 10 anni”, precisa Rousteing che evidentemente ci tiene a non passare per neofita e che lavora da un anno a questa capsule collection per la quale ha reinterpretato i capisaldi delle 4 linee football di Nike (Mercurial, Magista, Tiempo e Hypervenom) portandoli fuori dal campo da gioco per uno street style pensato anche per chi non pratica sport.

Con il suo tocco inconfondibile ha reso glamour perfino gli aridi materiali tecnici proponendoli in total black (che è chic…) con dettagli e logo in oro (che simboleggia la vittoria…).

Oro che abbonda anche negli scatti di Nick Knight per la campagna pubblicitaria, ovviamente anticipata da Olivier Rousteing su Instagram, che incornicia in una specie di surreale bolgia luxury e barocca i calciatori Cristiano Ronaldo, Blaise Mauidi e la bellissima Laure Boulleau, che gioca nel Paris Saint-Germain.

Olivier Rousteing ha curato particolarmente i dettagli dell’abbigliamento (avrei messo pizzo e oro dappertutto…) delineando con precisione le silhouette e facendo in modo che i singoli capi siano abbinabili non solo all’interno delle singole collezioni uomo/donna, ma anche mixandole fra loro.

Oltre che trendy, Olivier Rousteing ha reso l’abbigliamento più versatile:
ad esempio la Nikelab N98 jacket, allungata nella vesione femminile, può fungere sia da giacca che da minidress.

scegli un altro post!

#fashionblog

Vagando sul web mi sono imbattuta in Insettoamaro, nome bizzarro scelto nel 2011 da Dino Capuano per le sue collezioni di borse, progettate e realizzate artigianalmente con materiali made in Italy ed ecofriendly.

Sono rimasta colpita dall’originalità di queste borse funzionali ma eleganti, sia in pelle che in tessuto, e realizzate, come sottolinea Dino Capuano, manualmente il che le rende dei pezzi unici, anche per le loro piccole imperfezioni.

I tessuti scelti sono frutto di una appassionata ricerca, anche vintage, in mercatini, aziende storiche o in qualunque altro sito possa fornire del materiale che evochi un’emozione.

Le pelli provengono dalla Toscana, sono conciate al vegetale e trattate con prodotti naturali il che le rende anallergiche e dona loro dei colori più vivi.

Il trend ecofriendly di Insettoamaro include anche la scelta di cinghie, nastri e corde prodotte con cotone e altre fibre rigenerate.

Perfino la carta utilizzata per riempire le borse proviene dal riciclaggio dei vecchi giornali.

Insettoamaro offre alle clienti (ma alcuni modelli sono perfettamente unisex…) anche un servizio di riparazione delle sue borse che, se non possono essere più recuperate, vengono trasformate in un nuovo modello “figlio” di quella danneggiata.

Le borse di Insettoamaro possono essere ordinate sul sito ufficiale oppure acquistate direttamente su Etsy. Tutte le foto delle nuove collezioni sono visibili sui social.

scegli un altro post!

Cena di gala e anteprima VIP per quella che è ormai famosa come La Traviata di Valentino, prodotta dallo stylist per l’Opera di Roma, e in cartellone fino alla fine di giugno.

E’ un battesimo – per quanto riguarda la produzione operistica – per Valentino che si lancia in una avventura nuova seppur ammantata dal glamour delle sue creazioni: per Violetta/Francesca Dotto, lo stylist ha infatti disegnato i tre costumi di scena.

Si tratta di un opulento abito nero con un lungo strascico azzurro, un negligee di tulle bianco con delicate rose applicate sulle maniche e un maestoso vestito dall’inconfondibile rosso “della casa”.

Tanti i VIP internazionali presenti all’anteprima e che hanno sfilato sull’immancabile red carpet fra un selfie e l’altro.

Fra questi: Francis Ford Coppola e signora per assistere all’esordio operistico della figlia Sofia (e cugina di Nicolas Cage) che ha diretto diligentemente La Traviata di Valentino senza discostarsi dalla tradizione.

E ancora: Kim Kardashian con Kanye West (…mio marito mi porta sempre all’Opera), Monica Bellucci calzata e accompagnata da Christian Louboutin (…bello morire per amore, no? Ma non succede più!), Raoul Bova con Rocio, e poi politici, modelle, attori, stilisti…

La Traviata di Valentino è iniziata come evento mondano ed è già record di incassi.

