Ultime briciole di Paris Fashion Week: eccovi la collezione SS23 di Chanel, con il suo intramontabile chic by Virginie Viard.
E i dettagli pantagruelici disegnati da Nicolas Ghesquiere per Louis Vuitton SS23. C’est tout...

Ida Paro: blogger, style consultant, personal shopper
Ultime briciole di Paris Fashion Week: eccovi la collezione SS23 di Chanel, con il suo intramontabile chic by Virginie Viard.
E i dettagli pantagruelici disegnati da Nicolas Ghesquiere per Louis Vuitton SS23. C’est tout...
10mila biglietti venduti per accedere all’evento che ha animato lo stadio Bouin, in piena Paris Fashion Week, con la collezione SS23 creata da Olivier Rousteing per Balmain.
Il ricavato in beneficenza, stile da vendere e quell’uscita a sorpresa di Cher, che cantava Believe quando Rousteing aveva 13 anni.
Cher che ancora si emoziona quando va in scena, che sorride sull’interminabile passerella… Adoro!
Un po’ d’Italie nella Ville Lumière: alla Paris Fashion Week le collezioni FW2223 di Miu Miu, che ai prodigi genderles in pelle alterna look sforbiciati e ispirazione sportiva.
Il romanticismo aggraziato e luminoso di Giambattista Valli, irresistibilmente attratto dall’haute couture.
E le citazioni stilizzate ed estreme di Schiaparelli che cerca d’inquadrare nella realtà di oggi la verve colta e provocatoria dell’indimenticabile Italienne in terra di Francia: Elsa Schiaparelli.
Travolta da un’inarrestabile ondata PinkPP è diventata un manifesto stilistico la collezione presentata per Valentino da Pier Paolo Piccioli alla Paris Fashion Week.
Zendaya nel front row e la suprema leggerezza delle silhouette allungate da trampoli vertiginosi e accese da bagliori di un rosa nouveau e totalizzante…
“…un annullamento cromatico che consente l’amplificazione della varietà dei corpi, degli atteggiamenti, delle fisicità. Usare un solo colore cambia la percezione evidenziando le superfici, i materiali, i dettagli.
Infine resta solo l’autenticità delle persone”
Era il 12 febbraio 1947 quando Christian Dior fece sfilare il suo New Look:
oggi Kim Jones attinge a quell’evento ibridando la collezione FW22-23 Dior men con i pattern che rivoluzionarono all’epoca la silhouette femminile.
Da femminile a maschile, ieri e oggi, le linee, la sobrietà dei colori, i fiori che tempestano i nuovi sandali Birkenstock x Dior, tessuti tecnici e ricami d’archivio:
stile formale ed informale che parlano di joie de vivre. Così preziosa di questi tempi…
Paris Fashion Week Mens: Louis Vuitton manda in passerella al Carreau du Temple di Parigi la collezione uomo FW2223:
l’ultima disegnata da Virgil Abloh, prematuramente scomparso lo scorso 28 novembre ad appena 41 anni.
Applausi e commozione attraversano la sfilata diventata così, suo malgrado, un omaggio alla vis dissacrante ed inclusiva del grande assente-presente.
Di cui Louis Vuitton non ha ancora designato il successore (neanche l’ipotizzato Kanye West).
I modelli sintetizzano la vita della strada e dei salotti di due continenti.
Su tutto incombe sua maestà il monogram, la fluidità delle forme e degli stili che rende ancor più appetitosi gli iconici accessori della casa: borse, borsoni, boots.
Giambattista Valli si tira fuori dai calendari della moda parigina e presenta la sua collezione haute couture e pre-fall22 in digitale.
Le silhouette meringate che fluttuano in una dimensione surreale per librarsi su red carpet e gala esclusivi.
Eleganza da sogno.
Alla Paris Fashion Week è successo anche che teatralità e cambiamenti climatici accomunassero due maison così diverse fra loro che più diverse non si può:
Andreas Kronthaler x Vivienne Westwood e Louis Vuitton.
Il marito dell’iconica Vivienne Westwood ha proposto anche per la prossima primavera la solarità, la spettacolarità e la provocazione che contraddistinguono la maison.
Da sempre in lotta per difendere l’ambiente e per demonizzare gli sprechi del consumismo.
La sfilata SS22 di Louis Vuitton, by Nicolas Ghesquière, preferisce una teatralità cupa e introspettiva che veste il lusso con stilemi settecenteschi.
Glissando (quasi) con nonchalance sull'”invasione di campo” di un’eco-attivista di Extinction Rebellion.
A parte il disappunto creato nei fashion addicted dalle collane-capestro viste da Givenchy, questo siparietto ecologista è stato in effetti l’unico scandale dell’appena conclusa PFW.
Che è tornata a vivere, quasi a regime pre-Covid.
PFW: swimwear, crop top, cut out… sono termini un po’ cacofonici ma a Parigi hanno caratterizzato le collezioni SS22 di molte maison, più o meno iconiche.
Che sognano un’estate spensierata e senza Covid…
Dagli echi vintage di Chanel allo spavaldo Balmain, dal romanticismo di Giambattista Valli all’universo sportivo ed ecofriendly di Stella McCartney.
Fino all’autocelebrativo mood barocco di Schiaparelli.
Se vi piacciono le sovrapposizioni estreme ed i volumi fluttuanti, indefiniti, debordanti in fatto di abbigliamento, alla Paris Fashion Week c’è pane per i vostri denti:
ecco la grintosa collezione SS22 di Raf Simons e la sognante sfilata di Uma Wang, con il suo Platonic Love.
Lo scenario mozzafiato, l’omaggio a Paloma Picasso, il bravo stilista Anthony Vaccarello, un front row per soli VIP: ingredienti perfetti della collezione SS22 di Yves Saint Laurent, così chic. Così… francese.
E ringraziamo la Maison per aver rinunciato all’utilizzo di pellicce “vere” a partire dalla collezione FW22.
Paris Fashion Week men: Razionalmente multiculturale il mood della collezione SS22 menswear di Dior Homme creata da Kim Jones in tandem con la label Cactus Jack dell’acclamato rapper Travis Scott.
Si sfila “dal vero”, col pubblico (presente anche Olivier Rousteing) in una landa texana irta di spine di rose e di cactus.
Urban e sporty di lusso, i colori classici intervallati da fluo e rosa antico, ritmati dal monogram.
Le linee morbide, i dettagli raffinati che giocano con allacciature, broche, trench e borselli.
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