Gianni Molaro
ha presentato ad Altaroma un esclusivo e bucolico tableau vivant trasformando il suo atelier di via del Babuino in un Giardino Incantato, con orchidee, fenicotteri (veri) e sei modelle avvolte in nuvole di mikado dai colori delicati, scolpite da foglie di agave d’oro.


Una proposta coerente con l’attuale “periodo bianco” di Gianni Molaro caratterizzato da un equilibrato dosaggio di arte, couture, garbata ironia, maturità e individualità che si esprime soprattutto nel bridal.


Periodo bianco
antitetico, come Yin e Yang, al precedente “periodo nero” (di capelli…) in cui Gianni Molaro era portatore di una poetica giovane e graffiante, applicata alla moda beffandosi di limiti e convenzioni, con collezioni che ancora oggi destano curiosità, se non stupore, in tutto il mondo.

“Vecchi abiti” che potrebbero tornare in passerella anche stasera, senza il timore di sembrare déjà vu.


E che fanno venir voglia di regalare a Gianni Molaro una bella tinta per capelli. Nera, naturalmente!

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