Per la prima volta la recensione di un’opera lirica è stata scritta dai redattori moda dei quotidiani e non da quelli dello spettacolo.

E’ una idea vincente che sposa il romanticismo dell’opera con il glamour dell’Haute Couture: “Ai costumi ho dato un tocco che può ricordare l’epoca, ma anche l’alta moda di adesso”, ha sottolineato lo stylist.

La Maison Valentino è stata infatti completamente assorbita da questo evento che ha fatto il giro del mondo.

Oltre ai modelli creati personalmente da Valentino, Chiuri e Piccioli hanno realizzato i due abiti di Flora e di tutti gli altri protagonisti in scena:

120 costumi fra quelli del coro, del balletto e le repliche per i sostituti dei cantanti.

scegli un altro post!

Dopo un’overdose da dieci giorni di red carpet che ci ha riempito gli occhi di attrici e modelle, divine e famose, abbigliate con abiti divini e griffati, la giuria del 69mo Festival del Cinema di Cannes ci riporta bruscamente con i piedi per terra assegnando la Palma d’Oro a I, Daniel Blake di Ken Loach.

Il film denuncia la decadenza del welfare system inglese, incapace di fronteggiare l’ondata di nuovi poveri – coloro che perdono un lavoro per non trovarne più un altro sprofondando così nella miseria e nella disperazione – causata dal suo “dangerous project of austerity“, come lo ha definito lo stesso regista: “E’ una realtà che si può riscontrare in tutta Europa dove milioni di persone affrontano la stessa situazione che racconto in “I, Daniel Blake””.

“Dobbiamo portare un messaggio di speranza, dobbiamo dire che un altro mondo è possibile” ha sottolineato Ken Loach osservando che era “very strange”, davvero strano, ricevere la Palma d’Oro in un contesto così glamour e così lontano dal suo film.

scegli un altro post!

Arrivo a Brescia per la Mille Miglia 2016: 450 equipaggi per questa sontuosa gara di regolarità per auto costruite prima del 1957 a cui viene attribuito un coefficiente, per equiparare i modelli antichi ai più recenti, che viene moltiplicato per il punteggio finale.

Hanno partecipato a questo che resta il più importante evento italiano dedicato alle auto d’epoca, anche 150 esemplari prodotti dopo il 1958, che hanno gareggiato per il Ferrari Tribute to Mille Miglia e il Mercedes Benz Mille Miglia Challenge.

Fra i Vip in gara Kasia Smutniak con la sua Lancia Ardea del ’39, Anna Kanakis con il marito Marco Merati Foscarini al volante di una Porsche 356, i piloti Ivan Capelli, Jacky Ickx con la sua Porsche 550 Spyder RS del ’56, Susie Wolff ed Ellen Lohr, il figlio di José Carreras, Albert, il co-presidente di Chopard, KarlFriedrich Scheufele.

Un museo, a Brescia, e il film uscito lo scorso anno Rosso Mille Miglia con Martina Stella e Fabio Troiano, testimoniano l’affetto per questa manifestazione che ormai si nutre non di agonismo ma di autentico glamour.

La Brescia-Roma-Brescia è nata nel 1927 e si è disputata regolarmente come gara di velocità fino al 1938, quando la Lancia Aprilia di Bruzzo-Mignanego sbandò attraversando i binari del tram in viale Berti Pichat a Bologna uccidendo 10 spettatori, fra cui 7 bambini.

Il Duce stabilì di conseguenza il divieto di disputare corse su strade pubbliche.

Finita la guerra, nel 1947 la Mille Miglia riprese per essere interrotta dieci anni dopo in seguito ad un altro, terrificante, incidente:

per lo scoppio di una ruota, la Ferrari guidata da Alfonso de Portago–Edmond Nelson uscì di strada uccidendo entrambi i piloti dopo un micidiale testacoda che falciò la vita di 9 spettatori, fra cui 5 bambini.

Enzo Ferrari, che pure aveva definito la Mille Miglia come la corsa più bella del mondo, per quell’incidente fu processato con l’accusa di omicidio colposo e lesioni personali, ed assolto nel 1961.

Dopo di allora la corsa è stata riproposta sporadicamente per qualche anno come evento celebrativo.

E’ ripresa negli ultimi anni come gara di regolarità che celebra il fascino di queste splendide auto storiche, incorniciate dai più bei borghi e città d’arte italiani.

