No, non è una fake news: Maradona è morto.
All’improvviso, per un arresto cardiocircolatorio. Era stato operato al cervello per la rimozione di un ematoma il 4 novembre: sembrava che tutto fosse andato bene. Poi la convalescenza nella sua casa in Argentina e oggi la notizia incredibile. Io sono basita. Non ci posso credere!
Perché abitavo a Napoli fra il 1984 e il 1991, quando Maradona “regalò” ai partenopei due scudetti, una coppa Italia, una Supercoppa e la UEFA. Era il re di Napoli. Era un dio.
Altroché “meglio è Pelè“, come cantavano i “suoi” tifosi. Era un fenomeno epocale: all’anagrafe fioccavano bebè (non suoi…) battezzati con quel chilometrico nome: Diegoarmandoesposito, Diegoarmandocozzolino…
Io ero iuventina sfegatata: il mio mito era Platini. Gli amici tifosi del Napoli (cioè tutti) mi “sfottevano” ad ogni prodezza di Maradona. Ed erano davvero tante. Troppe!
Ma nonostante tifassi Juve e lo “detestassi”, Maradona faceva parte ANCHE della mia vita. Perché faceva parte della vita di TUTTI all’ombra del Vesuvio.
Alla fine TUTTI, tifosi del Napoli e non, ci siamo inchinati alle sue indiscutibili e fenomenali qualità sportive, mai oscurate da una vita a dir poco tumultuosa.
E oggi ad appena 60 anni se n’è andato. Così: “bell’e buòno! All’intrasàtt'”… Ciao Diego! Non ti dimenticheremo!
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