Ida Paro: blogger, style consultant, personal shopper
Approda allo Start Museum di Shangai, fino al 21 gennaio, la mostra Pradasphere II che dal 2014 porta nel mondo la rappresentazione degli oltre cent’anni di un’azienda – Prada – che riesce ad eccellere in qualunque settore si cimenti.
Non solo “vestiti e borsette”, quindi, ma contributi fisici e digitali che raccontano Prada e la cultura, lo sport, l’architettura e la pittura, Hollywood e la musica, la fotografia, la ricerca scientifica, la tutela ambientale.
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Sono i giorni del Festival del cinema di Venezia e la laguna pullula di bei nomi dello spettacolo, della moda e del web: da soli, in coppia.
O con famiglia a seguito: come Milla Jovovich (in Prada) che ha partecipato all’amfARGala al braccio del marito Paul W.S.Anderson.
Con lei a Venezia anche le tre figlie.
Di cui la maggiore, Ever Gabo Anderson ha partecipato in autonomia – da brava MiuMiuGirl – alla presentazione a Venezia 80 di Stane, cortometraggio commissionato da Prada.
Esageriamo completando il quadretto familiare lagunare con Luc Besson, ex marito di Milla Jovovich.
In concorso a Venezia 80 con il suo film Dogman.
Parliamo di lavoro e formazione offerto da un’eccellenza del made in Italy: il gruppo Prada.
Che intende potenziare la sua struttura industriale nel 2023 con 400 assunzioni, la maggior parte delle quali fra le sedi di Piancastagnaio e Scandicci, che formerà nella sua Scuola di Pelletteria i giovani del Prada Group Academy.
Ancora assunzioni nel settore pelletteria fra Figline (FI), Arezzo, Terranuova Bracciolini (AR), Milano, Buresta (AR), Levane (AR), Foiano della Chiana (AR), Montegranaro (FM).
Per quanto riguarda l’abbigliamento 150 new entry sono previste a Torgiano (PG), Bucine (AR), Fucecchio (FI), Città di Castello (PG), Montone (PG) e Ancona.
La fashion week milanese è ancora in fase di rodaggio ma già attira i primi VIP.
Da PRADA, che presenta la collezione FW2324 by Raf Simons e Miuccia Prada, passano Dua Lipa, Claire Foy, Emma Roberts, Hunter Schafer, Mahmood, Cai Xukun e Jeon Somi.
Mentre Bella Thorne e Sara Sampaio illuminano la sfilata “wild and sexy” di Roberto Cavalli creata dal direttore creativo della maison Fausto Puglisi.
A Milano sfilano le collezioni-uomo pensate per il prossimo autunno-inverno, che puntano su un caposaldo del made in Italy: la sartorialità.
Sartorialità eccelsa, sublime, intramontabile. Agli antipodi rispetto al fast fashion. Della serie: comprare magari poco, ma COMPRARE BENE.
Sartorialità classica ma sempre diversa.
Vecchia e nuova nel caleidoscopico universo delle maison, che ipnotizza con il minimalismo di Dolce & Gabbana, con l’austero e lussuoso comfort di Fendi, con il pragmatismo asciutto, post-bellico, di Prada, by Miuccia Prada and Raf Simons.
C’era un tempo in cui le grandi maison della moda ci stupivano riportando all’antico splendore i monumenti più rappresentativi del nostro Paese.
Qualche esempio: Fendi che restaura la Fontana di Trevi, Diego Della Valle (TODs) che finanzia il maquillage del Colosseo e Bulgari quello della scalinata di Trinità dei Monti.
C’era chi primeggiava negli sport più esclusivi:
vedi la “barca” di Prada che vola nell’Americans Cup o il Marco Simone Golf & Country Club di Laura Biagiotti, da due anni impegnato nell’organizzazione della prestigiosa Ryder Cup 2023.
Oggi invece fa scalpore che il gruppo Prada regali ai suoi dipendenti un bonus di 1300 euro, suddiviso in tre tranches, come contributo contro il caro-bollette.
Più soldi alle famiglie, meno “effetti speciali”… Panta rei!
Kim Jones per Fendi. Raf Simons per Prada.
Alla Milano Fashion Week presentano due collezioni FW2223 ricche di motivi d’archivio che hanno fatto la storia di queste prestigiose maison. Portando “in superficie” una maliziosa lingerie che vuol per sé tutta la scena.
A chi mi chiede un nome per il Quirinale post-Mattarella dico: Giorgio Armani.
Perché da decenni onora il nome dell’Italia nel mondo grazie alle sue capacità manageriali che ne rafforzano l’indiscussa creatività stilistica.
Ebbene Sergio Mattarella il 26 novembre ha conferito proprio a Giorgio Armani (che il 4 luglio aveva già incontrato a Parigi durante l’Haute Couture) il titolo di Cavaliere di Gran Croce Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
Quindi una prima… ispezione al Quirinale, Re Giorgio, pur l’ha fatta!
(…la famosa giacca sbottonata: si sentiva già a casa!)
Volendo invece eleggere la prima Presidente della Repubblica donna scelgo, per gli stessi meriti poc’anzi elencati, Miuccia Prada.
E chi diventerà Presidente del Consiglio? Beh, per mantener il livello di Mario Draghi, chi se non: Chiara Ferragni!
Milano Moda Uomo – Etro (sì, proprio il marchio dei Maneskin…) fa marciare sui binari dell’ex Scalo Farini la collezione menswear SS22:
un caleidoscopio di colori e leggerezza, suggestioni esotiche e psichedeliche sulla musica di Franco Battiato.
Fuori dal tunnel per andare incontro al mare marciano i modelli della collezione SS22 di Prada creata in tandem da Miuccia Prada e da Raf Simons.
Abiti lineari ed essenziali in un percorso verso la natura, la libertà.
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