L’albo della Mille Miglia dell’epoca d’oro comprende i più grandi piloti del tempo.
Fra gli altri: Tazio Nuvolari, Alberto Ascari, Sterling Moss, Giuseppe Campari, Fangio, e la baronessa Maria Antonietta Avanzo.

scegli un altro post!

#fashionblog

Cent’anni di Vogue celebrati al Vogue Festival 2016 a Londra in una due giorni costellata di eventi imperniati su moda e dintorni, linfa vitale dell’iconica e autorevole rivista.

Fra gli ospiti Kim Kardashian con la makeup artist Charlotte Tirbury, Alessandro Michele che ha parlato del new deal di Gucci con Alexandra Shulman, l’iconica Grace Coddington che ha svelato dettagli inediti della sua gloriosa carriera presso Vogue America.

Tutorial, tavole rotonde e corsi di perfezionamento, aperti al pubblico pagante, hanno visto protagonisti esponenti di diversi settori del mondo della moda fra cui Stefano Gabbana e Domenico Dolce, Alexa Chung, Guram Gvasalia, Christopher Kane, Peter Dundas, Mary Katrantzou, Derek Blasberg e Lauren Santo Domingo.

Creati in esclusiva per l’evento anche una serie di gadget con l’inconfondibile logo di Vogue.

scegli un altro post!

Dispiace sapere che Cosimo de Tommaso sta trattando con compratori americani per ceder loro il suo marchio, il knowhow e la sua azienda di scarpe di lusso indossate da attori, papi e sceicchi.

Orgoglio non solo del made in Italy, ma dell’imprenditorialità “pulita” e di successo di una regione difficile come la Calabria.

Un po’ di storia: discendente di un calzolaio fiorentino il cui figlio fu chiamato in Francia per occuparsi delle regali estremità di Napoleone Bonaparte, Cosimo de Tommaso nel 2000 decide di onorare le glorie familiari aprendo a Castrolibero – da pensionato in vena di sfide – un laboratorio calzaturiero artigianale con manodopera locale, che conquista ben presto i settori di nicchia e del lusso esportando le sue preziose calzature in tutto il mondo.

Sull’onda del successo nel 2008 apre uno stabilimento a Paola, con il risultato di finire nel mirino della ‘ndrangheta che una bella mattina gli fa trovare davanti allo showroom di Cosenza una tanica di benzina e un paio di proiettili.

De Tommaso – che è stato anche presidente di Confindustria a Cosenza – denuncia il tentativo di estorsione che guadagna alla sua famiglia il poco invidiabile privilegio di dover vivere sotto scorta.

Sono passati sei anni da allora, probabilmente la vita di Cosimo de Tommaso si è rasserenata e da imprenditore di grande successo vende la sua prestigiosa azienda perché – ha spiegato – i suoi figli non sono interessati ad ereditarla.

E i suoi pregiati mocassini fanno gola a investitori americani e cinesi, ma nemmeno un po’ a quelli italiani.
Peccato!

scegli un altro post!

Grazie alle quasi 140mila firme raccolte dalla sua petizione, Nicola Thorpe è riuscita a invitare il Parlamento Inglese a decidere se è lecito pretendere che le donne indossino tacchi alti al lavoro, pena il licenziamento.

Nel Regno Unito è infatti permesso ad una ditta di imporre tacchi alti alle impiegate, contro la loro volontà.

“Le regole sull’abbigliamento dovrebbero essere cambiate in modo che le donne possano scegliere di indossare scarpe basse al lavoro, se lo desiderano. Gli attuali canoni sull’abbigliamento sono sorpassati e sessisti”, conclude la petizione che continua a raccogliere firme nonostante sia riuscita a raggiungere in mezza giornata il quorum di 100mila adesioni richiesto per la disamina parlamentare.

Penso che tutte le donne della nostra civilissima Europa debbano essere grate a Nicola Thorpe per aver trasformato una disavventura lavorativa come tante, in una denuncia della disuguaglianza di trattamento esistente fra uomo e donna nell’ambiente impiegatizio.

Per ricostruire la sua vicenda occorre tornare al dicembre 2015:

la 27enne Nicola ottiene tramite un’agenzia interinale un impiego temporaneo come receptionist presso una importante ditta di consulenza legale e fiscale.

Si presenta al lavoro coi tacchi bassi e la invitano a procurarsi, seduta stante, un paio di scarpe con 10 cm di tacco, per rispettare il regolamento aziendale.

