Vagando per il web mi sono imbattuta in una locandina dell’AIRC (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro) riguardante I Giorni della Ricerca, dal 2 all’8 novembre, durante i quali con varie iniziative l’ormai “cinquantenne” Associazione si impegna ad informare la collettività sui risultati ottenuti dalla ricerca scientifica sul cancro e a raccogliere fondi per sostenere i giovani ricercatori.


Aiutaci a rendere il cancro una malattia sempre più curabile“, esorta uno degli slogan di questa settimana dedicata alla divulgazione e alla sensibilizzazione dall’AIRC, con il sostegno della RAI, dei Social, e di numerosi testimonial beniamini del grande pubblico.

Uno sforzo volto a cambiare un punto di vista comune un po’ a tutti noi che siamo portati a pensare, probabilmente per sentirci più forti davanti alle difficoltà di tutti i giorni, che la malattia con la “Mmaiuscola, quella che fa rabbrividire al solo pensiero, riguarda solo gli altri.
Se, o quando, poi questa bussa alle porte, ci rendiamo conto di quanto diventiamo fragili.
Di quanto una parola sola – che può essere Cancro o Parkinson, o qualunque altro di questi mostri misteriosi e crudeli che rendono schiavi e devastano l’individuo – ci può rendere bisognosi di tutto: di cure, di affetto, di sicurezza, di risposte, di speranza.


Testimonial per l’AIRC anche persone “comuni” guarite dal cancro anni fa, che raccontano il loro calvario quando le terapie erano devastanti quasi quanto la malattia.
Raccontano di sé per far capire agli altri come la prevenzione e le nuove cure abbiano migliorato l’approccio a questa malattia e per sottolineare che la ricerca (io dico senza sperimentazione sugli animali) è l’unica via che permetta terapie più veloci e meglio tollerate dal malato.


Sul fronte della prevenzione è stato calcolato che se le persone conducessero uno stile di vita sano si potrebbe evitare la comparsa di un caso di cancro su tre.

Il World Cancer Research Fund nel 2007, dopo anni di ricerche, ha stilato un decalogo della salute assolutamente facile da adottare:

1) mantenersi snelli
2) mantenersi fisicamente attivi
3) limitare bevande zuccherate e alimenti ad alta densità calorica
4) prediligere cibi di provenienza vegetale
5) limitare il consumo di carni rosse
6) evitare bevande alcoliche
7) assumere poco sale ed evitare alimenti contaminati con muffe
8) variare la dieta
9) allattare i bebè per almeno sei mesi
10) seguire questi consigli soprattutto se si è stati già ammalati

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