Armani dà lezioni di stile chiudendo Milano Moda Uomo con una collezione FW2017/18 in cui diventano impeccabili – quanto il solito completo “giacca e cravatta” – capi dalle linee e dai tessuti diversi (quando non contrastanti), confortevolmente “quotidiani” ma abbinati magistralmente fino a creare un equilibrio che sa di vita reale.


E così non fanno più paura tessuti “difficili” come il velluto, o qualche accenno di jacquard o chevron su camicie e capispalla.

L’uomo di Armani non vuole fronzoli ma accessori sì: sciarpa, guanti, cravatte, occhiali, cappello, borsa e gilet… elementi che danno compiutezza al mix di input – dal classico al casual – e danno concretezza all’eleganza.

E così Giorgio Armani, in barba all’anagrafe, si dimostra il più giovane degli stilisti.

Forse il fatto di “bazzicare” il mondo dello sport con la sua adrenalina e la sua vitalità, gli permette di restare con i piedi per terra cosciente del fatto che, una volta spenti i riflettori delle fashion week, gli abiti devono passare dalla passerella… all’armadio!

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