Lei fa resistenza e viene rispedita a casa senza tanti complimenti e senza stipendio.

Ingoiata l’amarezza, Nicola crea su Twitter un hashtag, #myheelsmychoiche, che ha un immediato successo così come la sua petizione che ha avviato una crociata femminista in un’epoca dove non si dovrebbe più sentir parlare di cose del genere.

Perlomeno non in Europa.

Ho scelto per questo post delle fotografie di donne di varie età, appartenenti ad epoche e ambiti diversi, tutte famose – quando non addirittura iconiche o molto potenti – indipendentemente dai loro tacchi.

scegli un altro post!

“Al mio segnale scatenate l’inferno!”: un inferno di selfie a ripetizione, a raffica sullo scenario glamour e sornione della Croisette, che ha visto primeggiare Russel Crowe su tutti gli altri, temibili avversari.

E così mentre attrici più o meno famose dell’intero globo si impegnavano a fare la ruota sul red carpet del Festival di Cannes, Russel Crowe – un autentico gladiatore dell’iPhone – si scatenava in un selfing compulsivo e incessante, fotografando se stesso, se stesso con le fans (con l’immagine proiettatarta sul megaschermo…), se stesso col paesaggio, se stesso con i Vip…

Dopo se stesso, Russel Crowe cercava altre ispirazioni, puntando obiettivo e flash su qualunque malcapitato gli capitasse a tiro, riducendolo allo stremo delle forze: “Ispanico! Ispanico! Pietà: mi arrendo”, rantolava il poverino prima di ruzzolare sul red carpet.

E così Russel Crowe il suo titolo l’ha vinto combattendo intrepidamente sulla sabbia dorata della Riviera: é’ il Re dei selfie al Festival di Cannes!

scegli un altro post!

E’ inutile negare la realtà dei fatti: bermuda e ciabatte hanno i loro indefessi estimatori che li reputano sinonimo di estate e comodità.
Anche in città. Anche la sera. A tutte le età. Anche se la corporatura o l’occasione lo sconsiglierebbe.

Napapijri declina questi must stagionali in versione uomo/donna/bambino con il suo inconfondibile stile ruvido ma trendy.

Vasta la scelta di colori per gli uomini, i maggiori appassionati dei bermuda (come i bambini, del resto…): i modelli sono tutti in cotone e di lunghezza media, con tasche diagonali semplici laterali, tasche posteriori con o senza patta e bottone.
Alcuni modelli portano tasche cargo a soffietto e coulisse.

Gli infradito da uomo sono resi più aggressivi dal disegno dell’iconica bandiera Napapijri riportata sulla suola di tela o sulle fasce.

Uno zainetto completa bene il look.

Per la donna i bermuda sono di media lunghezza, dai colori più tenui e naturali rispetto alle proposte maschili. C’è anche un modello in lino.
Molto femminili gli infradito con applicazioni metalliche.

Tocco finale: l’inevitabile marsupio!

scegli un altro post!

Secondo Vivienne Westwood, indiscusso baluardo della moda, l’Unisex fa bene all’ambiente perché (sintetizzando la sua teoria) se Lui e Lei, in famiglia, condividono almeno una parte del guardaroba, si compra di meno e si riducono gli sprechi, le spese e l’inquinamento.

E così l’Unisex è entrato da diversi anni nelle sue collezioni eleggendo come capo rappresentativo non il jeans o una T-shirt, bensì la toga:
capo di abbigliamento la cui origine si perde nel mondo antico e universalmente adottato, nei secoli, da uomini e donne di diverse culture, ceti sociali e religioni, in tutti i continenti.

A ribadire l’universalità della toga e l’utilità dell’Unisex, Vivienne Westwood ha lanciato in questi giorni una provocatoria Toga Campaign che ha coinvolto cinque artisti emergenti:
il regista Luke Clayton Thompson, la fotografa Eleanor Hardwick, la girl band Dram Wife, l’ambientalista Glacier Girl, il ballerino jazz Lee Bridgman.

A loro è stato chiesto di reinterpretare la toga in performance fotografate o riprese da Daisy Walker, Amanda Charchian, James Robjant e dalla stessa Hardwick.

Gli scatti e i video sono pubblicati su tutti i social account di Vivienne Westwood: un’esortazione a difendere l’ambiente cominciando dalle nostre scelte quotidiane.

scegli un altro post!

