Ci voleva il neo-stylist Alessandro Michele per veder sfilare una collezione della maison Valentino nei bagni di un autogrill. O di uno shopping centre

O comunque di un luogo dove sarebbe improbabile incontrare il “vero” Valentino: così chic.

O tempora, o mores: ieri Valentino Garavani vestiva Jackie Onassis e Sophia Loren e Lady D.

Oggi, a Parigi, Alessandro Michele tira lo sciacquone in un gabinetto color rosso Valentino: “meta-teatro dell’intimo: un contro-luogo che neutralizza il dualismo fra intimo ed esterno“.

E cita a suo favore Ludwig Wittgenstein, Paul Valéry e Perniola, Madera, Hannah Arendt e Lynch (David?).

Mentre fra lavandini e WC sfilano cappotti e lingerie, nudi crudi, sneakers VANS e pellicciotti: la collezione FW25.

Nel front row i VIP sono Victoria dei Maneskin, Freen e Jared Leto e chi – per procurarsi un “Alessandro” da indossare sul red carpet – prima andava da Gucci.

Adesso va chez Valentino.

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