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Chanel ci apre le porte del suo universo svelando uno dei segreti da cui nasce l’haute couture: le petites mains, le manine che creano prodigi.

Quelle delle 200 sarte della maison che lavorano nei due atelier di Rue Chambon, ricostruiti fedelmente all’interno del Grand Palais di Parigi, per acccogliere la collezione di haute couture fall 2016 disegnata da Karl Lagerfeld.

Oltre alle sontuose, infinite declinazioni del tailleur creato da Coco qualche decennio fa, interessanti i contrasti di geometrie in bianco e nero che creano suggestivi trompe l’oeil.

Virtuosistica la drappeggiatura delle sete, vita alta e spalle squadrate grazie a un ardito incrocio di cuciture.

Abiti da giorno, da sera, tanto sfarzo, tanta manualità che Karl Lagerfeld celebra con questa “sacrosanta” sfilata.

Nel front row Jessica Chastain, Vanessa Paradis, Will Smith con la figlia Willow – brand ambassador di Chanel a 15 anni appena – e Milla Jovovich con la figlia Ever Gabo, di 8 anni (prossimo brand ambassador della maison?).

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La bellezza domina la passerella di Ralph & Russo che portano all’haute couture parigina il loro tesoro di abiti della collezione FW2016 belli e pronti per i prossimi red carpet, con una infusione di fiori e trasparenze lievi che fanno pensare più alla primavera che all’autunno.

Imponente l’abito da sposa indossato da Shanina Shaik: una cascata di fiori immacolati che adornano la silhouette di una sirena, il suo mantello lieve come una nuvola e il copricapo con la veletta, da regina.

La bellezza deborda anche nel front row con una Adriana Lima quasi abbagliante, Jourdan Dunn, Yasmin LeBon, Sonman Kapoor, Petra Nemcova, Champoo Araya A Hargate e la rapper Lil Kim.

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Giambattista Valli ridona il sorriso a Céline Dion, a Parigi per una serie di concerti e ospite nel front row della sua sfilata di Haute Couture FW2016, elegante, cortese ma inizialmente un po’ triste.

E saranno stati i miniabiti sfarzosi e pieni di grazia con le loro maniche a palloncino, o i pepli languidi e regali, o le monumentali sovrapposizioni di tulle plissettato per spose di zucchero candito, o i collier di Buccellati…

Céline Dion alla fine ha ceduto all’entusiasmo, coinvolgendo i vicini Inès de la Fressange, Bianca Brandolini D’Adda, il violinista Charlie Siem che aveva dato il suo blasonato “la” alla terapeutica sfilata, e, un po’ più in là, Law Roach, nuovo image consultant della cantante.

E il contagio ha colpito lo stesso Giambattista Valli stanco ma – anche lui – felice dei meritati applausi che hanno premiato questa collezione ricca e delicata allo stesso tempo, ispirata ad un giardino d’inverno russo.

“Ogni modello era così femminile, una magia, un sogno… così bello! E’ un vero problema perché… li voglio tutti!“, ha concluso scherzando Céline Dion, che esordisce lei stessa a novembre come stilista per una linea di abbigliamento, accessori e beauty.

Immuni alla pura gioia dell’usignolo canadese le più defilate Chiara Ferragni e Olivia Palermo.

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