La luminosità delle giornate primaverili sembra fatta apposta per evidenziare i difetti della pelle del viso!

Ebbene, un autentico bestseller contro le macchie cutanee che affliggono il viso è il Siero illuminante antimacchia Vinoperfect di Caudalie, a base di Viniferina: un elemento estratto dalla vite e brevettato dal brand francese che permette di correggere i danni già esistenti e prevenirne altri.

Rende inoltre la pelle luminosa, dall’aspetto sano.

Curativo ed estetico allo stesso tempo anche il Fluido colorato pelle perfetta Vinoperfect: copre le macchie, i rossori, cicatrici di acne e piccoli difetti cutanei. E’ un fluido idratante estremamente leggero in quanto oil free, con filtro solare protettivo FP20.

La linea Vinoperfect è completata dalla crema da notte, è vegana ed acquistabile online.

Per chi ama trattamenti idratanti viso leggeri, che non ungono e danno un senso di freschezza, ricordiamo la linea Vinosource di Caudalie particolarmente adatta a pelli stressate o afflitte da impurità grazie a sostanze riequilibranti contenute nell’uva.

Punti di forza di questa linea sono la Crema sorbetto idratante (tenetela in frigo per una sferzata di freschezza) e il Fluido effetto mat idratante che opacizza e riduce l’eccesso di sebo in modo durevole: un toccasana per le pelli miste.

Anche queste creme sono vegane e se le acquisti online ricevi in omaggio tre campioncini, una simpatica trousse e tanti punti premio!

scegli un altro post!

Non è tutto glamour quello che brilla su red carpet e daytime del Festival di Cannes!

E decliniamo al femminile la mitica canzone Quelli che dell’indimenticabile Enzo Jannacci (che spero ci perdonerà!) per raccontare dei siparietti che hanno divertito web e dintorni!

A cominciare da quelle che… facciamoci due risate con snapchat. Oh Yeah! (Eva Longoria e Victoria Beckham).

Quelle che… bentornate Thelma e Louise! Oh Yeah! (Si presentano da sole: Susan Sarandon e Geena Davis).

Quelle che… mi faccio il selfie come Thelma e Louise, oh Yeah! (Doutzen Kroes e Eva Longoria con treccine, Kirsten Stewart, Paz Vega in Ermanno Scervino, Pixie Lott biondissima).

Quelle che… mo’ ti do un bacio. Oh Yeah! (Chloe Sevigni e Salma Hayek, Carrie Fisher e il cane Gary, Susan Sarandon e Naomi Watts).

Quelle che… hanno problemi col makeup. OhYeah! (Susan Sarandon che ingoia uno smalto, Sonam Kapoor, Aishwarya Rai Bachchan con labbra lilla e Kristen Stewart spiritata).

Quelle che… con gli occhiali neri non mi faccio notare, oh Yeah! (Rama Giustini, Andrea Arnold e Sasha Lane, Araya A.Hargate e Sonam Kapoor)

Quelle che… son tutte belle le mamme del mondo, oh Yeah! (Bianca Balti in Alberta Ferretti e Blake Lively in Atelier Versace).

Quelle che… più chiara di così si muore: capito mi hai , oh Yeeeah! (Barbara Palvin e Ola Al Fares).

Quelle che… due minuti e sono pronta! Oh Yeah! (Aishwarya Rai Bachchan in una vasca da bagno piena di rossetti e Victoria Beckham relax).

Quelle che… zio Viggo ci ha detto che il dito alzato è trendy. Oh Yeah! (Viggo Mortensen in Armani con il cast di Captain Fantastic).

Quelle che… aiutami che s’è impigliato il tacco! Oh Yeah! (Bella Hadid in Roberto Cavalli e Amal Clooney in Atelier Versace).

Quelle che… parrucco e pedicure, please! Oh Yeah! (Julia Roberts in Armani Privé).

Quelle che… guarda come alzo la gamba! Oh Yeah! (Victoria Beckham con Eva Longoria e Laure Calamy che balla il cancan).

Quelle che… non ho l’età ma non me ne importa un bel niente! Oh Yeah! (Kris Jenner e Susan Sarandon).

Quelle che… guarda che ti tengo d’occhio! Oh Yeah… (Kristen Stewart).

Quelle che… hanno litigato col gatto, oh Yeah! (Araya A. Hargate in Atelier Versace e Julianne Moore in Louis Vuitton).

