Dopo le citazioni in stile orientale di tanti stilisti europei viste sulle passerelle parigine, sembra doveroso parlare di Guo Pei, stylist cinese che con la sua collezione primavera-estate 2016 si è affacciata per la prima volta sulla scena dell’Haute Couture.


Il mio lavoro esprime il mio modo di essere e il mio orgoglio per la cultura cinese”, racconta Guo Pei che è conosciuta per il monumentale lusso delle sue creazioni, come l’abito della Golden Queen esposta al Met di New York per la mostra “China through the looking glass”.

Stilista dei vip in Cina, la sua fama è dilagata in Occidente grazie all’incredibile abito giallo che Rihanna indossò al Met’s Costume Institute Benefit nel 2015.

E’ da trenta anni che mi occupo di moda: nei primi dieci ho imparato, nella seconda decade ho fatto pratica. Adesso, nella terza, raccolgo i frutti”, dice ancora la pioniera in occidente dell’alta moda cinese.


Guardando la sfilata parigina, risulta evidente che Guo Pei ha limitato la sua predilezione per lo sfarzo imperiale in modo da venire incontro ai gusti europei, e creando così modelli ricchi sì, ma adatti anche ad essere indossati e vissuti.


Con l’eccezione dell’abito conclusivo della sfilata indossato da Cindy Bruna, frutto di due anni di lavoro ed era ornato, come se ce ne fosse stato bisogno, dai gioielli di Chopard.

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