La “parigina” haute couture SS21, digitalizzata dalla pandemia, sfila online e senza pubblico nei bei palazzi italiani.
E così GiorgioArmani Privé presenta a Palazzo Orsini (Milano) un’haute couture razionalmente chic.
Velluti e seta, mattina e sera, lungo e corto, ricami e punti luce, colori meravigliosamente indefiniti per una donna moderna e privilegiata, che incede fra CdA, red carpet e grand gala.
Valentino incastona fra gli stucchi della Galleria Colonna a Roma un’haute couture transgender e impertinente.
Fra “pianelle veneziane e Leigh Bowery. La perfezione per me è noiosa, volevo qualche nota disturbante“, puntualizza il creativo Pierpaolo Piccioli che a colpi di laser strappa le sue silhouette verticali dalle operose mani di ricamatrici e sartine, spiccando il volo verso il futuro.
Anche Antonio Grimaldi sceglie Roma e le sue preziose sirene portano fra i fregi ottocenteschi dell’Acquario Romano la collezione haute couture Darkness of Light:
linee morbide ed evocative con cristalli e piume che disegnano coralli, anemoni di mare, cavallucci marini.
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