Quelle che… oddio abbiamo gli stessi gusti! Oh Yeah! (Caroline Scheufele e Ginevra Elkann con lo stesso abito di Valentino).

Quelle che… ho messo addosso la prima cosa che ho trovato! Oh Yeah! (In rosa: Elena Lenskaya)

Quelle che… ma che ci stiamo a fare qui? Tagliamo la corda… oh yeah!(LilyRose Depp con Soko e Rozsa Tassi con il marito Rocco Siffredi).

Quelle che… ma cosa ho messo sui piedi? Oh Yeah! (Hinako Matsumoto e Maisa Abd Elhadi).

Quella che… finisce spiaggiata sur la plage in piena notte! Oh Yeah! (Kendall Jenner in Atelier Versace).

E per chiudere in bellezza, due uomini: quelli che… Oddio il prof di matematica! Oh noooo! (Russel Crowe e Colin Firth).

scegli un altro post

Qualche mese fa l’impeccabile Victoria Beckham ha rivelato al mondo intero che il marito, David, usa tranquillamente i suoi prodotti di bellezza: “Quindi li condividiamo”, ha concluso la stylist.

Ma non per molto, visto che l’inglese più sexy del momento è diventato primo ambasciatore mondiale di Biotherm Homme skincare.

David Beckham non solo è testimonial del brand francese – appartenente al gruppo l’Oreal – a cui presta il volto per la campagna digital, affissioni e TV che da giugno promuoverà Aquapower, ma con Biotherm e Seven Global realizzerà anche una sua linea completa di prodotti per la cura della pelle che verrà commercializzata l’anno prossimo.

“Da tempo pensavo di creare una mia linea di prodotti per uomo”, ha dichiarato David Beckham, che così non dovrà più razziare il beauty case della moglie per idratarsi e combattere le rughe…

A totale beneficio della quiete familiare!

scegli un altro post!

#fashionblog

Ralph Lauren si distingue dagli altri brand ugualmente blasonati perché dedica agli uomini Big&Tall, grossi e molto alti se mi si passa la traduzione, una linea completa di abbigliamento.

Non si tratta solo un paio di magliette o di jeans scialbi e sformati, quindi, ma di un guardaroba completo di capi trendy, di qualità, dal prezzo accessibile ed acquistabili anche online.

Le taglie vanno per gli uomini Big fino alla 6XL e, per i Tall, fino alla 4LT.

La scelta è quanto mai varia: ci sono le iconiche polo di Ralph Lauren e gli altrettanto iconici pullover, in cotone sia rasato che a trecce, anche a gilet e cardigan.

Ci sono diversi stili di camicie, sia a tinta unita che a fantasia in cotone, denim e lino. Tanti modelli e colori anche per pantaloni, jeans e bermuda.

Non manca la classica tuta in cotone felpato e, per completare il tutto, il bomber trapuntato (imbottitura eco) con listini regolabili sul girovita posteriore e ai polsi per una migliore vestibilità, e l’immancabile parka, con cappuccio estraibile e coulisse interna.

Unico neo sono le scarpe: arrivano fino al numero 46. Pazienza!

scegli un altro post!

Fino al 22 maggio è di scena il 69° Festival di Cannes:
come non parlare della passerella cinematografica più chic del mondo?

Io vorrei cominciare dal manifesto di quest’anno dedicato al film Le Mépris, tratto da un romanzo di Moravia e girato nel 1963 da Jean Luc Godard, protagonisti Michel Piccoli e una Brigitte Bardot nel pieno del suo splendore.

Per rappresentare il film, il Festival di Cannes ha scelto una gigantografia dal suggestivo viraggio oro dei gradoni di Villa Malaparte, la dimora caprese di Curzio Malaparte, considerata un capolavoro dell’architettura moderna con la sua ambientazione davvero unica in cui si svolge parte della celebrata pellicola.

In effetti fa un po’ strano vedere un primo piano di Capri, regina del Mediterraneo, troneggiare sulla Promenade de la Croisette di Cannes, regina del glamour!

Consideriamolo un omaggio all’Italia visto che, dal punto di vista dei film in concorso, il Bel Paese è praticamente assente!

scegli un altro post!

Valentino guarda all’autunno e lancia online e nei flagstore di Milano, Londra, New York (e ai magazzini Bergdorf Goodman) la capsule collection Rockstud Untitled, composta da 12 elementi che possono fungere da base per qualsiasi guardaroba:
neutri, versatili e perfettamente unisex, caratterizzati solo dalle borchie che li impunturano.

