La troupe di Don Matteo 10 ieri ha fatto tappa a Città di Castello per girare, davanti al Duomo, uno di quegli spot di buona volontà che vengono inseriti nel telefilm per promuovere le città umbre, e che generano feroci battaglie campanilistiche fra le città stesse.
In piazza Gabriotti c’era Nino Frassica, non c’era Terence Hill, non c’era Belen, ma per un attimo è sembrato di veder passare LEI, la Tifernate
(gli abitanti si chiamano così) per eccellenza: Monica Bellucci.
E come da copione Nino Frassica/Cecchini l’ha inseguita per chiederle un autografo… ma c’est tout!
In realtà era una sosia (si fa per dire): la exmissmondobeach Rim Talib.
Tutto questo ci fa capire che se non fosse per Dolce e Gabbana,
che ogni tanto afferrano Monica Bellucci (quella vera, grazie al cielo) per la lunga chioma e la trascinano en Italie, la bella diva tornerebbe a casa sua solo in controfigura o per girare un film di 007.
Perché il cinema francese e quello americano se la contendono a suon di miliardi. Mentre l’Italia si accontenta della “sosia” e di qualche red carpet.
E così un bel giorno Monica, come ha fatto già Carlà, piazzerà due begli accenti, sulla A e sulla I.
Alle figliole non dirà più “gìmo”, ma solamente “allons!”.
E diventerà per sempre MonicA’ BelluccI’.
Non più “famosa attrice italiana“. Ma: Madame Belluccì, la plus belle star… du cinemà fransé!
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