Ida Paro: blogger, style consultant, personal shopper
Dior by Maria Grazia Chiuri e Valentino by Pier Paolo Piccioli con le loro collezioni SS24 rettificano il concetto di haute couture come mero sinonimo di cerimonia e red carpet.
È sartorialità eccelsa per abiti su misura che vestono l’intera giornata (di facoltose elette). Dal tempo libero, al lavoro. E perché no: anche al red carpet. In luoghi dove d’estate non fa caldo.
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Londra ha accolto nella Royal Albert Hall i Fashion Awards by Pandora organizzati dal British Fashion Council.
Tremila ospiti fra cui Amal Clooney (in Atelier Versace), Rita Ora (Primark), Iris Law (Vivienne Westwood), Pamela Anderson.
Anne Hathaway con Gwyneth Paltrow hanno indossato due modelli d’archivio della maison Valentino.
Giancarlo Giammetti ha ritirato l’Outstandig Achievement Award assegnato a Valentino Garavani.
Fra gli altri premiati Sarah Burton, in partenza da Alexander McQueen, Maximilian Davis di Ferragamo come miglior womenswear designer.
E Jonathan Anderson designer of the year, Pat McGrath, Edward Enniful.
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La collezione SS24 di Chanel by Virginie Ward chiude la fashion week parigina.
Un’occhiata ai look di questa quintessenza francese assieme a quelli preziosi e minimalisti mandati in passerella da Pier Paolo Piccioli per la maison Valentino: anima italiana.
E’ volata via in un attimo la fashion week milanese dedicata al menswear SS24 che è stata imperniata, forse a sorpresa, sui classici della sartorialità maschile.
Da indossare sotto il solleone.
In tanto rigore spuntano qua e là – sotto forma di ricami, stampe, pizzi e applicazioni – delicati ramages puntellati di fiori.
Rimbalzando dalla sfilata di Valentino a quelle di Dolce & Gabbana ed Emporio Armani.
Fa un po’ calciomercato l’accaparramento da parte delle maison delle testimonial più appetitose del momento.
Che spesso cambiano maglia proprio come i calciatori: vedi Zendaya che lascia la maison Valentino per incarnare la borsa Capucines: ingaggiata da Louis Vuitton e immortalata da Mert Alas e Marcus Piggott.
Pierpaolo Piccioli mette così le sorti della nuova campagna di Valentino nelle foto scattate da Steven Meisel a Florence Pugh, avviluppata alla borsa Rockstud23.
Mentre Anne Hathaway non veste Prada ma i classici di Versace Icons. Con lei Chris Lee per la gioia dei fotografi Mert&Marcus.
Chi prospettava un San Valentino romano per Zendaya e il suo fiancé Tom Holland tutto da paparazzare è rimasto a bocca asciutta.
Niente cenetta romantica all’ombra del cupolone: Zendaya è già tornata a Londra dopo la sua incursione nella Capitale per uno shooting pubblicitario di Bulgari.
Musa della Maison Valentino e di Bulgari, interprete di Challengers, nuovo film diretto dal sempre più internazionale Luca Guadagnino, Zendaya può dirsi di casa qui in Italia.
E – nuovo caschetto color miele, tote One Sud by Valentino alla mano e comode clogs ai piedi – si è concessa volentieri ai selfie con gli ammiratori che l’hanno scovata in partenza dall’Eden hotel. Bye!
Forever Valentino è la mostra che fino al prossimo 1 aprile 2023 omaggia Valentino Garavani e il suo incomparabile heritage: fra haute couture e suggestioni romane.
Organizzato con Qatar Creates a M7: il polo di design e innovazione situato a Msheireb Downtown, Doha.
90 anni di Valentino Garavani celebrati da The Beginning: défilé di Haute Couture FW 22-23 sullo scalone di Piazza di Spagna (a Roma, of course).
Seguito da una cena di gala alle Terme di Caracalla per 200 VIP fra cui Laura Pausini e Anna Wintour.
Non è la prima volta di Valentino a Roma.
Ma questa sfilata si è conclusa con un suggestivo quadro spennellato con il rosso della casa graziosamente screziato da tinte flou e rinforzato dalla discesa di PierPaolo Piccioli con le sue “sartine”. Tanti applausi. Tanta emozione.