Gli articoli sono in preordine online con consegna entro un paio di mesi.
Ci sono cappotto e trench coat, pullover, T-shirt e felpa, sneakers e borsa.

Chiuri e Piccioli li hanno accostati al Wabi-sabi, la filosofia giapponese della perfetta imperfezione per cui nulla è durevole, finito, perfetto.

Per raccontare Rockstud Untitled hanno voluto Vanessa Beecroft, che lo scorso mese ha realizzato alla New York Academy of Art un quadro vivente formato da 25 modelli, alcuni dei quali scelti con uno street casting, per “cogliere le individualità nascoste da questi capi base che fungono quasi da divisa”, hanno spiegato i due stylist.

“Non ho mai lavorato su un concetto di unisex perché il mio lavoro è incentrato sulla distinzione fra generi – ha spiegato Vanessa Beecroft – e allora ho lavorato con gruppi che sembravano identici visti da lontano, ma formati da identità distinte: donne e uomini diversi vestiti allo stesso modo, come dei soldati…”.

La performance è diventato materiale per il servizio fotografico e il video della campagna pubblicitaria di Rockstud Untitled.

guarda il video…

scegli un altro post!

La 37ma edizione di OroArezzo – Mostra Internazionale dell’oreficeria, argenteria e gioielleria, esibisce numeri da record:
650 espositori, 18mila fra buyers e top retailers da tutto il mondo, cinque giorni di esposizione, concorsi a tema, convegni che ruotano intorno alle eccellenze dei distretti orafi di Vicenza, Valenza, Milano, Torre del Greco e, appunto, Arezzo con le sue 1.200 imprese.

Sono numeri che lanciano un guanto di sfida alla crisi che negli ultimi anni ha colpito non solo le aziende orafe italiane ma anche i Paesi importatori.

Il taglio del nastro che ha inaugurato la Fiera è stato emblematicamente riservato a Silvano Giommoni, il più anziano dipendente di UnoAErre, marchio iconico oltre che prima azienda orafa aretina (registrata infatti come 1Ar)che quest’anno compie 90 anni.

scegli un altro post!

Gli inglesi amano scommettere e fare classifiche.

Non sfugge all’usanza nemmeno la compagnia di volo nazionale, e così secondo la British Airways, Victoria Beckham è la viaggiatrice meglio vestita del mondo.

L’impeccabile stylist, spesso fotografata in aeroporto mentre fa la spola fra Londra, Los Angeles e New York, ha battuto “avversarie” blasonate come Amal Clooney e Kendall Jenner rispettivamente seconda e terza.

A completare la top ten stilata dalla British Airways ci sono Angelina Jolie, Gwen Stefani, Charlize Theron, Taylor Swift, Marion Cotillard, Lupita Nyong’O, Heidi Klum.

Sempre restando in famiglia, un’altra classifica che esprime il parere di un campione di duemila persone, incorona David Beckham l’inglese meglio vestito.

Gli anni che passano – e David Beckham ne ha appena compiuti 41 – non scalfiscono il fascino dell’ex calciatore, che relega al secondo posto dei meglio vestiti il principe William.

Seguono Daniel Craig, il Duca di Edimburgo, il pilota Lewis Hamilton al settimo posto e, dietro di lui, il principe Harry.

scegli un altro post!

Mentre i rumours lo danno in odore di pensionamento più o meno parziale (a favore di Hedi Slimane?), Karl Lagerfed tira dritto per la sua strada e si toglie anche lo sfizio di fare storia, riportando l’alta moda in quei di Cuba dopo 60 anni di esilio.

E così Chanel, la quintessenza del glamour, arriva come un uragano nella bella e decadente perla dei Caraibi scompigliando per qualche ora lo spirito naif dell’isola con una sfilata en plein air, incurante dei 35° e dell’umidità al 100%.

I numeri sono quelli sontuosi a cui la maison ci ha abituato da sempre:

600 ospiti scarrozzati per le strade dell’Havana da 170 cabriolet anni ’50, come 170 sono i metri della passerella lastricata di marmo in cui è stata trasformato El Paseo del Prado, elegante e storica strada che porta nel cuore dell’Havana.

La Cruise Collection 2017 arricchisce i classici Chanel di panama, baschi, e sigari cubani.

