Ida Paro: blogger, style consultant, personal shopper
Concludiamo la nostra panoramica sulla Milano Fashion Week con un’inedita Laura Chiatti che ha “recitato” nel digital fashion show presentato da Laura Biagiotti. Con modelli disegnati da Lavinia Biagiotti Cigna.
E con un irresistibile Blanco, a corredo della collezione FW22 di Ferrari creata da Rocco Iannone.
La Milano Fashion Week non è rimasta indifferente ai venti di guerra che in queste ultime giornate attraversano tutta l’Europa e Armani sfila così in silenzio, per solidarietà al popolo ucraino.
La collezione FW2223, uomo-donna, porta in passerella il ben noto stile della casa, composto e raffinato.
Che ricerca la bellezza nell’essenzialità delle linee scolpite da un nero quasi assoluto, illuminato da improvvisi bagliori di colore.
C’è un profondo rispetto per la donna, per l’uomo e per la moda stessa:
l’abito racconta l’interiorità cercando un equilibrio estetico e: “non c’è bisogno di osare – puntualizza Re Giorgio – basta solo guardarsi allo specchio”.
Alla Milano Fashion Week si sono viste anche cose dell’altro mondo come le collezioni FW2223 disegnate da Dolce&Gabbana che lanciano la loro donna ideale nel metaverso.
E come il mondo surreale ma terribilmente glam inventato da Jeremy Scott per Moschino.
Sensuale, notturna e romantica la donna che attraversa le passerelle del prossimo inverno presentate alla Milano Fashion Week da Alberta Ferretti, Blumarine e da Genny.
Abiti sexy illuminati da velluti, raso, lamé e cristalli che fanno risaltare la carnagione incorniciata da scollature e spacchi vertiginosi. Cuissard e stiletti assassini.
Spregiudicatezza coccolata da capispalla avvolgenti.
Se – frugando in questa Milano Fashion Week sommersa da cuissard, blazer maschili e guepière di latex rosso – si è alla ricerca di un qualcosa di “normale” da appendere nell’armadio il prossimo autunno, basta dare un’occhiata alle collezioni FW2223 create da Max Mara e da Tod’s.
Silhouette sexy, lingerie a vista e capispalla da uomo hanno fatto da leitmotif alle sfilate di GUCCI e Versace che hanno presentato il prossimo inverno alla Milano Fashion Week.
Due proposte glam e incisive quasi intercambiabili se non fosse per il mood più mannish – dedicato ad Adidas – di Alessandro Michele che risponde ai tacchi vertiginosi e al latex di Donatella Versace.
Etro FW22 non si distacca dai patchwork etnico-orientali piacevolmente psichedelici tipici della casa, che rendono questo marchio così amato da chi cerca un trendy ricco di personalità.
Kim Jones per Fendi. Raf Simons per Prada.
Alla Milano Fashion Week presentano due collezioni FW2223 ricche di motivi d’archivio che hanno fatto la storia di queste prestigiose maison. Portando “in superficie” una maliziosa lingerie che vuol per sé tutta la scena.
Diesel torna dopo tre anni di assenza sulle passerelle della Milano Fashion Week con la collezione FW2223 firmata da Glenn Martens.
Surreale il set della sfilata dominato da creazioni pantagrueliche. Il denim ipnotizza col suo stile sexy, dinamico e futuristico sottolineato da linee minimal alternate a lavorazioni esasperate. Il tutto rigorosamente eco–friendly.
Tanti VIP tricolore presenti all’evento fra cui Melissa Satta, Elisabetta Canalis, Lorena Cesarini e Sangiovanni, che aveva già “portato” Diesel al Festival di Sanremo. Il più amato dai social…
Intimissimi si affida ad una manciata di influencer di tutto rispetto, sia dal punto di vista dell’avvenenza che dei follower, per impersonare le ultime tendenze in fatto di lingerie che prediligono il malizioso total black.
Con trasparenze di pizzo.
Ed ecco Elisabetta Canalis, Chiara Ferragni e per quanto riguarda Intimissimi Uomo? Quale macho interpreta per il web l’underwear di primavera?
Diletta Leotta in mutande: evidentemente in quanto esperta di calcio e quindi di… “cose da uomini”!
San Valentino: come consigliare un profumo da regalare a chi non conosci? Io mi affido alla simpatia dei testimonial e premio Dolce lily di Dolce&Gabbana, impersonato dall’adorabile Deva Cassel (Bellucci).
Per lui un classico Johnny Depp, ruvido e tenebroso, che suona la chitarra nel deserto fra i lupi emanando un forte aroma Sauvage di Christian Dior.
Ecco che finalmente ti regali un weekend a Londra libero dal Covid e davanti a Buckingham Palace chi incontri se non Harry Styles intento a girare il suo ultimo video…
Il traffico bloccato per Harry Styles e due musicisti abbarbicati su un lettone in pigiama a pois, che dribbla fra un nugolo di auto vintage: il palazzo reale sullo sfondo.
Di musica bella se n’è sentita poca quest’anno al Festival di Sanremo. Ma in fatto di look i nostri LUI hanno dato il meglio di sé:
io premio completino pink Gucci indossato in dirittura finale da Achille Lauro. Scalzo ed elegante.
Sorvoliamo sui “gemelli diversi” AKA7even e Dargen D’Amico. E anatema su Giovanni Truppi e la sua ostinata canottiera esibita per 4 serate. Troppo bravo per perdersi in frivolezze?
Sarà, ma io dico: errare è umano ma perseverare è DIABOLICO!
E sarà la dieta, il fitness, l’amore, la musica:
ma Noemi ha attraversato la maratona del Festival di Sanremo senza sbagliare un look.
All’Ariston Noemi e Alberta Ferretti fanno l’abbinamento perfetto, completato da trucco e parrucco oculatamente vintage per una Bette Davis dei nostri giorni.
Fragile e vamp.
Un’operazione accurata e ben riuscita: Noemi canta Ti amo non lo so dire e You make me feel…. Ammicca diafana e sorniona. Sorride a favore di selfie: la chioma ramata, l’ombelico sbarazzino.
Quattro look e quattro centri!
Io sono rimasta ancora alle prime due giornate del Festival di Sanremo (poi guarderò direttamente la serata finale) illuminate da eccellenze della musica italiana celeberrime in tutto il mondo e che in fatto di look hanno prediletto il total black.
Parlo di Laura Pausini (in Atelier Versace), ormai di casa all’Ariston.
Parlo dei Maneskin (magistralmente in Gucci), vincitori della scorsa edizione del Festival e tornati a Sanremo da star internazionali dopo un anno in cui hanno macinato un successo dopo l’altro.
Rendendosi protagonisti di un’esibizione davvero stratosferica: belli, bravi, stilosi.
Parlo dei Meduza (in Moschino) con special guest Hozier: un gruppo che staziona da anni sulle vette delle classifiche mondiali che è stato una scoperta per parte del pubblico che non immaginava si trattasse di un gruppo italiano.
Ma loro sono Simone Giani, Luca de Gregorio e Mattia Vitale: bravissimi.
Festival di Sanremo: in fatto di trash il web è andato in visibilio per i look esibiti da Rovazzi (testimonial Lidl?) e soprattutto da Orietta Berti accolti da un tripudio di meme e di post (Pokemon, Orietta Gaga, Goku, MollyBrown, barriera corallina…).
Commenti recenti