Travolta da un’inarrestabile ondata PinkPP è diventata un manifesto stilistico la collezione presentata per Valentino da Pier Paolo Piccioli alla Paris Fashion Week.
Zendaya nel front row e la suprema leggerezza delle silhouette allungate da trampoli vertiginosi e accese da bagliori di un rosa nouveau e totalizzante…
“…un annullamento cromatico che consente l’amplificazione della varietà dei corpi, degli atteggiamenti, delle fisicità. Usare un solo colore cambia la percezione evidenziando le superfici, i materiali, i dettagli.
Infine resta solo l’autenticità delle persone”
Il neonato 2022 fa già piangere il red carpet perché la pandemia sta cancellando, sgranocchiandoli come Pac-Man, gli eventi mondani più golosi.
Consoliamoci con lo charme di Zendaya alla première di Euphoria. In un Valentino bianco e nero della collezione SS92, all’epoca portato in passerella da Linda Evangelista.
Trent’anni dopo: semplicemente: bellissimo!
C’è un tocco, più o meno diretto, di Gucci sui look of the week.
La maison fiorentina ha infatti vestito i Maneskin a Budapest dove hanno ricevuto il premio come miglior rock band del 2021 agli MTV Ema.
Lady Gaga ha preferito indossare Valentino di giorno e Versace la sera, ma transitava a Milano per la première di House of Gucci.
Gioielli: Tiffany & Co.
Sotto l’egida della pandemia si è svolta la notte dei 93mi Oscar ( i dettagli cliccando QUI).
Niente statuette per i nominati Laura Pausini e per i truccatori del Pinocchio di Matteo Garrone. Ma trionfa la moda made in Italy.
Dai modelli romantici e sognanti di Valentino e Alberta Ferretti. Alla vitalità di Versace e Dolce&Gabbana.
Alle architetture di Armani. Al glam provocatorio di GUCCI.
Alla sartorialità eccelsa interpretata dalla star della soirée:
un Brad Pitt irresistibile testimonial di Brioni con quel codino figlio dei barbieri chiusi per colpa del lockdown.
Laura Pausini sceglie Valentino: uno smoking che fa pendant col Brioni oro 24ct di Leslie Odom jr.
Sul red carpet orecchini Bulgari e un abito nero degno della Traviata vestita nel 2016 da Valentino-Chiuri-Piccioli.
A grande richiesta torna per tutte le mamme ed i papà di adorabili pet la possibilità di personalizzare le esclusive shopper rockstud di Valentino Garavani pet, che sono decorate ad hoc da Riccardo Cusimano.
Online e in boutique basta scegliere il modello di pet-shopper rockstud Valentino Garavani fra quattro modelli e accompagnarlo con un’iniziale e la foto dell’animaletto del cuore che verrà ritratto da Riccardo Cusimano.
Magari col suo bel collarino rockstud.
La “parigina” haute couture SS21, digitalizzata dalla pandemia, sfila online e senza pubblico nei bei palazzi italiani.
E così GiorgioArmani Privé presenta a Palazzo Orsini (Milano) un’haute couture razionalmente chic.
Velluti e seta, mattina e sera, lungo e corto, ricami e punti luce, colori meravigliosamente indefiniti per una donna moderna e privilegiata, che incede fra CdA, red carpet e grand gala.
Valentino incastona fra gli stucchi della Galleria Colonna a Roma un’haute couture transgender e impertinente.
Fra “pianelle veneziane e Leigh Bowery. La perfezione per me è noiosa, volevo qualche nota disturbante“, puntualizza il creativo Pierpaolo Piccioli che a colpi di laser strappa le sue silhouette verticali dalle operose mani di ricamatrici e sartine, spiccando il volo verso il futuro.
Anche Antonio Grimaldi sceglie Roma e le sue preziose sirene portano fra i fregi ottocenteschi dell’Acquario Romano la collezione haute couture Darkness of Light:
linee morbide ed evocative con cristalli e piume che disegnano coralli, anemoni di mare, cavallucci marini.
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