Chic come può essere solo Chanel, e conclusa da un carnival in piena regola – steel band inclusa – che omaggia lo spirito caraibico con il sornione Karl Lagerfeld che gongola e balla su ritmi afroamericani, mentre tutto il mondo parla di Chanel, di Cuba, di lusso e decadenza.

E il Kaiser porta a casa l’ennesimo successo.

guarda la sfilata…

scegli un altro post!

Il 45esimo Met Gala si è svolto con il dovuto splendore e clamore mediatico sotto l’attenta direzione di Anna Wintour per dare il via alla mostra Manus x Machina: moda nell’epoca della tecnologia, allestita presso il Metropolitan Museum of Art Costume Institute dal 5 maggio al 14 agosto.

Prima di sapere chi avrà la meglio nel confronto fra sartorialità, ricamo, stampa in 3D e computer modelling, diamo un’occhiata a quanto è passato sul blasonato red carpet in fatto di stilisti italiani (Giorgio Armani missing…).

Zoe Saldana ha indossato un abito arricchito da un elaborato strascico firmato da Dolce&Gabbana che hanno portato a New York il loro stile sontuoso e barocco.

Sempre Dolce&Gabbana qui sopra con Zoey Deutch, Kate Bosworth con Michael Polish, Sofia Sanchez de Betak.

E ancora altri affezionati della coppia di stylist italiani: Tabitha Simons, Coco Brancolini D’Adda, Colin Farrel e il pilota Lewis Hamilton.

Jeremy Scott, immortalato con il suo impeccabile tuxedo con… scheletro, ha accompagnato il mix di grinta e sex appleal griffati Moschino per gli abiti di Nicki Minaj e di Demi Lovato

Valentino, con Chiuri e Piccioli sicuramente più propensi alla manualità che alla tecnologia, tanto per tornare all’argomento del Met Gala, hanno vestito un nutrito gruppo di ospiti fra cui Lily Collins, Rachel McAdams, Lorde, Miles Teller e Kaleigh Sperry.

C’era anche una regina sul red carpet: la splendida Rania di Giordania sempre in Valentino come anche Zoe Kravitz avvolta in uno spettacolare fiocco gigante e Ben Stiller con la moglie Christine Taylor.

Ancora sangue blu per Gucci, maison scelta da Charlotte Casiraghi, Will.i.am e Sienna Miller.

Colti in flagrante in auto mentre erano diretti al Met Gala: Alessandro Michele, Dakota Johnson e Florence Welch…

Testa e cuore nel futuro ma non senza creatività e prodezze sartoriali per Versace che ha vestito il più twittato degli ospiti maschili:
Zayn Malik, con applicazioni da robot sulle maniche della giacca e accompagnato da Gigi Hadid (in Tom Hilfiger).

Altre star che preferiscono Versace: Kate Hudson, Lady Gaga con superzeppa e Kendall Jenner.

Quasi irriconoscibile Kathy Perry in abito lungo nero di Prada.
Stessa griffe per Emma Stone e Jessica Chastain.

Ancora Prada per Orlando Bloom.
L’eterna Naomi Campbell veste un bellissimo abito di Cavalli.

Giambattista Valli è lo stylist scelto da Adriana Lima, con il suo abito romantico.

Parlando di stilisti italiani, vale la pena di citare Riccardo Tisci, giunto al Met Gala con Madonna che indossava una mise alquanto essenziale di Givenchy by Riccardo Tisci, appunto, accolta con un certo sarcasmo.

scegli un altro post!

La primavera di Christopher Kane è ricca di temi interessanti sottolineati dalla passerella sul red carpet del Met Gala 2016 a ricordare i suoi abiti esposti alla mostra del Costume Institute che quest’anno è dedicata a Manus x Machina, cioè alla contrapposizione fra la certosina manualità dell’haute couture e le innovazioni tecnologiche applicate alla moda.

Christopher Kane ha appena battezzato una nuova collezione di occhiali:
tre modelli in diverse varianti di colore in vendita dai migliori ottici.

E ha prodotto una capsule collection per i prestigiosi magazzini Bergdorf Goodman: abiti plissettati in lurex o delicato pizzo, mini che riportano il tema caro a Kane dei cuori, e le frange che sono un must di questa bella stagione per lo stylist scozzese, applicati ad abitini e gonne.

A cui abbinare, of course, una borsa a tema.

scegli un altro post!